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Lecco, Teatro: verso la Fondazione, esposte le proiezioni economiche. Chiesti i droni al posto dei fuochi ma costano i triplo


Sta proseguendo l’iter che porterà alla creazione della Fondazione di partecipazione che si occuperà della gestione del Teatro della società. Tra fine maggio e inizio giugno dovrebbe infatti essere pronta la proposta di delibera che sarà sottoposta al consiglio comunale insieme al modello di statuto, al piano economico finanziario e alla convenzione che regolerà i rapporti tra il comune e il nuovo ente.

A spiegare alla commissione quarta lo stato dell’arte è stato il consulente che sta seguendo le pratiche con l’assessorato alla cultura, Ciro D’Aries: “Lo statuto è già stato predisposto ed è ora al vaglio del notaio che si occuperà della costituzione della fondazione. Nel documento c’è scritto che la fondazione sarà senza scopo di lucro con finalità pubbliche di promozione artistica e culturale e che avrà come scopo la gestione del Teatro della società e la co-programmazione delle attività culturali del comune. Nello specifico si occuperà della programmazione delle stagioni teatrali, liriche, musicali e degli eventi culturali, della realizzazione di festival, della gestione e valorizzazione del teatro, di mettere in campo collaborazioni con enti istituzionali e del terzo settore, scuole, imprese culturali. Il comune di Lecco manterrà un ruolo centrale nella governance e tutte le attività saranno regolamentate dalla convenzione”. Tra gli organi previsti ci saranno i soci fondatori istituzionali, i soci ordinari, l’assemblea dei soci, il Consiglio d’amministrazione, il presidente, il vice presidente, il segretario – con un ruolo squisitamente tecnico – e l’assemblea consultiva dei mecenati-sostenitori. Ci saranno due fondi legati alla fondazione: il fondo di dotazione (di naturale patrimoniale) e il fondo di gestione (relativo alle spese correnti).

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A tal proposito si sta lavorando anche al Piano economico finanziario che avrà un respiro di cinque anni e dovrà garantire un equilibrio della gestione, per questo sarà asseverato da parte di un terzo. “I primi tre anni sono il momento più delicato, quello della start-up – ha sottolineato D’Aries -. Nel primo anno si prevede solo l’inaugurazione e la fase organizzativa che richiederanno un investimento di 262mila euro dal comune oltre ai 163mila euro derivanti dalla raccolta fondi. Dall’anno seguente si partirà a regime con le attività del teatro e ci aspettiamo entrate dalla biglietteria per 257mila euro nel 2026 e 442mila euro nel 2027, entrate dall’affitto del teatro e dagli sponsor per 84mila euro nel 2026 e 189mila euro nel 2027, con il contributo del comune attestato sugli 800mila euro all’anno. Rispetto ai costi prevediamo per i servizi erogati 857mila nel 2026 e 1.136.000 euro nel 2027, per il canone da versare al comune rispettivamente 12mila e 24mila euro, mentre per il personale 263mila euro all’anno così come i contributi per associazioni e altri eventi (che oggi eroga il comune ma che domani passeranno alla fondazione) varranno 108.600 per entrambi gli anni”.

La convenzione, infine, sarà lo strumento amministrativo che regolerà i rapporti tra comune e fondazione. L’oggetto della convenzione sarà “la concessione del Teatro della società per lo svolgimento di attività culturali e la regolamentazione dell’uso dei beni mobili e immobili”. Sarà di durata pluriennale rinnovabile ogni cinque anni. In questo documento verrà esplicitato il contributo che il comune dovrà garantire e verranno regolamentate le attività in capo alla fondazione, dalla biglietteria alle partnership, dalla sponsorizzazione al fundraising fino alla facoltà di sub-concessione degli spazi in coerenza con finalità statuarie. Verranno chiariti anche obblighi e responsabilità in capo alle parti come ad esempio la manutenzione, quella ordinaria sarà in capo alla fondazione e quella straordinaria al comune, e sarà definito il sistema di controllo messo in campo attraverso tavoli di concertazione periodici e un monitoraggio ce sarà effettuato sulla base di indicatori stilato a priori.
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Nel frattempo continua la programmazione della stagione culturale estiva che anche quest’anno cercherà di “offrire una proposta trasversale e attrattiva per tutte le fasce di età, per cittadini e turisti, valorizzando i luoghi della città” ha sottolineato l’assessore alla Cultura Simona Piazza. Tra gli eventi in programma c’è la decima edizione del Lecco Jazz Festival che quest’anno sarà completamente a ingresso libero, tornerà anche la rassegna Costellazioni culturali con tante iniziative e proposte, la Festa di Lecco a fine giungo, la notte bianca a luglio in collaborazione con Confcommercio Lecco e si sta lavorando a un grande evento musicale in piazza Garibaldi ad accesso libero e gratuito. Continueranno anche le collaborazioni musicali con le realtà locali e nazionali e sarà riproposta la rassegna “Cultura per il sociale” con tanti format per parlare di temi a sfondo sociale. Il costo complessivo sarà di 135mila euro per il cachet degli artisti, la Siae e i contributi alle associazioni a cui si aggiungeranno 60mila euro per le spese legate al palco di Piazza Garibaldi (montaggio, smontaggio, stoccaggio, assicurazione, certificazioni, gestione delle sedie della piazza, service audio e luci, sicurezza e antincendio). 

Alcuni esponenti della maggioranza sono tornati a promuovere un accorato appello all’assessore Simona Piazza per sostituire lo spettacolo pirotecnico di fine giugno con qualcosa di meno impattante sull’ambiente e sugli animali e che abbia meno assonanza con i botti di altra natura che in giro per il mondo causano morte e sofferenza. Piazza ha preso di petto la questione: “A questo punto mi aspetto un emendamento al bilancio da parte della maggioranza. Lo spettacolo con i droni, che potrebbe sostituire i fuochi d’artificio, ha un costo di 100mila euro, contro i 30mila attuali. Non posso scarificare la quasi totalità della stagione estiva, quindi decidiamo da dove prendere queste risorse”.


M.V.



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