Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

il Padiglione Italia ospita la conferenza Selecting Italy, presenti Valentini e Fedriga


Il Padiglione Italia all’Esposizione universale di Osaka, in Giappone, ha ospitato oggi la terza edizione della conferenza Selecting Italy, organizzata dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome in collaborazione con la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, l’agenzia Select Friuli Venezia Giulia e PromoTurismo Friuli-Venezia Giulia. L’evento, incentrato sull’attrazione degli investimenti esteri e le catene del valore regionali, si è svolto con il patrocinio del ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale e del ministero delle Imprese e del Made in Italy, e ha visto la partecipazione del vice ministro delle Imprese Valentino Valentini e del presidente del Friuli Venezia Giulia e presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Massimiliano Fedriga. Hanno preso la parola tra gli altri anche il governatore della prefettura di Osaka, Hirofumi Yoshimura; l’ambasciatore Mario Vattani, commissario generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka, e l’ambasciatore in Giappone, Gianluigi Benedetti; Matteo Zoppas, presidente della Italian Trade Agency; Ernesto Somma, responsabile dell’unità gestione investimenti di Invitalia; Andrea Gerali, capo delegazione della Banca d’Italia in Giappone; e Sergio Emidio Bini, assessore alle attività produttive e al turismo del Friuli Venezia Giulia.

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

Il vice ministro delle Imprese e del Made in Italy, Valentino Valentini, ha inaugurato la conferenza sottolineando come Italia e Giappone siano accomunati dalla straordinaria diversità dei loro ecosistemi regionali, sia sul piano storico e culturale, che su quello delle eccellenze produttive. Valentini ha inoltre illustrato lo straordinario sforzo intrapreso dal governo italiano per rafforzare la competitività del Sistema Paese e la sua capacità di attirare investimenti internazionali. Uno strumento chiave, in questo senso, è stato il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), che “non è solo un grande programma di investimenti, ma un grande programma trasformativo che contribuirà a rafforzare strutturalmente la competitività del nostro Paese”. Negli ultimi anni, ha detto il vice ministro, “abbiamo adottato una serie di riforme strutturali per rendere il nostro Paese sempre più attraente per gli investitori”.

Valentini ha ha citato la semplificazione amministrativa, con “63 riforme strutturale per ridurre la burocrazia e digitalizzare i processi. Abbiamo istituito uno sportello unico industriale per attrarre gli investimenti, con poteri sostitutivi in caso di inerzia amministrativa. Abbiamo avviato la riforma fiscale, l’Investment Management Exemption, il Patent Box. Abbiamo introdotto incentivi mirati, per i crediti d’imposta fino al 40 per cento, soprattutto per le zone economiche speciali del Sud. E poi ancora la riforma della Giustizia, il Piano industria 4 e 5.0”. Questo vasto processo di riforma strutturale del Sistema Paese, ha sottolineato però Valentini, “non sarebbe possibile senza la straordinaria sinergia tra Stato, Regioni e sistema camerale. La Conferenza delle Regioni, il sistema regionale nel suo complesso, assieme al ministero delle Imprese e del Made in Italy, sta lavorando per attrezzarsi sempre più per attirare gli investimenti, collaborando con il ‘tridente’ di Comitato attrazione investimenti esteri, Unità per lo sblocco degli investimenti e Invitalia”, ha concluso il ministro.

Il presidente del Friuli Venezia Giulia e presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Massimiliano Fedriga, ha evidenziato l’importanza fondamentale degli investimenti reciproci tra Paesi amici come Italia e Giappone, che oggi più che mai “possono rappresentare un contributo fondamentale per combattere le incertezze poste dal contesto globale”. Attuare le collaborazioni bilaterali tra Italia e Giappone in settori strategici, ha evidenziato il presidente del Friuli Venezia Giulia, “può rappresentare un ottimo volano per le nostre imprese, sia sul fronte commerciale che per nuove collaborazioni industriali. Le attuali sfide globali richiedono un approccio congiunto basato su scambi di tecnologia e sinergie industriali dirette volte a rafforzare le reciproche posizioni sui mercati globali”. I dati – ha ricordato Fedriga – “confermano che l’interscambio commerciale tra Italia e Giappone è in costante e progressivo aumento, e il partenariato può rafforzare queste opportunità”.

