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Polizze catastrofali, Dalla Via (Intesa Sanpaolo Protezione): “Serve una nuova cultura”


L’Ad e Direttore generale di Intesa Sanpaolo Protezione spiega l’importanza di un cambiamento radicale nell’ambito della prevenzione e dell’assicurazione, anche alla luce degli eventi catastrofali causati dai cambiamenti climatici e dell’introduzione delle polizze catastrofali.

 

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Tempeste, inondazioni, ondate di calore, incendi e siccità: nell’Unione europea gli eventi estremi legati al clima hanno causato perdite economiche da 738 mld di euro tra 1980 e 2023.

Di questi, secondo l’European Environmental Agency, 162 miliardi (il 22%) sono andati in fumo (spesso letteralmente) negli ultimi tre anni. Tutti e tre fanno parte della top 5 dai danni da catastrofe: “Poiché si prevede che gli eventi estremi legati al clima si intensifichino ulteriormente, sembra improbabile che le perdite economiche associate si ridurranno entro il 2030”, chiosa l’agenzia.

Tra le conseguenze c’è “un incremento di richieste di risarcimento per le compagnie assicurative e per le imprese perdite operative e danni alle infrastrutture. In questo scenario, è evidente la necessità di adeguate coperture assicurative e di strategie di mitigazione del rischio per affrontare le sfide poste dal cambiamento climatico”, spiega Massimiliano Dalla Via, Ad e Dg di Intesa Sanpaolo Protezione, nata a dicembre dalla fusione di Intesa Sanpaolo Assicura con Intesa Sanpaolo Rbm Salute.

Entro l’inizio del 2026 tutte le imprese italiane (prima le grandi e poi progressivamente le altre) dovranno aver sottoscritto una polizza contro eventi catastrofali. È una misura sufficiente per proteggere il tessuto economico del Paese?

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L’introduzione dell’obbligo di sottoscrivere polizze contro eventi catastrofali rappresenta un passo importante per la resilienza del tessuto economico italiano. Questa misura garantisce una copertura finanziaria alle imprese in caso di calamità naturali, riducendo l’onere sullo Stato e assicurando una ripresa più rapida delle attività economiche. È fondamentale che l’iniziativa sia accompagnata da una maggiore cultura assicurativa e da politiche di prevenzione efficaci per garantire una protezione completa e sostenibile nel tempo.

Quanto è importante la diffusione delle polizze per rendere i costi sostenibili? Questa nuova norma potrebbe cambiare il rapporto tra imprese e assicurazioni?

Una diffusione estesa delle polizze assicurative è fondamentale per ampliare la base dei premi raccolti, permettendo una ripartizione più equa dei rischi e contribuendo a rendere i costi delle polizze più sostenibili per tutti. Inoltre, una maggiore consapevolezza dei benefici delle coperture assicurative può incentivare le imprese a adottare misure preventive, riducendo l’esposizione ai rischi e migliorando la resilienza complessiva del sistema economico. Comprendiamo che alcuni imprenditori possano vedere l’obbligo assicurativo solo come un costo aggiuntivo. Tuttavia, una polizza catastrofale offre vantaggi concreti, come la protezione finanziaria in caso di eventi avversi, la garanzia della continuità operativa dell’impresa e la salvaguardia del patrimonio aziendale. Intesa Sanpaolo Protezione sta sviluppando soluzioni specifiche per le imprese, con polizze personalizzabili che tengono conto delle peculiarità di ogni attività e delle diverse esigenze dei territori in cui operano. Queste coperture includeranno servizi di assistenza dedicati, di consulenza per la gestione del rischio e di supporto finanziario in caso di interruzioni prolungate dell’attività, offrendo un supporto completo alle aziende nel fronteggiare le sfide legate agli eventi catastrofali.

Per le imprese più piccole il costo della polizza potrebbe rappresentare una criticità.

Per le Pmi stiamo sviluppando soluzioni flessibili, tra cui polizze modulari, costi proporzionali alle dimensioni aziendali e agevolazioni in caso di esistenza di sistemi di protezione da eventi estremi. In caso di evento catastrofale, puntiamo a garantire tempi di liquidazione rapidi ed efficienti, grazie a processi digitalizzati e all’automazione della gestione dei sinistri.

 La normativa non prevede sanzioni dirette per chi non sottoscrive una polizza; l’esclusione dai contributi pubblici potrebbe essere sufficiente?

Rappresenta un incentivo forte per favorire l’adesione alla normativa. Tuttavia, la mancanza di sanzioni dirette potrebbe generare disomogeneità nel mercato e compromettere il principio di mutualità. Per garantire un’efficacia ottimale, sarebbe utile un monitoraggio costante del livello di adesione. L’introduzione di incentivi fiscali potrebbe facilitare l’adozione di queste coperture, rendendole più accessibili soprattutto per le Pmi. Un approccio collaborativo tra pubblico e privato sarà essenziale per costruire un sistema di protezione efficace e sostenibile.

In questo momento qual è la vostra market share nella Protezione?

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Nel 2018 occupavamo la dodicesima posizione nel comparto Protezione in Italia; a fine 2023 siamo saliti al sesto posto. Nel segmento Non Motor, ambito principale della nostra offerta, siamo passati dal decimo al quinto posto con particolare focus sulla clientela retail grazie alle sinergie con le reti distributive del Gruppo Intesa Sanpaolo e in particolare con la divisione Banca dei territori. Guardiamo al futuro con l’ambizione di proseguire nel nostro percorso di crescita in un contesto in continua trasformazione. La digitalizzazione ha rivoluzionato i processi operativi, migliorando l’efficienza e l’esperienza del cliente. Intanto la consapevolezza riguardo ai rischi climatici e la necessità di coperture assicurative adeguate hanno spinto le compagnie a sviluppare prodotti più specifici e personalizzati.

In che modo l’AI e la tecnologia migliorano l’offerta delle assicurazioni?

L’intelligenza artificiale e le nuove tecnologie offrono strumenti avanzati per la valutazione del rischio e la gestione dei sinistri. Stiamo investendo in soluzioni innovative che permettono di analizzare grandi quantità di dati in tempo reale, migliorando la precisione nella valutazione dei rischi. Abbiamo avviato una prima sperimentazione nell’ambito dei prodotti salute con l’obiettivo di migliorare la soddisfazione dei nostri clienti grazie a tempi di risposta più rapidi, alla semplicità di reperimento delle informazioni e a servizi più personalizzati.

L’articolo originale è stato pubblicato sul numero di Fortune Italia dell’aprile 2025 (numero 3, anno 8)



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