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Asstel, Labriola nuovo presidente. Il programma in 7 punti


Pietro Labriola, amministratore delegato di Tim, è il nuovo presidente di Assotelecomunicazioni. Il manager presiederà l’associazione di Confindustria che rappresenta la filiera delle Tlc durante il biennio 2025-2027, sostituendo Massimo Sarmi, presidente di FiberCop, a cui “va il ringraziamento degli associati per il lavoro svolto e il contributo che continuerà a dare”.

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Il programma della presidenza Labriola è già stato messo nero su bianco con la pubblicazione del Manifesto per la crescita digitale dell’Italia, un piano in sette punti che mira a sbloccare il potenziale del settore, rallentato secondo i vertici di Asstel da regole e da squilibri sistemici.

I sette punti del Manifesto per la crescita digitale dell’Italia

In particolare, la roadmap da qui al 2027 si propone di affrontare una serie di temi considerati strategici per lo sviluppo della filiera, e non solo.

  1. Regole chiare in Italia e in Europa per attrarre investimenti, con la promozione di un quadro normativo stabile, competitivo e trasparente, che garantisca pari condizioni di mercato e favorisca l’innovazione.
  2. Infrastrutture digitali per lo sviluppo, con il sostegno agli investimenti in connettività avanzata e nella digitalizzazione dei nodi strategici del Paese – porti, aeroporti, distretti industriali, stazioni – per accelerare la trasformazione dei servizi, rafforzare la manifattura e abilitare l’industria 5.0, nella convinzione che le Tlc siano un elemento essenziale per la modernizzazione dell’economia italiana. Investire in infrastrutture digitali significa anche rafforzare la sovranità digitale nazionale e garantire la sicurezza delle reti, presidi strategici per l’autonomia tecnologica e la resilienza del sistema Paese. Ma con una richiesta chiara: che questi investimenti abbiano un ritorno, come accade in ogni settore industriale.
  3. Costo delle frequenze sostenibili, attraverso una revisione dell’allocazione delle frequenze, in un’ottica non onerosa, in linea con la reale redditività dei servizi così come fatto negli ultimi mesi già da altri Paesi europei.
  4. Energia a costi competitivi per la filiera, con interventi normativi e regolamentari che riconoscano il ruolo strategico delle imprese ad alta intensità energetica, e misure volte ad incidere su oneri, fiscalità e meccanismi di premialità per l’accesso all’energia da fonti rinnovabili. Le imprese della filiera, che garantiscono consumi stabili e supportano l’equilibrio del sistema elettrico, devono operare in un contesto coerente con gli obiettivi della transizione digitale, senza essere penalizzate da costi sproporzionati che rallentano sensibilmente lo sviluppo del cloud e delle infrastrutture digitali.
  5. Evoluzione dei call center, con la promozione di interventi strutturali per accompagnare la trasformazione del settore, messo in crisi dall’esplosione dei canali digitali e self-service che riducono drasticamente il traffico delle telefonate tradizionali. Servono programmi di riqualificazione verso nuove mansioni e una revisione normativa che introduca chiamate a pagamento ed estenda gli obblighi di assistenza anche agli Over the Top, per garantire un modello più sostenibile ed equo.
  6. Competenze e lavoro qualificato per competere, attraverso politiche industriali lungimiranti, strumenti di flessibilità moderni e percorsi di formazione continua.
  7. Rappresentanza forte, unitaria e inclusiva, da garantire facendo leva su un modello associativo rinnovato e un Gruppo di Lavoro Strategico operativo consultivo degli Organi Direttivi.

