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Festa 1° maggio 2025, eventi e news in diretta. LIVE


Primo Maggio dedicato alla sicurezza sul lavoro, con manifestazioni in tre luoghi simbolici per le iniziative nazionali unitarie. Al corteo di Roma il leader della Cgil Maurizio Landini: \”Il governo risolva i problemi. Se non otterremo risposte, siamo pronti alla mobilitazione\”. Daniela Fumarola, leader della Cisl, è invece stata a Casteldaccia (Palermo), dove morirono cinque operai: \”Abbiamo proposto e proponiamo un patto per il futuro. Solo così rimetteremo in cammino l’Italia verso una prospettiva nuova\”. A Montemurlo (Prato) il leader della Uil Pierpaolo Bombardieri, nel ricordo di Luana D’Orazio, 22enne morta stritolata in un orditoio il 3 maggio 2021. \”Non possiamo accettare che accada tutto questo in un Paese civile\”, ha detto Bombardieri. I sindacati di base a Milano. Nella Capitale il tradizionale Concertone. Musica anche a Taranto, con l’Uno Maggio Libero e Pensante. \n\n

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Ed è scontro tra la premier Meloni e le opposizioni sui salari. \”I salari reali crescono, in controtendenza rispetto a quello che accadeva nel passato\”, dice la presidente del Consiglio, e annuncia altri 650 milioni per la sicurezza sul lavoro, \”che insieme ai 600 milioni già disponibili portano a oltre 1 miliardo e 200 milioni le risorse\”. Opposizioni all’attacco. Per la leader del Pd Schlein, Meloni mente \”raccontando un Paese che non c’è\”.

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“,”postId”:”b872e45d-ed1f-4c07-8e5a-fe45ef3c0d27″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}}],”posts”:[{“timestamp”:”2025-05-01T18:37:16.310Z”,”timestampUtcIt”:”2025-05-01T20:37:16+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Gualtieri: “Roma fa sua parte contro incidenti sul lavoro””,”content”:”

\”Sicurezza è una tema centrale, il numero dei morti sul lavoro è inaccettabile, una vera emergenza. Si deve e si può fare di più. Noi a Roma abbiamo elaborato coi sindacati e le imprese un protocollo molto innovativo per i lavori del Giubileo, che ha portato a zero incidenti perché ha aumentato la sicurezza, ma anche la dignità e la qualità del lavoro, dicendo no ai subappalti a cascata, no al dumping sociale e salariale, e con regole più stringenti per la sicurezza\”. Lo ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri a margine del Concertone del Primo Maggio. \”Si può e si deve fare – ha aggiunto -. Vogliamo estendere questo modello a tutte le tipologie di lavoro e vogliamo che questa diventi una priorità assoluta per il nostro Paese e Roma sta facendo la sua parte\”. \”Il Primo Maggio – ha detto ancora il sindaco – è una festa ma anche un momento di lotta, perché la sicurezza sul lavoro è una emergenza. Le morti sul lavoro e gli incidenti si possono evitare. Le parole del presidente Mattarella rappresentano perfettamente questo tema: abbiamo un tema di sicurezza, di precarietà del lavoro e di salari troppo bassi. La centralità del lavoro è decisiva e ribadirlo oggi con tanti giovani è molto bello\”.

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\”Oggi abbiamo partecipato alla manifestazione per il lavoro e la sicurezza nei luoghi di lavoro organizzata dai sindacati a Casteldaccia. Siamo stati nel comune dove quasi un anno fa cinque operai sono morti per un incidente sul lavoro. Si chiamavano: Epifanio Alsazia, Giuseppe Miraglia, Roberto Raneri, Ignazio Giordano e Giuseppe La Barbera. Ci siamo stretti ai loro familiari e li abbiamo ricordati con tanti lavoratori e la segretaria nazionale della Cisl, Daniela Fumarola. Abbiamo ricordato le tante, le troppe vittime sul lavoro in Italia\”. Lo ha scritto sui social Davide Faraone, vice-presidente di Italia Viva. \”191mila italiani sono stati costretti a emigrare all’estero per trovare un lavoro, tanti restano disoccupati in Italia o si accontentano di salari da fame. Serve una proposta politica sul lavoro all’altezza e non la tanta, troppa, sola propaganda del governo Meloni. Far crescere i salari e ridurre le tasse sul lavoro, più flessibilità e maggiore protezione sociale, formazione, stage retribuiti, un reale incrocio tra domanda e offerta di lavoro, un rafforzamento dei congedi parentali. Politiche che avevamo introdotto col Jobs act, l’unico strumento che affiancato a Industria 4.0 ha realizzato centinaia di migliaia di posti di lavoro e che dovrebbero essere rafforzate\”, ha aggiunto.

“,”postId”:”1d7c516a-ac1f-4ef2-ac23-e155dd6b4271″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-05-01T17:46:00.490Z”,”timestampUtcIt”:”2025-05-01T19:46:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Bellucci: “Lavoro e sicurezza tra le priorità del governo””,”content”:”

\”Oggi a Rieti per celebrare il primo maggio insieme ai lavoratori, in un’iniziativa organizzata dal Comune di Rieti e dall’Ugl. Abbiamo apprezzato e condiviso lo spirito dell’evento – ‘La partecipazione al centro dell’Italia’ – che ha voluto celebrare questa giornata festeggiando l’introduzione, da parte dell’amministrazione comunale, della partecipazione dei lavoratori nel Cda dell’Asm Rieti Spa, accogliendo una richiesta dell’Ugl\”. Lo ha dichiarato la viceministra del Lavoro e delle Politiche sociali Maria Teresa Bellucci, rimarcando come il lavoro e la sicurezza siano tra le priorità del governo. \”Il governo Meloni è pienamente in sintonia con tali iniziative, come lo dimostrano le azioni concrete poste in essere da inizio legislatura. Penso non solo all’approvazione della legge sulla partecipazione dei lavoratori alla governance aziendale, ma anche al recente intervento ad hoc sulla sicurezza nei posti di lavoro, con lo stanziamento di altri 650 milioni di euro che si aggiungono ai 600 milioni di bandi Inail per le imprese già disponibili. Un ulteriore segnale importante per contrastare un dramma così emergenziale. Il lavoro resta una delle priorità in cima all’agenda di governo, e i numeri positivi raggiunti in questi anni di legislatura ci dicono che siamo sulla strada giusta\”, ha sottolineato Bellucci. \”È ovvio – ha concluso – c’è ancora molto da fare, ma continueremo ad agire con determinazione e favorendo l’alleanza tra istituzioni, parte datoriale e sindacale\”.

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“,”postId”:”c2228df6-3287-4659-9754-003c8bf121f1″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-05-01T17:33:00.436Z”,”timestampUtcIt”:”2025-05-01T19:33:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Anief: a lavoratori istruzione negati troppi diritti”,”content”:”

\”A distanza di 134 anni, chi lavora in Italia, in particolare nel comparto Istruzione e Ricerca, dove lavorano 1 milione e 300mila dipendenti pubblici, ha ancora tanti diritti da rivendicare: dal reclutamento alla dignità professionale, dagli stipendi alla formazione, ma anche sul versante della sicurezza, della famiglia e della carriera c’è ancora tantissimo da fare. Tra l’altro per realizzare quanto già previsto da diversi articoli della nostra Costituzione e da specifiche direttive Europee\”. Lo ha dichiarato Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, confermando l’intenzione di \”proseguire ancora con più tenacia la battaglia sindacale con cui ottenere il riconoscimento dei diritti, oggi non assolti, anche per via contrattuale e quindi attraverso norme attuative\”. Il giovane sindacato ha ricordato che la parola lavoro “è praticamente presente in tutta la nostra Costituzione: l’articolo 4 (diritto al lavoro), l’articolo 35 (tutela del lavoro), l’articolo 36 (retribuzione, durata della giornata lavorativa, riposo settimanale e ferie), l’articolo 37 (diritti delle donne e dei minori nel lavoro), l’articolo 39 (libertà sindacale), l’articolo 41 (iniziativa economica privata) e l’articolo 47 (risparmio e tutela del credito). Ed è alla base dei 20 principi e diritti fondamentali del pilastro europeo dei diritti sociali, articolati in tre categorie: pari opportunità e accesso al mercato del lavoro; condizioni di lavoro eque; protezione sociale e inclusione\”. \”Anief – ha detto ancora il suo presidente nazionale – continuerà a difendere chi lavora nelle scuole, nelle Università, nelle Afam e negli Enti di ricerca, nel confronto con le istituzioni italiane ed europee perché i diritti, dopo essere stati giustamente rivendicati nei tribunali e nelle piazze, siano previsti nei contratti e praticati nelle pratiche di lavoro quotidiane\”.

“,”postId”:”d875c4e6-5c2e-4ce2-bc6f-573c7cc2f29d”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-05-01T17:20:00.620Z”,”timestampUtcIt”:”2025-05-01T19:20:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Garante detenuti: “Anche in carcere lavoro è dignità””,”content”:”

\”In carcere, il lavoro non è solo un diritto. È dignità. È ricostruzione. È futuro\”. Lo ha sottolineato la Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale (Gnpl), l’avvocata Irma Conti. \”Per chi vive la detenzione – ha detto Conti –, lavorare significa molto più che avere un’occupazione: vuol dire riacquistare fiducia, imparare, contribuire. Vuol dire non essere più soltanto il proprio errore, ma una persona che cambia e si prepara a tornare nella società. Come componente del Collegio del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, ribadisco che il lavoro è lo strumento fondamentale di inclusione, prevenzione della recidiva e piena attuazione del dettato costituzionale. Investire nel lavoro penitenziario significa scegliere la strada della responsabilità, della coesione sociale, della legalità che include. Il Primo Maggio sia anche questo: memoria viva dei diritti, per tutti. Anche per chi vive oggi ai margini\”.

“,”postId”:”1abd4bb4-5970-410a-88a0-75d8228217a6″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-05-01T17:09:00.733Z”,”timestampUtcIt”:”2025-05-01T19:09:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Torino, striscione di Blocco Studentesco a Mirafiori”,”content”:”

Azione del Blocco Studentesco, movimento giovanile di CasaPound, questa mattina davanti ai cancelli dello stabilimento Mirafiori di Torino. Una decina di attivisti ha acceso alcuni fumogeni ed esposto uno striscione con la scritta: \”Giovane studente lavora e lotta contro chi sfrutta la tua pelle\”. \”Mentre parlano di ‘diritti’ e ‘dignità’ Cgil, Cisl e Uil restano complici di un sistema che quotidianamente sfrutta i più giovani. Non rappresentano una soluzione: sono parte del problema\”, hanno spiegati in una nota i portavoce di Blocco Studentesco. Ancora: \”Non ci interessano le parate autocelebrative. Pretendiamo retribuzioni e tutele vere per stagisti e studenti in alternanza scuola-lavoro, e il superamento degli apprendistati-fantoccio a favore di contratti di lavoro veri e propri. I numeri confermano l’urgenza della battaglia: nel primo bimestre del 2025, le denunce di infortunio tra studenti e apprendisti sono aumentate del 5% rispetto all’anno precedente, con cinque vittime già registrate\”. \”Inoltre, oltre il 60% degli stage in Italia resta non retribuito o prevede rimborsi simbolici inferiori ai 300 euro mensili, facendo del nostro Paese uno dei peggiori in Europa nella tutela dei giovani lavoratori. Non celebriamo una farsa, ma scegliamo di opporci apertamente a chi lucra sulla nostra generazione\”, si conclude la nota.

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“,”postId”:”73a7a3d6-7284-4fdc-be1d-ab571f2f4122″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-05-01T17:00:00.405Z”,”timestampUtcIt”:”2025-05-01T19:00:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Malan: “Nessuno ha fatto più del governo Meloni””,”content”:”

\”Nessuno più del governo Meloni ha fatto in tema di lavoro”. Lo ha detto il presidente dei senatori di Fratelli d’Italia Lucio Malan. “Parlano i numeri, i risultati – ha aggiunto –. Oltre un milione di posti di lavoro, il record di numero di occupati, il tasso di occupazione femminile non è mai stato così alto, la disoccupazione è ai minimi. Sono aumentati i contratti a tempo indeterminato e cresciuti i salari reali. Questo è il frutto delle politiche del lavoro varate in questi due anni e mezzo, che hanno chiuso la stagione degli sprechi di Pd e Cinquestelle. E ieri, in Consiglio dei ministri, un altro importante passo per garantire maggiore sicurezza ai lavoratori. Un ingente stanziamento di risorse pari a un miliardo e 200 milioni da destinare a questo settore. Un altro impegno che abbiamo mantenuto per dare dignità e sicurezza ai lavoratori ed anche un modo di festeggiare con fatti e non promesse il Primo Maggio\”.

“,”postId”:”907937fb-49a8-4019-a86d-6ba2c3a3b1d1″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-05-01T16:47:00.500Z”,”timestampUtcIt”:”2025-05-01T18:47:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”La testimonianza di Paola Pauwlikowicz, compagna di una vittima sul lavoro”,”content”:”

Del fatto \”che lui non era più in vita, l’ho saputo al telefono da suo papà perché l’ho chiamato venti secondi dopo che glielo avevano detto. Da quello che so lui si muoveva spesso, non era sempre nello stesso posto. Quel giorno lì era il suo destino: all’ora che mi ha mandato un messaggio, cioè alle 17.06, era a prendere un caffè alla macchinetta. Dopodiché è tornato alla sua postazione. Quindi bastavano anche 5 minuti in più alla macchinetta\” perché si potesse salvare. Così, in un video-messaggio, Paola Pauwlikowicz, compagna di Lorenzo Cubello, morto nell’esplosione alla Toyota Material Handling Italia di Borgo Panigale, è intervenuta alla celebrazione del Primo Maggio a Bologna promossa da Cgil, Cisl e Uil con lo slogan “Uniti per un lavoro sicuro”. \”Da lì – ha raccontato – è iniziato un calvario, a parte il fatto che ero incinta al quinto mese. Io non stavo bene né fisicamente né psicologicamente: nessuno scommetteva su quella gravidanza, si pensava che io non la riuscissi a portare a termine come si deve\”. Invece, ha proseguito, \”l’11 marzo è nato nostro figlio al quale non ho potuto dare né il cognome del padre né la cittadinanza perché io e Lorenzo non eravamo sposati: per lo Stato italiano una firma fa una famiglia e sembra che sia più importante. Ho dovuto effettuare un test del Dna\” il cui risultato \”so a voce ma non abbiamo ancora ricevuto i documenti e la documentazione del medico genetista, perciò dopo un mese sono ancora ferma per poter fare ricorso al Tribunale per dare il cognome e la cittadinanza al bambino\”. “Avremmo dovuto sposarci perché ne parlavamo quando sono rimasta incinta, solo che io avrei voluto aspettare e non sposarmi col pancione. Questa possibilità non c’è stata data non per colpa mia, non per colpa sua. Perché Lorenzo a parere mio è stato ucciso: io non dico mai che lui è morto, dico che lui è stato ucciso\”, ha aggiunto.

“,”postId”:”44e9b8fb-4ce4-4933-9189-6dc640ba4201″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-05-01T16:33:00.776Z”,”timestampUtcIt”:”2025-05-01T18:33:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Madre Luana D’Orazio: “Stimo ministra ma fare di più, vittime non calano””,”content”:”

\”Ministra la stimo e l’ammiro, la capisco e la comprendo anche perché non è nemmeno facile però\” serve \”fare di più perché le morti non diminuiscono\”. Lo ha detto Emma Marrazzo, la madre di Luana D’Orazio, nel suo intervento alla cerimonia per l’intitolazione di una strada alla figlia nel comune di Montemurlo (Prato), decisa dall’amministrazione comunale in ricordo della 22enne morta stritolata in un orditoio il 3 maggio 2021 in una ditta a Montemurlo. A Emma Marrazzo consegnata anche una targa del Senato dalla vicepresidente Maria Domenica Castellone, presente alla cerimonia a cui ha preso parte la ministra Marina Calderone, la presidente della Commissione parlamentare sulle condizioni di lavoro in Italia Chiara Gribaudo, il prefetto di Prato Michela La Iacona, il segretario generale della Uil Pier Paolo Bombardieri, il vescovo di Pistoia Fausto Tardelli, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, oltre al sindaco Simone Calamai. \”Io la mia battaglia l’ho portata, l’ho portata perché sto sopravvivendo, non vivendo: la forza me dà il mio piccolo nipote\”, il figlio di Luana, oggi nove anni, ha detto Marrazzo. \”La storia di Luana ormai l’ho gridata al mondo intero, sappiamo tutti come è morta ma non è una morte bianca, non ci sto\” a definirla così, \”è una morte che ha tanto sangue non solo quello di mia figlia, ma anche di me mamma, di mio figlio, del ragazzo, dei cugini\”. Infine, ricordando Luana D’Orazio, ha detto che \”era solare, le sorridevano anche gli occhi\”: \”Lei magari lassù starà sorridendo\” però per \”noi qui è dolore\”.

