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Primo maggio, sindacati in piazza. Meloni: “Un milione “


Oggi, 1° maggio, l’Italia celebra la Festa dei Lavoratori con cortei, interventi sindacali e un acceso dibattito politico che mette al centro il lavoro, la sicurezza e la dignità. Le piazze di tutto il Paese si animano di voci, striscioni e richieste di cambiamento, mentre i leader politici si confrontano in tempo reale, anche attraverso i social. Di pomeriggio poi il Concertone.

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Manifestazioni di Cgil, Cisl e Uil.

Ad accompagnare la giornata quest’anno è lo slogan Uniti per un lavoro sicuro. Una giornata di mobilitazione, dedicata ai temi della salute e sicurezza sul lavoro, che vede tre piazze unitarie, in tre luoghi simbolici, con i tre segretari generali: Maurizio Landini ai Fori Imperiali a Roma, Daniela Fumarola a Casteldaccia (Palermo), Pierpaolo Bombardieri a Montemurlo (Prato). Luoghi per ricordare le tante vittime e dire basta. Nel pomeriggio, poi, il tradizionale concertone a Roma, che torna in piazza San Giovanni, dopo la parentesi dello scorso anno al Circo Massimo, e che verrà trasmesso in diretta su Rai 3. 

Concertone, oltre 50 artisti sul palco: i più attesi

Il Concertone del Primo Maggio a piazza San Giovanni a Roma, ha preso il via su Rai3 alle 15.15 con Leo Gassmann. Al giovane artista il compito di portare sul palco l’immancabile Bella Ciao. Oltre 50 gli artisti che si alternano fino a stanotte. Tra i piò attesi, in serata, a partire dalle 20 Alfa, Lucio Corsi, Elodie, Brunori Sas, Giorgia, Ghali, Achille Lauro. La chiusura, intorno a mezzanotte è affidata al dj e producer Gabry Ponte.

Il Concertone omaggia papa Francesco. Le sue parole sono riecheggiate in una piazza San Giovanni che già dal primo pomeriggio è piena. “La musica è bellezza e strumento di pace, una lingua che tutti i popoli in diversi modi parlano, e raggiunge tutti i cuori“.

“Sul lavoro troppe incertezze, troppi infortuni, troppe morti. Chi va a lavorare deve avere la certezza di tornare a casa”, ha detto Ermal Meta, conduttore del Concertone del Primo Maggio insieme a Noemi e BigMama, affiancati da Vincenzo Schettini, ricordando il tema scelto quest’anno dai sindacati “Uniti per un lavoro sicuro”.

Le parole del Papa sulla sicurezza sul lavoro

“Sono 2469 gli uomini e le donne che dal 2023 hanno perso la vita sul lavoro, 338 solo nei primi mesi di quest’anno, tre persone al giorno che non fanno ritorno a casa dal lavoro”. Noemi, Ermal Meta e BigMama dal palco ricordano i numeri dell’emergenza sicurezza sul lavoro. E risuonano anche le parole di papa Francesco: “A volte sembra di sentire un bollettino di guerra. Questo accade quando il lavoro si disumanizza, e invece di essere uno strumento con cui l’essere umano realizza se stesso, diventa una corsa esasperata al profitto, E questo è brutto. La sicurezza sul lavoro è come l’aria che respiriamo, ci accorgiamo della sua importanza quando viene tragicamente a mancare ed è sempre troppo tardi. Siamo esseri umani e non macchinari, persone uniche e non pezzi di ricambio”.

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Landini: “Senza risposte dal governo pronti alla mobilitazione”

“Se dal governo non ci saranno risposte adeguate, credo si debba aprire una fase di mobilitazione e di sostegno alla piattaforma unitaria per la sicurezza sul lavoro”, dice il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, concludendo dal palco ai Fori Imperiali a Roma la manifestazione del Primo maggio, in vista dell’incontro dell’8 maggio, che si augura sia “di trattativa vera”. “Dobbiamo usare tutti gli strumenti democratici, anche quello del voto. Un diritto conquistato quello di andare a votare”, aggiunge poi Landini riferendosi ai referendum dell’8 e 9 giugno su lavoro e cittadinanza, tra cui c’è anche un quesito sulla sicurezza. 

Fumarola (Cisl): “Morti sul lavoro? Questa vergogna deve finire”

“Ogni anno continuano ad esserci più di mille vittime nel nostro Paese. Tre al giorno. Sono vite spezzate, sogni infranti, famiglie distrutte. Tutto perduto per sempre. Come è stato per Epifanio, per Giuseppe, per Ignazio, per Roberto, per Giuseppe, quel maledetto 6 maggio di un anno fa, proprio qui a Casteldaccia. Ma solo l’anno scorso è successo anche all’Esselunga di Firenze, alla centrale Enel di Suviana, al deposito Eni di Calenzano… e tanti tanti altri. Ad unire i punti, in una mappa geografica d’Italia in cui ogni giorno si consuma una tragedia, si allunga una scia di sangue che attraversa cantieri, fabbriche, campi, strade… Questa vergogna deve finire”, ha affermato la leader della Cisl, Daniela Fumarola, dal palco della manifestazione per il Primo maggio, a Casteldaccia (Palermo).