Fedriga ha auspicato un ruolo da protagonista del Giappone alla prossima edizione ordinaria della conferenza Selecting Italy, in programma il 4 e 5 novembre a Trieste: un’occasione per discutere anche le potenziali sinergie dei due Paesi nel contesto del Corridoio economico India-Medio Oriente-Europa (Imec), annunciato dal G20 nel 2023. Si tratta, ha detto il presidente del Friuli Venezia Giulia, “di un’opportunità fondamentale per Italia e Giappone di legare ulteriormente le loro economie e rafforzare le catene logistiche e di approvvigionamento” a fronte della crescente volatilità del contesto globale. “Il Corridoio indo-mediterraneo è un’opportunità fondamentale, che dovrebbe vedere il Friuli Venezia Giulia, con il porto di Triste, come porta d’ingresso europea, e il Giappone come meta e luogo di partenza strategico, nell’ottica di un asse logistico tra i due Paesi”, ha detto Fedriga. La situazione di tensione e insicurezza globale, ha aggiunto, “non può che vedere il rafforzamento e la messa in sicurezza dei collegamenti logistici” tra Paesi partner.

Il Giappone, ha detto Fedriga, non è soltanto un alleato strategico dell’Italia nel contesto internazionale, ma anche “un partner economico per favorire innovazione e crescita reciproca”. Il Paese asiatico “costituisce un mercato strategico per l’Italia grazie alla sua posizione nel Continente asiatico, ma anche in ragione di un sistema di infrastrutture distributive e logistiche di straordinaria qualità”. Per questa ragione – ha spiegato Fedriga – si è voluta cogliere l’occasione presentata dall’Expo di Osaka, evento che nell’arco di sei mesi vedrà “un forte impegno collegiale del Sistema Paese per porre l’accento sui punti di forza degli ecosistemi territoriali, e di come questi possano essere centrali ai fini dell’attrazione di investimenti esteri”. Rendere il Paese sempre più attrattivo per gli investimenti esteri, ha spiegato Fedriga, “è uno degli obiettivi strategici su cui Stato e regioni devono trovare la massima sinergia, specie in questo momento particolare segnato da difficoltà internazionali”.

Investi nel futuro

scopri le aste immobiliari

 

L’Italia può presentarsi come meta attrattiva per gli investimenti esteri in virtù della produttività del suo sistema produttivo. Le regioni italiane, in particolare, “stanno puntando sempre più su politiche dirette ad attirare gli investimenti, nella consapevolezza che questi apportano grandi vantaggi ai territori in termini di innovazione tecnologica, produttività, occupazione e conoscenze”. Durante i sei mesi di Expo, 18 regioni “avranno l’opportunità di promuoversi evidenziando le proprie potenzialità anche dal punto di vista dell’attrazione degli investimenti”. L’Italia, con le sue specificità territoriali, rappresenta infatti una delle destinazioni privilegiate per investimenti in settori strategici ad alto valore aggiunto. Il nostro Paese – ha evidenziato a questo proposito Fedriga – può contare anche su vantaggi competitivi, rappresentati “dal suo sistema universitario d’eccellenza e il suo capitale umano altamente formato, dai numerosi centri di ricerca di altissimo livello e da incentivi per insediamenti mirati e differenziati a seconda delle aree geografiche, in particolar modo per il Sud del nostro Paese, nonché da un sistema logistico basato su porti che sono asset nazionali fondamentali”.

Secondo Matteo Zoppas, presidente della Italian Trade Agency (Ice, l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane), la forza del nostro Sistema Paese deriva anche dalla resilienza dei suoi imprenditori e delle sue imprese, attestata dalla straordinaria crescita del fatturato all’export dell’Italia tra il 2019 e il 2024, a dispetto della pandemia di Covid-19 e delle crisi internazionali. “Siamo passati da 480 miliardi di euro di fatturato all’export nel 2019 a 620 miliardi di euro di fatturato all’export nel 2024: una crescita superiore al 30 per cento”, ha ricordato Zoppas. Dall’inizio di quest’anno, le crisi internazionali e gli annunci dei dazi giunti dagli Stati Uniti “hanno dato un forte scossone” al sistema degli scambi globali, che sconta soprattutto l’incertezza in merito all’evoluzione delle politiche commerciali della prima potenza globale: i dati macroeconomici, inclusi quelli riguardanti l’Italia, sono falsati da questa situazione di incertezza, e non riflettono l’economia reale, ha avvertito il presidente dell’Ice. “Solo quando tra due mesi sapremo cosa accadrà effettivamente con i dazi, la produzione comincerà a riallinearsi all’economia e al consumo reali”.