“,”postId”:”c937dcc6-46d0-430b-83c8-ade62a130384″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-05-01T16:17:00.104Z”,”timestampUtcIt”:”2025-05-01T18:17:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”A Milano circa 10mila persone per la May Day Parade”,”content”:”

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Sono circa 10mila le persone che stanno partecipando alla May Day Parade, il tradizionale corteo del primo maggio delle realtà antagoniste e dei sindacati di base a Milano. Seguendo 13 camion che diffondono musica a tutto volume, i manifestanti hanno quasi completato il loro percorso nella zona est della città, lungo viale Campania fino alla zona dell’ortomercato dove si fermeranno fino alle 23. \”Scendiamo in piazza unitə contro lo sfruttamento dei corpi e delle menti. Il sistema ci vuole schiavə e noi rispondiamo con 13 carri che faranno risuonare la nostra voce per la città di Milano, contro stato e capitale. La nostra lotta è il Primo Maggio, ma lo è anche tutti gli altri giorni dell’anno\”, hanno spiegato gli organizzatori di Smash Repression. Nessun problema di ordine pubblico finora. Lungo via Padova hanno sfilato invece circa 1.200 pro pal con alcune sigle antagoniste e i Cobas.

“,”postId”:”d832fc0f-68ef-4d27-a7e4-b8d53fa73628″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-05-01T16:05:00.332Z”,”timestampUtcIt”:”2025-05-01T18:05:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Bombardieri: “A famiglie di vittime del lavoro stesso sostegno di famiglie vittime di mafia””,”content”:”

\”Le famiglie delle vittime per incidenti sul lavoro siano trattate allo stesso modo delle famiglie che hanno subito vittime per mano della mafia, abbiano lo stesso sostegno\”: è la proposta al governo del segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri, che a Montemurlo (Prato) ha incontrato Emma Marrazzo, la mamma di Luana D’Orazio, morta quattro anni fa in un’azienda tessile, prima nella piazza del Primo maggio e poi all’intitolazione di una strada del comune alla giovane. Sul palco il leader della Uil ha anche mostrato una scarpa: \”Ciò che Emma ha avuto dopo la tragedia. Quello che rimane\”. \”Partiamo dalle persone. Non parliamo solo di numeri\”, ha rimarcato Bombardieri, e \”lavoriamo insieme per ridare dignità al lavoro e alle persone, per arrivare a zero morti sul lavoro\”.

“,”postId”:”fe621131-7ad4-432b-a698-011f744f3509″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-05-01T15:58:00.475Z”,”timestampUtcIt”:”2025-05-01T17:58:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Rojc: “Improponibile racconto dei successi governativi””,”content”:”

\”Spero si cominci a occuparsi tutti assieme dei bisogni concreti e delle preoccupazioni che oggi moltissime persone hanno portato in piazza, pacificamente e con una palpabile consapevolezza. Non interessa a nessuno l’improponibile racconto dei successi governativi, sono fuori dalla realtà le preclusioni ideologiche a strumenti come il salario minimo, incombe sulle coscienze il numero dei caduti sul lavoro. Le manifestazioni di oggi ci fanno capire che il tempo della propaganda sta scadendo e la questione del potere d’acquisto si impone con una forza inedita\”. Lo ha detto la senatrice Tatjana Rojc (Pd), oggi a Trieste alla manifestazione per il primo maggio.

“,”postId”:”df52ec76-70bf-4c71-abd3-5da657559dce”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-05-01T15:45:00.579Z”,”timestampUtcIt”:”2025-05-01T17:45:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Gribaudo: \”Non chiamiamole più ‘morti bianche’””,”content”:”

\”Non chiamiamole più ‘morti bianche’. Quelle di Luana, come quelle di tanti altri lavoratori e lavoratrici, sono morti ingiuste. Nascono da un’idea distorta di lavoro che mette il profitto davanti alla responsabilità e alla sicurezza. Dobbiamo avere il coraggio di dirlo: il lavoro è dignità e la dignità va tutelata con ogni mezzo\”. Lo ha detto la presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro Chiara Gribaudo, che oggi ha partecipato alla cerimonia di intitolazione di una via a Luana D’Orazio, giovane operaia rimasta uccisa sul lavoro nel 2021. L’iniziativa si è svolta a Montemurlo, in un momento di forte partecipazione popolare e istituzionale. \”Viviamo nella quarta rivoluzione industriale, mandiamo droni a sorvegliare eventi e rover su Marte, ma non riusciamo ancora a rendere obbligatorie tecnologie che salvano le vite nei luoghi di lavoro. È questa la vera sfida del nostro tempo. Tutto il resto rischia di essere un palliativo\”, ha aggiunto Gribaudo.

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“,”postId”:”4c8e7589-937d-42f2-8c70-5ede8d28afae”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-05-01T15:37:00.974Z”,”timestampUtcIt”:”2025-05-01T17:37:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Monica Michielin, mamma vittima lavoro: “Mattanza quotidiana deve finire””,”content”:”

\”Questa mattanza quotidiana deve cessare. Nella nostra famiglia c’è una sedia vuota e resterà vuota per sempre. Mattia merita giustizia\”. Così, accompagnata da un lunghissimo applauso, Monica Michielin, il cui figlio Mattia Battistetti è morto a 23 anni colpito dal carico di una gru il 29 aprile 2021 in un cantiere di Montebelluna, ha concluso il suo intervento alla celebrazione del Primo Maggio a Bologna promossa da Cgil, Cisl e Uil con lo slogan “Uniti per un lavoro sicuro”. Sul palco, con lei, i segretari bolognesi dei tre sindacati, Michele Bulgarelli per la Cgil, Enrico Bassani per la Cisl e Marcello Borghetti per la Uil, oltre al sindaco della città emiliana Matteo Lepore.  \”Per una mamma – ha detto Michielin – è innaturale piangere la morte di un figlio, qualche tempo fa ho visto le foto di Mattia a terra esanime coperte da un lenzuolo giallino e ogni volta che le ricordo, perché si sono incise nel mio cuore e nella mia mente come un ferro rovente, piango. Piango di disperazione nonostante siano passati quattro anni da quel maledetto giorno\”. Quindi, ha proseguito commossa, \”chiedo veramente, con il cuore di mamma dilaniato dal dolore, alle autorità presenti, ai sindacati, ai politici e a chi ci governa, il presidente Mattarella mi ha telefonato ben due volte per dirmi di proseguire nella mia battaglia, di fare qualcosa di concreto, di prevenire questi lutti agendo il giorno prima. Non bastano più i richiami alle responsabilità dei padroni delle aziende perché questi se ne fregano – ha aggiunto – i loro figli non moriranno mai nei cantieri, nelle fabbriche come operai\”.

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Anche i genitori di Lorenzo Parelli hanno partecipato alle manifestazioni organizzate oggi in Friuli Venezia Giulia da Cgil, Cisl e Uil in occasione del primo maggio. Maria Elena e Dino Parelli sono saliti sul palco allestito a Cervignano del Friuli (Udine) e, come riferisce la Cgil Fvg, hanno parlato della Carta di Lorenzo, il documento sulla prevenzione e la sicurezza presentato quest’anno e dedicato al giovane studente friulano, morto il 21 gennaio 2022 a 18 anni nel suo ultimo giorno di stage in azienda. Cortei e iniziative si sono tenuti, oltre che a Trieste e Cervignano del Friuli, anche a Pordenone e Gradisca d’Isonzo, con \”piazze piene e coloratissime\”, ha spiegato il sindacato: “Tema dominante della festa del lavoro 2025 il grido d’allarme contro la crescita degli infortuni e dei morti sul lavoro, una piaga che non accenna a guarire e che è stata al centro di tutti i comizi\”. “Forte anche l’appello per la pace e quello lanciato dalla Cgil per il Sì ai referendum su lavoro e sicurezza dell’8 e 9 giugno\”, ha aggiunto la Cgil. A Cervignano del Friuli presenti anche trattori, la banda e le bandiere arcobaleno della pace, per chiedere lo stop alle guerre in Ucraina e a Gaza. Chiudendo il comizio Giorgio Graziani, segretario confederale Cisl nazionale, ha auspicato \”più prevenzione, più controlli, più formazione. E sanzioni per chi non rispetta le regole\”.

“,”postId”:”caae2a9d-101c-4404-adf9-141f7f818b37″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-05-01T15:13:00.364Z”,”timestampUtcIt”:”2025-05-01T17:13:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Lorefice: da governo letargia cronica su salario minimo”,”content”:”

“Mai come oggi, 1° maggio, stride parecchio la stupefacente sollecitudine di Meloni e famiglia nell’obbedire a ogni battito di ciglia dell’Ue su riarmo e spese militari, addirittura anche con la possibilità di distrarre le risorse dei fondi di sviluppo e coesione per comprare bombe ed elmetti, e la letargia cronica nei confronti dell’adozione di un salario minimo, necessario a garantire dignità e giustizia ai lavoratori. Un salario minimo osteggiato con ferocia dall’Esecutivo dei ‘patrioti’. Un triste doppiopesismo che rivela le vere priorità di questo governo: obbedienza quando si tratta di armi, inerzia quando si parla di diritti e giustizia sociale\”. Lo ha scritto in una nota il senatore M5S Pietro Lorefice, segretario di presidenza del Senato e capogruppo M5S in Commissione Politiche Ue di Palazzo Madama.

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Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

Oltre al Concertone del Primo maggio a Roma (LIVE), è in corso anche il concertone dell’Uno Maggio Libero e Pensante di Taranto. L’esibizione di Chiara Bevilacqua, in arte Acquachiara, cantautrice romana classe 1999 cresciuta tra musica e teatro e vincitrice nel 2024 del contest Music For Change, con il brano Piacere, Sofia, ha aperto l’edizione 2025. Un evento di musica e denuncia organizzato dall’omonimo Comitato di cittadini e lavoratori che fu fondato da operai dell’ex Ilva nel 2012 dopo il sequestro degli impianti. Il concertone, che si tiene come di consueto nell’area del parco archeologico delle mura greche, quest’anno è dedicato a Massimo Battista, ex operaio Ilva, tra i fondatori del Comitato che organizza il concertone, morto il 7 ottobre del 2024, stroncato da un tumore.

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Oltre 250.000 persone hanno manifestato in Francia per celebrare il Primo maggio. Lo ha annunciato il sindacato Cgt, anche se i dati forniti dalle autorità non sono ancora disponibili. \”Questa giornata di proteste è un grande successo. Abbiamo contato 270 manifestazioni in tutta la Francia e, al momento, contiamo 250.000 dimostranti, quindi il numero totale sarà più alto\”, ha dichiarato la segretaria generale del sindacato Sophie Binet, a Lci.

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A Istanbul 384 persone sono state messe in custodia per avere tentato di prendere parte a manifestazioni non autorizzate in occasione del primo maggio. Lo ha annunciato la prefettura della città sul Bosforo, dopo che l’associazione di avvocati Chd aveva denunciato che oltre 400 persone erano state fermate dalla polizia. \”Non è stata concessa l’autorizzazione ai gruppi che intendevano organizzare azioni e manifestazioni illegali al di fuori delle aree per le celebrazioni autorizzate\”, ha affermato la prefettura di Istanbul in un comunicato, specificando che \”in questo contesto, 384 persone che si erano radunate per tenere manifestazioni non autorizzate sono state arrestate\”.

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\”Il salario minimo per legge non è la soluzione, l’unica ricetta per far crescere gli stipendi e i posti di lavoro è mettere in campo politiche attive, come sta facendo questo governo, per stimolare una crescita vera, attraverso misure di sostegno alle imprese e ai lavoratori. Il tasso di occupazione che si registra oggi in Italia parla chiaro, questa è la strada giusta: meno burocrazia, meno tasse e maggiore riduzione del cuneo fiscale, anche e soprattutto per la classe media. Quanto alla sicurezza sui luoghi di lavoro è una delle priorità di questo Governo e i 650 milioni stanziati, oltre all’aumento del numero degli ispettori del lavoro, sono il segnale di quanto il tema sia una priorità per il centrodestra. Le parole del presidente Mattarella sono un monito: istituzioni, imprese, sindacati e lavoratori siano uniti perché la tutela della salute e della vita sui luoghi di lavoro vengano prima di ogni cosa\”. Lo ha dichiarato in una nota Alessandro Cattaneo, deputato di Forza Italia e Responsabile Nazionale dei Dipartimenti del partito azzurro.

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\”Accolgo la proposta di Bombardieri, noi ci incontriamo l’8 maggio e l’8 sono certa che avremo la possibilità non solo di parlare di salute e sicurezza sul lavoro ma di come si lavora, e di come vogliamo anche disegnare il lavoro del futuro, di come vogliamo anche tenere conto di quelli che sono i nuovi rischi connessi alle nuove modalità di lavoro e a tutti quegli strumenti tecnologici che stanno cambiando il volto del lavoro in Italia\”. Lo ha detto la ministra del Lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone, intervenendo all’intitolazione di un strada a Montemurlo (Prato) a Luana D’Orazio, la 22enne morta sul lavoro il 3 maggio 2021.

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\”Il mio saluto va prima di tutto alla mamma di Luana D’Orazio, faccio uno strappo al protocollo. Quello che è accaduto a Emma Marrazzo è l’incubo di tutte le mamme e di tutte le nonne, lo dico da mamma e da nonna\”. Lo ha detto la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali Marina Calderone, intervenendo a Montemurlo (Prato) in occasione della cerimonia organizzata dal Comune per intitolare una strada a Luana D’Orazio, morta sul lavoro a 22 anni in una azienda tessile, il 3 maggio 2021. Alla fine del suo discorso, l’abbraccio con Emma Marrazzo.

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Le misure messe in atto dal governo ieri \”sono marketing: come ogni primo maggio fanno un po’ di marketing ma non c’è sostanza\”. Lo ha detto il segretario del partito della Rifondazione comunista Maurizio Acerbo. Per esempio, ha spiegato a margine del corteo a Trieste, \”è depositata in Parlamento la nostra legge di iniziativa popolare per il salario minimo, per la quale abbiamo raccolto 70mila firme. Il governo potrebbe martedì farne un decreto e affrontare la questione dei salari\”. Parlando di sicurezza sul lavoro, il segretario del Prc ha ricordato che da anni \”chiediamo di introdurre il reato di omicidio sul lavoro, perché in questo Paese c’è un’impunità pazzesca. Basti pensare a quanto lievi siano state le condanne per i datori di lavoro di Luana D’Orazio, stritolata dall’orditoio\”. E poi, ha osservato, \”pensiamo che sia fondamentale in questo momento la battaglia referendaria perché tra i quesiti ce n’è uno fondamentale sulla questione vergognosa dei subappalti\”. In generale, ha concluso, \”c’è da mettere in discussione la precarizzazione\” a causa della quale \”abbiamo perso potere d’acquisto, i salari sono bassi e non c’è sicurezza\”.

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\”La Festa dei lavoratori non è solo memoria e riconoscenza per chi ha lottato per i diritti, ma è soprattutto uno stimolo ad affrontare con coraggio e visione le sfide del futuro. In un tempo segnato da trasformazioni economiche e sociali accelerate, il nostro impegno è garantire un lavoro dignitoso, stabile e qualificato, soprattutto per i giovani e per le donne\”. Lo ha dichiarato in una nota la sottosegretaria all’Economia Sandra Savino. \”L’azione del governo prosegue con coerenza: riduzione del cuneo fiscale, sostegno alle famiglie e incentivi all’occupazione femminile e giovanile sono solo alcuni dei pilastri su cui si fonda la nostra politica per il lavoro. La nostra idea di crescita – ha aggiunto – mette al centro la persona, i territori, le competenze\”. \”In questa direzione si inserisce anche l’annuncio dello stanziamento di nuovi fondi per rafforzare la cultura della prevenzione e della sicurezza nei luoghi di lavoro, con risorse dedicate alla formazione dei lavoratori e alla sensibilizzazione dei più giovani. Un impegno che il Governo intende condividere con le organizzazioni sindacali, nel segno di una responsabilità comune verso il futuro del lavoro\”, ha concluso Savino.

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“È un privilegio fare il 1 maggio a Portella della Ginestra. La Cgil dal 1947 non ha mai mancato un appuntamento in questo luogo perché è importante capire cosa significa combattere per la libertà e la giustizia sociale, come ci ricordano i morti della strage di Portella. Oggi è un primo maggio per la salute e la sicurezza sul lavoro. Si muore di lavoro perché non si ha rispetto delle persone, perché il lavoro è considerato una merce. Noi dobbiamo rimettere al centro il valore del lavoro e i nostri referendum hanno proprio questo scopo\”. Lo ha detto la segretaria Cgil nazionale Francesca Re David, intervenendo alla manifestazione a Portella della Ginestra per commemorare le vittime della strage del ’47.

“,”postId”:”2485be9d-134c-49e9-a76d-7c69ff500b5a”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-05-01T13:27:01.282Z”,”timestampUtcIt”:”2025-05-01T15:27:01+0200″,”altBackground”:false,”title”:”“400 fermi a Istanbul alla marcia del Primo maggio””,”content”:”

Sono oltre 400 le persone fermate a Istanbul per avere tentato di marciare verso la centrale piazza Taksim, dove sono state vietate manifestazione di massa, in occasione del Primo Maggio. Lo denuncia l’associazione degli avvocati Chd, aggiornando il bilancio dei fermati che in mattinata era arrivato a 180. I manifestanti sono stati fermati nel quartiere di Sisli, dove lavoratori, studenti e attivisti si erano radunati con l’intenzione di celebrare il primo maggio marciando verso Taksim, dove le dimostrazioni sono vietate dal 2013, mentre tutte le strade del centro che portano alla piazza sono chiuse e presidiate dalla polizia.

