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Il Piano d’azione dell’Europa per l’intelligenza artificiale si regge su cinque pilastri


Il 9 aprile la Commissione europea ha presentato il Piano d’azione per il Continente dell’AI. L’iniziativa sviluppa i temi degli orientamenti politici 2024-2029 della Commissione europea, e della bussola per la competitività negli aspetti relativi all’Intelligenza Artificiale (AI). 

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Nelle premesse, la Commissione mette in chiaro la determinazione e l’impegno dell’Ue a divenire leader mondiale nell’AI, indicando come scopo il miglioramento della competitività europea, la salvaguardia e la promozione dei nostri valori democratici, la protezione della nostra diversità culturale. La Commissione ribadisce che un’AI affidabile e incentrata sull’essere umano è fondamentale sia per la crescita economica sia per preservare i diritti e i principi fondamentali che sostengono le nostre società. Pertanto, un’azione politica rapida è di massima priorità.

Il piano d’azione presentato integra in sé le misure per l’AI sviluppate con la precedente legislatura europea, all’interno di un nuovo quadro d’iniziative. La Commissione sottolinea la forte espansione del settore nelle startup e delle scaleup. Riportando il dato che l’Ue già ospita oltre 6800 startup di AI, evidenzia che molto di più deve essere fatto per trasformare l’Ue nel continente dell’Intelligenza Artificiale mettendo nelle migliori condizioni possibili l’industria, gli scienziati e la pubblica amministrazione nello sfruttarne tutte le potenzialità. 

Il piano d’azione del continente dell’AI viene strutturato nei cinque ambiti chiave (vedi fig.1) dell’investimento in infrastrutture di calcolo su larga scala, del miglioramento dell’accesso ai dati, dell’accelerazione all’adozione dell’AI nei settori strategici dell’Ue, del rafforzamento delle competenze e dei talenti in materia di AI, della promozione della conformità normativa e della semplificazione, come di seguito illustrato.

Costruire infrastrutture di dati e di calcolo di AI su larga scala in tutta Europa

L’infrastruttura europea dell’AI dovrà essere ampliata in modo che innovatori e ricercatori possano addestrare e perfezionare modelli di frontiera. Ciò include sia il rafforzamento della già lanciata iniziativa della rete di fabbriche di AI (AI factory) sia la creazione di Gigafactory.

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Per promuovere la collaborazione tra i diversi attori, la Commissione richiama l’iniziativa già avviata AI Factory EuroHpc che fungerà da punto di accesso unico per gli utenti dell’AI provenienti da diversi settori, tra cui industria, ricerca, università ed enti pubblici. Saranno definite nuove modalità di facilitazione d’accesso, anche su misura, per dare priorità agli innovatori dell’AI – startup, scaleup, Pmi – e a progetti di ricerca selezionati finanziati dall’Ue.

Le azioni chiave prevedono, come azioni correlate, il lancio di due bandi per la creazione di antenne per le fabbriche di AI e per la messa in rete di tutte le fabbriche di AI e delle relative attività (nel secondo trimestre 2025) e l’attivazione di un appalto per i primi supercomputer ottimizzati per l’AI (secondo/terzo trimestre 2025).

Alle AI factory si aggiunge l’iniziativa delle AI Gigafactory, strutture che opereranno su larga scala integrando enormi potenze di calcolo (superiori a 100mila processori di AI avanzata) tenendo conto al contempo degli aspetti energetici e ambientali e dei relativi impatti, agendo sull’efficienza energetica, idrica e la circolarità nell’uso delle risorse. La Commissione indica che queste strutture saranno essenziali per la competitività dell’Europa a livello globale, mantenendo la propria autonomia strategica nel progresso scientifico e nei settori industriali critici.

In quest’ambito sarà valutata la revisione del Chips Act (prevista nel 2026), con lo scopo di rafforzare l’autonomia strategica europea nella progettazione e nella produzione di semiconduttori per l’AI.

