Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

L’ambasciatore Jia, ‘Cina e Italia promuovono scambi e apprendimento reciproco tra civiltà’


Giornale Diplomatico *

 

Prestiti aziendali immediati

anche per liquidità

 

«Apprezzando e condividendo reciprocamente la propria bellezza, Cina e Italia promuovono insieme gli scambi e l’apprendimento vicendevole tra civiltà». Lo afferma Jia Guide, ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese in Italia, che analizza a tutto campo le relazioni e gli scambi tra Cina e Italia in un ampio articolo scritto per il quotidiano «Giornale Diplomatico».
«Nel 2025 ricorre il 50mo anniversario dell’instaurazione delle relazioni diplomatiche tra Cina e Unione Europea, nonché il 55° anniversario delle relazioni diplomatiche tra Cina e Italia. L’Italia è un membro fondamentale dell’Unione Europea e le relazioni sino-italiane sono una parte importante delle relazioni sino-europee. Negli ultimi due anni, come Ambasciatore cinese in Italia, ho promosso e testimoniato i fruttuosi risultati ottenuti dagli scambi e dalla cooperazione bilaterale in vari ambiti. Mi sono profondamente reso conto che l’amicizia tra Cina e Italia affonda le sue radici nella storia e si basa sull’opinione pubblica, che gli scambi interpersonali sono da sempre un importante pilastro delle relazioni bilaterali e che c’è uno scenario luminoso sulla strada che consente ai due Paesi di procedere insieme.
Essendo due antiche civiltà, Cina e Italia possono rispettarsi, apprezzarsi e imparare l’una dall’altra, dando l’esempio per lo sviluppo delle relazioni tra Paesi con sistemi sociali e background culturali diversi.
Se si possono valicare mari e monti, l’amicizia non può svanire. Oltre duemila anni fa, Zhang Qian della dinastia Han occidentale compì due missioni in Asia centrale e aprì la Via della Seta che andava da est a ovest, collegando Chang’an e Roma. Da Gan Ying della dinastia Han orientale, inviato alla ricerca di Daqin (cioè l’antico impero romano), a “Il Milione” di Marco Polo, che scatenò il primo grande interesse per la Cina in Occidente, fino a Xu Guangqi e Matteo Ricci, che tradussero insieme gli “Elementi di geometria”, a Giuseppe Castiglione, che divenne pittore di corte della dinastia Qing e lasciò il dipinto “I cento cavalli” e altri capolavori, nel grande quadro spazio-temporale degli scambi tra Oriente e Occidente brillano le figure di tanti pionieri cinesi e italiani.
Al China Millennium Monument, nel rilievo “Cento famosi personaggi storici che hanno influenzato lo sviluppo della storia cinese”, ci sono soltanto due stranieri, cioè i due italiani: Marco Polo e Matteo Ricci, a dimostrazione della lunga storia che contraddistingue gli scambi amichevoli tra i due Paesi.
“Gli oltre duemila anni di storia degli scambi sono diventati una garanzia per la longevità e il continuo consolidamento della tradizionale amicizia tra Cina e Italia”. Proprio come affermato dal presidente Xi Jinping, nelle coordinate del nuovo millennio, continuano a emergere rappresentanti dell’amicizia tra Cina e Italia. Il professor Tian Dewang, che negli anni Settanta cominciò a tradurre la “Divina Commedia” di Dante, i professori Bertuccioli e Masini, che hanno scritto “Italia e Cina”, e il giurista romano Diliberto, che ha guidato un gruppo per la traduzione della prima versione italiana del “Codice civile cinese”, hanno “aperto la strada” e “costruito ponti” per gli scambi e la cooperazione, testimoniando le profonde radici dell’amicizia sino-italiana e continuando a scriverne nuovi capitoli.
I ponti dell’arte si elevano a Oriente e Occidente – La cooperazione culturale sino-italiana ha sempre occupato un posto di primo piano in Cina ed Europa e i due Paesi hanno mantenuto scambi di alto livello in vari ambiti, tra i quali mostre, pittura, arte, musica e cinema, determinando una meravigliosa collisione caratterizzata “dall’apprezzamento e dalla condivisione della reciproca bellezza”.