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\”In questo Primo maggio non bastano celebrazioni retoriche. È il momento di pretendere che il lavoro torni a essere una priorità concreta dell’agenda politica ed economica del Paese\”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Cisal Francesco Cavallaro. \”Il lavoro non è una concessione da parte di qualcuno: è un diritto costituzionale, è dignità, è libertà. E questo diritto va difeso con forza, senza tentennamenti, senza compromessi al ribasso. La precarietà diffusa, i salari insufficienti, le condizioni di sicurezza ancora troppo spesso ignorate – ha aggiunto il segretario – sono ferite che non possono essere più tollerate. Solo nel 2024 abbiamo registrato 1.090 morti sul lavoro: quasi tre vittime ogni giorno. Una strage silenziosa che grida vendetta, e che dimostra quanto il lavoro, oggi, troppo spesso uccida invece di emancipare. Servono riforme vere, investimenti veri, tutele vere. Basta slogan: chi lavora deve essere rispettato, tutelato e retribuito in modo giusto\”. La Cisal, ha concluso Cavallaro, \”rilancia la sua battaglia: lavoro stabile, salari dignitosi, sicurezza garantita, valorizzazione delle competenze. Non ci fermeremo finché ogni lavoratore non potrà tornare a casa sano e salvo, ogni giorno\”.

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La Commissione europea ha pubblicato un post sui social per festeggiare il Primo Maggio. \”In occasione della Giornata internazionale del lavoro, celebriamo voi. I creatori, gli esecutori e i pensatori – la più grande risorsa dell’Europa. Saremo sempre al vostro fianco, per costruire un’Europa più equa e inclusiva che vi dia i diritti e le opportunità di cui avete bisogno e che meritate\”, si legge. \”Questo include – prosegue il post –  parità di retribuzione a parità di lavoro, salari minimi e investimenti nelle competenze, sostegno al reddito minimo, tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori. E molto altro è in arrivo. Stiamo portando avanti – conclude la Commissione – una nuova Unione delle competenze per aiutarvi ad accedere alle competenze necessarie per fare carriera e per assicurarci che siano riconosciute in tutta l’Ue\”.

“,”social”:{“socialType”:”twitter”,”src”:”https://publish.twitter.com/?url=https://twitter.com/EU_Commission/status/1917823652952957240#”,”cookieAllowed”:true},”postId”:”b1ff8540-af1b-408d-9fee-a5e8f626e9be”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-05-01T12:45:00.184Z”,”timestampUtcIt”:”2025-05-01T14:45:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Tre manifestazioni a Tunisi”,”content”:”

A Tunisi, in occasione della Festa dei lavoratori, ci sono stati cortei e sit-in promossi da sindacati, gruppi civici e sostenitori del presidente Kais Saied: hanno animato l’avenue Habib Bourguiba e le sue adiacenze, in un clima sorvegliato da un discreto dispositivo di sicurezza. Un primo raduno è stato organizzato dal potente sindacato Ugtt davanti alla propria storica sede di piazza Mohamed Ali, durante il quale il segretario generale Noureddine Taboubi e il suo vice hanno denunciato quella che definiscono una crescente \”repressione delle libertà sindacali\” e riaffermato l’indipendenza del sindacato da ogni pressione politica. Contemporaneamente, davanti al Théâtre Municipal si è svolta una manifestazione in sostegno al presidente Kais Saied, in cui gruppi di cittadini hanno espresso il loro appoggio al capo dello Stato e alle sue riforme, elogiando le misure contro la corruzione e il rafforzamento dell’ordine pubblico. Un terzo presidio ha avuto luogo davanti al Tribunale amministrativo, dove si sono radunate centinaia di persone della società civile per chiedere la liberazione dell’avvocato Ahmed Souab, arrestato il 21 aprile scorso con accuse di terrorismo. I manifestanti hanno denunciato presunti abusi durante l’interrogatorio, chiedendo il rispetto delle garanzie giudiziarie.

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\”Apprendo con sgomento che a Trieste, in occasione della celebrazione del primo maggio che coincide con la brutale occupazione titina, sono state esposte bandiere jugoslave con la stella rossa, simbolo del regime e dell’oppressione di Tito. Un oltraggio alla memoria delle vittime delle Foibe e degli esuli giuliano-dalmati colpiti dalla violenza dei partigiani comunisti jugoslavi, accecati dall’odio anti-italiano del dittatore. Esprimo ferma condanna per questi gesti vergognosi che richiamano uno dei momenti più dolorosi della storia della nostra Nazione, per troppo tempo ignorata, rimossa e sepolta sotto il peso di un ingiustificabile silenzio\”. Lo ha dichiarato il ministro per gli Affari europei, il Pnrr e le politiche di coesione Tommaso Foti.

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Ermal Meta, Noemi e BigMama alla conduzione del Concerto del Primo Maggio in Piazza San Giovanni in Laterano a Roma. Ospite Vincenzo Schettini. Attesi moltissimi protagonisti del panorama musicale italiano: TUTTE LE NEWS LIVE.

“,”postId”:”6488303b-8cd7-45ab-b41c-6b0425d7ca1d”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-05-01T12:22:03.627Z”,”timestampUtcIt”:”2025-05-01T14:22:03+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Giani: \”Serve cultura della sicurezza\””,”content”:”

\”Oggi celebriamo il lavoro come elemento imprescindibile per la dignità e l’autonomia della persona, diritto costituzionale e fondamento dello Stato e di una società sana, ma purtroppo non possiamo parlare di lavoro senza ricordare le tragedie che troppo spesso sono collegate ad esso, morti bianche che ogni anno cerchiamo di sconfiggere e invece sottolineano che il nostro impegno è ancora insufficiente, che la nostra rabbia non basta, che serve un cambio di mentalità verso una cultura della sicurezza e del rispetto per la vita che tutti intuiamo come necessaria, ma è difficile da tradurre in pratica\”. A dirlo il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani che oggi, 1 maggio, ha preso parte a Montemurlo (Prato) alla manifestazione nazionale organizzata dai sindacati confederali per la Festa del lavoro ed all’intitolazione di una via a Luana D’Orazio, la 22enne che 4 anni fa, il 3 maggio 2021, in un’azienda tessile di Montemurlo, è morta stritolata in un orditoio.

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Con lo slogan \”Partigiani del lavoro\”, scritto anche sulle magliette rosse indossate da molti sindacalisti, centinaia di persone hanno partecipato alla manifestazione organizzata dalla Cgil siciliana e dalla Camera del lavoro di Palermo a Portella della Ginestra, per commemorare il 78° anniversario della strage del Primo maggio del 1947 quando furono assassinate 11 persone tra braccianti, contadini, donne e bambini. 

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In foto, un momento dell’intervento del segretario generale dell Cgil a Roma.

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\”Se dal governo non ci saranno risposte adeguate, credo si debba aprire una fase di mobilitazione e di sostegno alla piattaforma unitaria per la sicurezza sul lavoro\”. Lo dice il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, concludendo dal palco ai Fori Imperiali a Roma la manifestazione del Primo maggio, in vista dell’incontro dell’8 maggio, che si augura sia \”di trattativa vera\”. \”Dobbiamo usare tutti gli strumenti democratici, anche quello del voto. Un diritto conquistato quello di andare a votare\”, aggiunge poi Landini riferendosi ai referendum dell’8 e 9 giugno su lavoro e cittadinanza, tra cui c’è anche un quesito sulla sicurezza.

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\”Il primo maggio è una festa ma se pensiamo alla situazione che c’è, ai livelli di precarietà, di povertà, al fatto che si continua a morire sul lavoro, non cè nulla da festeggiare. E’ il momento di mobilitarci per cambiare la situazione\”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dal palco ai Fori Imperiali a Roma per il Primo maggio, sotto lo slogan \”Uniti per un lavoro sicuro\”, ricordando \”innaniztutto che il Primo maggio festa del lavoro non ce lo ha regalato nessuno, è stato una conquista. I diritti non ce li ha regalati nessuno\”. \”L’obiettivo – rimarca – è che nessuno deve più morire sul lavoro. Non è il momento della propaganda ma di affrontare seriamente la questione. C’è da tempo una piattaforma di Cgil, Cisl Uil sulla sicurezza e va aperta una vera trattativa. Quando si parla dei soldi dell’Inail, quei soldi sono già stanziati, non ci possono vendere due volte la stessa cosa, e sono i soldi dei lavoratori. Comunque è il momento di spendere bene i soldi Inail e aumentare la spesa nella sanità, nei controlli, non è il momento di aumentare la spesa per le armi. Non abbiamo bisogno di armarci ma di tutelare la salute e sicurezza. Basta ipocrisie, se non si investe, si continuerà a morire. Finché salute e sicurezza verranno considerate un costo, si continuerà a morire – ripete -. Al centro bisogna mettere la persona, non il profitto\”. Landini poi si rivolge anche alle imprese: \”Sono pronte a fare con noi una battaglia vera, a fare una patente a punti vera?\”. 

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Cortei, raduni, e anche alcune proteste, vanno in scena per la Festa dei Lavoratori, celebrata in molti Paesi. Dalle Filippine alla Germania, passando per la Corea del Sud, ecco le immagini.

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\”Ogni lavoro dovrebbe essere equamente pagato: questo nel nostro Paese non succede e noi, insieme, ci dobbiamo ribellare a questo stato di cose. Ha fatto bene il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che dobbiamo ringraziare, a ricordarci\” quanto i salari reali nel nostro Paese siano inferiori a quelli del 2008 e \”ha fatto bene perché esiste nel nostro Paese un fenomeno di svalutazione interna che ha eroso le nostre retribuzioni, I salari reali sono diminuiti dell’8% dal 2000 al 2023, mentre nel il resto di Europa sono cresciuti del 5,3%\”. Così il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, in un passaggio del suo intervento alla celebrazione del Primo Maggio organizzate da Cgil Cisl e Uil in Piazza Maggiore e ribattezzata ‘Uniti per un lavoro’. Il capoluogo emiliano, ha osservato, \”ha una disoccupazione al 3%:  dovremmo dire che siamo in piena occupazione eppure sfido chiunque di noi, anche il sottoscritto come primo cittadino, a dire che in questo momento nella nostra città non ci sono più disuguaglianze\”.

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Alcune migliaia di persone hanno partecipato al corteo del primo maggio organizzato dai sindacati a Milano. Partiti da porta Venezia, i manifestanti sono arrivati in piazza Scala dietro allo striscione di testa con lo slogan nazionale ‘uniti per un lavoro sicuro’. Dal palco allestito davanti alla sede del Comune di Milano si sono alternati al microfono delegati e delegate sindacali e i segretari milanesi di Cgil, Cisl e Uil, Luca Stanzione, Giovanni Abimelech, Enrico Vizza. \”Il primo maggio del 1945 veniva liberata dal campo di Ravensburg Liliana Segre. Questo primo maggio milanese lo dedichiamo a lei, ogni volta che ti insultano Liliana, noi siamo al tuo fianco\”, ha detto dal palco il segretario milanese della Cgil Luca Stanzione.

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\”Sono a Gerusalemme, ma le parole di Meloni sugli stipendi sono un insulto a chi lavora, di fronte a cui non si può tacere. Ancora una volta parla di un’Italia che non esiste nella vita reale di tutti i giorni degli italiani\”. Lo scrive sui social Nicola Fratoianni di Avs.

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\”Prima il lavoro. Buon Primo maggio\”. Lo scrive su X il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, accompagnando il testo con una grafica che evidenzia la crescita dell’occupazione (un milione di nuovi posti in due anni), del Pil (+0,3% nel primo trimestre 2025) e delle retribuzioni in Italia (+2,3% nel 2024). 

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Attivisti hanno bruciato una bandiera Usa, di Israele e dell’Europa al termine del corteo in piazza solferino a Torino.

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Lavoro \”più sicuro\” e \”dignitoso\”: è quanto chiedono Cgil, Cisl e Uil che oggi, primo maggio, hanno dato vita a un corteo a Trieste per rivendicare i diritti dei lavoratori. Tra le 2.500 e 3mila persone, secondo le stime della Questura, hanno sfilato lungo le vie del centro, partendo da campo San Giacomo e arrivando a piazza Unità d’Italia. In apertura le bandiere delle tre sigle sindacali, a seguire lo striscione di Wartsila e uno portato da giovani con su scritto \”Liberi di lottare per un lavoro dignitoso\”.

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\”In Italia ci sono milioni di persone che lavorano tutto il giorno e non riescono a mantenersi, cioè sono povere pur lavorando. L’unica risposta possibile è il salario minimo perché sotto i 9 euro l’ora non deve lavorare nessuno\”. Lo dichiara il leader di Azione Carlo Calenda. 

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\”Non c’era un solo euro di investimenti sulla sicurezza\” sul lavoro. \”Ora c’è un segnale di apertura: meglio tardi che mai, ma 600 milioni su una disponibilità di 1 miliardo e mezzo dell’Inail sono ancora pochi e, peraltro, sono comunque soldi delle aziende e dei lavoratori. Va bene, comunque, cominciare la discussione e siamo pronti al confronto con il governo, ma bisogna avere consapevolezza che la sicurezza non è solo una questione economica\”, dice il segretario generale della Uil PierPaolo Bombardieri parlando a margine della manifestazione per il Primo maggio a Montemurlo (Prato). 

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\”Tutti hanno fatto riferimento alle sollecitazioni sia del Presidente della Repubblica sia del Santo Padre, ma non basta dirsi d’accordo con quei richiami, servono coerenza e fatti concreti: di parole saremmo stanchi e di cordoglio non sappiamo più che farcene\”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri parlando a margine di una manifestazioni in corso a Montemurlo (Prato) per il Primo Maggio dedicato in particolare quest’anno alla sicurezza sul lavoro.

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Giuseppe Miraglia, Roberto Raneri, Epifanio Alsazia, Ignazio Giordano, Giuseppe La Barbera. Sono i 5 operai morti il 6 maggio dell’anno scorso mentre intervenivano sulla rete fognaria a Casteldaccia: i loro nomi sono stati pronunciati dal palco allestito in piazza Martire, nella cittadina in provincia di Palermo, dove è cominciata la manifestazione nazionale di Cgil, Cisl e Uil per il Primo maggio, che si concluderà con l’intervento della leader sindacale Daniela Fumarola. Il processo per la morte dei cinque lavoratori non si è ancora aperto. 

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\”Buon 1 maggio a tutte le lavoratrici e i lavoratori che tengono insieme questo Paese, il Pd è al loro fianco. Abbiamo tanto da fare per migliorare le condizioni materiali di chi lavora. Serve una legge sul salario minimo: la maggioranza l’ha voluta bloccare. Meloni ha voltato le spalle a 3 milioni e mezzo di lavoratrici e lavoratori poveri. Continua a mentire a viso aperto sui numeri. Dice che non c’è un problema salariale in Italia e invece l’Istat lo ha confermato: i salari sono più bassi dell’8% rispetto al 2021\”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein in piazza a Roma.

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\”Ci presentiamo al tavolo l’8 maggio con una vera volontà di individuare percorsi aggiuntivi sulla sicurezza sul lavoro\”, ha spiegato la ministra: L’ARTICOLO.

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\”Chiediamo alla maggioranza un segno tangibile: l’approvazione di un salario minimo con cui con le altre opposizioni stiamo continuando a insistere. È un tema sul quale abbiamo già raccolto le firme per cui speriamo di calendalizzarlo presto e di discuterlo\”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein in piazza oggi a Roma. 

“,”postId”:”3015f2bb-cfe4-4f90-b3f1-b4df5f01f72e”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-05-01T09:20:00.452Z”,”timestampUtcIt”:”2025-05-01T11:20:00+0200″,”video”:{“videoId”:”1006709″,”videoPageUrl”:”https://video.sky.it/news/cronaca/video/primo-maggio-mamma-luana-dorazio-non-e-stato-fatto-nulla-per-le-morti-sul-lavoro-1006709″},”altBackground”:true,”title”:”Mamma Luana D’Orazio: \”Non è stato fatto nulla per le morti sul lavoro\””,”postId”:”5f4f7f6c-0331-4139-8a2b-4067689f3878″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-05-01T09:10:00.771Z”,”timestampUtcIt”:”2025-05-01T11:10:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”A Torino fantocci di Trump e della premier”,”content”:”

Durante il corteo del Primo Maggio a Torino sono apparsi dei fantocci in gommapiuma con le sembianze del presidente Usa Donald Trump, della premier italiana Giorgia Meloni in abiti del Ventennio, e di Bruno Vespa con in mano una telecamera con la scritta \”Telemeloni\”.

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È di 180 arresti il provvisorio bilancio dell’1 maggio a Istanbul. A renderlo noto è l’emittente dell’opposizione HalkTv, secondo cui scontri tra cortei decisi a forzare i divieti e la polizia hanno avuto luogo nelle vicinanze di Piazza Taksim e nei quartieri di Mecidiyekoy e Sisli. Già da ieri migliaia di poliziotti hanno transennato la centralissima e simbolica piazza Taksim, che il prefetto della città ha chiuso a qualsiasi forma di manifestazione, negando a sindacati, attivisti e opposizione quello che da sempre è un luogo simbolo di scontro politico. Oltre alle transenne, a rendere impossibile l’accesso a Taksim è il blocco dei mezzi pubblici con 7 fermate della metropolitana chiuse.

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\”Basta accontentarsi di questa misera idea di lavoro\”, \”un risultato che constatiamo oggi dopo decenni di politiche di indebolimento e cancellazione dei diritti. In parte è così. Ma è innegabile che questo sia un governo totalmente sordo che cancella le misure che avevamo messo in campo contro la precarietà e contro il lavoro povero. Questa è una maggioranza che abbiamo colto sul fatto mentre voleva tagliare le ore di formazione sulla sicurezza o i fondi per i familiari delle vittime sul lavoro\”, \”un governo che continua a prendere in giro i lavoratori. Si sveglia il primo maggio, fa il solito decretino con buona pace dei lavoratori e dei cittadini in difficoltà\”. Così sui social il leader del M5s Giuseppe Conte.