La Commissione rilancia l’annuncio della presidente della Commissione von der Leyen in occasione dell’AI Action Summit di Parigi dell’11 febbraio, dell’iniziativa InvestAI, con l’obiettivo di mobilitare 200 miliardi di euro di investimenti per le infrastrutture di Intelligenza Artificiale, compreso un nuovo fondo europeo di 20 miliardi di euro per le gigafactory di AI, per un massimo di 5 Gigafactory di AI in tutta l’Unione. Il nuovo strumento finanziario sarà sviluppato in collaborazione con il gruppo della Banca europea per gli investimenti, mirando a facilitare e attrarre investimenti privati, in combinazione con sovvenzioni e garanzie fornite dal bilancio dell’Unione e dagli Stati membri. La Commissione valuta che queste gigafactory potrebbero anche diventare la piattaforma per attrarre la partecipazione di grandi investitori finanziari internazionali. A tal fine la Commissione ha pubblicato contestualmente un invito a manifestare interesse per investire nelle Gigafactory di AI (9 aprile 2025) integrando le relative misure per lanciarne la realizzazione nel 2025.

Valutando che l’Ue è attualmente in ritardo rispetto a Stati Uniti e Cina in termini di capacità disponibile di data center, le nuove azioni del Piano prevedono la definizione di un quadro di supporto per potenziare la capacità del cloud e dei data center dell’Ue. Anche questa iniziativa si pone l’obiettivo di ridurre l’affidamento dell’Ue ad infrastrutture installate e controllate in altre regioni del mondo recuperando sovranità, rappresentando questa dipendenza rischi per la sicurezza economica e una preoccupazione per l’industria europea, per i settori economici chiave e le pubbliche amministrazioni. 

Il Piano definisce tra le azioni l’adozione di una proposta di legge europea per lo sviluppo del cloud e dell’AI (4° trimestre 2025 – 1° trimestre 2026), rispetto alla quale contestualmente  avvia una consultazione pubblica, l’adozione di una tabella di marcia strategica per la digitalizzazione e l’Intelligenza Artificiale nel settore energetico (in programma nel 2026), supporto agli Stati membri nella progettazione di futuri progetti di eccellenza nel campo dell’AI e delle infrastrutture di elaborazione dati.

L’obiettivo della legge europea per lo sviluppo del cloud e dell’AI sarà di almeno triplicare la capacità dei data center dell’Ue entro i prossimi cinque-sette anni e di portarla a un livello che soddisfi le esigenze delle imprese e delle pubbliche amministrazioni dell’Ue entro il 2035. A tal fine, la Commissione prevede che i progetti di data center che soddisfano i requisiti relativi all’efficienza delle risorse, tra cui l’efficienza energetica e idrica, la circolarità e i requisiti relativi all’innovazione, beneficeranno di autorizzazioni semplificate, mantenendo al contempo le salvaguardie ambientali e proteggendo la salute umana, oltre ad altre misure di sostegno pubblico, in linea con le norme applicabili in materia di aiuti di Stato.

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Dati per l’IA

Un secondo ambito chiave del Piano include nuove azioni per garantire un maggiore accesso a dati di alta qualità per gli innovatori dell’AI. A tal fine, l’Ue lavorerà a una strategia specifica per l’Unione dei dati (in programma per la seconda metà del 2025) e, tra le altre misure, esplorerà lo sviluppo di Data Lab come componenti integranti delle AI factory, per consentire la fornitura, la messa in comune e la condivisione sicura di dati di alta qualità.

I Data Lab (in programma al terzo-quarto trimestre 2025) offriranno servizi di data pooling che aiuteranno le aziende a condividere i dati nel rispetto delle norme antitrust, trasformando fonti di dati frammentate in una risorsa affidabile e accessibile per lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale.  La Commissione ricorda che sta già sostenendo questi sforzi con lo sviluppo di Simpl, un software cloud condiviso per semplificare la gestione e la connessione degli spazi dati e, più di recente, nel marzo 2025 è stata avviata l’Alliance for Language Technologies (Alt-Edic) quale iniziativa su larga scala volta a mettere in comune i dati linguistici dell’Ue, lanciata nel marzo 2025.