Lo scorso anno, i due Paesi hanno organizzato una serie di importanti eventi culturali per commemorare il 700° anniversario della morte di Marco Polo. Nel corso della visita del presidente Sergio Mattarella in Cina, si è svolta con successo la terza conferenza sul Meccanismo di Cooperazione Culturale Cina-Italia, alla quale hanno partecipato circa un centinaio di membri di entrambe le parti. Poi, al Centro Nazionale per le Arti dello Spettacolo di Pechino, il presidente Xi Jinping e la moglie Peng Liyuan, insieme a Mattarella e alla figlia Laura, hanno assistito al concerto “Recondite Armonie – Concerto sulle opere di Puccini”.
La grande mostra di reperti culturali “Viaggio di conoscenze. Il Milione di Marco Polo e la sua eredità fra Oriente e Occidente”, al China Millennium Monument, è stata inaugurata e chiusa rispettivamente della presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dal presidente Mattarella. Inoltre, in Italia si sono svolte le esposizioni dedicate a importanti cimeli culturali dell’antica Cina e alla seta di Suzhou, sono stati organizzati con successo a Roma i concerti dei pianisti Lang Lang e Ju Jin e del compositore Tan Dun, designer cinesi e aziende di marchi di spicco sono stati ospiti di punta della Biennale di Venezia e della Settimana della Moda di Milano.
Nell’ambito di una serie di attività di scambio culturale volte a celebrare quest’anno il 55° anniversario dell’instaurazione delle relazioni diplomatiche tra Cina e Italia, all’inizio dell’anno una mostra di arte contemporanea cinese è stata inaugurata alla Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea in Italia e una mostra di reperti archeologici della regione Puglia si è tenuta al Museo del Mar Cinese Meridionale a Hainan in Cina.
Lo Shanghai International Spring Music Festival ha lanciato la “Stagione di scambi musicali tra Cina e Italia” e il regista italiano Giuseppe Tornatore è stato nominato presidente della giuria dello Shanghai International Film Festival. Successivamente, il Museo Nazionale della Cina organizzerà anche una mostra di scambio di reperti culturali con il Museo Archeologico di Napoli e l’importante musical italiano la “Divina Commedia” comincerà un tour in Cina.
Un’eredità preziosa, un connubio celestiale. La tutela dei beni e del patrimonio culturale è un altro importante esempio dell’amicizia e della cooperazione tra Cina e Italia. Nel 2019, durante la visita in Italia del presidente Xi Jinping, l’Italia ha restituito 796 reperti culturali alla Cina, ponendo una importante pietra miliare nella cooperazione internazionale per il recupero dei beni culturali. Poi, nel 2024, durante la visita del presidente Mattarella in Cina, l’Italia ha restituito altri 56 reperti culturali cinesi, alcuni dei quali hanno oltre 4.000 anni di storia.
Nella Grande Sala del Popolo, i due Capi di tato hanno apprezzato insieme alcune delle reliquie restituite (le ceramiche di Majiayao) e, citando il passato e descrivendo il presente, hanno manifestato l’apprezzamento e il rispetto dei due Paesi per le reciproche civiltà. Il prossimo passo per Cina e Italia sarà condurre una cooperazione di follow-up sulla protezione, il restauro, la ricerca e l’esposizione dei beni culturali e delle opere d’arte restituite, utilizzandole come ponte e collegamento per la promozione degli scambi e dell’apprendimento reciproco tra le civiltà cinese e italiana.
Essendo i Paesi con il maggior numero di siti patrimonio mondiale dell’UNESCO, Cina e Italia hanno stabilito anche un buon partenariato su tali patrimoni culturali, contribuendo a creare un nuovo modello per la cooperazione internazionale in materia. La creazione di relazioni amichevoli tra tre coppie di siti – il Lago dell’Ovest di Hangzhou e la Città vecchia di Verona, i terrazzamenti di riso Hani dello Yunnan e i paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, il Palazzo d’Estate a Pechino e Villa d’Este a Tivoli – non solo ha approfondito la cooperazione bilaterale nel campo della tutela e del restauro dei patrimoni culturali, ma ha anche promosso la cooperazione pragmatica tra i due Paesi in vari campi, come l’economia locale, il commercio, l’istruzione e il turismo, ottenendo buoni risultati secondo cui 1+1>2.