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La segretaria del Pd, Elly Schlein, è arrivata alla manifestazione per il Primo maggio a Roma e ha raggiunto la testa del corteo, diretto a via dei Fori Imperiali, dove è presente il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. Il saluto tra i due con un abbraccio. Schlein e Landini stanno sfilando davanti allo striscione \”Per un lavoro stabile, sicuro, tutelato e dignitoso. 8 e 9 giugno si vota sì\”.

“,”postId”:”2c037f0b-953a-4794-923f-9e7028b4c573″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-05-01T08:30:20.872Z”,”timestampUtcIt”:”2025-05-01T10:30:20+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Landini: \”Basta con la propaganda, governo risolva problemi\””,”content”:”

\”Agli incontri andiamo sempre, però bisogna che si cambi perché finora sono stati finti. Basta con la comunicazione di decisioni già prese. Modelli di confronto così non servono a nulla. È ora di smetterla con la propaganda, è il momento di risolvere i problemi\”. Lo dice il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dal corteo a Roma per il Primo maggio, in vista dell’incontro dell’8 maggio sulla sicurezza sul lavoro. \”E se vogliono risolvere i problemi, bisogna cominciare a dare le risposte alle richieste che abbiamo avanzato. I confronti devono essere vere e proprie trattative\”, rimarca.

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\”La quantità del lavoro non è un problema, gli occupati crescono e crescono in diversi settori, semmai abbiamo un problema di qualità del lavoro: ci sono troppe donne ancora fuori dal mercato del lavoro nonostante ci sia stato un incremento positivo nel nostro Paese, soprattutto al Sud. E abbiamo tanti giovani fuori dai perimetri del lavoro, dobbiamo fare in modo di includerli e per farlo bisogna creare nuovo lavoro e quindi mettere a frutto gli investimenti del Pnrr che devono essere spesi presto e bene. Poi abbiamo da gestire la fase successiva e noi proponiamo un grande patto per il lavoro e la responsabilità\”. Così la leader della Cisl, Daniela Fumarola, a margine della manifestazione del Primo maggio a Casteldaccia (Palermo).

“,”postId”:”f9171ed6-4a56-4584-87a2-8ee39e831a03″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-05-01T08:10:00.110Z”,”timestampUtcIt”:”2025-05-01T10:10:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”La piattaforma Cisl sulla sicurezza”,”content”:”

\”Formazione per i lavoratori e le imprese, incentivi per le aziende che investono in sicurezza, più ispettori perché quelli che ci sono anche se sono stati aumentati non bastano ancora, patente a crediti estesa anche agli altri settori, sorveglianza sanitaria perché la sicurezza non è solo morti sul lavoro ma dobbiamo fare in modo che le persone non si ammalino nei luoghi di lavoro e non vengano aggredite. Il luogo di lavoro deve essere il punto più salubre per uomini e donne che attraverso il lavoro vogliono realizzare i propri obiettivi di vita\”. Questa la piattaforma della Cisl che la leader Daniela Fumarola ha spiegato ai cronisti a margine della manifestazione per il Primo maggio, a Casteldaccia (Palermo), sul fronte della sicurezza nei luoghi di lavoro in vista della riunione dell’8 maggio convocata dalla premier Meloni. \”Abbiamo una normativa abbastanza all’avanguardia, il vero problema è quanto si applichi, quanta prevenzione si fa, quanta repressione – ha aggiunto Fumarola – La cosa importante è coinvolgere le imprese in una responsabilità praticata, investire in sicurezza non è mai un costo è sempre un vantaggio per qualificare il lavoro\”.

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\”In questa giornata di festa per tutti i lavoratori un ringraziamento particolare va alle donne e agli uomini delle forze dell’ordine, dei vigili del fuoco e al personale delle prefetture. Anche oggi, come ogni giorno, molti di voi sono al lavoro per assicurare il sereno svolgimento delle manifestazioni organizzate per celebrare questa importante ricorrenza, e per garantire la sicurezza delle nostre comunità e il soccorso ai cittadini. La vostra dedizione e il vostro impegno al servizio del Paese sono un esempio prezioso. Grazie di cuore per la vostra professionalità e il vostro instancabile impegno a tutela di noi tutti. Buon Primo Maggio\”. Così il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, su X. 

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Partito da piazza Vittorio Veneto il corteo del Primo Maggio a Torino

“,”postId”:”1d5dc731-6d22-4d55-93fa-e5ad456d82e0″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-05-01T07:51:28.070Z”,”timestampUtcIt”:”2025-05-01T09:51:28+0200″,”image”:{“imgSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/1846668798481439256309926130549400481442/external-upload/liveblog-manager/tg24/2025/05/01/lavoro_roma_ansa.jpeg”,”imgAlt”:”roma”,”imgCredits”:”©Ansa”,”imgCaption”:null},”altBackground”:true,”title”:”Al via il corteo a Roma con Landini”,”content”:”

È partito il corteo organizzato a Roma per il Primo maggio di Cgil, Cisl e Uil. Alla testa il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. Al corteo, aperto dallo striscione che riprende lo slogan della giornata \”Uniti per un lavoro sicuro\”, sono presenti anche una vedova e una mamma di due vittime, un edile e un ascensorista morti a Roma mentre lavoravano. Il corteo ha preso il via da piazza Vittorio, diretto a via dei Fori Imperiali dove si susseguiranno gli interventi dal palco di delegati e pensionati e poi le conclusioni di Landini e, dalle altre piazze, dei leader di Cisl e Uil, Daniela Fumarola e Pierpaolo Bombardieri. 

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Il fumettista ha realizzato per Sky TG24 un disegno in occasione della Festa dei lavoratori: LA VIGNETTA.

“,”postId”:”7d3976da-d048-47f0-8ce2-163e55165792″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-05-01T07:25:00.285Z”,”timestampUtcIt”:”2025-05-01T09:25:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Fondi per la sicurezza sul lavoro, quanti soldi ha l’Inail e come vengono spesi. I DATI”,”content”:”

Il governo ha annunciato di aver reperito altri 650 milioni di euro per mettere in campo nuove \”misure concrete” per migliorare la sicurezza nei posti di lavoro, insieme all’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro. Guardando ai dati degli ultimi anni, però, emerge un paradosso: l’Inail ha soldi a disposizione, ma ne spende meno di quanti ne incassa. Anche di questo si è parlato nella puntata di \”Numeri\” di Sky TG24 del 30 aprile.

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\”Il lavoro è uno dei pilastri su cui questo governo ha fondato la sua azione. In due anni e mezzo sono stati creati oltre un milione di posti di lavoro e il numero complessivo degli occupati ha raggiunto il massimo storico: più di 24 milioni e 300 mila. Anche l’occupazione femminile ha toccato il livello più alto di sempre. La disoccupazione è ai minimi da 18 anni a questa parte. Un impegno concreto che continua anche sul fronte della sicurezza, con nuove risorse, più controlli, incentivi e una forte spinta sulla prevenzione e sulla formazione. C’è ancora tanto da fare, ma la direzione è chiara\”. Così su X la premier Giorgia Meloni: L’ARTICOLO.

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E’ iniziato il concentramento della Cgil in piazza Vittorio a Roma, dove alle 10 partirà Ii corteo del 1 maggio, il cui tema quest’anno e’ dedicato al tema della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro. \”Gli incidenti sul lavoro, sono una vera guerra civile, silenziosa nel nostro paese e non si vede una soluzione\”, afferma il segretario generale di Cgil Roma e Lazio Roberto Iovine, mentre tiene uno striscione su cui campeggia la scritta, \”La guerra uccide, il lavoro pure\”. \”Siamo qui in piazza per chiedere alle istituzioni e alle controparti di considerare la sicurezza sul lavoro, non un costo ma un reale investimento, perche’ non si fa profitto sulla pelle dei lavoratori\”, ha proseguito. 

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\”Il presidente della Repubblica ha evidenziato un limite strutturale del nostro paese. I salari in Italia crescono meno della media europea, ma non da oggi. È un dato costante dal 2001. Fortunatamente, nell’ultimo anno c’è stata una prima inversione di rotta, come ha ricordato anche Giorgia Meloni. C’è tanto da fare e i rinnovi contrattuali già chiusi hanno dimostrato la capacità di aumentare i salari. Va sostenuta questa direzione e la buona contrattazione, anche de- centrata. La sfida vera però si chiama produttività, che sosteniamo anche detassando i premi di produttività. Parliamo di 3 milioni di lavoratori che già oggi aggiungono in media 1.500 euro in un anno al proprio stipendio\”. In un’intervista a \”Il Giornale\”, la ministra del Lavoro Marina Calderone risponde così a una domanda sull’appello sui salari rivolto da Sergio Mattarella. 

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L’opposizione sembra non avere dubbi: solo l’istituzione del salario minimo risolverà l’emergenza stipendi. È facile demagogia o c’è qualcosa da salvare in questa proposta? \”È una proposta che funziona da un punto di vista della comunicazione – replica Calderone – Il salario minimo può esistere solo se si supera la contrattazione e i sindacati lo sanno benissimo. Io preferisco difendere e valorizzare la contrattazione, compresa quella di secondo livello. È il nostro modello, che va migliorato ma non cancellato per inseguire la comunicazione facile\”.

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Infine, la ministra parla del reddito cittadinanza, abolito dal governo.\”Il reddito di cittadinanza ha fallito nella sua missione fondamentale, ossia accompagnare al lavoro. La conferma è nei dati: abbiamo creato un milione di posti di lavoro in più in due anni, dopo aver superato il reddito di cittadinanza. Al contempo abbiamo messo in sicurezza i soggetti più fragili con l’assegno di inclusione, che vale anche di più del reddito di cittadinanza. Non a caso non c’è stata nessuna rivolta sociale, che alcuni avevano incautamente auspicato\”.

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\”Dietro ogni persona, ogni servizio, ogni progresso, ci sono storie di abnegazione, passione e impegno. Oggi, 1 maggio, celebriamo non solo un diritto sancito dalla nostra Costituzione, ma il cuore pulsante della nostra società: le lavoratrici e i lavoratori, linfa vitale che dà forma al presente e scolpisce il futuro della Nazione. Un pensiero speciale va a chi, come le donne e gli uomini della Difesa, dedica ogni giorno le proprie energie al servizio del nostro Paese, in Italia e all’estero, lontano dagli affetti. Buona Festa del lavoro a tutti!\”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto. 

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Al via le manifestazioni di Cgil, Cisl e Uil per il Primo maggio. Ad accompagnare la giornata quest’anno è lo slogan \”Uniti per un lavoro sicuro\”. Una giornata di mobilitazione, dedicata ai temi della salute e sicurezza sul lavoro, che vede tre piazze unitarie, in tre luoghi simbolici, da cui in mattinata prenderanno la parola i tre segretari generali: Maurizio Landini ai Fori Imperiali a Roma, Daniela Fumarola a Casteldaccia (Palermo), Pierpaolo Bombardieri a Montemurlo (Prato). Luoghi per ricordare le tante vittime e dire basta. Nel pomeriggio, poi, il tradizionale concertone a Roma, che torna in piazza San Giovanni, dopo la parentesi dello scorso anno al Circo Massimo, e che verrà trasmesso in diretta su Rai 3.  Ognuno ha scelto una piazza per celebrare la festa dei lavoratori mettendo al centro la vita delle persone: Landini a Roma perché la capitale, come la regione Lazio, è maglia nera per l’aumento dei morti sul lavoro. Fumarola è a Casteldaccia, luogo di una delle tragedie con il bilancio più pesante: il 6 maggio dell’anno scorso cinque operai persero la vita mentre eseguivano lavori sulla rete fognaria. Bombardieri a Montemurlo per ricordare Luana D’Orazio, morta il 3 maggio 2021 a 22 anni mentre lavorava in una azienda tessile, stritolata da un macchinario. Un’altra cerimonia è poi prevista nel pomeriggio, intorno alle 14, sempre a Montemurlo, dove su iniziativa del comune sarà intitolata una strada alla giovane operaia e mamma, e sarà presente la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone.  Per le manifestazioni i sindacati a Roma hanno organizzato anche un corteo, in partenza intorno alle 9 da piazza Vittorio e diretto a via dei Fori Imperiali; dalle 10 circa, nelle piazze si susseguiranno gli interventi dal palco di delegate e delegati, pensionate e pensionati e quindi le conclusioni dei leader previste poco dopo mezzogiorno: nell’ordine interverranno Bombardieri, Fumarola e Landini. Oltre a queste tre manifestazioni, tante le iniziative in tutta Italia.

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\”L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro\”, sancisce la nostra Costituzione. I padri costituenti hanno voluto porre questo principio all’inizio della Carta, a testimonianza del ruolo centrale che il lavoro riveste nella vita democratica. Oggi, nella festa dei lavoratori, voglio rivolgere un augurio speciale a tutti i lavoratori del mondo della scuola\”. Lo scrive su X il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. \”Grazie per quello che fate ogni giorno – aggiunge –  con passione e dedizione, accompagnando i nostri giovani nel loro percorso di crescita\”.

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\”Festa dei lavoratori: prima di tutto un lavoro che sia davvero per tutti. Non esistono solo i diritti di qualcuno, esiste il diritto di ogni persona di lavorare, mantenersi e avere una vita piena e dignitosa. Per una migliore accessibilità universale ai luoghi di lavoro. Per tutelare la sicurezza di tutti negli spazi lavorativi\”. Lo scrive su Facebook il ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli. \”Per questo – aggiunge –  dobbiamo, e possiamo, vedere in ogni persona le potenzialità e non i limiti, offrire occasioni e credere nelle capacita’ di ciascuno, con fiducia. Per far crescere il nostro Paese, senza lasciare indietro nessuno\”.

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\”A partire da chi ricopre responsabilità istituzionali, il Primo Maggio rappresenti un’occasione per rinnovare l’impegno a dare concretezza e sempre maggiore effettività alle conquiste del mondo del lavoro, in termini di tutele della persona che lavora e di giustizia sociale. La svolta nella sicurezza sul lavoro passa dalla partecipazione attiva di corpi intermedi e rappresentanze sociali\”. Cosi’ il presidente del Cnel Renato Brunetta, in un articolo a doppia firma con il presidente dell’Inail Fabrizio D’Ascenzo pubblicato oggi sul Corriere della Sera. \”L’auspicio – aggiunge – è contribuire alla definizione di una strategia nazionale di prevenzione e protezione, accompagnata da un piano d’azione concreto, in grado di allineare il nostro Paese alle piu’ virtuose esperienze europee e internazionali. Come universalmente riconosciuto, il quadro normativo italiano in materia è tra i piu’ avanzati al mondo, grazie anche all’azione dell’attuale governo, e a quella dei governi che si sono succeduti nel tempo. Quello che manca e’ la piena effettività delle tutele. L’effettività deve essere un impegno e una responsabilita’ di tutti. Nessuno escluso. Ne va non solo della nostra coesione sociale, ma anche della nostra civiltà e della nostra democrazia\”.

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Sul lavoro \”c’è ancora tanto da fare, ma la direzione è chiara\”. Lo scrive in un post su X la premier Giorgia Meloni in occasione del primo maggio, ribadendo che \”il lavoro è uno dei pilastri su cui questo Governo ha fondato la sua azione\”. \”In due anni e mezzo sono stati creati oltre un milione di posti di lavoro e il numero complessivo degli occupati ha raggiunto il massimo storico: più di 24 milioni e 300 mila. Anche l’occupazione femminile ha toccato il livello più alto di sempre. La disoccupazione è ai minimi da 18 anni a questa parte\”, rivendica la premier, parlando di \”ui impegno concreto che continua anche sul fronte della sicurezza, con nuove risorse, più controlli, incentivi e una forte spinta sulla prevenzione e sulla formazione\”. \”Buon Primo Maggio a chi lavora, a chi cerca un’occasione, a chi non si arrende e ogni giorno contribuisce – in tanti modi diversi – alla crescita dell’Italia\”, conclude Meloni. PER SAPERNE DI PIU’

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Tutto pronto per l’avvio dell’1 Maggio Taranto, il maxi concerto che richiama diverse migliaia di persone e che da anni ha acquisito uno spazio nella scena nazionale tra gli eventi di musica della giornata dedicata alla festa del lavoro. La novita’ di quest’anno, spiegano i promotori, \”e’ l’idea di trasformare il concerto in un evento che ricordi gli storici raduni internazionali, con ospiti come Tommy Cash, il performer estone direttamente dall’Eurovision Song Contest\”. Inoltre, la Line-Up dell’evento vede anche Paolo Rossi, Giancane, Il Teatro degli orrori, Pop X, Lamante, Motta e la sua band, Fido Guido & Rockin’Roots Band, Denaldo, La Nina, Mille, Ascanio Celestini, Roberto Angelini e Rodrigo D’Erasmo e Acquachiara, vincitrice di \”Musica Contro Le Mafie\”. La manifestazione di Taranto, oltre a mettere al centro i temi del lavoro e dell’ambiente, celebra anche i 50 anni di Amnesty in Italia e aderisce alla campagna \”R1PUD1A\” (che richiama l’art 11 della Costituzione) contro le guerre lanciata a novembre da Emergency.

