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Elezioni a Ravenna, le priorità di Cna, Confartigianato, Legacoop e Confindustria per i candidati sindaco


Elezioni comunali di Ravenna, in programma domenica 25 e lunedì 26 maggio, il mondo economico in campo con le proprie proposte ai sette candidati sindaco. Dal porto alla Zls, dalle infrastrutture viarie e ferroviarie ad un Pug più flessibile e tanto altro ancora, compreso il settore turistico.

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LEGACOOP ROMAGNA
Sviluppo del porto e delle infrastrutture strategiche, urbanistica e rigenerazione urbana, sicurezza idrogeologica e transizione ambientale, filiera agricola, cultura e partecipazione attiva, turismo, logistica, gestione rifiuti, cooperazione sociale, welfare, edilizia e politiche abitative. Questi i punti chiave per lo sviluppo di Ravenna che Legacoop Romagna ha sottoposto alle candidate e ai candidati a Sindaco, in un documento di proposte e progetti condiviso con le proprie cooperative associate e inviato nei giorni scorsi a tutte le forze in campo. In provincia di Ravenna, Legacoop associa circa 140 cooperative, oltre 155mila soci, 11.300 lavoratori occupati e un valore della produzione pari a circa 3 miliardi di euro. «La cooperazione – si legge nel documento – è parte integrante della storia, del presente e del futuro di Ravenna. In un momento segnato da trasformazioni economiche, sociali e ambientali di vasta portata, Legacoop Romagna intende offrire un contributo costruttivo e propositivo al dibattito in corso, mettendo a disposizione valori, visione, idee, competenze e progettualità per il futuro della città». La città, prosegue il testo, «è oggi chiamata a misurarsi con sfide decisive: la transizione ecologica ed energetica, la rigenerazione urbana, la tenuta del welfare, la coesione delle comunità, l’equità territoriale e l’accesso a un lavoro di qualità. Su questi fronti, la cooperazione può e vuole essere protagonista, come attore economico responsabile, forza sociale radicata e partner della pubblica amministrazione nella costruzione del bene comune». Legacoop Romagna propone di affrontare le numerose sfide che il territorio ha di fronte con metodo cooperativo, «in cui il “fare insieme” sia metodo e sostanza, per generare risposte durature e inclusive». «La Ravenna che vogliamo — scrive Legacoop — è una città dove persone, imprese e istituzioni si riconoscono in un progetto condiviso, saldamente inserito nella visione romagnola di sviluppo territoriale integrato». Per fare ciò, Legacoop Romagna mette a disposizione della prossima amministrazione «una rete cooperativa portatrice di competenze e professionalità, un impegno quotidiano per la dignità del lavoro e una visione fondata sulla cura delle persone e sulla sostenibilità».
*Legacoop Romagna

CONFINDUSTRIA ROMAGNA
Confindustria Romagna, con la propria forza imprenditoriale, si sente impegnata al confronto e alla collaborazione con i candidati e le candidate, e quindi con l’Amministrazione comunale eletta, per un migliore futuro della città e della comunità che la vive, assolvendo con ciò al proprio ruolo civico e mettendo a disposizione le proprie idee e competenze. Cura del territorio e prevenzione rischi. Occorre invertire il rapporto tra prevenzione e gestione dell’emergenza con regole e procedure che permettano di agire più efficacemente in termini di valutazione di rischi, opportunità, tempi e costi. In secondo luogo, vanno accorciati i tempi tra rilevazione dei rischi e messa in sicurezza, anche potenziando in modo significativo competenze e capacità progettuali degli enti territoriali. Infrastrutture. La dotazione infrastrutturale rappresenta un aspetto fondamentale per rafforzare e sviluppare il tessuto imprenditoriale poiché agevola l’attività delle aziende presenti ma incide anche sulle scelte di insediamento di nuove attività produttive e delle persone (residenti, lavoratori, turisti). Ravenna deve quindi contare su collegamenti rapidi e conformi ad un mondo veloce ove le connessioni sono la vera priorità, che non va limitata da confini amministrativi o geografici. In una visione complessiva dell’assetto infrastrutturale, riteniamo strategico un corridoio Adriatico di Alta Velocita/Alta Capacità che attraversi la Romagna rendendola baricentrica rispetto all’Italia intera a vantaggio di aziende e cittadini e porto di Ravenna. Il progetto Hub Portuale darà nuovo slancio al porto quale principale piattaforma logistica strategica per la Romagna e la Regione (e per l’intero paese). Ed è molto positivo il completamento anticipato dei lavori. Tuttavia, per esprimere il massimo delle nuove potenzialità, occorrono interventi per potenziare le infrastrutture ferroviarie e stradali con azioni di riqualificazione delle reti per aumentare capacità e fluidità dei flussi di merci (e persone) verso gli snodi regionali, nazionali, internazionali. Rigassificatore: l’insediamento del rigassificatore al largo di Punta Marina ha comportato importanti lavori infrastrutturali nel Comune di Ravenna con impatti sul territorio. Tuttavia, imprese e cittadini di Ravenna non hanno ricevuto vantaggi specifici da questa opera di rilevanza ed importanza nazionale. Riteniamo dunque opportuno che l’amministrazione perori nelle sedi nazionali più consone la richiesta di agevolazioni per il territorio che sopporta l’onere di tale operazione.
*Confindustria Romagna

