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Bentornati su AgriNext, l’informazione sull’agricoltura in transizione che da Bruxelles arriva sulle nostre tavole. La newsletter è a cura di Alessia Capasso, Food & Agri reporter per Europa.Today.it (per commenti, suggerimenti ed eventuali correzioni scrivete ad alessiacapasso@yahoo.it). 
In settimana AgriNext vola in Veneto, per visitare alcuni progetti agroalimentari co-finanziati con fondi dell’Unione europea. Su Spotify trovate l’ultima puntata del nostro podcast, con un’intervista a Cristiano Fini, presidente di Cia – Agricoltori italiani.

La settimana agroalimentare nell’Unione europea

Pac semplificata – “Il futuro della Pac sarà più semplice e mirato”, ha annunciato Ursula von der Leyen nel videomessaggio d’apertura alla conferenza su “Visione per l’agricoltura e l’alimentazione”, tenutasi a Bruxelles l’8 maggio. Nei primi 100 giorni di mandato la Commissione ha avviato un pacchetto omnibus per tagliare burocrazia e ispezioni, concedere più flessibilità ai piccoli agricoltori e garantire trasparenza dei prezzi lungo la filiera. La presidente ha ribadito l’impegno a ridurre le barriere che impediscono ai coltivatori di ottenere un “prezzo equo per le proprie famiglie contadine”.

Hansen si posiziona – Il commissario Christophe Hansen per la prima volta si è sbilanciato rispetto alla necessità di evitare una fusione dei fondi per la Pac con quelli destinati alla Coesione, come si paventa sin dall’inizio del mandato di questa Commissione. Altro nodo centrale affrontato nel suo discorso è quello di gestione dei rischi, in particolare di quelli legati ai cambiamenti climatici. “Non possiamo avere una discussione sul futuro dell’agricoltura senza affrontare la resilienza. Pertanto è importante migliorare il rischio e la gestione delle crisi per adattarci ai cambiamenti climatici”, ha affermato durante la conferenza. L’idea del prossimo pacchetto destinato al settore rurale potrebbe prevedere meno vincoli green e più risorse “per ripristinare il potenziale di produzione” dopo disastri naturali.

Copa in pressing – Anche Massimiliano Giansanti, presidente di Copa, ha ribadito il netto “No” a un fondo unico che assorbirebbe la Pac in un bilancio generale, esponendo gli agricoltori a un pericolo di abbandono delle terre. Durante il dibattito ha ribadito l’ormai consueto pressing sulle Nuove tecniche genomiche (Ngt o Tea), che dovrebbero garantire maggiore protezione alla piante da malattia e siccità e una produttività consistente. 

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Opposizione – L’avversione al fondo unico sarà incarnata dall’Italia in un documento che il governo presenterà al prossimo Consiglio Agricoltura e Pesca, in calendario il 26 maggio. Lo ha annunciato in anteprima alle croniste presenti alla conferenza il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida. “Non è solo produzione di cibo, non è solo impresa, non è solo lavoro, ma è anche tutela dell’ambiente e del nostro stile di vita. E su questo c’è una specificità dell’agricoltura che noi riteniamo vada tutelata”, ha spiegato il ministro. Il documento è stato già “proposto a diversi Paesi”, ma resta aperto ad un “affinamento eventuale” ad opera dei suoi omologhi europei. 

Trattori in arrivo – Una fonte di vicina ad Ursula von der Leyen ha raccontato ad AgriNext di minacce – “vi rispediamo i trattori a Bruxelles” – scatenate dai sindacati agricoli non appena è emersa l’ipotesi di rivedere i criteri di distribuzione dei fondi all’agricoltura. “Modificare i fondi Pac è pericoloso, significa subire minacce dai vertici agricoli. Aziende il cui reddito dipende per il 90% dai contributi Ue non accetterebbero una redistribuzione più equa”, ci ha rivelato la fonte. È il segnale della forza con cui le organizzazioni minacciano di resistere a cambiamenti volti ad erodere il loro status quo.

Fuori dal gregge – Rapporti e dati

Vulnerabilità climatica – In un incontro di approfondimento laterale alla conferenza e dedicato alla gestione delle crisi, è emerso un dato inquietante: solo il 20-30% di perdite climatiche nell’Ue sono assicurate. Tradotto: ben il 70-80% del gap di protezione ricade sugli agricoltori o sui governi, costretti ad adottare risposte ad hoc ed emergenziali a livello nazionale e comunitario. In questo contesto è emerso come modello positivo quello della Spagna, dove un sistema di assicurazione misto pubblico e privato offre una percentuale più elevata di protezione. 