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Primo Maggio nel Novarese  per il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio. In mattinata il presidente partecipera’ al corteo organizzato dai sindacati confederali e a seguire sara’ nel piccolo paese di  Nebbiuno, sulle colline del Lago Maggiore per salutare, nel giorno della festa dei lavoratori, Anna Possi, 100 anni,  la barista piu’ anziana d’Italia e ringraziarla per il suo esempio, il suo lavoro e il suo servizio a favore della  comunita’. Da  66 anni il locale della signora Anna, il \”Bar Centrale\” , che apre puntualmente ogni mattina alle 7, e’ un punto di riferimento per residenti e turisti. Non e’ solo un luogo dove prendere un caffe’, ma un vero e proprio centro multifunzionale: punto informazioni, ufficio turistico e persino spazio di consegna per ricette mediche. Figlia di ristoratori di Vezzo, frazione di Gignese, alle pendici del Mottarone,  Anna Possi ha cominciato in una trattoria in cui i genitori, in tempi di guerra, preparavano la polenta per i partigiani che si nascondevano dai tedeschi. Poi si e’ trasferita a Novara e a Genova, fino ad arrivare a Nebbiuno. Nello scorso Novembre è stata insignita del titolo di Commendatore.

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\”Siamo convinti che domani sara’ una grande festa e ci sara’ una grande partecipazione come tutti gli anni e chiaramente ci saremo per garantire la sicurezza\”. Cosi’ il Prefetto di Roma Lamberto Giannini al termine del Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, in Prefettura, a Roma. 

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Primo Maggio dedicato alla sicurezza sul lavoro, con manifestazioni in tre luoghi simbolici per le iniziative nazionali unitarie. Al corteo di Roma il leader della Cgil Maurizio Landini: “Il governo risolva i problemi. Se non otterremo risposte, siamo pronti alla mobilitazione”. Daniela Fumarola, leader della Cisl, è invece stata a Casteldaccia (Palermo), dove morirono cinque operai: “Abbiamo proposto e proponiamo un patto per il futuro. Solo così rimetteremo in cammino l’Italia verso una prospettiva nuova”. A Montemurlo (Prato) il leader della Uil Pierpaolo Bombardieri, nel ricordo di Luana D’Orazio, 22enne morta stritolata in un orditoio il 3 maggio 2021. “Non possiamo accettare che accada tutto questo in un Paese civile”, ha detto Bombardieri. I sindacati di base a Milano. Nella Capitale il tradizionale Concertone. Musica anche a Taranto, con l’Uno Maggio Libero e Pensante. 

Ed è scontro tra la premier Meloni e le opposizioni sui salari. “I salari reali crescono, in controtendenza rispetto a quello che accadeva nel passato”, dice la presidente del Consiglio, e annuncia altri 650 milioni per la sicurezza sul lavoro, “che insieme ai 600 milioni già disponibili portano a oltre 1 miliardo e 200 milioni le risorse”. Opposizioni all’attacco. Per la leader del Pd Schlein, Meloni mente “raccontando un Paese che non c’è”.

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Meloni: su lavoro ancora tanto da fare, ma direzione chiara

–  Il fumetto di Marinaccio

Concerto del Primo Maggio a Roma: live

Per ricevere le notizie di Sky TG24:

Gualtieri: “Roma fa sua parte contro incidenti sul lavoro”

“Sicurezza è una tema centrale, il numero dei morti sul lavoro è inaccettabile, una vera emergenza. Si deve e si può fare di più. Noi a Roma abbiamo elaborato coi sindacati e le imprese un protocollo molto innovativo per i lavori del Giubileo, che ha portato a zero incidenti perché ha aumentato la sicurezza, ma anche la dignità e la qualità del lavoro, dicendo no ai subappalti a cascata, no al dumping sociale e salariale, e con regole più stringenti per la sicurezza”. Lo ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri a margine del Concertone del Primo Maggio. “Si può e si deve fare – ha aggiunto -. Vogliamo estendere questo modello a tutte le tipologie di lavoro e vogliamo che questa diventi una priorità assoluta per il nostro Paese e Roma sta facendo la sua parte”. “Il Primo Maggio – ha detto ancora il sindaco – è una festa ma anche un momento di lotta, perché la sicurezza sul lavoro è una emergenza. Le morti sul lavoro e gli incidenti si possono evitare. Le parole del presidente Mattarella rappresentano perfettamente questo tema: abbiamo un tema di sicurezza, di precarietà del lavoro e di salari troppo bassi. La centralità del lavoro è decisiva e ribadirlo oggi con tanti giovani è molto bello”.

Faraone: “Serve una vera proposta politica su lavoro”

“Oggi abbiamo partecipato alla manifestazione per il lavoro e la sicurezza nei luoghi di lavoro organizzata dai sindacati a Casteldaccia. Siamo stati nel comune dove quasi un anno fa cinque operai sono morti per un incidente sul lavoro. Si chiamavano: Epifanio Alsazia, Giuseppe Miraglia, Roberto Raneri, Ignazio Giordano e Giuseppe La Barbera. Ci siamo stretti ai loro familiari e li abbiamo ricordati con tanti lavoratori e la segretaria nazionale della Cisl, Daniela Fumarola. Abbiamo ricordato le tante, le troppe vittime sul lavoro in Italia”. Lo ha scritto sui social Davide Faraone, vice-presidente di Italia Viva. “191mila italiani sono stati costretti a emigrare all’estero per trovare un lavoro, tanti restano disoccupati in Italia o si accontentano di salari da fame. Serve una proposta politica sul lavoro all’altezza e non la tanta, troppa, sola propaganda del governo Meloni. Far crescere i salari e ridurre le tasse sul lavoro, più flessibilità e maggiore protezione sociale, formazione, stage retribuiti, un reale incrocio tra domanda e offerta di lavoro, un rafforzamento dei congedi parentali. Politiche che avevamo introdotto col Jobs act, l’unico strumento che affiancato a Industria 4.0 ha realizzato centinaia di migliaia di posti di lavoro e che dovrebbero essere rafforzate”, ha aggiunto.

Bellucci: “Lavoro e sicurezza tra le priorità del governo”

“Oggi a Rieti per celebrare il primo maggio insieme ai lavoratori, in un’iniziativa organizzata dal Comune di Rieti e dall’Ugl. Abbiamo apprezzato e condiviso lo spirito dell’evento – ‘La partecipazione al centro dell’Italia’ – che ha voluto celebrare questa giornata festeggiando l’introduzione, da parte dell’amministrazione comunale, della partecipazione dei lavoratori nel Cda dell’Asm Rieti Spa, accogliendo una richiesta dell’Ugl”. Lo ha dichiarato la viceministra del Lavoro e delle Politiche sociali Maria Teresa Bellucci, rimarcando come il lavoro e la sicurezza siano tra le priorità del governo. “Il governo Meloni è pienamente in sintonia con tali iniziative, come lo dimostrano le azioni concrete poste in essere da inizio legislatura. Penso non solo all’approvazione della legge sulla partecipazione dei lavoratori alla governance aziendale, ma anche al recente intervento ad hoc sulla sicurezza nei posti di lavoro, con lo stanziamento di altri 650 milioni di euro che si aggiungono ai 600 milioni di bandi Inail per le imprese già disponibili. Un ulteriore segnale importante per contrastare un dramma così emergenziale. Il lavoro resta una delle priorità in cima all’agenda di governo, e i numeri positivi raggiunti in questi anni di legislatura ci dicono che siamo sulla strada giusta”, ha sottolineato Bellucci. “È ovvio – ha concluso – c’è ancora molto da fare, ma continueremo ad agire con determinazione e favorendo l’alleanza tra istituzioni, parte datoriale e sindacale”.

Anief: a lavoratori istruzione negati troppi diritti

“A distanza di 134 anni, chi lavora in Italia, in particolare nel comparto Istruzione e Ricerca, dove lavorano 1 milione e 300mila dipendenti pubblici, ha ancora tanti diritti da rivendicare: dal reclutamento alla dignità professionale, dagli stipendi alla formazione, ma anche sul versante della sicurezza, della famiglia e della carriera c’è ancora tantissimo da fare. Tra l’altro per realizzare quanto già previsto da diversi articoli della nostra Costituzione e da specifiche direttive Europee”. Lo ha dichiarato Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, confermando l’intenzione di “proseguire ancora con più tenacia la battaglia sindacale con cui ottenere il riconoscimento dei diritti, oggi non assolti, anche per via contrattuale e quindi attraverso norme attuative”. Il giovane sindacato ha ricordato che la parola lavoro “è praticamente presente in tutta la nostra Costituzione: l’articolo 4 (diritto al lavoro), l’articolo 35 (tutela del lavoro), l’articolo 36 (retribuzione, durata della giornata lavorativa, riposo settimanale e ferie), l’articolo 37 (diritti delle donne e dei minori nel lavoro), l’articolo 39 (libertà sindacale), l’articolo 41 (iniziativa economica privata) e l’articolo 47 (risparmio e tutela del credito). Ed è alla base dei 20 principi e diritti fondamentali del pilastro europeo dei diritti sociali, articolati in tre categorie: pari opportunità e accesso al mercato del lavoro; condizioni di lavoro eque; protezione sociale e inclusione”. “Anief – ha detto ancora il suo presidente nazionale – continuerà a difendere chi lavora nelle scuole, nelle Università, nelle Afam e negli Enti di ricerca, nel confronto con le istituzioni italiane ed europee perché i diritti, dopo essere stati giustamente rivendicati nei tribunali e nelle piazze, siano previsti nei contratti e praticati nelle pratiche di lavoro quotidiane”.

Garante detenuti: “Anche in carcere lavoro è dignità”

“In carcere, il lavoro non è solo un diritto. È dignità. È ricostruzione. È futuro”. Lo ha sottolineato la Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale (Gnpl), l’avvocata Irma Conti. “Per chi vive la detenzione – ha detto Conti –, lavorare significa molto più che avere un’occupazione: vuol dire riacquistare fiducia, imparare, contribuire. Vuol dire non essere più soltanto il proprio errore, ma una persona che cambia e si prepara a tornare nella società. Come componente del Collegio del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, ribadisco che il lavoro è lo strumento fondamentale di inclusione, prevenzione della recidiva e piena attuazione del dettato costituzionale. Investire nel lavoro penitenziario significa scegliere la strada della responsabilità, della coesione sociale, della legalità che include. Il Primo Maggio sia anche questo: memoria viva dei diritti, per tutti. Anche per chi vive oggi ai margini”.

Torino, striscione di Blocco Studentesco a Mirafiori

Azione del Blocco Studentesco, movimento giovanile di CasaPound, questa mattina davanti ai cancelli dello stabilimento Mirafiori di Torino. Una decina di attivisti ha acceso alcuni fumogeni ed esposto uno striscione con la scritta: “Giovane studente lavora e lotta contro chi sfrutta la tua pelle”. “Mentre parlano di ‘diritti’ e ‘dignità’ Cgil, Cisl e Uil restano complici di un sistema che quotidianamente sfrutta i più giovani. Non rappresentano una soluzione: sono parte del problema”, hanno spiegati in una nota i portavoce di Blocco Studentesco. Ancora: “Non ci interessano le parate autocelebrative. Pretendiamo retribuzioni e tutele vere per stagisti e studenti in alternanza scuola-lavoro, e il superamento degli apprendistati-fantoccio a favore di contratti di lavoro veri e propri. I numeri confermano l’urgenza della battaglia: nel primo bimestre del 2025, le denunce di infortunio tra studenti e apprendisti sono aumentate del 5% rispetto all’anno precedente, con cinque vittime già registrate”. “Inoltre, oltre il 60% degli stage in Italia resta non retribuito o prevede rimborsi simbolici inferiori ai 300 euro mensili, facendo del nostro Paese uno dei peggiori in Europa nella tutela dei giovani lavoratori. Non celebriamo una farsa, ma scegliamo di opporci apertamente a chi lucra sulla nostra generazione”, si conclude la nota.

Malan: “Nessuno ha fatto più del governo Meloni”

“Nessuno più del governo Meloni ha fatto in tema di lavoro”. Lo ha detto il presidente dei senatori di Fratelli d’Italia Lucio Malan. “Parlano i numeri, i risultati – ha aggiunto –. Oltre un milione di posti di lavoro, il record di numero di occupati, il tasso di occupazione femminile non è mai stato così alto, la disoccupazione è ai minimi. Sono aumentati i contratti a tempo indeterminato e cresciuti i salari reali. Questo è il frutto delle politiche del lavoro varate in questi due anni e mezzo, che hanno chiuso la stagione degli sprechi di Pd e Cinquestelle. E ieri, in Consiglio dei ministri, un altro importante passo per garantire maggiore sicurezza ai lavoratori. Un ingente stanziamento di risorse pari a un miliardo e 200 milioni da destinare a questo settore. Un altro impegno che abbiamo mantenuto per dare dignità e sicurezza ai lavoratori ed anche un modo di festeggiare con fatti e non promesse il Primo Maggio”.

La testimonianza di Paola Pauwlikowicz, compagna di una vittima sul lavoro

Del fatto “che lui non era più in vita, l’ho saputo al telefono da suo papà perché l’ho chiamato venti secondi dopo che glielo avevano detto. Da quello che so lui si muoveva spesso, non era sempre nello stesso posto. Quel giorno lì era il suo destino: all’ora che mi ha mandato un messaggio, cioè alle 17.06, era a prendere un caffè alla macchinetta. Dopodiché è tornato alla sua postazione. Quindi bastavano anche 5 minuti in più alla macchinetta” perché si potesse salvare. Così, in un video-messaggio, Paola Pauwlikowicz, compagna di Lorenzo Cubello, morto nell’esplosione alla Toyota Material Handling Italia di Borgo Panigale, è intervenuta alla celebrazione del Primo Maggio a Bologna promossa da Cgil, Cisl e Uil con lo slogan “Uniti per un lavoro sicuro”. “Da lì – ha raccontato – è iniziato un calvario, a parte il fatto che ero incinta al quinto mese. Io non stavo bene né fisicamente né psicologicamente: nessuno scommetteva su quella gravidanza, si pensava che io non la riuscissi a portare a termine come si deve”. Invece, ha proseguito, “l’11 marzo è nato nostro figlio al quale non ho potuto dare né il cognome del padre né la cittadinanza perché io e Lorenzo non eravamo sposati: per lo Stato italiano una firma fa una famiglia e sembra che sia più importante. Ho dovuto effettuare un test del Dna” il cui risultato “so a voce ma non abbiamo ancora ricevuto i documenti e la documentazione del medico genetista, perciò dopo un mese sono ancora ferma per poter fare ricorso al Tribunale per dare il cognome e la cittadinanza al bambino”. “Avremmo dovuto sposarci perché ne parlavamo quando sono rimasta incinta, solo che io avrei voluto aspettare e non sposarmi col pancione. Questa possibilità non c’è stata data non per colpa mia, non per colpa sua. Perché Lorenzo a parere mio è stato ucciso: io non dico mai che lui è morto, dico che lui è stato ucciso”, ha aggiunto.

Madre Luana D’Orazio: “Stimo ministra ma fare di più, vittime non calano”

“Ministra la stimo e l’ammiro, la capisco e la comprendo anche perché non è nemmeno facile però” serve “fare di più perché le morti non diminuiscono”. Lo ha detto Emma Marrazzo, la madre di Luana D’Orazio, nel suo intervento alla cerimonia per l’intitolazione di una strada alla figlia nel comune di Montemurlo (Prato), decisa dall’amministrazione comunale in ricordo della 22enne morta stritolata in un orditoio il 3 maggio 2021 in una ditta a Montemurlo. A Emma Marrazzo consegnata anche una targa del Senato dalla vicepresidente Maria Domenica Castellone, presente alla cerimonia a cui ha preso parte la ministra Marina Calderone, la presidente della Commissione parlamentare sulle condizioni di lavoro in Italia Chiara Gribaudo, il prefetto di Prato Michela La Iacona, il segretario generale della Uil Pier Paolo Bombardieri, il vescovo di Pistoia Fausto Tardelli, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, oltre al sindaco Simone Calamai. “Io la mia battaglia l’ho portata, l’ho portata perché sto sopravvivendo, non vivendo: la forza me dà il mio piccolo nipote”, il figlio di Luana, oggi nove anni, ha detto Marrazzo. “La storia di Luana ormai l’ho gridata al mondo intero, sappiamo tutti come è morta ma non è una morte bianca, non ci sto” a definirla così, “è una morte che ha tanto sangue non solo quello di mia figlia, ma anche di me mamma, di mio figlio, del ragazzo, dei cugini”. Infine, ricordando Luana D’Orazio, ha detto che “era solare, le sorridevano anche gli occhi”: “Lei magari lassù starà sorridendo” però per “noi qui è dolore”.

A Milano circa 10mila persone per la May Day Parade

Sono circa 10mila le persone che stanno partecipando alla May Day Parade, il tradizionale corteo del primo maggio delle realtà antagoniste e dei sindacati di base a Milano. Seguendo 13 camion che diffondono musica a tutto volume, i manifestanti hanno quasi completato il loro percorso nella zona est della città, lungo viale Campania fino alla zona dell’ortomercato dove si fermeranno fino alle 23. “Scendiamo in piazza unitə contro lo sfruttamento dei corpi e delle menti. Il sistema ci vuole schiavə e noi rispondiamo con 13 carri che faranno risuonare la nostra voce per la città di Milano, contro stato e capitale. La nostra lotta è il Primo Maggio, ma lo è anche tutti gli altri giorni dell’anno”, hanno spiegato gli organizzatori di Smash Repression. Nessun problema di ordine pubblico finora. Lungo via Padova hanno sfilato invece circa 1.200 pro pal con alcune sigle antagoniste e i Cobas.