Progredire insieme in armonia con comuni. progetti spaziali. Gli scambi scientifici e tecnologici sono una parte importante del dialogo tra le civiltà e un mezzo importante per promuovere il progresso comune di tutta l’umanità.
L’Italia è stata uno dei primi Paesi occidentali a firmare accordi di cooperazione scientifica e tecnologica con la Cina. La “Settimana Italia-Cina della Scienza, della Tecnologia e dell’Innovazione” si è svolta con successo per tredici edizioni da quando è stata istituita nel 2010. Questa piattaforma ha agevolato la connessione di oltre 6.200 tecnologie di entrambe le parti, diventando il maggior evento di scambio tecnologico di più alto livello tra Cina ed Europa. Inoltre, la cooperazione sino-italiana per la tutela ambientale è iniziata presto e ha buone basi. Entrambe le parti hanno ottenuto risultati positivi nella cooperazione nei settori dei materiali e delle tecnologie energetiche pulite, dell’efficienza energetica, della risposta ai cambiamenti climatici e della protezione della biodiversità. Le aziende cinesi produttrici di energia eolica hanno partecipato alla costruzione del primo parco eolico offshore in Italia, mentre le principali imprese italiane nel settore fotovoltaico hanno creato centri di ricerca e sviluppo in Cina, contribuendo così alla trasformazione ecologica di entrambe le parti e portando benefici concreti alle popolazioni dei due Paesi.
Infine, la cooperazione aerospaziale è un settore chiave della cooperazione scientifica e tecnologica sino-italiana. Dal lancio del primo satellite cinese per il rilevamento di particelle di materia oscura “Wukong”, sviluppato con la partecipazione di scienziati italiani, al lancio del satellite di monitoraggio elettromagnetico sino-italiano “Zhang Heng 1”, fino al Chang’e 6 dotato di un riflettore angolare laser italiano per ottenere il primo campionamento del lato nascosto della luna nella storia dell’umanità, Cina e Italia non solo stanno portando avanti una cooperazione tecnica, ma hanno anche compiuto passi importanti nella ricerca comune della comprensione umana dell’universo. Il presidente Xi Jinping ha donato al presidente Mattarella un campione di suolo lunare, simbolo della fiducia e dello spirito di condivisione che caratterizza il rapporto tra i due Paesi nel campo della cooperazione aerospaziale.
Ricordo ancora il “tweet spaziale” dell’astronauta italiana Samantha Cristoforetti dalla Stazione Spaziale Internazionale, in cui ha citato l’antico testo cinese “Prefazione al Padiglione delle orchidee”: “Mirando in alto scorgo l’immensità del cosmo, chinando il capo scruto la moltitudine del mondo. Lo sguardo vola, il cuor s’espande, dei sensi al culmine la gioia giunge, e in vero è questa la felicità”. Inoltre, ha anche condiviso le vedute dallo spazio, diurne e notturne, della Baia di Bohai e di Pechino, che sono diventate una parte della bellissima storia di integrazione e comprensione culturale dell’esplorazione scientifica e tecnologica.
Essere al passo con i tempi e creare un futuro migliore. I giovani sono la forza più attiva ed energica dell’umanità e anche il futuro delle relazioni sino-italiane e sino-europee deve risiedere in loro. Nel 2019, il presidente Xi Jinping ha risposto agli studenti del Convitto Nazionale di Roma, incoraggiandoli a essere inviati dell’amicizia tra Cina e Italia. Nel 2023, l’istituto ha organizzato il primo e il più grande campus estivo in Cina dopo la pandemia, nel corso del quale oltre 170 studenti hanno sperimentato direttamente la cultura cinese.
