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MWGA – Make West Great Again


MWGA – Make West Great Again: Meloni e Trump rilanciano l’Occidente tra commercio, difesa e valori condivisi in un summit storico.

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Con lo slogan MWGA – Make West Great Again, Meloni ha lanciato un messaggio chiaro: è tempo di rilanciare l’Occidente. Un tema che risuona profondamente nel dibattito politico contemporaneo, come già auspicato in riflessioni come “G7 – Rilanciare l’Occidente” su ConsulPress.eu.

In un mondo sull’orlo di una guerra commerciale, due leader si sono incontrati alla Casa Bianca il 17 aprile 2025 con il futuro sulle spalle. La Premier italiana Giorgia Meloni e il Presidente statunitense Donald Trump, uniti da una visione conservatrice e consapevoli del rischio di nuovi dazi, hanno dato vita a un summit che potrebbe ridefinire le relazioni transatlantiche.

Prima di entrare nello Studio Ovale, un sorriso ha stemperato la tensione: al briefing iniziale, intervistato dalla corrispondente Maria Luisa Rossi Hawkins, Trump ha scherzato:

“È un primo ministro eccezionale, è uno dei grandi leader mondiali e sono molto orgoglioso di essere con lei … e di più non potrei dire. Possiamo anche chiudere qui la conferenza”, scatenando una risata generale e un caloroso applauso.

Ecco la vera sfida: se il MWGA diventerà davvero la stella polare dell’Occidente, lo scopriremo nei prossimi mesi.

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Il contesto economico e geopolitico

Cooperazione commerciale

L’incontro si è concentrato principalmente sul tema del commercio, in particolare sui dazi imposti da Trump sulle esportazioni dell’UE.

Trump aveva annunciato un dazio del 20% sui prodotti UE, successivamente sospeso per 90 giorni per permettere negoziati (New York Times).

L’UE, con Meloni a rappresentare i suoi interessi, sta spingendo per un accordo commerciale completo che elimini o riduca significativamente questi dazi.

Il commercio annuale tra UE e Stati Uniti ammonta a 1,6 trilioni di euro (1,8 trilioni di dollari), evidenziando l’interdipendenza economica tra i due blocchi (France24).

Per l’Italia, che detiene un surplus commerciale di 40 miliardi di euro (45 miliardi di dollari) con gli Stati Uniti – il più alto con qualsiasi Paese – le poste in gioco sono particolarmente alte.

Quasi il 10% delle esportazioni italiane è diretto verso gli Stati Uniti, e l’imposizione di dazi potrebbe avere un importante impatto sull’economia italiana (Times of India).

Le tensioni tariffarie hanno già avuto conseguenze tangibili: le previsioni di crescita dell’Italia per il 2025 sono state ridotte dall’1% allo 0,5% a causa dell’incertezza commerciale.

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Durante l’incontro, entrambi i leader hanno espresso ottimismo riguardo alla possibilità di raggiungere un accordo commerciale.

Trump ha dichiarato di essere “al 100% certo” di un nuovo accordo UE-USA, e Meloni ha rimarcato: “Sono sicura che possiamo raggiungere un accordo” (Al Jazeera).

Trump, tuttavia, ha sottolineato di non avere fretta, aggiungendo: “Tutti vogliono fare un accordo, e se non lo vogliono, faremo l’accordo per loro”. Questa fiducia reciproca suggerisce che, nonostante le complessità, una soluzione è alla portata.

 

Una visione condivisa

Oltre al commercio, Meloni e Trump hanno trovato un terreno comune su diversi fronti ideologici, in particolare sull’immigrazione e sui valori culturali.

Meloni, nota per la sua linea ferma sull’immigrazione, ha implementato politiche in Italia per contrastare l’immigrazione illegale, un approccio che Trump ha elogiato.

Trump ha infatti lodato la “posizione molto dura sull’immigrazione” di Meloni, allineandosi con le sue proprie politiche (The Times).