Bombardieri: “A famiglie di vittime del lavoro stesso sostegno di famiglie vittime di mafia”

“Le famiglie delle vittime per incidenti sul lavoro siano trattate allo stesso modo delle famiglie che hanno subito vittime per mano della mafia, abbiano lo stesso sostegno”: è la proposta al governo del segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri, che a Montemurlo (Prato) ha incontrato Emma Marrazzo, la mamma di Luana D’Orazio, morta quattro anni fa in un’azienda tessile, prima nella piazza del Primo maggio e poi all’intitolazione di una strada del comune alla giovane. Sul palco il leader della Uil ha anche mostrato una scarpa: “Ciò che Emma ha avuto dopo la tragedia. Quello che rimane”. “Partiamo dalle persone. Non parliamo solo di numeri”, ha rimarcato Bombardieri, e “lavoriamo insieme per ridare dignità al lavoro e alle persone, per arrivare a zero morti sul lavoro”.

Rojc: “Improponibile racconto dei successi governativi”

“Spero si cominci a occuparsi tutti assieme dei bisogni concreti e delle preoccupazioni che oggi moltissime persone hanno portato in piazza, pacificamente e con una palpabile consapevolezza. Non interessa a nessuno l’improponibile racconto dei successi governativi, sono fuori dalla realtà le preclusioni ideologiche a strumenti come il salario minimo, incombe sulle coscienze il numero dei caduti sul lavoro. Le manifestazioni di oggi ci fanno capire che il tempo della propaganda sta scadendo e la questione del potere d’acquisto si impone con una forza inedita”. Lo ha detto la senatrice Tatjana Rojc (Pd), oggi a Trieste alla manifestazione per il primo maggio.

Gribaudo: “Non chiamiamole più ‘morti bianche’”

“Non chiamiamole più ‘morti bianche’. Quelle di Luana, come quelle di tanti altri lavoratori e lavoratrici, sono morti ingiuste. Nascono da un’idea distorta di lavoro che mette il profitto davanti alla responsabilità e alla sicurezza. Dobbiamo avere il coraggio di dirlo: il lavoro è dignità e la dignità va tutelata con ogni mezzo”. Lo ha detto la presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro Chiara Gribaudo, che oggi ha partecipato alla cerimonia di intitolazione di una via a Luana D’Orazio, giovane operaia rimasta uccisa sul lavoro nel 2021. L’iniziativa si è svolta a Montemurlo, in un momento di forte partecipazione popolare e istituzionale. “Viviamo nella quarta rivoluzione industriale, mandiamo droni a sorvegliare eventi e rover su Marte, ma non riusciamo ancora a rendere obbligatorie tecnologie che salvano le vite nei luoghi di lavoro. È questa la vera sfida del nostro tempo. Tutto il resto rischia di essere un palliativo”, ha aggiunto Gribaudo.

Monica Michielin, mamma vittima lavoro: “Mattanza quotidiana deve finire”

“Questa mattanza quotidiana deve cessare. Nella nostra famiglia c’è una sedia vuota e resterà vuota per sempre. Mattia merita giustizia”. Così, accompagnata da un lunghissimo applauso, Monica Michielin, il cui figlio Mattia Battistetti è morto a 23 anni colpito dal carico di una gru il 29 aprile 2021 in un cantiere di Montebelluna, ha concluso il suo intervento alla celebrazione del Primo Maggio a Bologna promossa da Cgil, Cisl e Uil con lo slogan “Uniti per un lavoro sicuro”. Sul palco, con lei, i segretari bolognesi dei tre sindacati, Michele Bulgarelli per la Cgil, Enrico Bassani per la Cisl e Marcello Borghetti per la Uil, oltre al sindaco della città emiliana Matteo Lepore.  “Per una mamma – ha detto Michielin – è innaturale piangere la morte di un figlio, qualche tempo fa ho visto le foto di Mattia a terra esanime coperte da un lenzuolo giallino e ogni volta che le ricordo, perché si sono incise nel mio cuore e nella mia mente come un ferro rovente, piango. Piango di disperazione nonostante siano passati quattro anni da quel maledetto giorno”. Quindi, ha proseguito commossa, “chiedo veramente, con il cuore di mamma dilaniato dal dolore, alle autorità presenti, ai sindacati, ai politici e a chi ci governa, il presidente Mattarella mi ha telefonato ben due volte per dirmi di proseguire nella mia battaglia, di fare qualcosa di concreto, di prevenire questi lutti agendo il giorno prima. Non bastano più i richiami alle responsabilità dei padroni delle aziende perché questi se ne fregano – ha aggiunto – i loro figli non moriranno mai nei cantieri, nelle fabbriche come operai”.

Sul palco in Friuli i genitori di Lorenzo Parelli

Anche i genitori di Lorenzo Parelli hanno partecipato alle manifestazioni organizzate oggi in Friuli Venezia Giulia da Cgil, Cisl e Uil in occasione del primo maggio. Maria Elena e Dino Parelli sono saliti sul palco allestito a Cervignano del Friuli (Udine) e, come riferisce la Cgil Fvg, hanno parlato della Carta di Lorenzo, il documento sulla prevenzione e la sicurezza presentato quest’anno e dedicato al giovane studente friulano, morto il 21 gennaio 2022 a 18 anni nel suo ultimo giorno di stage in azienda. Cortei e iniziative si sono tenuti, oltre che a Trieste e Cervignano del Friuli, anche a Pordenone e Gradisca d’Isonzo, con “piazze piene e coloratissime”, ha spiegato il sindacato: “Tema dominante della festa del lavoro 2025 il grido d’allarme contro la crescita degli infortuni e dei morti sul lavoro, una piaga che non accenna a guarire e che è stata al centro di tutti i comizi”. “Forte anche l’appello per la pace e quello lanciato dalla Cgil per il Sì ai referendum su lavoro e sicurezza dell’8 e 9 giugno”, ha aggiunto la Cgil. A Cervignano del Friuli presenti anche trattori, la banda e le bandiere arcobaleno della pace, per chiedere lo stop alle guerre in Ucraina e a Gaza. Chiudendo il comizio Giorgio Graziani, segretario confederale Cisl nazionale, ha auspicato “più prevenzione, più controlli, più formazione. E sanzioni per chi non rispetta le regole”.

Lorefice: da governo letargia cronica su salario minimo

“Mai come oggi, 1° maggio, stride parecchio la stupefacente sollecitudine di Meloni e famiglia nell’obbedire a ogni battito di ciglia dell’Ue su riarmo e spese militari, addirittura anche con la possibilità di distrarre le risorse dei fondi di sviluppo e coesione per comprare bombe ed elmetti, e la letargia cronica nei confronti dell’adozione di un salario minimo, necessario a garantire dignità e giustizia ai lavoratori. Un salario minimo osteggiato con ferocia dall’Esecutivo dei ‘patrioti’. Un triste doppiopesismo che rivela le vere priorità di questo governo: obbedienza quando si tratta di armi, inerzia quando si parla di diritti e giustizia sociale”. Lo ha scritto in una nota il senatore M5S Pietro Lorefice, segretario di presidenza del Senato e capogruppo M5S in Commissione Politiche Ue di Palazzo Madama.

Concertone Taranto, festa del lavoro tra musica e denuncia

Oltre al Concertone del Primo maggio a Roma (LIVE), è in corso anche il concertone dell’Uno Maggio Libero e Pensante di Taranto. L’esibizione di Chiara Bevilacqua, in arte Acquachiara, cantautrice romana classe 1999 cresciuta tra musica e teatro e vincitrice nel 2024 del contest Music For Change, con il brano Piacere, Sofia, ha aperto l’edizione 2025. Un evento di musica e denuncia organizzato dall’omonimo Comitato di cittadini e lavoratori che fu fondato da operai dell’ex Ilva nel 2012 dopo il sequestro degli impianti. Il concertone, che si tiene come di consueto nell’area del parco archeologico delle mura greche, quest’anno è dedicato a Massimo Battista, ex operaio Ilva, tra i fondatori del Comitato che organizza il concertone, morto il 7 ottobre del 2024, stroncato da un tumore.

Cgt: oltre 250mila in piazza per il Primo maggio in Francia

Oltre 250.000 persone hanno manifestato in Francia per celebrare il Primo maggio. Lo ha annunciato il sindacato Cgt, anche se i dati forniti dalle autorità non sono ancora disponibili. “Questa giornata di proteste è un grande successo. Abbiamo contato 270 manifestazioni in tutta la Francia e, al momento, contiamo 250.000 dimostranti, quindi il numero totale sarà più alto”, ha dichiarato la segretaria generale del sindacato Sophie Binet, a Lci.

Prefettura Istanbul: 384 fermi, proteste 1 maggio “illegali”

A Istanbul 384 persone sono state messe in custodia per avere tentato di prendere parte a manifestazioni non autorizzate in occasione del primo maggio. Lo ha annunciato la prefettura della città sul Bosforo, dopo che l’associazione di avvocati Chd aveva denunciato che oltre 400 persone erano state fermate dalla polizia. “Non è stata concessa l’autorizzazione ai gruppi che intendevano organizzare azioni e manifestazioni illegali al di fuori delle aree per le celebrazioni autorizzate”, ha affermato la prefettura di Istanbul in un comunicato, specificando che “in questo contesto, 384 persone che si erano radunate per tenere manifestazioni non autorizzate sono state arrestate”.

Cattaneo, salario minimo non è soluzione, sì a politiche attive

“Il salario minimo per legge non è la soluzione, l’unica ricetta per far crescere gli stipendi e i posti di lavoro è mettere in campo politiche attive, come sta facendo questo governo, per stimolare una crescita vera, attraverso misure di sostegno alle imprese e ai lavoratori. Il tasso di occupazione che si registra oggi in Italia parla chiaro, questa è la strada giusta: meno burocrazia, meno tasse e maggiore riduzione del cuneo fiscale, anche e soprattutto per la classe media. Quanto alla sicurezza sui luoghi di lavoro è una delle priorità di questo Governo e i 650 milioni stanziati, oltre all’aumento del numero degli ispettori del lavoro, sono il segnale di quanto il tema sia una priorità per il centrodestra. Le parole del presidente Mattarella sono un monito: istituzioni, imprese, sindacati e lavoratori siano uniti perché la tutela della salute e della vita sui luoghi di lavoro vengano prima di ogni cosa”. Lo ha dichiarato in una nota Alessandro Cattaneo, deputato di Forza Italia e Responsabile Nazionale dei Dipartimenti del partito azzurro.

Calderone: incontro sindacati su sicurezza e su come si lavora

“Accolgo la proposta di Bombardieri, noi ci incontriamo l’8 maggio e l’8 sono certa che avremo la possibilità non solo di parlare di salute e sicurezza sul lavoro ma di come si lavora, e di come vogliamo anche disegnare il lavoro del futuro, di come vogliamo anche tenere conto di quelli che sono i nuovi rischi connessi alle nuove modalità di lavoro e a tutti quegli strumenti tecnologici che stanno cambiando il volto del lavoro in Italia”. Lo ha detto la ministra del Lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone, intervenendo all’intitolazione di un strada a Montemurlo (Prato) a Luana D’Orazio, la 22enne morta sul lavoro il 3 maggio 2021.

Calderone saluta la mamma di Luana D’Orazio

“Il mio saluto va prima di tutto alla mamma di Luana D’Orazio, faccio uno strappo al protocollo. Quello che è accaduto a Emma Marrazzo è l’incubo di tutte le mamme e di tutte le nonne, lo dico da mamma e da nonna”. Lo ha detto la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali Marina Calderone, intervenendo a Montemurlo (Prato) in occasione della cerimonia organizzata dal Comune per intitolare una strada a Luana D’Orazio, morta sul lavoro a 22 anni in una azienda tessile, il 3 maggio 2021. Alla fine del suo discorso, l’abbraccio con Emma Marrazzo.

Acerbo: “Da governo solo marketing, non c’è sostanza”

Le misure messe in atto dal governo ieri “sono marketing: come ogni primo maggio fanno un po’ di marketing ma non c’è sostanza”. Lo ha detto il segretario del partito della Rifondazione comunista Maurizio Acerbo. Per esempio, ha spiegato a margine del corteo a Trieste, “è depositata in Parlamento la nostra legge di iniziativa popolare per il salario minimo, per la quale abbiamo raccolto 70mila firme. Il governo potrebbe martedì farne un decreto e affrontare la questione dei salari”. Parlando di sicurezza sul lavoro, il segretario del Prc ha ricordato che da anni “chiediamo di introdurre il reato di omicidio sul lavoro, perché in questo Paese c’è un’impunità pazzesca. Basti pensare a quanto lievi siano state le condanne per i datori di lavoro di Luana D’Orazio, stritolata dall’orditoio”. E poi, ha osservato, “pensiamo che sia fondamentale in questo momento la battaglia referendaria perché tra i quesiti ce n’è uno fondamentale sulla questione vergognosa dei subappalti”. In generale, ha concluso, “c’è da mettere in discussione la precarizzazione” a causa della quale “abbiamo perso potere d’acquisto, i salari sono bassi e non c’è sicurezza”.

Savino (Mef): impegno a garantire lavoro dignitoso

“La Festa dei lavoratori non è solo memoria e riconoscenza per chi ha lottato per i diritti, ma è soprattutto uno stimolo ad affrontare con coraggio e visione le sfide del futuro. In un tempo segnato da trasformazioni economiche e sociali accelerate, il nostro impegno è garantire un lavoro dignitoso, stabile e qualificato, soprattutto per i giovani e per le donne”. Lo ha dichiarato in una nota la sottosegretaria all’Economia Sandra Savino. “L’azione del governo prosegue con coerenza: riduzione del cuneo fiscale, sostegno alle famiglie e incentivi all’occupazione femminile e giovanile sono solo alcuni dei pilastri su cui si fonda la nostra politica per il lavoro. La nostra idea di crescita – ha aggiunto – mette al centro la persona, i territori, le competenze”. “In questa direzione si inserisce anche l’annuncio dello stanziamento di nuovi fondi per rafforzare la cultura della prevenzione e della sicurezza nei luoghi di lavoro, con risorse dedicate alla formazione dei lavoratori e alla sensibilizzazione dei più giovani. Un impegno che il Governo intende condividere con le organizzazioni sindacali, nel segno di una responsabilità comune verso il futuro del lavoro”, ha concluso Savino.

Re David: Cgil sempre a Portella per strage ’47

“È un privilegio fare il 1 maggio a Portella della Ginestra. La Cgil dal 1947 non ha mai mancato un appuntamento in questo luogo perché è importante capire cosa significa combattere per la libertà e la giustizia sociale, come ci ricordano i morti della strage di Portella. Oggi è un primo maggio per la salute e la sicurezza sul lavoro. Si muore di lavoro perché non si ha rispetto delle persone, perché il lavoro è considerato una merce. Noi dobbiamo rimettere al centro il valore del lavoro e i nostri referendum hanno proprio questo scopo”. Lo ha detto la segretaria Cgil nazionale Francesca Re David, intervenendo alla manifestazione a Portella della Ginestra per commemorare le vittime della strage del ’47.

“400 fermi a Istanbul alla marcia del Primo maggio”

Sono oltre 400 le persone fermate a Istanbul per avere tentato di marciare verso la centrale piazza Taksim, dove sono state vietate manifestazione di massa, in occasione del Primo Maggio. Lo denuncia l’associazione degli avvocati Chd, aggiornando il bilancio dei fermati che in mattinata era arrivato a 180. I manifestanti sono stati fermati nel quartiere di Sisli, dove lavoratori, studenti e attivisti si erano radunati con l’intenzione di celebrare il primo maggio marciando verso Taksim, dove le dimostrazioni sono vietate dal 2013, mentre tutte le strade del centro che portano alla piazza sono chiuse e presidiate dalla polizia.

Cisal: “Lavoro e sicurezza sono un diritto, vanno garantiti”

“In questo Primo maggio non bastano celebrazioni retoriche. È il momento di pretendere che il lavoro torni a essere una priorità concreta dell’agenda politica ed economica del Paese”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Cisal Francesco Cavallaro. “Il lavoro non è una concessione da parte di qualcuno: è un diritto costituzionale, è dignità, è libertà. E questo diritto va difeso con forza, senza tentennamenti, senza compromessi al ribasso. La precarietà diffusa, i salari insufficienti, le condizioni di sicurezza ancora troppo spesso ignorate – ha aggiunto il segretario – sono ferite che non possono essere più tollerate. Solo nel 2024 abbiamo registrato 1.090 morti sul lavoro: quasi tre vittime ogni giorno. Una strage silenziosa che grida vendetta, e che dimostra quanto il lavoro, oggi, troppo spesso uccida invece di emancipare. Servono riforme vere, investimenti veri, tutele vere. Basta slogan: chi lavora deve essere rispettato, tutelato e retribuito in modo giusto”. La Cisal, ha concluso Cavallaro, “rilancia la sua battaglia: lavoro stabile, salari dignitosi, sicurezza garantita, valorizzazione delle competenze. Non ci fermeremo finché ogni lavoratore non potrà tornare a casa sano e salvo, ogni giorno”.