L’Ice prosegue frattanto la sua attività di sostegno al sistema imprenditoriale e produttivo italiani “tramite la sua opera di matching tra imprese e clienti” e il contributo alla soluzione delle problematiche di ordine burocratico e di certificazione, specie per le Pmi che si affacciano all’estero. C’è dunque “un Sistema Paese che aiuta, all’interno però di una rete allargata”, che è quella della diplomazia e di ministeri. Zoppas ha menzionato tra gli altri il ministero delle Imprese e del Made in Italy, “sempre più attivo nella creazione delle condizioni concrete per la competitività dell’Italia all’Estero”; il ministero dell’Agricoltura, che assieme alla farmaceutica “è una delle locomotive che stanno aiutando l’export a mantenere i propri traguardi”; e il ministero degli Affari esteri, che ha preparato un piano di compensazione delle possibili ricadute causate dai dazi Usa, e “ha scelto 14 nazioni di destinazione, incluso il Giappone, sulle quali dobbiamo aumentare l’impegno sia sul piano dello sviluppo che promozionale del Made in Italy”. L’Italia sta insomma “giocando di sistema”: un approccio premiato dai dati, pur falsati dal quadro di incertezza: febbraio – ha ricordato Zoppas – ha visto una crescita mensile dell’export del 3,5 per cento, e il primo bimestre 2025 ha registrato una crescita dello 0,8 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

L’evento svoltosi oggi a Osaka ha avuto come obiettivo quello di continuare a rafforzare le relazioni per lo sviluppo degli investimenti tra Italia e Giappone, promuovendo collaborazioni tra territori con affinità economiche e produttive. Si è presentato dunque come un’importante occasione a livello nazionale per attrarre investimenti esteri e consolidare i rapporti economici tra Italia e Giappone, con un’attenzione particolare alle regioni Friuli Venezia Giulia e Calabria. L’evento è stato arricchito dalla presentazione di diverse storie di successo di grandi realtà imprenditoriali giapponesi che hanno già scelto di investire in Italia, come Hitachi, Shionogi e Nidec. L’ambiente imprenditoriale e degli investimenti offerto dall’Italia è stato discusso anche da Kazushige Nobutani, direttore generale per il Kansai presso il ministero dell’Economia, del Commercio e dell’Industria giapponese; e da Hideki Sho, direttore generale dell’Organizzazione per il commercio estero del Giappone (Jetro) a Osaka. Al termine della conferenza si è tenuta una sessione di networking per connettere istituzioni, imprese e soggetti internazionali, creando un ponte tra Italia e Giappone per un futuro di crescita condivisa.

Mario Vattani, commissario generale per l’Italia a Expo, ha evidenziato a questo proposito che in meno di due settimane dall’apertura dell’Esposizione universale di Osaka, il Padiglione Italia ha già organizzato 24 incontri che hanno coinvolto in tutto più di 120 aziende italiane e giapponesi. “Abbiamo sponsor che hanno veramente investito nel Giappone, e proprio in questi giorni alcuni di loro hanno firmato contratti in Giappone per centinaia di milioni di euro”, ha spiegato Vattani. “Questi sono effetti concreti che le esposizioni universali possono generare. Lo abbiamo vissuto in Italia con Expo 2015 e oggi lo viviamo a Osaka. Per questo abbiamo immaginato il Padiglione Italia anche come strumento concreto di collaborazione tra le nostre nazioni”. Vattani ha ringraziato tra gli altri Fedriga per la collaborazione nel rendere le regioni italiane “autentiche protagoniste delle attività di questo padiglione. Le regioni hanno investito moltissimo in questa esposizione, e Osaka dimostra ogni giorno quanto questo investimento sia stato strategico”, ha detto Vattani, auspicando che l’evento odierno e gli altri organizzati presso il Padiglione Italia “si traducano in investimenti, collaborazioni industriali e collaborazioni economiche”.

Leggi anche altre notizie su Nova News

Clicca qui e ricevi gli aggiornamenti su WhatsApp

Seguici sui canali social di Nova News su Twitter, LinkedIn, Instagram, Telegram

Aste immobiliari

 il tuo prossimo grande affare ti aspetta!

 





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Aste immobiliari

 il tuo prossimo grande affare ti aspetta!