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“La sostenibilità è viva, ed è un’opportunità per tutti”


In un momento in cui qualcuno invoca lo stop alla transizione, il messaggio deve essere chiaro: abbandonare il cammino verso la sostenibilità non è un’opzione. È quanto emerso dalla conferenza stampa di presentazione della nona edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile organizzato dall’ASviS, che si è tenuta il 18 aprile presso la sede di Rai Radio a Roma.

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Anche quest’anno viene confermato il programma itinerante, con 20 incontri principali nelle sette tappe di Milano, Genova, Venezia, Bologna, Torino, Napoli e Roma dal 7 al 23 maggio, e oltre 700 eventi organizzati dalla società civile in tutta Italia e all’estero. E ancora: i Festival territoriali, con la mobilitazione di Garda, Modena, Parma, Delta sul Po, Reggio Emilia, Sardegna e centinaia di iniziative della Milano Civil Week; i “Compagni di viaggio”, ovvero i gemellaggi con altri Festival e manifestazioni; i “Nuovi percorsi, come i corsi gratuiti con Edulia Treccani, il Glossario della sostenibilità o la Guida dei Comuni sostenibili; ma anche podcast, concerti e attività nelle scuole e nelle università, con il contributo in particolare della Rete delle università per lo sviluppo sostenibile (Rus). “Questa varietà riflette la ricchezza delle esperienze che animano il nostro territorio”, ha sottolineato Enrico Giovannini, direttore scientifico dell’ASviS, durante la conferenza moderata dalla giornalista Rai Valeria Radiconcini.

Tra le novità di quest’anno, il podcast “Note di sostenibilità – Saremo il futuro” realizzato con Rai Radio e Rai Radio2, con protagonisti bambini e bambine che hanno intervistato i cantanti del Festival di Sanremo; il concerto conclusivo per l’Africa Day, in collaborazione con Rai Radio e Amref; la campagna di comunicazione “Comfort zone”, con il claim “La sostenibilità ci riguarda da vicino. Molto da vicino”, firmata dall’agenzia Bam con la voce della cantante Elisa, in onda sulle reti Rai. Numerose anche le pubblicazioni che l’ASviS lancerà ufficialmente, a partire dal nuovo Rapporto di Primavera sugli scenari al 2035 e al 2050, il libro Mille schegge di intelligenza artificiale, a cura di FUTURAnetwork, e tante altre. Per la prima volta, il Festival ospiterà anche “Libri in Agenda”, un ciclo di otto presentazioni di volumi dedicati alla sostenibilità, presso la libreria del Palazzo delle Esposizioni di Roma.

Rai e Ansa sono anche quest’anno accanto al Festival in qualità di media partner. Stefano Coletta, direttore Coordinamento Generi di viale Mazzini, ha evidenziato come il rapporto con l’ASviS sia consolidato, “non solo nel lancio del Festival, ma in un patto più stringente per portare segni concreti in tutte le espressioni e i generi, dall’intrattenimento all’informazione”. Coletta ha ricordato il protocollo d’intesa firmato con l’Alleanza e alcune iniziative già avviate: “Abbiamo realizzato il Glossario della sostenibilità all’interno di una trasmissione pop. È importante che il messaggio della sostenibilità raggiunga chi è più distante da questi valori. Ci sono tanti temi su cui è importante lavorare: penso alla parità di genere, alle disuguaglianze, alla sicurezza sul lavoro. La sostenibilità è una delle aree chiave, forse l’area più importante che restituisce il senso del servizio pubblico”.

Laura Rossetto Casel, di Rai Radio, ha ribadito che “ci unisce un obiettivo comune: sensibilizzare l’opinione pubblica sull’Agenda 2030. Dal 2020 ospitiamo questa conferenza stampa, ma il nostro impegno si è tradotto in azioni molto concrete, con contenuti originali su tutte le nostre radio e, quest’anno, il podcast dove a raccontare la sostenibilità sono i bambini”.

Simona Sala, direttrice di Rai Radio2, ha rivendicato con orgoglio l’impegno della rete: “Questi sono i nostri temi, Caterpillar è stata tra le prime voci della sostenibilità con ‘M’illumino di meno’. Quest’anno partecipiamo in modo ancora più massiccio, il concerto del 25 maggio dedicato all’Africa è stata un’idea meravigliosa. Si tratta di un continente che troppo spesso dimentichiamo. Ho voluto che ci ponessimo una domanda: qual è oggi il nostro rapporto con l’Africa? Che cosa possiamo fare noi per loro e loro per noi?”.

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Sono intervenuti quindi Massimo Cirri e Sara Zambotti, voci storiche di Caterpillar: “La radio è intrecciata con la vita delle persone. Il cambiamento che impone la crisi climatica può essere visto come un obbligo, ma anche come un’opportunità di festa. Quest’anno sarà la musica a unirci e a raccontare l’Africa non come un problema, ma come una risorsa”.