Il post della Commissione europea

La Commissione europea ha pubblicato un post sui social per festeggiare il Primo Maggio. “In occasione della Giornata internazionale del lavoro, celebriamo voi. I creatori, gli esecutori e i pensatori – la più grande risorsa dell’Europa. Saremo sempre al vostro fianco, per costruire un’Europa più equa e inclusiva che vi dia i diritti e le opportunità di cui avete bisogno e che meritate”, si legge. “Questo include – prosegue il post –  parità di retribuzione a parità di lavoro, salari minimi e investimenti nelle competenze, sostegno al reddito minimo, tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori. E molto altro è in arrivo. Stiamo portando avanti – conclude la Commissione – una nuova Unione delle competenze per aiutarvi ad accedere alle competenze necessarie per fare carriera e per assicurarci che siano riconosciute in tutta l’Ue”.

Tre manifestazioni a Tunisi

A Tunisi, in occasione della Festa dei lavoratori, ci sono stati cortei e sit-in promossi da sindacati, gruppi civici e sostenitori del presidente Kais Saied: hanno animato l’avenue Habib Bourguiba e le sue adiacenze, in un clima sorvegliato da un discreto dispositivo di sicurezza. Un primo raduno è stato organizzato dal potente sindacato Ugtt davanti alla propria storica sede di piazza Mohamed Ali, durante il quale il segretario generale Noureddine Taboubi e il suo vice hanno denunciato quella che definiscono una crescente “repressione delle libertà sindacali” e riaffermato l’indipendenza del sindacato da ogni pressione politica. Contemporaneamente, davanti al Théâtre Municipal si è svolta una manifestazione in sostegno al presidente Kais Saied, in cui gruppi di cittadini hanno espresso il loro appoggio al capo dello Stato e alle sue riforme, elogiando le misure contro la corruzione e il rafforzamento dell’ordine pubblico. Un terzo presidio ha avuto luogo davanti al Tribunale amministrativo, dove si sono radunate centinaia di persone della società civile per chiedere la liberazione dell’avvocato Ahmed Souab, arrestato il 21 aprile scorso con accuse di terrorismo. I manifestanti hanno denunciato presunti abusi durante l’interrogatorio, chiedendo il rispetto delle garanzie giudiziarie.

Foti: “Sgomento per bandiere titine a Trieste”

“Apprendo con sgomento che a Trieste, in occasione della celebrazione del primo maggio che coincide con la brutale occupazione titina, sono state esposte bandiere jugoslave con la stella rossa, simbolo del regime e dell’oppressione di Tito. Un oltraggio alla memoria delle vittime delle Foibe e degli esuli giuliano-dalmati colpiti dalla violenza dei partigiani comunisti jugoslavi, accecati dall’odio anti-italiano del dittatore. Esprimo ferma condanna per questi gesti vergognosi che richiamano uno dei momenti più dolorosi della storia della nostra Nazione, per troppo tempo ignorata, rimossa e sepolta sotto il peso di un ingiustificabile silenzio”. Lo ha dichiarato il ministro per gli Affari europei, il Pnrr e le politiche di coesione Tommaso Foti.

Il concertone a Roma

Ermal Meta, Noemi e BigMama alla conduzione del Concerto del Primo Maggio in Piazza San Giovanni in Laterano a Roma. Ospite Vincenzo Schettini. Attesi moltissimi protagonisti del panorama musicale italiano: TUTTE LE NEWS LIVE.

Giani: “Serve cultura della sicurezza”

“Oggi celebriamo il lavoro come elemento imprescindibile per la dignità e l’autonomia della persona, diritto costituzionale e fondamento dello Stato e di una società sana, ma purtroppo non possiamo parlare di lavoro senza ricordare le tragedie che troppo spesso sono collegate ad esso, morti bianche che ogni anno cerchiamo di sconfiggere e invece sottolineano che il nostro impegno è ancora insufficiente, che la nostra rabbia non basta, che serve un cambio di mentalità verso una cultura della sicurezza e del rispetto per la vita che tutti intuiamo come necessaria, ma è difficile da tradurre in pratica”. A dirlo il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani che oggi, 1 maggio, ha preso parte a Montemurlo (Prato) alla manifestazione nazionale organizzata dai sindacati confederali per la Festa del lavoro ed all’intitolazione di una via a Luana D’Orazio, la 22enne che 4 anni fa, il 3 maggio 2021, in un’azienda tessile di Montemurlo, è morta stritolata in un orditoio.

Corteo a Portella della Ginestra per vittime strage

Con lo slogan “Partigiani del lavoro”, scritto anche sulle magliette rosse indossate da molti sindacalisti, centinaia di persone hanno partecipato alla manifestazione organizzata dalla Cgil siciliana e dalla Camera del lavoro di Palermo a Portella della Ginestra, per commemorare il 78° anniversario della strage del Primo maggio del 1947 quando furono assassinate 11 persone tra braccianti, contadini, donne e bambini. 

L’intervento di Landini a Roma

In foto, un momento dell’intervento del segretario generale dell Cgil a Roma.

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Landini: “senza risposte dal governo pronti a mobilitazione”

“Se dal governo non ci saranno risposte adeguate, credo si debba aprire una fase di mobilitazione e di sostegno alla piattaforma unitaria per la sicurezza sul lavoro”. Lo dice il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, concludendo dal palco ai Fori Imperiali a Roma la manifestazione del Primo maggio, in vista dell’incontro dell’8 maggio, che si augura sia “di trattativa vera”. “Dobbiamo usare tutti gli strumenti democratici, anche quello del voto. Un diritto conquistato quello di andare a votare”, aggiunge poi Landini riferendosi ai referendum dell’8 e 9 giugno su lavoro e cittadinanza, tra cui c’è anche un quesito sulla sicurezza.

Landini: “Festa del lavoro ma c’è poco da festeggiare”

“Il primo maggio è una festa ma se pensiamo alla situazione che c’è, ai livelli di precarietà, di povertà, al fatto che si continua a morire sul lavoro, non cè nulla da festeggiare. E’ il momento di mobilitarci per cambiare la situazione”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dal palco ai Fori Imperiali a Roma per il Primo maggio, sotto lo slogan “Uniti per un lavoro sicuro”, ricordando “innaniztutto che il Primo maggio festa del lavoro non ce lo ha regalato nessuno, è stato una conquista. I diritti non ce li ha regalati nessuno”. “L’obiettivo – rimarca – è che nessuno deve più morire sul lavoro. Non è il momento della propaganda ma di affrontare seriamente la questione. C’è da tempo una piattaforma di Cgil, Cisl Uil sulla sicurezza e va aperta una vera trattativa. Quando si parla dei soldi dell’Inail, quei soldi sono già stanziati, non ci possono vendere due volte la stessa cosa, e sono i soldi dei lavoratori. Comunque è il momento di spendere bene i soldi Inail e aumentare la spesa nella sanità, nei controlli, non è il momento di aumentare la spesa per le armi. Non abbiamo bisogno di armarci ma di tutelare la salute e sicurezza. Basta ipocrisie, se non si investe, si continuerà a morire. Finché salute e sicurezza verranno considerate un costo, si continuerà a morire – ripete -. Al centro bisogna mettere la persona, non il profitto”. Landini poi si rivolge anche alle imprese: “Sono pronte a fare con noi una battaglia vera, a fare una patente a punti vera?”. 

Primo Maggio, da Bangkok a Madrid: le manifestazioni nel mondo

Cortei, raduni, e anche alcune proteste, vanno in scena per la Festa dei Lavoratori, celebrata in molti Paesi. Dalle Filippine alla Germania, passando per la Corea del Sud, ecco le immagini.

Lepore: “Senza salari dignitosi non si può vivere”

“Ogni lavoro dovrebbe essere equamente pagato: questo nel nostro Paese non succede e noi, insieme, ci dobbiamo ribellare a questo stato di cose. Ha fatto bene il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che dobbiamo ringraziare, a ricordarci” quanto i salari reali nel nostro Paese siano inferiori a quelli del 2008 e “ha fatto bene perché esiste nel nostro Paese un fenomeno di svalutazione interna che ha eroso le nostre retribuzioni, I salari reali sono diminuiti dell’8% dal 2000 al 2023, mentre nel il resto di Europa sono cresciuti del 5,3%”. Così il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, in un passaggio del suo intervento alla celebrazione del Primo Maggio organizzate da Cgil Cisl e Uil in Piazza Maggiore e ribattezzata ‘Uniti per un lavoro’. Il capoluogo emiliano, ha osservato, “ha una disoccupazione al 3%:  dovremmo dire che siamo in piena occupazione eppure sfido chiunque di noi, anche il sottoscritto come primo cittadino, a dire che in questo momento nella nostra città non ci sono più disuguaglianze”.

Corteo a Milano dedicato a Liliana Segre

Alcune migliaia di persone hanno partecipato al corteo del primo maggio organizzato dai sindacati a Milano. Partiti da porta Venezia, i manifestanti sono arrivati in piazza Scala dietro allo striscione di testa con lo slogan nazionale ‘uniti per un lavoro sicuro’. Dal palco allestito davanti alla sede del Comune di Milano si sono alternati al microfono delegati e delegate sindacali e i segretari milanesi di Cgil, Cisl e Uil, Luca Stanzione, Giovanni Abimelech, Enrico Vizza. “Il primo maggio del 1945 veniva liberata dal campo di Ravensburg Liliana Segre. Questo primo maggio milanese lo dedichiamo a lei, ogni volta che ti insultano Liliana, noi siamo al tuo fianco”, ha detto dal palco il segretario milanese della Cgil Luca Stanzione.

Fratoianni(Avs): “Su stipendi Meloni insulta chi lavora”

“Sono a Gerusalemme, ma le parole di Meloni sugli stipendi sono un insulto a chi lavora, di fronte a cui non si può tacere. Ancora una volta parla di un’Italia che non esiste nella vita reale di tutti i giorni degli italiani”. Lo scrive sui social Nicola Fratoianni di Avs.

Urso: “Prima il lavoro”

“Prima il lavoro. Buon Primo maggio”. Lo scrive su X il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, accompagnando il testo con una grafica che evidenzia la crescita dell’occupazione (un milione di nuovi posti in due anni), del Pil (+0,3% nel primo trimestre 2025) e delle retribuzioni in Italia (+2,3% nel 2024). 

A Torino bruciate bandiere Usa, Israele e Ue

Attivisti hanno bruciato una bandiera Usa, di Israele e dell’Europa al termine del corteo in piazza solferino a Torino.

bandiere

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Corteo a Trieste: “Più sicurezza sul lavoro”

Lavoro “più sicuro” e “dignitoso”: è quanto chiedono Cgil, Cisl e Uil che oggi, primo maggio, hanno dato vita a un corteo a Trieste per rivendicare i diritti dei lavoratori. Tra le 2.500 e 3mila persone, secondo le stime della Questura, hanno sfilato lungo le vie del centro, partendo da campo San Giacomo e arrivando a piazza Unità d’Italia. In apertura le bandiere delle tre sigle sindacali, a seguire lo striscione di Wartsila e uno portato da giovani con su scritto “Liberi di lottare per un lavoro dignitoso”.

Calenda: “Serve salario minimo contro lavoro povero”

“In Italia ci sono milioni di persone che lavorano tutto il giorno e non riescono a mantenersi, cioè sono povere pur lavorando. L’unica risposta possibile è il salario minimo perché sotto i 9 euro l’ora non deve lavorare nessuno”. Lo dichiara il leader di Azione Carlo Calenda. 

Bombardieri: “Su sicurezza segno apertura governo ma serve di più”

“Non c’era un solo euro di investimenti sulla sicurezza” sul lavoro. “Ora c’è un segnale di apertura: meglio tardi che mai, ma 600 milioni su una disponibilità di 1 miliardo e mezzo dell’Inail sono ancora pochi e, peraltro, sono comunque soldi delle aziende e dei lavoratori. Va bene, comunque, cominciare la discussione e siamo pronti al confronto con il governo, ma bisogna avere consapevolezza che la sicurezza non è solo una questione economica”, dice il segretario generale della Uil PierPaolo Bombardieri parlando a margine della manifestazione per il Primo maggio a Montemurlo (Prato). 

Bombardieri: “Siamo stanchi delle parole di cordoglio”

“Tutti hanno fatto riferimento alle sollecitazioni sia del Presidente della Repubblica sia del Santo Padre, ma non basta dirsi d’accordo con quei richiami, servono coerenza e fatti concreti: di parole saremmo stanchi e di cordoglio non sappiamo più che farcene”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri parlando a margine di una manifestazioni in corso a Montemurlo (Prato) per il Primo Maggio dedicato in particolare quest’anno alla sicurezza sul lavoro.

Cgil Cisl-Uil a Casteldaccia, omaggio a 5 operai morti

Giuseppe Miraglia, Roberto Raneri, Epifanio Alsazia, Ignazio Giordano, Giuseppe La Barbera. Sono i 5 operai morti il 6 maggio dell’anno scorso mentre intervenivano sulla rete fognaria a Casteldaccia: i loro nomi sono stati pronunciati dal palco allestito in piazza Martire, nella cittadina in provincia di Palermo, dove è cominciata la manifestazione nazionale di Cgil, Cisl e Uil per il Primo maggio, che si concluderà con l’intervento della leader sindacale Daniela Fumarola. Il processo per la morte dei cinque lavoratori non si è ancora aperto. 

Schlein: “Meloni continua a mentire a viso aperto”

“Buon 1 maggio a tutte le lavoratrici e i lavoratori che tengono insieme questo Paese, il Pd è al loro fianco. Abbiamo tanto da fare per migliorare le condizioni materiali di chi lavora. Serve una legge sul salario minimo: la maggioranza l’ha voluta bloccare. Meloni ha voltato le spalle a 3 milioni e mezzo di lavoratrici e lavoratori poveri. Continua a mentire a viso aperto sui numeri. Dice che non c’è un problema salariale in Italia e invece l’Istat lo ha confermato: i salari sono più bassi dell’8% rispetto al 2021”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein in piazza a Roma.

La ministra Calderone a Sky TG24: “Dobbiamo assumerci responsabilità collettiva”

“Ci presentiamo al tavolo l’8 maggio con una vera volontà di individuare percorsi aggiuntivi sulla sicurezza sul lavoro”, ha spiegato la ministra: L’ARTICOLO.

Schlein alla maggioranza: “Approvare il salario minimo”

“Chiediamo alla maggioranza un segno tangibile: l’approvazione di un salario minimo con cui con le altre opposizioni stiamo continuando a insistere. È un tema sul quale abbiamo già raccolto le firme per cui speriamo di calendalizzarlo presto e di discuterlo”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein in piazza oggi a Roma. 

Mamma Luana D’Orazio: “Non è stato fatto nulla per le morti sul lavoro”

A Torino fantocci di Trump e della premier

Durante il corteo del Primo Maggio a Torino sono apparsi dei fantocci in gommapiuma con le sembianze del presidente Usa Donald Trump, della premier italiana Giorgia Meloni in abiti del Ventennio, e di Bruno Vespa con in mano una telecamera con la scritta “Telemeloni”.

L’1 maggio a Buenos Aires. VIDEO

Bombardieri: “Si muore più per il lavoro che per la mafia”. VIDEO

Turchia, 1 maggio vietato: 180 arresti in cortei a Istanbul

È di 180 arresti il provvisorio bilancio dell’1 maggio a Istanbul. A renderlo noto è l’emittente dell’opposizione HalkTv, secondo cui scontri tra cortei decisi a forzare i divieti e la polizia hanno avuto luogo nelle vicinanze di Piazza Taksim e nei quartieri di Mecidiyekoy e Sisli. Già da ieri migliaia di poliziotti hanno transennato la centralissima e simbolica piazza Taksim, che il prefetto della città ha chiuso a qualsiasi forma di manifestazione, negando a sindacati, attivisti e opposizione quello che da sempre è un luogo simbolo di scontro politico. Oltre alle transenne, a rendere impossibile l’accesso a Taksim è il blocco dei mezzi pubblici con 7 fermate della metropolitana chiuse.

Conte: “Governo sordo, prende in giro i lavoratori”

“Basta accontentarsi di questa misera idea di lavoro”, “un risultato che constatiamo oggi dopo decenni di politiche di indebolimento e cancellazione dei diritti. In parte è così. Ma è innegabile che questo sia un governo totalmente sordo che cancella le misure che avevamo messo in campo contro la precarietà e contro il lavoro povero. Questa è una maggioranza che abbiamo colto sul fatto mentre voleva tagliare le ore di formazione sulla sicurezza o i fondi per i familiari delle vittime sul lavoro”, “un governo che continua a prendere in giro i lavoratori. Si sveglia il primo maggio, fa il solito decretino con buona pace dei lavoratori e dei cittadini in difficoltà”. Così sui social il leader del M5s Giuseppe Conte.

Schlein in piazza a Roma, abbraccio con Landini

La segretaria del Pd, Elly Schlein, è arrivata alla manifestazione per il Primo maggio a Roma e ha raggiunto la testa del corteo, diretto a via dei Fori Imperiali, dove è presente il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. Il saluto tra i due con un abbraccio. Schlein e Landini stanno sfilando davanti allo striscione “Per un lavoro stabile, sicuro, tutelato e dignitoso. 8 e 9 giugno si vota sì”.

Landini: “Basta con la propaganda, governo risolva problemi”

“Agli incontri andiamo sempre, però bisogna che si cambi perché finora sono stati finti. Basta con la comunicazione di decisioni già prese. Modelli di confronto così non servono a nulla. È ora di smetterla con la propaganda, è il momento di risolvere i problemi”. Lo dice il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dal corteo a Roma per il Primo maggio, in vista dell’incontro dell’8 maggio sulla sicurezza sul lavoro. “E se vogliono risolvere i problemi, bisogna cominciare a dare le risposte alle richieste che abbiamo avanzato. I confronti devono essere vere e proprie trattative”, rimarca.