Durante la sua visita in Europa dello scorso anno, il presidente Xi Jinping ha proposto un’importante iniziativa per raddoppiare la portata degli scambi dei giovani europei in Cina nel triennio successivo. Non molto tempo fa, 106 studenti provenienti da diciassette università italiane hanno effettuato un viaggio studio di dieci giorni a Xi’an, Chengdu e Pechino. Sono orgoglioso non solo del fatto che sono stati il primo gruppo dell’iniziativa “L’Europa raddoppia”, ma soprattutto che sono stati il primo gruppo in Europa. Alla festa di commiato organizzata in Ambasciata, tutti sognavano di visitare l’Esercito di Terracotta, di abbracciare i panda giganti e di scalare la Grande Muraglia e i loro sogni sono diventati realtà. Il Piccolo Coro dell’Antoniano, poi, ha tessuto attraverso il canto il legame di amicizia tra Cina e Italia. Si è esibito in Cina molte volte, eseguendo canzoni cinesi molto popolari, come “Il piccolo insetto vola”, “La stella più luminosa nel cielo notturno” e “Il guerriero solitario”, conquistando così l’amore e il sostegno di molti bambini cinesi.
Anche la cooperazione sino-italiana nel campo dell’istruzione ha raggiunto risultati notevoli. La Cina è diventato il Paese da cui proviene il maggior numero degli studenti stranieri in Italia e il numero di studenti italiani che studiano in Cina si colloca tra i primi cinque Paesi europei. L’Italia è stata il primo Paese in Europa a svolgere attività di ricerca e insegnamento della lingua cinese e nel 2016 ha inserito l’insegnamento della lingua cinese nel sistema educativo nazionale. In Cina più di venti università offrono corsi di lingua italiana. Lo scorso anno, durante la visita del presidente Mattarella in Cina, le due parti hanno formalmente istituito un meccanismo di consultazione regolare tra i ministri dell’Istruzione e i rettori di quasi 50 rinomate università dei due Paesi si sono riuniti all’Università di Pechino per partecipare al dialogo tra i rettori delle università cinesi e italiane.
Durante la visita in Cina della presidente del Consiglio Meloni, le due parti hanno firmato un nuovo piano di attuazione della cooperazione nel settore dell’istruzione, in base al quale si continuerà ad approfondire la cooperazione nell’istruzione superiore, nell’istruzione di base, nell’istruzione professionale e in altri campi, a sostenersi reciprocamente nell’insegnamento delle lingue e a coltivare insieme un numero sempre maggiore di Marco Polo della nuova era.
La storia è così lunga e la civiltà è così vasta. Il presidente Xi Jinping ha sottolineato che il mondo oggi sta attraversando grandi cambiamenti mai visti in un secolo e, per risolvere le contraddizioni e i problemi eccezionali che l’umanità deve affrontare, bisogna fare affidamento su mezzi materiali per superare le difficoltà, ma anche sulla forza spirituale, sulla sincerità e sull’integrità. Durante la sua visita in Cina, il presidente Mattarella ha affermato che il rispetto reciproco e il dialogo aperto sono gli elementi fondamentali affinché i Paesi possano raggiungere la pace e la prosperità e che gli scambi culturali sono un pilastro importante per il dialogo e la comprensione.
La Cina intende lavorare con l’Italia per portare avanti insieme la tradizione di apertura e inclusione, sostenere congiuntamente le persone di cultura e dotate di virtù, trascendere le barriere tra civiltà con gli scambi, trascendere i conflitti tra civiltà con l’apprendimento reciproco, trascendere la prevaricazione tra civiltà con la coesistenza e scrivere un nuovo meraviglioso capitolo nelle relazioni sino-italiane e sino-europee attraverso gli scambi e la cooperazione di alto livello!».

* Articolo in mediapartnership con Giornale Diplomatico.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Opportunità uniche acquisto in asta

 ribassi fino al 70%

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta