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Renaissance Partners e Aurora Growth Capital avranno il 50% di Genetic, exit per CVC Strategic Opportunities II


di Sergio Governale

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Renaissance Partners e Aurora Growth Capital – l’ex NB Aurora delistata da Piazza Affari (si veda altro articolo di BeBeez) – hanno firmato un accordo vincolante per acquisire l’intero capitale sociale dell’azienda salernitana di soluzioni terapeutiche innovative Genetic da CVC Strategic Opportunities II e da Rocco, Francesco e Francesca Pavese (si veda qui il comunicato stampa di CVC e si clicchi qui per scaricare quello di Renaissance Partners e Aurora Growth Capital). Il fondo di CVC Capital Partners, che possiede il 60% della società dal 2020 tramite Mendel Investments sarl (si veda altro articolo di BeBeez), uscirà pertanto dal capitale assieme alla famiglia di imprenditori campani, che reinvestirà per il 50%.

L’importo dell’operazione, il cui closing è previsto entro settembre dopo le necessarie autorizzazioni, non è stato reso noto e le parti, sentite da BeBeez, non hanno voluto fornire informazioni a riguardo. La transazione sarà finanziata da Blackstone e CVC Credit, assistiti da GattaiPedersoli come advisor legale. Renaissance e Aurora sono stati supportate da Mediobanca, BNP Paribas e JP Morgan in veste di advisor finanziari), da Vitale in qualità di advisor per il finanziamento, da Gatti Pavesi Bianchi Ludovici come consulente legale per l’acquisizione e per il finanziamento, da Paul Weiss come consulente legale per il finanziamento secondo la legge inglese, da Boston Consulting Group e IQVIA Italia per gli aspetti commerciali, da Deloitte per quelli contabili e fiscali, da EFESO per quelli industriali e da EY per quelli relativi alla sostenibilità e ai principi esg. La famiglia Pavese è stata invece assistita da Alma LED per gli aspetti legali e fiscali, mentre CVC è stata supportata, oltre che da PedersoliGattai, da Rothschild & Co., FRM Tax, BCG e PWC.

Rocco Pavese, fondatore e ceo di Genetic dal 2000, continuerà a guidare la società, insieme con Francesca Pavese, responsabile del Business Development e dell’internazionalizzazione di Genetic. “La partnership tra Renaissance Partners, Aurora Growth Capital e la famiglia Pavese è finalizzata ad avviare la prossima fase di crescita di Genetic. Il piano strategico prevede l’espansione della capacità produttiva – inclusa la costruzione di un nuovo impianto all’avanguardia a Fisciano (con un significativo investimento sul territorio in tecnologia e capitale umano per aumentare la forza lavoro) – per sfruttare le favorevoli dinamiche di mercato a supporto sia del portafoglio esistente sia di una pipeline promettente di nuovi prodotti. L’obiettivo è accelerare ulteriormente sul solido percorso di crescita costruito fino ad oggi, consolidando la presenza in mercati internazionali strategici”, hanno spiegato i tre partner.

Durante la partnership con CVC, l’azienda si è espansa a livello internazionale da circa venti a oltre quaranta Paesi, ampliando la propria pipeline di ricerca e sviluppo e impegnandosi nella costruzione di un nuovo stabilimento produttivo, come detto, per soddisfare la crescente domanda globale dei suoi prodotti e ha più che raddoppiato il fatturato.

Nel 2023 (ultimo bilancio disponibile), l’azienda ha generato ricavi netti superiori a 106 milioni di euro, un ebitda di oltre 41 milioni e un indebitamento finanziario netto di poco più di 47,6 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).

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Genetic, che ha sede a Fisciano (Salerno), è una CDMO-Contract Development and Manufacturing Organization farmaceutica, che fornisce servizi di sviluppo e produzione di farmaci per conto di altre aziende, con un posizionamento distintivo nelle molecole generiche complesse e un portafoglio di eccellenza nei settori terapeutici respiratorio e oftalmico. La società integra capacità proprietarie di sviluppo di dossier con processi produttivi avanzati, inclusa la tecnologia all’avanguardia del Blow-Fill-Seal, che consente la produzione sterile di soluzioni e sospensioni in monodose senza conservanti, oltre a inalatori, spray nasali e colliri monodose e multidose anche senza conservanti. L’azienda si concentra su prodotti difficili da sviluppare e da realizzare, sia in formulazioni solide orali che liquide. 