Bombardieri: “Battaglia per la vita ricordando Luana”

“Abbiamo scelto Montemurlo per ricordare la giovanissima Luana, che, qui, ha perso la vita perché furono manomessi i dispositivi di sicurezza al macchinario sul quale lavorava. Un dramma, quello delle morti sul lavoro, anche per chi rimane, per le famiglie, per le comunità che vivono queste tragedie. Persone che spesso sono lasciate sole. Ecco perché dobbiamo continuare questa battaglia per la vita e per la dignità ed è da Montemurlo, insieme a Emma, la mamma di Luana, che è qui con noi, che vogliamo lanciare il nostro messaggio del Primo Maggio”, ha detto il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri parlando a margine dell’iniziativa in corso a Montemurlo, in provincia di Prato. Montemurlo ospita una delle manifestazioni nazionali indette per il Primo maggio dai sindacati con lo slogan ‘Uniti per un lavoro sicuro’. 

I sindacati scendono in piazza

Le principali città italiane sono state attraversate da cortei organizzati da CGIL, CISL e UIL, che chiedono misure urgenti per la sicurezza sul lavoro e salari più equi. “Basta propaganda, lavorare non può significare rischiare la vita. Servono ispettori e controlli, ora!”, ha detto Landini a Roma. A Casteldaccia, in Sicilia, Gianna Fracassi della CISL rende omaggio alle vittime degli infortuni sul lavoro, mentre a Montemurlo, in Toscana, Pierpaolo Bombardieri della UIL insiste: “Basta parole, vogliamo fatti concreti per la sicurezza”. A Milano, i sindacati di base guidano una manifestazione parallela, criticando le politiche del governo e rilanciando la battaglia per il salario minimo.

Meloni: “Abbiamo creato tanti posti di lavoro, ma resta tanto da fare”

La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, interviene in diretta con un video sui suoi canali social, mentre i cortei animano le città. “Il lavoro è la nostra priorità. Abbiamo creato oltre un milione di posti di lavoro in due anni e mezzo, e oggi annunciamo nuovi fondi per la sicurezza sul lavoro. L’8 maggio incontreremo le parti sociali per costruire soluzioni condivise”, dichiara. Meloni sottolinea i dati positivi sull’occupazione, con la disoccupazione ai minimi storici, ma il suo messaggio scatena reazioni contrastanti: c’è chi applaude i numeri, chi critica la mancanza di misure per i salari. Proprio ora, il Consiglio dei Ministri sta discutendo un pacchetto di interventi per la prevenzione degli infortuni, come annunciato dalla premier. Su X, il post di Meloni con il video sta generando migliaia di interazioni, tra sostenitori e critici che chiedono più attenzione alla precarietà.

Voci dall’opposizione: il dibattito infiamma i social

I leader dell’opposizione non stanno a guardare e usano i social per rispondere in tempo reale. Elly Schlein, segretaria del PD, pubblica un post su X mentre i cortei proseguono: “Oggi è la festa di chi lotta per il lavoro dignitoso. Serve un salario minimo e stop alle morti sul lavoro. Non possiamo accettare questa strage silenziosa”. Il messaggio sta raccogliendo migliaia di like, ma anche critiche da chi rimprovera al PD i limiti delle passate gestioni. Giuseppe Conte, leader del M5S, attacca il governo su X: “Meloni parla di successi, ma i lavoratori vivono salari da fame e insicurezza. Il salario minimo è un’urgenza, non un’opzione”.  Intanto, Matteo Salvini, vicepremier e leader della Lega, twitta: “Sosteniamo le imprese per creare lavoro stabile e ben pagato. Buon Primo Maggio a chi costruisce l’Italia ogni giorno”. 

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Salario minimo al centro: la polemica divampa 

Il salario minimo domina il dibattito di questa giornata. I sindacati, affiancati da PD e M5S, lo presentano come una necessità improrogabile, mentre il governo lo considera rischioso per le piccole imprese. In diretta da Palazzo Chigi, il Ministro del Lavoro, Marina Elvira Calderone, risponde alle domande dei giornalisti: “Stiamo migliorando le condizioni di lavoro, ma il salario minimo non è la risposta giusta. Serve equilibrio”. La dichiarazione sta già generando reazioni su X, dove l’hashtag #SalarioMinimo è tra i trend del momento, con storie di lavoratori che condividono le loro difficoltà. Nelle piazze, gli striscioni contro la precarietà e il condono fiscale sono ovunque. I sindacati di base, in particolare, accusano il governo di favorire gli evasori invece di tutelare i lavoratori. La tensione è palpabile, ma le manifestazioni restano pacifiche. 

A Torino bruciate bandiere Usa, Israele e Ue

Al termine del corteo del Primo Maggio dal palco di piazza Solferino sono state bruciate una bandiera Usa, di Israele e dell’Europa. L’azione è stata compiuta da esponenti dei collettivi antagonisti, che hanno aderito allo spezzone sociale.

 

 





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