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“Giornata Mondiale della Sicurezza sul Lavoro”, calano gli incidenti in agricoltura in Italia


Nonostante i miglioramenti tecnologici e le norme di sicurezza vigenti, i campi e le aziende agricole restano ambienti caratterizzati da elevati rischi sul lavoro. Tuttavia, l’analisi dei dati relativi al periodo 2019-2023, consolidati fino al 31 ottobre 2024, evidenzia una diminuzione degli incidenti, inclusi quelli con esiti mortali. Nel 2023, l’Inail ha ricevuto 26.546 denunce di infortuni nella gestione assicurativa agricoltura, un dato stabile sul 2022, ma in calo del -19,7% dalle 33.070 denunce del 2019. Per quanto riguarda i decessi, i 138 casi denunciati nel 2023 rappresentano il valore più basso del quinquennio, con una riduzione di quattro casi sul 2022 e di 33 dai 171 del 2019 (-19,3%). A dirlo è l’ultimo numero del periodico “Dati Inail”, curato dalla Consulenza statistico attuariale dell’Istituto, che offre un approfondimento sui rischi e sulle dinamiche di un settore cruciale per l’economia italiana, oggi al centro della Giornata Mondiale della Sicurezza e della Salute sul Lavoro, celebrata al Ministero delle Imprese e del Made in Italy dal Ministro Adolfo Urso con il presidente Inail, Fabrizio D’Ascenzo, e il direttore dell’Ufficio per l’Italia e San Marino dell’Organizzazione internazionale del lavoro, Gianni Rosas, con la presentazione di un francobollo celebrativo di Poste Italiane. 
La sicurezza sul lavoro rappresenta un aspetto cruciale, specialmente in settori come l’agricoltura, dove i rischi sono elevati. In occasione della Giornata Mondiale per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro, sia Coldiretti che Confagricoltura evidenziano l’importanza di rafforzare le misure di prevenzione e promuovere una cultura diffusa della sicurezza. Secondo Coldiretti, la sicurezza sul lavoro non può limitarsi all’adozione di nuove tecnologie o dispositivi avanzati, ma richiede innanzitutto un cambiamento culturale. Come sottolinea Romano Magrini, responsabile lavoro Coldiretti, “la prevenzione deve partire dalla consapevolezza del rischio, una sensibilità da coltivare sin dalla scuola e da rafforzare attraverso formazione e informazione nei luoghi di lavoro. In un settore caratterizzato da operatori anziani, macchinari obsoleti, terreni difficili e lavori svolti spesso in solitudine, è fondamentale che la tecnologia integri, senza sostituire, la preparazione e l’attenzione quotidiana”. Negli ultimi trent’anni, i dati evidenziano una significativa diminuzione degli incidenti sul lavoro in agricoltura: dalle oltre 123.000 denunce del 1995 alle circa 24.000 dello scorso anno. Tuttavia, l’incidenza resta particolarmente alta tra lavoratori autonomi (2,68% contro l’1,24% dei dipendenti), in particolare tra i titolari over 60 alla guida di macchinari obsoleti e spesso soli sul posto di lavoro. “Anche i lavoratori dipendenti, in particolare quelli a tempo determinato e stranieri, sono esposti a maggiori rischi, perché difficilmente riescono ad accedere a una formazione efficace nei brevi periodi di assunzione”, evidenzia Magrini.
Confagricoltura, dal canto suo, pone l’accento sul ruolo della tecnologia e dell’innovazione nel miglioramento delle condizioni di sicurezza. Il tema scelto per il 2025, “Rivoluzionare la salute e la sicurezza sul lavoro: l’intelligenza artificiale e la digitalizzazione nel mondo del lavoro”, evidenzia il potenziale trasformativo delle nuove tecnologie. Il dg Confagricoltura, Roberto Caponi, sottolinea il calo degli incidenti registrato negli ultimi cinque anni indagato dall’Inail (2018-2022), in cui gli incidenti occorsi ai dipendenti agricoli sono sensibilmente diminuiti, a parità di occupati (nel 2022 si è registrato un decremento del -21,5% sul 2018), grazie anche ai finanziamenti Inail per la meccanizzazione e agli investimenti in Agricoltura 4.0.
Entrambe le organizzazioni concordano sulla necessità di migliorare la legislazione e rendere più accessibili i fondi per il rinnovo dei macchinari e la formazione obbligatoria. Coldiretti, in particolar modo, evidenzia l’importanza di rimuovere ostacoli normativi, come il vincolo del “de minimis” (regime definito dall’Unione Europea secondo cui gli aiuti finanziari concessi alla medesima impresa, sommati fra di loro, non devono superare il limite massimo stabilito), e di adottare piani di comunicazione permanenti per sensibilizzare le imprese. Confagricoltura ribadisce, inoltre, l’importanza di non abbassare la guardia e di promuovere buone pratiche, maggiore consapevolezza e formazione continua.
In conclusione, per entrambe le associazioni, la sicurezza sul lavoro non è solo un obbligo normativo, ma un valore fondamentale che richiede uno sforzo collettivo e un patto condiviso tra istituzioni, parti sociali, aziende e lavoratori. Solo attraverso un impegno concreto e continuativo sarà possibile ridurre al minimo i rischi e tutelare la vita dei lavoratori. “Ogni incidente sul lavoro – sottolinea Caponi – rappresenta un dramma umano e sociale e non si deve abbassare la guardia. Le buone pratiche, la maggiore consapevolezza delle aziende e dei lavoratori, gli investimenti in sicurezza, uniti alla formazione e alla crescente professionalità, possono contribuire a migliorare il livello di sicurezza delle aziende agricole. Confagricoltura, d’intesa con i sindacati, ha introdotto da tempo nella contrattazione collettiva agricola disposizioni per favorire il miglioramento delle condizioni di sicurezza e ha sottoscritto diversi Avvisi comuni in materia”.
Resta comunque la necessità di migliorare la legislazione, privilegiando la sicurezza sostanziale dei lavoratori, piuttosto che quella formale, e promuovendo in modo più incisivo la cultura della prevenzione. “Governo, amministrazioni, parti sociali, aziende e lavoratori devono impegnarsi per eliminare o ridurre al minimo i rischi sul lavoro. Questa Giornata costituisce un’occasione di riflessione e di stimolo per un rinnovato impegno su un tema di estrema importanza quale quello della sicurezza dei lavoratori”, conclude Confagricoltura.

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