Genetic opera a livello globale, servendo una clientela B2B diversificata che include grandi aziende farmaceutiche internazionali ed esporta oltre il 40% della propria produzione. La società raggiunge ogni anno quasi cinque milioni di pazienti in tutto il mondo, “generando un significativo valore sociale attraverso il miglioramento dell’accesso a terapie più economiche e dal facile utilizzo – destinate principalmente a soggetti vulnerabili come bambini e anziani – contribuendo così a un’assistenza sanitaria più ampia e accessibile”, ha spiegato l’azienda. Il gruppo Genetic è inoltre attivo nella vendita diretta di farmaci a farmacie e grossisti tramite la controllata Genetic Pharma, e nello sviluppo e produzione di integratori e dispositivi medici attraverso la controllata Genelife.

“Il nostro impegno continuerà a essere rivolto alla ricerca e allo sviluppo di soluzioni terapeutiche complesse e all’avanguardia che possano migliorare la qualità di vita dei pazienti, in linea con la nostra identità imprenditoriale volta all’innovazione”, ha commentato Rocco Pavese.

“Continueremo a dedicarci con impegno e passione allo sviluppo della nostra pipeline di nuovi prodotti e agli investimenti in infrastrutture e nuove tecnologie, con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente le attuali partnership consolidate e cogliere le opportunità di crescita al fianco degli attuali e futuri partner commerciali”, ha aggiunto Francesca Pavese.

“Questo investimento è pienamente in linea con la nostra strategia di affiancarci a famiglie fondatrici ambiziose e team manageriali di valore per sostenere campioni italiani con solidi fondamentali, risultati finanziari comprovati e un impatto concreto sulla società. Genetic si distingue per le sue capacità uniche in ambito R&D, il solido know-how industriale e un profondo impatto sociale, sviluppando farmaci generici che curano patologie debilitanti e che compromettono la qualità della vita, contribuendo concretamente al benessere dei pazienti e all’accessibilità delle cure. Grazie alla nostra esperienza nel settore farmaceutico, siamo entusiasti di supportare la crescita della società, inclusa l’espansione verso nuovi mercati e lo sviluppo della pipeline di molecole ad alto impatto”, hanno detto in coro Luca Deantoni e Giovanni Camisassi, partner di Renaissance.

“Genetic è una CDMO di altissimo livello, con elevate redditività e generazione di cassa, nonché una significativa crescita storica. Riteniamo che la società sia molto ben posizionata per proseguire il proprio percorso di crescita, grazie al suo solido posizionamento competitivo, al portafoglio di nuovi prodotti in sviluppo e a una serie di iniziative strategiche già individuate. Crediamo inoltre che Genetic disponga del giusto management team per gestire la prossima fase della società, e siamo pronti a dare il nostro contributo, in qualità di nuovi azionisti, per raggiungere gli obiettivi del piano industriale di Genetic”, ha assicurato Giacinto d’Onofrio, managing partner di Aurora.

Renaissance Partners è una società di investimento con focus su aziende familiari di medie dimensioni con sede principalmente in Italia, che investe in quattro temi di investimento: sostenibilità, information technology, healthcare e specialized industrials. Attualmente gestisce oltre 2,8 miliardi di euro investiti in dodici società con un fatturato aggregato di circa 6 miliardi di euro.

Aurora Growth Capital investe in pmi italiane di eccellenza, leader di nicchia con alto valore aggiunto e potenziale di crescita. La strategia d’investimento si concentra su cinque settori verticali: made in Italy, healthcare, environmental & sustainability, tech growth & digital transformation, specialized industrial manufacturing & business services. Attualmente ha in portafoglio dodici società, con un fatturato complessivo di circa 2,6 miliardi di euro: Ca’ Zampa, Club del Sole, Dierre Group, Rino Mastrotto Group, PHSE, Engineering, Comet, Farmo, Exacer, PromoPharma, Finlogic, gruppo delistato a giugno 2023 da Piazza Affari (si veda altro articolo di BeBeez), e possiede il 44,55% delle quote del Fondo Italiano d’Investimento che ha ancora partecipazioni in Amut e Zeis Excelsa (si veda qui l’ultima presentazione agli investitori, aggiornata a novembre 2024).

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