Rafforzare il ruolo delle Tlc come motore della trasformazione digitale

La squadra di Labriola in Asstel era già stata inquadrata dal Consiglio Generale dell’associazione, che aveva approvato la proposta del presidente designato a fine maggio. A fianco di Labriola lavoreranno Jorge Alvarez di Retelit, Gianluca Corti di Wind Tre, Luigi De Vecchis di Huawei Italia, Diego Galli di Inwit, Giuseppe Gola di Open Fiber, Andrea Lubian di Konecta Italia, Andrea Missori di Ericsson, Federico Protto di Cellnex Italia, Walter Renna di Fastweb+Vodafone e Massimo Sarmi, che assumerà anche la carica di past president di Asstel. A completare la governance come consiglieri anche i vertici di Iliad Italia, Sky Italia e Sielte ai quali è stato conferito l’incarico di coordinatori del progetto speciale “Contributo della filiera Tlc alla transizione digitale”.

Il programma di presidenza condiviso dall’assemblea punta prima di tutto a rafforzare, si legge in una nota di Asstel, l’efficacia dell’azione associativa. Per questo viene introdotto il già citato Gruppo di Lavoro Strategico a supporto degli organi direttivi, pensato per garantire una rappresentanza ancora più coesa e orientata ai risultati di politica industriale della filiera delle telecomunicazioni. “In un momento cruciale per la competitività del Paese, Asstel e le imprese associate scelgono di agire con determinazione e responsabilità, mettendo in campo una proposta unitaria per trasformare le regole economiche, fiscali e di politica industriale. È una visione concreta, racchiusa nel Manifesto per la crescita digitale dell’Italia, che definisce un piano d’azione per un’Italia più connessa, moderna e competitiva”, recita il comunicato.

“Asstel ha oggi l’opportunità e la responsabilità di rafforzare il ruolo del settore delle telecomunicazioni come motore della trasformazione digitale del Paese”, ha dichiarato Pietro Labriola. “Per farlo, serve una svolta netta: dobbiamo costruire insieme un sistema industriale coeso e attrattivo, promuovendo un quadro normativo stabile, superando asimmetrie competitive, rinnovando le politiche del lavoro e sostenendo gli investimenti. Solo così restituiremo valore industriale al nostro settore e sosterremo la crescita dell’intero sistema economico”.

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La carriera di Pietro Labriola

Nato ad Altamura (Bari) il primo ottobre 1967, il nuovo presidente Asstel Pietro Labriola è amministratore delegato e direttore generale di Tim, ruolo per cui è stato confermato per un secondo mandato consecutivo. Da aprile 2024 è anche componente del Comitato Sostenibilità del gruppo.

In Tim dal 2001, Labriola ha ricoperto incarichi nel marketing e nella trasformazione del business. In Brasile ha guidato l’azienda dal 2015 come Chief Operating Officer e dal 2019 come amministratore delegato, contribuendo allo sviluppo digitale del Paese, con l’acquisizione di Oi e delle licenze 5G. In precedenza, è stato amministratore delegato di Matrix (2006) e responsabile della funzione Business Transformation (2013). Prima di entrare in Tim, ha lavorato in Infostrada dal 1996 come direttore business development e poi marketing, e ha maturato esperienze anche in Boston Consulting Group, Cable&Wireless e France Telecom. Laureato in Economia e Commercio presso l’Università di Bari, ha conseguito un Master in Gestione dell’Innovazione.

Labriola è inoltre membro del board di Gsma, associazione globale degli operatori mobili, fa parte del Consiglio Generale di Confindustria con delega alla Transizione Digitale da maggio 2024, è vicepresidente di Asstel, rappresenta Tim nel Consiglio Generale di Aspen Institute Italia ed è membro del CdA dell’Istituto Europeo di Oncologia e dell’Alto Consiglio della Spes Academy.

Nel 2023 ha ricevuto l’onorificenza brasiliana Ordem do Rio Branco, conferita dal Ministero degli Esteri per il contributo di Tim al rafforzamento dei legami tra Italia e Brasile. Nello stesso anno e nel 2024 è stato premiato da Institutional Investor come Best ceo – Small&Mid Cap, mentre a dicembre 2023 ha ricevuto il Rio Leaders Award, il principale riconoscimento dell’associazione brasiliana Lide.



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