Il contesto è difficile, ma non possiamo scoraggiarci. Bisogna avere la determinazione di reagire, di essere impegnati, facendolo insieme. Il Festival è proprio questo: un’occasione democratica e partecipata, la voglia di esserci in modo convergente”. Così Pierluigi Stefanini, presidente dell’ASviS, che ha aggiunto: “Lo sviluppo sostenibile può essere il cemento che unisce il Paese, a tutti i livelli, e quello che fa convergere i trade-off a livello globale. Il Festival contiene due ingredienti fondamentali: uno sguardo largo e un approccio inclusivo, perché nessuno dev’essere lasciato indietro, come ci ricorda anche Papa Francesco. Il significato più profondo dello sviluppo sostenibile è pensare alle nuove generazioni”.

Prima di presentare il ricco cartellone del Festival, Enrico Giovannini ha inquadrato la manifestazione nel delicato contesto attuale: “Festeggiamo un Paese in via di sviluppo sostenibile. L’Italia è in ritardo, ma è anche un laboratorio d’innovazione. Il Festival si richiama all’Agenda 2030 dell’Onu che, come ha detto il presidente Mattarella, non è un esercizio per sognatori, ma l’orientamento verso cui vogliamo andare. L’alternativa è uno sviluppo insostenibile”. Alla domanda su quale fosse l’obiettivo di questa edizione, il direttore scientifico dell’ASviS ha risposto: “Dimostrare che la sostenibilità è viva e desiderata da aziende e persone. Dobbiamo contrastare il messaggio per cui bisogna occuparsi di altro. Invece sempre più aziende e amministrazioni pubbliche vanno verso la transizione: è così che si crea buona occupazione sui territori”. Interrogato su come recuperare il ritardo sull’Agenda 2030, Giovannini ha esortato il governo ad adottare pienamente la Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile, approvata nel 2023. Alle istituzioni europee, l’invito a guardare oltre il tema della difesa: “Per l’Europa questa è una grande occasione. L’articolo 3 del Trattato cita due volte lo sviluppo sostenibile, è il momento di prendere il testimone e guidare il mondo in questa direzione”.

Sul palco si è poi esibito Chris Obehi, artista nigeriano che, attraverso la musica, racconta la sua vita di lotta e rinascita. Obehi è tra gli artisti che parteciperanno all’Heroes Festival, il viaggio musicale in 5 tappe (Milano, Genova, Torino, Napoli e Roma) organizzato da Music Innovation Hub, che anche in quest’edizione accompagnerà il Festival dello Sviluppo Sostenibile. “Ogni anno Heroes Festival abbraccia un Obiettivo dell’Agenda 2030. Questa volta abbiamo scelto ‘World of strangers’, perché crediamo che la bellezza del mondo stia proprio nel mix di culture”, ha spiegato Sarah Parisio di Music Innovation Hub.

Spazio poi agli interventi dei partner del Festival, introdotti dal segretario generale dell’ASviS Giulio Lo Iacono. Per Ugo Ferrero, dirigente dell’Ufficio Comunicazione e relazioni istituzionali di Aics, “l’Agenda 2030 è il faro che guida gli interventi di cooperazione allo sviluppo, una delle componenti più qualificanti della politica estera italiana. Vogliamo portare al Festival i progetti realizzati nei Paesi partner, a partire dall’Africa, che è sempre più al centro delle nostre azioni, anche in coerenza con il Piano Mattei”.

Albino Russo, direttore generale di Ancc-Coop, ha dichiarato: “Al Festival parleremo di biodiversità, di filiere alimentari e del lavoro delle cooperative. Saranno le nostre cooperative a dare l’idea dell’impegno sul territorio. La sostenibilità è nella nostra attività d’impresa: scelta dei prodotti, progettazione dei supermercati, prodotto a marchio. Quest’anno stiamo proponendo due progetti: la quinta edizione di Close the gap, per l’educazione alle relazioni a scuola, e un corso gratuito, rivolto ai giovani, sull’utilizzo dell’AI per filiere più sostenibili”.

Silvia Fellegara, responsabile Sostenibilità Italia di Enel, ha ribadito l’impegno dell’azienda: “Per noi la sostenibilità è materia prima, è alla base di tutto ciò che facciamo. La transizione energetica non è più un’opzione, è una necessità. Va affrontata con pragmatismo, con progetti concreti”. Ha poi annunciato un progetto formativo rivolto alla società civile, per valorizzare la “cultura della sostenibilità come volano dello sviluppo economico, perché la transizione crei un mondo di competenze e opportunità di lavoro per i giovanissimi”.

PierMario Barzaghi, partner in Kpmg Esg, ha richiamato l’attenzione sui vantaggi trascurati della sostenibilità: “Difficilmente sentiamo parlare dei benefici e delle opportunità che può offrire. L’innovazione è un concetto importante, perché allarga l’orizzonte e apre nuove possibilità. Sta diventando un riconoscimento sempre più rilevante: da qui passa il successo di un’azienda. In Kpmg abbiamo 5mila giovani su 7mila lavoratori: è lì che dobbiamo agire, perché la mia generazione, e forse anche quella dopo, non è stata in grado di cogliere davvero l’importanza di questo tema”.

 

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Simone Targetti Ferri, direttore della Sostenibilità di L’Oréal Italia, ha illustrato i pilastri della strategia aziendale: “La nostra strategia è ‘L’Oréal per il futuro’. Non vogliamo essere presenti solo nel business del futuro, ma anche negli aspetti sociali. Abbiamo un primo pilastro in cui vogliamo cambiare noi stessi: trasformare i nostri prodotti, i nostri siti amministrativi e di produzione. Il secondo pilastro prevede di ingaggiare il più possibile la catena di valore e tutti gli stakeholder. Per noi è un onore e anche un obbligo essere in prima linea nella trasformazione verso lo sviluppo sostenibile”.

Francesca Ottolenghi, responsabile Ufficio sostenibilità e cooperazione di Legacoop, ha rimarcato il valore concreto della partecipazione al Festival: “Ci piace pensare alla sostenibilità come a un percorso verso il futuro. La nostra presenza come Legacoop è un forte segnale dell’impegno delle nostre imprese cooperative e delle associazioni per costruire un mondo equo e sostenibile. La sinergia con l’ASviS non è solo un’opportunità, ma anche una responsabilità. Noi al cambiamento ci crediamo, ed è possibile, però solo insieme”.

Paola Angelini, project design manager e responsabile Esg di Netgroup, ha dichiarato: “Siamo un’azienda che opera da oltre trent’anni, con una forte esperienza nel settore della cybersecurity. Oggi ci stiamo concentrando sul cyberspazio e sull’utilizzo di sistemi satellitari per la crittografia avanzata. Abbiamo sempre unito tecnologia, innovazione e sostenibilità nella nostra mission aziendale, ed è proprio per questo che abbiamo scelto di attivare la partnership con l’ASviS”.

Poi ha preso la parola Laura Esposito, responsabile della Sostenibilità di Tim: “Partecipiamo al Festival per il sesto anno consecutivo. Come primo operatore infrastrutturale delle telecomunicazioni in Italia, per noi non agire significa un costo: in termini di energia, efficienza operativa, ma anche per rispondere agli standard che ci richiedono innovazioni tecnologiche specifiche. Siamo concentrati sul rendere le nostre infrastrutture, in particolare i data center e la rete mobile, sempre più efficienti, investendo in energia rinnovabile e in tecnologie intelligenti. La nostra azione è anche sul versante sociale. Abbiamo introdotto un ulteriore obiettivo: raggiungere entro il 2027 il 50% di assunzioni femminili. Un altro target è quello che si propone di ridurre il gap di genere nelle posizioni manageriali”.

Rossella Iorio, responsabile dell’area Esg service excellence di UniCredit, ha ricordato che “la sostenibilità è al centro della nostra strategia. Quest’anno abbiamo rinnovato il piano fino al 2027, tenendo conto dei cambiamenti a livello sociale e ambientale. Supportiamo gli aspetti sociali con una leva finanziaria, ma anche attraverso contributi sociali che possano aiutarci a ridurre le disuguaglianze. Continua la nostra lotta al cambiamento climatico: vogliamo essere una banca net zero sui finanziamenti entro il 2050”.

Federica Negro, responsabile Esg Engagement di Cdp, ha sottolineato l’importanza della collaborazione: “In un momento che impone delle riflessioni, abbiamo deciso di continuare a fare la nostra parte e accrescere il nostro impegno, lavorando a iniziative come quelle del Festival proprio perché la sostenibilità riguarda tutti noi. I momenti di attenzione e ascolto sono essenziali, e il Festival rappresenta per noi un’occasione importante per fare sistema”.

Andrea Bianchi, responsabile Strategia, politiche industriali e sostenibilità di Invitalia, ha spiegato che “con il piano strategico di sostenibilità approvato lo scorso anno, abbiamo fissato obiettivi ambiziosi che riguardano tutte e tre le dimensioni della sostenibilità. Abbiamo lavorato per migliorare le condizioni di lavoro, cercato di minimizzare l’impatto sull’ambiente e potenziato l’aspetto della governance. Il nostro piano prevede di qualificare i finanziamenti anche sul piano produttivo, cercando di orientare lo sviluppo delle imprese in coerenza con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile”.

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Prima dei saluti finali, Giulio Lo Iacono ha voluto ricordare l’impegno dei partner non presenti alla conferenza – Fibercoop, Msc e Lavazza – e ha concluso con un monito: “Tutti parlano dei costi della transizione. Ma c’è anche un costo dell’inazione: quello, nascosto ma significativo, di restare fermi. L’indifferenza ha un prezzo che sta diventando molto alto. Perché la sostenibilità, come ricordiamo nella nostra campagna, ci riguarda molto da vicino”.

La diretta della conferenza è stata trasmessa sui canali dell’Alleanza, oltre che sui siti ansa.it e greenreport.it, e sulle pagine Facebook AnsaRai per la sostenibilità – Esg e Greenreport.

 

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