 

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Meloni ha notato che l’Europa sta cambiando le sue politiche per fermare l’immigrazione illegale, riducendo sensibilmente i tassi di arrivo, un punto che Trump ha riconosciuto positivamente.

Entrambi i leader condividono inoltre una netta opposizione verso ciò che definiscono “ideologia woke” e “gender”, sostenendo valori tradizionali e la sovranità nazionale.

In un momento particolarmente significativo, Meloni ha ripreso lo slogan di campagna di Trump, dichiarando: “Il mio obiettivo è rendere grande nuovamente l’Occidente – Make West Great Again” (New York Times).

Questo adattamento di “Make America Great Again” a un contesto occidentale più ampio sottolinea la visione di Meloni per un Occidente rinforzato, unito nei suoi valori e nella sua forza economica.

L’incontro, caratterizzato da un tono caloroso – con Trump che ha definito Meloni “fantastica” – ha evidenziato una forte sintonia personale e ideologica tra i due leader (Al Jazeera).

 

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Le sfide geopolitiche

Convergenze sull’Ucraina

Nonostante l’allineamento su molte questioni, non tutti i temi sono perfettamente concordi tra i due leader. Un punto di parziale divergenza è la posizione sulla guerra in Ucraina.

Meloni è stata una sostenitrice ferma dell’Ucraina, condannando le azioni della Russia – come l’attacco di Pasqua su Sumy, definito “orribile e vile” – e sostenendo sanzioni e aiuti militari (Times of India). Al contrario, Trump ha mostrato maggiore simpatia verso la Russia, dichiarando: “Non sono un grande fan dell’ucraino”, sebbene non abbia attribuito la colpa diretta al Presidente Zelensky per il conflitto (Al Jazeera).

Una differenza di approccio che è andato riducendosi sensibilmente a cominciare dal riconoscimento dell’aggressore, la Russia, e dell’aggredito, l’Ucraina. Una sfida questa per una strategia occidentale unificata sull’Europa orientale e sulla Russia, specialmente considerando il ruolo cruciale dell’UE e della NATO nel conflitto.

 

Spesa per la difesa

Un altro tema discusso è stato la spesa per la difesa.

Meloni ha annunciato che l’Italia aumenterà la sua spesa per la difesa per raggiungere il target NATO del 2% del PIL entro la fine dell’anno (France24).

Trump ha risposto dicendo: “Non è mai abbastanza”, indicando la sua aspettativa di contributi ancora maggiori da parte degli alleati europei (The Times), visti i tempi burrascosi che stiamo attraversando.

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E Meloni si è impegnata a fare di più, un impegno che riflette la pressione degli Stati Uniti sugli alleati NATO per un maggiore burden-sharing.

 

Iniziative diplomatiche

Per rafforzare i legami, Meloni ha invitato Trump a visitare Roma “in un futuro prossimo”, con la possibilità di incontrare altri leader europei (Al Jazeera).

Questo invito mira a costruire sullo slancio positivo del loro incontro e a promuovere una relazione transatlantica più coesa.

 

Conclusione

L’incontro tra Giorgia Meloni e Donald Trump rappresenta un passo fondamentale non solo verso il riallineamento delle relazioni UE-USA,  la base per potenziali accordi e il rilancio dell’alleanza occidentale ma è valso ad indicare con quel “Make West Great Again” un orizzonte, un tracciare la rotta (Giorgia Meloni).

La loro visione condivisa di un Occidente forte, incarnata nello slogan “Make West Great Again”, si basa su valori conservatori e occidentali tout court come democrazia e libertà, cooperazione economica, sicurezza collettiva ed una vision condivisa.

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La discussione sul rilancio dell’Occidente è più attuale che mai, e questo summit segna un progresso significativo in tale direzione.

Se il MWGA – Make West Great Again, diventerà davvero la stella polare dell’Occidente, lo scopriremo nei prossimi mesi.

 

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