Il ruolo delle assicurazioni – Secondo gli esperti dell’Ue, una delle falle principali riguarda la scarsissima condivisione di conoscenze tra gli Stati membri dell’Ue sui rischi climatici. Questo deriva anche dalla circostanza che i numerosi dati sono in mano soprattutto alle compagnie di assicurazione, che non si comportano in modo “trasparente”. Tra i suggerimenti emersi: l’isituzione di un fondo unico europeo per le assicurazioni, perché il modello nazionale risulta inefficace; puntare sulla prevenzione. “Le compagnie di assicurazione devono indicare la strada e dimostrare che gli agricoltori possono spendere meno soldi per assicurarsi se rispettano determinati modelli e pratiche agricole”, ha detto un esperto dell’Ue.  

Cosa bolle in pentola

Bilancio rinforzato – Prima vittoria delle organizzazioni agricole al Parlamento europeo, che ha approvato a larga maggioranza una risoluzione per un Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) più ambizioso e flessibile, con emendamenti specifici sull’agricoltura che sanciscono risorse dedicate alla Pac, indicizzazione all’inflazione e strumenti di gestione dei rischi climatici, respingendo il modello dei 27 piani nazionali.

Lupo protetto – L’Eurocamera ha approvato il cambio di status del lupo da “strettamente protetto” a “protetto”. Con 371 sì, 162 no e 37 astenuti, la plenaria di Strasburgo apre la strada a una gestione “scientifica e proattiva” delle popolazioni, superando le deroghe eccezionali fin qui in vigore. Applaudono le organizzazioni agricole e festeggia con un post su X Ursula von der Leyen, che ne aveva fatto una battaglia personale, dopo l’uccisione di un suo pony da parte di un lupo. 

La rivolta del grano – In settimana Coldiretti Puglia ha simbolicamente bloccato la nave ‘Rooster’ al porto di Manfredonia per denunciare l’impennata delle importazioni di grano canadese trattato con glifosato pre-raccolta. L’arrivo di 24 mila tonnellate a gennaio ha fatto crollare i prezzi locali di 40 euro al quintale, spingendo gli agricoltori a invocare reciprocità delle regole e trasparenza in etichetta.

Truffe – Una maxi indagine diretta dall’European Public Prosecutor’s Office (Eppo) ha condotto a 12 arresti, 67 indagati e sequestri per 9,6 milioni di euro. A procedere sono stati i finanzieri del Comando Provinciale di Caserta, insieme a quelli di Salerno.  La cosca criminale ha finto l’esistenza di un’Organizzazione di Produttori per intascare fondi Ue destinati alla Pac, falsificando documenti tra il 2018 e il 2022. Il caso deve far riflettere su come coniugare la tanto invocata semplificazione con un sistema di controlli efficace che impedisca alla criminalità organizzata di approfittarne. 

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L’agenda agricola a Bruxelles e dintorni

12 e 13 maggio, Grande Abbaye de la Ramée (Belgio) – Il Global Food Forum, organizzato da Farm Europe, riunisce leader politici, ministri nazionali e rappresentanti di media e società civile per discutere il futuro dell’agricoltura europea. Partecipano anche il commissario Christophe Hansen e Coldiretti. L’agenda della due giorni è qui.

14 e 15 maggio, Bruxelles – La commissione Agri si riunisce al Parlamento europeo. Il 14 la commissione Commercio internazionale voterà la proposta della Commissione di introdurre dazi fino al 100% su fertilizzanti importati da Russia e Bielorussia, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza dell’Ue da questi Paesi e limitare le entrate che potrebbero finanziare l’aggressione contro l’Ucraina. Qui il link per seguire le dirette streaming. 

20 maggio, Bruxelles – La direzione generale Agricoltura e la Banca Europea per gli Investimenti organizzano la conferenza su assicurazione e accesso ai finanziamenti per la resilienza e l’adattamento agricolo. Apertura del commissario Hansen e della vicepresidente BEI Vigliotti, con focus su sistemi di gestione del rischio e partenariati efficaci.

 



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