Promuovere l’innovazione e accelerare l’adozione dell’IA nei settori strategici dell’Ue

Il terzo ambito riguarda l’ulteriore sviluppo degli algoritmi di AI favorendone l’adozione nei settori strategici dell’Ue. L’annunciata strategia “Apply AI” lancerà azioni concrete per promuovere nuovi utilizzi industriali e scientifici dell’AI e migliorare i servizi pubblici.

La Commissione evidenzia come dato di partenza che, nel 2024, solo il 13,5% delle aziende nell’Ue ha adottato l’AI. L’obiettivo della strategia “Apply AI” sarà di estendere il più possibile l’adozione dell’AI promuovendo le soluzioni di AI “made in Europe”. I principali settori industriali europei e nel settore pubblico indicati dalla Commissione riguardano tra gli altri: la produzione manifatturiera avanzata; l’aerospaziale; la sicurezza e la difesa; l’agroalimentare; la ricerca su energia e fusione; l’ambiente e il clima; la mobilità e l’automotive; il settore farmaceutico; la biotecnologia; la progettazione di materiali avanzati; la robotica; le comunicazioni elettroniche; le industrie culturali e creative e la scienza.  

Il settore pubblico viene identificato come motore strategico fondamentale della strategia “Apply AI” per migliorare la qualità e l’efficienza dei servizi pubblici, in settori quali sanità, giustizia, istruzione e pubblica amministrazione, il miglioramento del processo decisionale, la semplificazione dei processi amministrativi interni e il miglioramento delle interazioni con le cittadine e i cittadini. Per il coinvolgimento delle parti interessate con la Comunicazione della Commissione è avviata contestualmente la consultazione pubblica per la preparazione della strategia Apply AI.

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La diffusione della conoscenza delle opportunità settoriali per l’AI sarà attuata attraverso gli hub europei per l’innovazione digitale già presenti in tutti gli Stati membri dell’Ue. La rete degli Hub europei di Innovazione Digitale opererà in stretta sinergia con l’ecosistema delle AI Factories.

In quest’ambito s’integra anche l’iniziativa di ricerca già avviata GenAI4Eu, per cui sono finora stati stanziati già quasi 700 milioni di euro nei bandi previsti nell’Horizon Europe e nel Digital Europe Programme .

Il Consiglio europeo per la ricerca sull’Intelligenza Artificiale, già annunciato nelle linee guida politiche per il 2024-2029, sosterrà sia la “Scienza per l’AI”, guidando lo sviluppo di tecnologie di AI di prossima generazione, sia l'”AI nella scienza”, promuovendo l’uso dell’AI per la scoperta e l’esplorazione in una vasta gamma di discipline scientifiche, sbloccandone le interconnessioni, perseguendo lo scopo di mettere a sistema le risorse che ampliano gli orizzonti dell’AI, sfruttandone il potenziale per agevolare anche le scoperte scientifiche. La Commissione annuncia l’avvio di una fase pilota entro il 2026.

Rafforzare le competenze e i talenti in materia di intelligenza artificiale

La dimensione delle competenze e dei talenti resta fondamentale: come evidenziato nell’Unione delle competenze, la Commissione riconferma che la forza competitiva dell’Europa risiede nelle sue persone.

Questo ambito si richiama dunque alla citata iniziativa Unione delle competenze dello scorso marzo, riprendendone diversi punti in programma, quali il piano strategico per lo sviluppo delle competenze Stem, la tabella di marcia 2030 sul futuro dell’istruzione e delle competenze digitali e l’iniziativa sull’Intelligenza Artificiale nell’istruzione. La Commissione evidenzia la necessità di rendere maggiormente attrattiva l’AI per le donne, la centralità delle azioni per attrarre e mantenere i talenti dell’AI, anche provenienti da Paesi terzi, con l’apertura dell’Ue ai talenti globali in qualità di leader mondiale nella ricerca scientifica libera attraendo studenti e ricercatori di alto livello da Paesi extra-Ue.