CONFARTIGIANATO

Tiziano Samorè*
Per Confartigianato è necessario un impegno concreto a favore dello sviluppo e delle imprese, con una visione strategica che abbia come filo conduttore semplificazione, sostenibilità e rilancio economico. Partendo quindi dallo sviluppo urbanistico e dalle infrastrutture, è necessario che il Pug sia flessibile ed orientato alla rigenerazione urbana, alla semplificazione della burocrazia e all’incentivazione dell’efficientamento energetico. C’è poi da affrontare l’emergenza legata alla circolazione in zona Darsena/mare: il bypass del Candiano deve essere una priorità assoluta per separare il traffico pesante da quello leggero e ridurre così inquinamento e sicurezza. Per quanto riguarda le infrastrutture, poi, è fondamentale continuare a lavorare per fronteggiare il rischio idrogeologico ed una più efficace gestione delle acque meteoriche. Confartigianato da anni chiede, alle Amministrazioni comunali, di alleggerire il peso della burocrazia e della fiscalità locale. La riduzione della complessità amministrativa e di vincoli a volte incomprensibili, renderebbe un enorme favore non solo alle aziende, ma a tutti i cittadini, sia per quanto riguarda i tempi che i costi che questi comportano. È poi necessario prevedere incentivi reali e tangibili per chi investe in innovazione, rigenerazione urbana, efficientamento energetico. Solo così potremo evitare situazioni di degrado urbano nelle zone, anche del centro cittadino, dove oggi non si investe più. Altro tema che da sempre vede l’impegno di Confartigianato è la Tari: con la nuova Tariffa puntuale non si chiede di spendere meno, ma di tenere conto delle specificità delle aziende artigiane e di avere un servizio davvero adeguato ai costi. Vi sono poi tematiche che, pur non essendo di diretta competenza del Comune, dovranno vedere un impegno attivo della nuova Amministrazione comunale per lavorare insieme a Governo e Regione per attivare davvero la Zona Logistica Semplificata, per far ripartire il progetto Agnes, per evitare il declassamento della Dogana, per operare con Anas e Ferrovie onde ottenere l’indispensabile miglioramento delle infrastrutture dei nostri collegamenti, indispensabili non solo per il tessuto produttivo, ma anche in funzione turistica. C’è un ultimo punto, tra quelli ritenuti fondamentali da parte di Confartigianato: oggi le aziende stanno facendo fatica non solo a trovare personale qualificato, ma anche sempre più spesso a garantire il necessario passaggio generazionale. Insieme alle Istituzioni locali, alle scuole e all’Università, dobbiamo trovare linee d’azione per una rinascita della cultura del lavoro nei giovani e nelle famiglie.
*Segretario provinciale Confartigianato Ravenna

CNA RAVENNA

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Enrico Rosso* – Andrea Alessi*
Cna di Ravenna ha individuato alcune priorità per il prossimo futuro, ribadendo l’importanza della concertazione in un momento in cui occorre gestire importanti progetti di sviluppo del territorio. Il porto, le infrastrutture ferroviarie e stradali, le infrastrutture digitali sono le prime priorità per lo sviluppo di Ravenna. In particolare si segnala la necessità del secondo by pass sul canale Candiano, opera fondamentale per allontanare il traffico pesante dalla città e renderlo più scorrevole. La Zona Logistica Semplificata (Zls) rappresenta un aspetto strategico per il futuro, per questo Cna ritiene necessario uno stretto coordinamento fra l’Amministrazione comunale e l’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico per lo sviluppo in coerenza con tutto il sistema territoriale.  Il turismo deve vedere il mare, la città d’arte, il parco del Delta, gli eventi culturali e quelli sportivi e le crociere integrarsi per ampliare l’offerta. È importante prevedere una riqualificazione delle località marine, a partire da Marina di Ravenna, per rilanciare e riqualificare l’offerta turistica. Le aree artigianali/industriali della città e del forese devono essere considerate a tutti gli effetti dei quartieri con una vocazione produttiva, di servizio e direzionale e come tali valorizzati e mantenuti prevedendo dei piani di manutenzione. Per il centro storico della città è importante l’attività di valorizzazione da realizzare attraverso l’Hub urbano. Si deve pensare al centro cittadino come un mix di residenziale, di attività di servizio, di artigianato, commerciali, ricettive e culturali. Un’attenzione particolare deve essere mantenuta anche nei confronti del forese e delle varie frazioni garantendo servizi e risorse per uno sviluppo equilibrato di tutto il territorio. Infine, una riflessione sulla raccolta rifiuti e la tariffa puntuale, per i quali auspichiamo che la concertazione porti a un’applicazione più equa della tariffa e a un servizio sempre più adeguato alle imprese e ai cittadini.
*Presidente e Responsabile Cna Ravenna





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