Fumarola: “Mai più morti, avanti su grande alleanza”. VIDEO

Fumarola (Cisl): “Proponiamo un grande patto per il dopo Pnrr”

“La quantità del lavoro non è un problema, gli occupati crescono e crescono in diversi settori, semmai abbiamo un problema di qualità del lavoro: ci sono troppe donne ancora fuori dal mercato del lavoro nonostante ci sia stato un incremento positivo nel nostro Paese, soprattutto al Sud. E abbiamo tanti giovani fuori dai perimetri del lavoro, dobbiamo fare in modo di includerli e per farlo bisogna creare nuovo lavoro e quindi mettere a frutto gli investimenti del Pnrr che devono essere spesi presto e bene. Poi abbiamo da gestire la fase successiva e noi proponiamo un grande patto per il lavoro e la responsabilità”. Così la leader della Cisl, Daniela Fumarola, a margine della manifestazione del Primo maggio a Casteldaccia (Palermo).

La piattaforma Cisl sulla sicurezza

“Formazione per i lavoratori e le imprese, incentivi per le aziende che investono in sicurezza, più ispettori perché quelli che ci sono anche se sono stati aumentati non bastano ancora, patente a crediti estesa anche agli altri settori, sorveglianza sanitaria perché la sicurezza non è solo morti sul lavoro ma dobbiamo fare in modo che le persone non si ammalino nei luoghi di lavoro e non vengano aggredite. Il luogo di lavoro deve essere il punto più salubre per uomini e donne che attraverso il lavoro vogliono realizzare i propri obiettivi di vita”. Questa la piattaforma della Cisl che la leader Daniela Fumarola ha spiegato ai cronisti a margine della manifestazione per il Primo maggio, a Casteldaccia (Palermo), sul fronte della sicurezza nei luoghi di lavoro in vista della riunione dell’8 maggio convocata dalla premier Meloni. “Abbiamo una normativa abbastanza all’avanguardia, il vero problema è quanto si applichi, quanta prevenzione si fa, quanta repressione – ha aggiunto Fumarola – La cosa importante è coinvolgere le imprese in una responsabilità praticata, investire in sicurezza non è mai un costo è sempre un vantaggio per qualificare il lavoro”.

Piantedosi: “Buon 1 maggio a forze ordine, pompieri, e prefetture”

“In questa giornata di festa per tutti i lavoratori un ringraziamento particolare va alle donne e agli uomini delle forze dell’ordine, dei vigili del fuoco e al personale delle prefetture. Anche oggi, come ogni giorno, molti di voi sono al lavoro per assicurare il sereno svolgimento delle manifestazioni organizzate per celebrare questa importante ricorrenza, e per garantire la sicurezza delle nostre comunità e il soccorso ai cittadini. La vostra dedizione e il vostro impegno al servizio del Paese sono un esempio prezioso. Grazie di cuore per la vostra professionalità e il vostro instancabile impegno a tutela di noi tutti. Buon Primo Maggio”. Così il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, su X. 

Corteo a Torino partito da piazza Vittorio

Partito da piazza Vittorio Veneto il corteo del Primo Maggio a Torino

Torino

©Ansa

Al via il corteo a Roma con Landini

È partito il corteo organizzato a Roma per il Primo maggio di Cgil, Cisl e Uil. Alla testa il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. Al corteo, aperto dallo striscione che riprende lo slogan della giornata “Uniti per un lavoro sicuro”, sono presenti anche una vedova e una mamma di due vittime, un edile e un ascensorista morti a Roma mentre lavoravano. Il corteo ha preso il via da piazza Vittorio, diretto a via dei Fori Imperiali dove si susseguiranno gli interventi dal palco di delegati e pensionati e poi le conclusioni di Landini e, dalle altre piazze, dei leader di Cisl e Uil, Daniela Fumarola e Pierpaolo Bombardieri. 

roma

©Ansa

La vignetta di Marinaccio

Il fumettista ha realizzato per Sky TG24 un disegno in occasione della Festa dei lavoratori: LA VIGNETTA.

Fondi per la sicurezza sul lavoro, quanti soldi ha l’Inail e come vengono spesi. I DATI

Il governo ha annunciato di aver reperito altri 650 milioni di euro per mettere in campo nuove “misure concrete” per migliorare la sicurezza nei posti di lavoro, insieme all’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro. Guardando ai dati degli ultimi anni, però, emerge un paradosso: l’Inail ha soldi a disposizione, ma ne spende meno di quanti ne incassa. Anche di questo si è parlato nella puntata di “Numeri” di Sky TG24 del 30 aprile.

Meloni: “Oltre 1 milione di posti di lavoro creati”

“Il lavoro è uno dei pilastri su cui questo governo ha fondato la sua azione. In due anni e mezzo sono stati creati oltre un milione di posti di lavoro e il numero complessivo degli occupati ha raggiunto il massimo storico: più di 24 milioni e 300 mila. Anche l’occupazione femminile ha toccato il livello più alto di sempre. La disoccupazione è ai minimi da 18 anni a questa parte. Un impegno concreto che continua anche sul fronte della sicurezza, con nuove risorse, più controlli, incentivi e una forte spinta sulla prevenzione e sulla formazione. C’è ancora tanto da fare, ma la direzione è chiara”. Così su X la premier Giorgia Meloni: L’ARTICOLO.

Verso corteo Cgil, no a guerra silenziosa

E’ iniziato il concentramento della Cgil in piazza Vittorio a Roma, dove alle 10 partirà Ii corteo del 1 maggio, il cui tema quest’anno e’ dedicato al tema della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro. “Gli incidenti sul lavoro, sono una vera guerra civile, silenziosa nel nostro paese e non si vede una soluzione”, afferma il segretario generale di Cgil Roma e Lazio Roberto Iovine, mentre tiene uno striscione su cui campeggia la scritta, “La guerra uccide, il lavoro pure”. “Siamo qui in piazza per chiedere alle istituzioni e alle controparti di considerare la sicurezza sul lavoro, non un costo ma un reale investimento, perche’ non si fa profitto sulla pelle dei lavoratori”, ha proseguito. 

Lavoro, Calderone: ‘inversione di rotta su tutti gli stipendi, nessuna rivolta senza Rdc’

“Il presidente della Repubblica ha evidenziato un limite strutturale del nostro paese. I salari in Italia crescono meno della media europea, ma non da oggi. È un dato costante dal 2001. Fortunatamente, nell’ultimo anno c’è stata una prima inversione di rotta, come ha ricordato anche Giorgia Meloni. C’è tanto da fare e i rinnovi contrattuali già chiusi hanno dimostrato la capacità di aumentare i salari. Va sostenuta questa direzione e la buona contrattazione, anche de- centrata. La sfida vera però si chiama produttività, che sosteniamo anche detassando i premi di produttività. Parliamo di 3 milioni di lavoratori che già oggi aggiungono in media 1.500 euro in un anno al proprio stipendio”. In un’intervista a “Il Giornale”, la ministra del Lavoro Marina Calderone risponde così a una domanda sull’appello sui salari rivolto da Sergio Mattarella. 

L’opposizione sembra non avere dubbi: solo l’istituzione del salario minimo risolverà l’emergenza stipendi. È facile demagogia o c’è qualcosa da salvare in questa proposta? “È una proposta che funziona da un punto di vista della comunicazione – replica Calderone – Il salario minimo può esistere solo se si supera la contrattazione e i sindacati lo sanno benissimo. Io preferisco difendere e valorizzare la contrattazione, compresa quella di secondo livello. È il nostro modello, che va migliorato ma non cancellato per inseguire la comunicazione facile”.

Infine, la ministra parla del reddito cittadinanza, abolito dal governo.”Il reddito di cittadinanza ha fallito nella sua missione fondamentale, ossia accompagnare al lavoro. La conferma è nei dati: abbiamo creato un milione di posti di lavoro in più in due anni, dopo aver superato il reddito di cittadinanza. Al contempo abbiamo messo in sicurezza i soggetti più fragili con l’assegno di inclusione, che vale anche di più del reddito di cittadinanza. Non a caso non c’è stata nessuna rivolta sociale, che alcuni avevano incautamente auspicato”.

Crosetto: pensiero speciale a uomini e donne Difesa

“Dietro ogni persona, ogni servizio, ogni progresso, ci sono storie di abnegazione, passione e impegno. Oggi, 1 maggio, celebriamo non solo un diritto sancito dalla nostra Costituzione, ma il cuore pulsante della nostra società: le lavoratrici e i lavoratori, linfa vitale che dà forma al presente e scolpisce il futuro della Nazione. Un pensiero speciale va a chi, come le donne e gli uomini della Difesa, dedica ogni giorno le proprie energie al servizio del nostro Paese, in Italia e all’estero, lontano dagli affetti. Buona Festa del lavoro a tutti!”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto. 

Primo maggio, sindacati in piazza ‘uniti per un lavoro sicuro’

Al via le manifestazioni di Cgil, Cisl e Uil per il Primo maggio. Ad accompagnare la giornata quest’anno è lo slogan “Uniti per un lavoro sicuro”. Una giornata di mobilitazione, dedicata ai temi della salute e sicurezza sul lavoro, che vede tre piazze unitarie, in tre luoghi simbolici, da cui in mattinata prenderanno la parola i tre segretari generali: Maurizio Landini ai Fori Imperiali a Roma, Daniela Fumarola a Casteldaccia (Palermo), Pierpaolo Bombardieri a Montemurlo (Prato). Luoghi per ricordare le tante vittime e dire basta. Nel pomeriggio, poi, il tradizionale concertone a Roma, che torna in piazza San Giovanni, dopo la parentesi dello scorso anno al Circo Massimo, e che verrà trasmesso in diretta su Rai 3.  Ognuno ha scelto una piazza per celebrare la festa dei lavoratori mettendo al centro la vita delle persone: Landini a Roma perché la capitale, come la regione Lazio, è maglia nera per l’aumento dei morti sul lavoro. Fumarola è a Casteldaccia, luogo di una delle tragedie con il bilancio più pesante: il 6 maggio dell’anno scorso cinque operai persero la vita mentre eseguivano lavori sulla rete fognaria. Bombardieri a Montemurlo per ricordare Luana D’Orazio, morta il 3 maggio 2021 a 22 anni mentre lavorava in una azienda tessile, stritolata da un macchinario. Un’altra cerimonia è poi prevista nel pomeriggio, intorno alle 14, sempre a Montemurlo, dove su iniziativa del comune sarà intitolata una strada alla giovane operaia e mamma, e sarà presente la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone.  Per le manifestazioni i sindacati a Roma hanno organizzato anche un corteo, in partenza intorno alle 9 da piazza Vittorio e diretto a via dei Fori Imperiali; dalle 10 circa, nelle piazze si susseguiranno gli interventi dal palco di delegate e delegati, pensionate e pensionati e quindi le conclusioni dei leader previste poco dopo mezzogiorno: nell’ordine interverranno Bombardieri, Fumarola e Landini. Oltre a queste tre manifestazioni, tante le iniziative in tutta Italia.

Valditara: augurio speciale a lavoratori mondo scuola

“L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”, sancisce la nostra Costituzione. I padri costituenti hanno voluto porre questo principio all’inizio della Carta, a testimonianza del ruolo centrale che il lavoro riveste nella vita democratica. Oggi, nella festa dei lavoratori, voglio rivolgere un augurio speciale a tutti i lavoratori del mondo della scuola”. Lo scrive su X il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. “Grazie per quello che fate ogni giorno – aggiunge –  con passione e dedizione, accompagnando i nostri giovani nel loro percorso di crescita”.

Locatelli: diritto a vita dignitosa per ogni persona

“Festa dei lavoratori: prima di tutto un lavoro che sia davvero per tutti. Non esistono solo i diritti di qualcuno, esiste il diritto di ogni persona di lavorare, mantenersi e avere una vita piena e dignitosa. Per una migliore accessibilità universale ai luoghi di lavoro. Per tutelare la sicurezza di tutti negli spazi lavorativi”. Lo scrive su Facebook il ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli. “Per questo – aggiunge –  dobbiamo, e possiamo, vedere in ogni persona le potenzialità e non i limiti, offrire occasioni e credere nelle capacita’ di ciascuno, con fiducia. Per far crescere il nostro Paese, senza lasciare indietro nessuno”.

1 maggio, Brunetta: per sicurezza partecipazione corpi intermedi

“A partire da chi ricopre responsabilità istituzionali, il Primo Maggio rappresenti un’occasione per rinnovare l’impegno a dare concretezza e sempre maggiore effettività alle conquiste del mondo del lavoro, in termini di tutele della persona che lavora e di giustizia sociale. La svolta nella sicurezza sul lavoro passa dalla partecipazione attiva di corpi intermedi e rappresentanze sociali”. Cosi’ il presidente del Cnel Renato Brunetta, in un articolo a doppia firma con il presidente dell’Inail Fabrizio D’Ascenzo pubblicato oggi sul Corriere della Sera. “L’auspicio – aggiunge – è contribuire alla definizione di una strategia nazionale di prevenzione e protezione, accompagnata da un piano d’azione concreto, in grado di allineare il nostro Paese alle piu’ virtuose esperienze europee e internazionali. Come universalmente riconosciuto, il quadro normativo italiano in materia è tra i piu’ avanzati al mondo, grazie anche all’azione dell’attuale governo, e a quella dei governi che si sono succeduti nel tempo. Quello che manca e’ la piena effettività delle tutele. L’effettività deve essere un impegno e una responsabilita’ di tutti. Nessuno escluso. Ne va non solo della nostra coesione sociale, ma anche della nostra civiltà e della nostra democrazia”.

Meloni: “Oltre 1 milione di posti di lavoro creati”

Sul lavoro “c’è ancora tanto da fare, ma la direzione è chiara”. Lo scrive in un post su X la premier Giorgia Meloni in occasione del primo maggio, ribadendo che “il lavoro è uno dei pilastri su cui questo Governo ha fondato la sua azione”. “In due anni e mezzo sono stati creati oltre un milione di posti di lavoro e il numero complessivo degli occupati ha raggiunto il massimo storico: più di 24 milioni e 300 mila. Anche l’occupazione femminile ha toccato il livello più alto di sempre. La disoccupazione è ai minimi da 18 anni a questa parte”, rivendica la premier, parlando di “ui impegno concreto che continua anche sul fronte della sicurezza, con nuove risorse, più controlli, incentivi e una forte spinta sulla prevenzione e sulla formazione”. “Buon Primo Maggio a chi lavora, a chi cerca un’occasione, a chi non si arrende e ogni giorno contribuisce – in tanti modi diversi – alla crescita dell’Italia”, conclude Meloni. PER SAPERNE DI PIU’

1 Maggio: musica, lavoro e ambiente nel maxi concerto di Taranto

Tutto pronto per l’avvio dell’1 Maggio Taranto, il maxi concerto che richiama diverse migliaia di persone e che da anni ha acquisito uno spazio nella scena nazionale tra gli eventi di musica della giornata dedicata alla festa del lavoro. La novita’ di quest’anno, spiegano i promotori, “e’ l’idea di trasformare il concerto in un evento che ricordi gli storici raduni internazionali, con ospiti come Tommy Cash, il performer estone direttamente dall’Eurovision Song Contest”. Inoltre, la Line-Up dell’evento vede anche Paolo Rossi, Giancane, Il Teatro degli orrori, Pop X, Lamante, Motta e la sua band, Fido Guido & Rockin’Roots Band, Denaldo, La Nina, Mille, Ascanio Celestini, Roberto Angelini e Rodrigo D’Erasmo e Acquachiara, vincitrice di “Musica Contro Le Mafie”. La manifestazione di Taranto, oltre a mettere al centro i temi del lavoro e dell’ambiente, celebra anche i 50 anni di Amnesty in Italia e aderisce alla campagna “R1PUD1A” (che richiama l’art 11 della Costituzione) contro le guerre lanciata a novembre da Emergency.

1 maggio, Cirio: corteo a Novara e visita a barista centenaria

Primo Maggio nel Novarese  per il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio. In mattinata il presidente partecipera’ al corteo organizzato dai sindacati confederali e a seguire sara’ nel piccolo paese di  Nebbiuno, sulle colline del Lago Maggiore per salutare, nel giorno della festa dei lavoratori, Anna Possi, 100 anni,  la barista piu’ anziana d’Italia e ringraziarla per il suo esempio, il suo lavoro e il suo servizio a favore della  comunita’. Da  66 anni il locale della signora Anna, il “Bar Centrale” , che apre puntualmente ogni mattina alle 7, e’ un punto di riferimento per residenti e turisti. Non e’ solo un luogo dove prendere un caffe’, ma un vero e proprio centro multifunzionale: punto informazioni, ufficio turistico e persino spazio di consegna per ricette mediche. Figlia di ristoratori di Vezzo, frazione di Gignese, alle pendici del Mottarone,  Anna Possi ha cominciato in una trattoria in cui i genitori, in tempi di guerra, preparavano la polenta per i partigiani che si nascondevano dai tedeschi. Poi si e’ trasferita a Novara e a Genova, fino ad arrivare a Nebbiuno. Nello scorso Novembre è stata insignita del titolo di Commendatore.

1 maggio, Giannini: a Concertone sarà grande festa in sicurezza

“Siamo convinti che domani sara’ una grande festa e ci sara’ una grande partecipazione come tutti gli anni e chiaramente ci saremo per garantire la sicurezza”. Cosi’ il Prefetto di Roma Lamberto Giannini al termine del Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, in Prefettura, a Roma. 





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