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Le misure previste dovranno sostenere lo sviluppo dell’alfabetizzazione all’Intelligenza Artificiale nell’istruzione primaria e secondaria e promuovere l’adozione strategica ed etica dell’Intelligenza Artificiale nell’istruzione, anche attraverso il supporto e lo sviluppo delle capacità per gli insegnanti e gli istituti scolastici.

Il Piano d’azione prevede la costituzione di un bacino di specialisti dell’AI dell’Ue lanciando l’iniziativa strategica dell’AI Skills Academy (nel secondo semestre 2025), quale sportello unico per offrire istruzione e formazione sulle competenze relative allo sviluppo e all’implementazione dell’AI. La Commissione annuncia lo sviluppo di concorsi europei per le competenze digitali avanzate, che coinvolgeranno i giovani nella co-creazione di soluzioni basate sull’AI per affrontare sfide sociali e industriali chiave e promuovere il pensiero creativo e innovativo. L’AI Skills Academy s’integrerà con la rete delle AI factory per valorizzare l’eccellenza nell’istruzione e nella ricerca sull’AI.

In quest’ambito misure specifiche riguarderanno il miglioramento delle competenze e la riqualificazione della forza lavoro e della popolazione dell’Ue. In particolare, la Commissione indica che si affiderà alla rete degli hub europei dell’innovazione digitale, che aumenteranno le loro competenze e i servizi di formazione (dal secondo trimestre 2025), offrendo corsi pratici sull’AI per diversi profili tecnici e non tecnici e per settori specifici, per garantire l’apprendimento continuo dei lavoratori nelle Pmi, nelle mid-cap, nelle startup e nelle organizzazioni del settore pubblico.

Tra le azioni chiave indicate dalla Commissione troviamo anche la promozione dell’alfabetizzazione in AI attraverso attività di disseminazione e la messa a disposizione di un archivio di iniziative di alfabetizzazione in AI (per il secondo trimestre 2025).

Promuovere la conformità normativa e la semplificazione

Il quinto ambito fa leva sulle potenzialità del mercato unico dell’Ue quale risorsa significativa, con un insieme di regole chiare e comuni, tra cui la legge sull’AI, per rafforzare la fiducia e la sicurezza nell’uso delle tecnologie di AI.

La Commissione, evidenziando che il successo della legge sull’Intelligenza Artificiale dipenderà principalmente dalla sua effettiva applicabilità pratica e dalla capacità di offrire supporto ai settori dell’economia europea, indica l’organizzazione allo scopo di un servizio di assistenza per la legge europea sull’IA (operativo da luglio 2025) presso l’Ufficio AI dell’Ue, con lo scopo di costituire un centro di informazione centrale sulla legge sull’Intelligenza Artificiale, consentendo alle parti interessate di chiedere assistenza e ricevere risposte personalizzate.

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Al contempo, il comitato per l’intelligenza artificiale (AI Board) partecipato dagli Stati membri, fornirà assistenza agli orientamenti sull’applicazione della legge sull’AI negli Stati membri anche nel contesto della legislazione settoriale, mentre la Commissione continuerà a fornire indicazioni sull’applicazione della legge europea sull’AI. Con l’avvio della consultazione sulla citata strategia “Apply AI”, la Commissione indica l’intenzione di definire possibili ulteriori misure per facilitare la conformità e l’eventuale semplificazione della stessa legge sull’AI.

Nelle conclusioni la Commissione sottolinea l’importanza fondamentale della cooperazione internazionale con partner affini, Paesi candidati e potenziali candidati, per promuovere nei consessi multilaterali uno sviluppo dell’AI sicuro, affidabile e incentrato sull’umano. Nel merito indica che la prossima comunicazione sulla strategia internazionale per la sovranità digitale, la sicurezza e la democrazia (programmata per il secondo trimestre del 2025) delineerà più dettagliatamente l’approccio internazionale dell’Ue.



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