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Contributi a fondo perduto in sostegno alle PMI per la doppia transizione digitale ed ecologica


La Camera di Commercio di Treviso-Belluno ha pubblicato un bando nell’ambito dell’iniziativa strategica nazionale “La doppia transizione digitale ed ecologica”. Previsti contributi a fondo perduto.

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L’obiettivo è quello di rafforzare la cultura e la pratica digitale nelle  MPMI di tutti i settori economici, sostenendo interventi di digitalizzazione ed efficientamento energetico orientati alla transizione ecologica del sistema produttivo locale.

Il Bando 2025 prevede due linee di intervento a favore delle MPMI della circoscrizione territoriale di Treviso-Belluno, per:

  • l’acquisizione di beni strumentali, servizi e soluzioni digitali legati a nuove tecnologie e competenze;

  • la realizzazione di interventi per il risparmio energetico coerenti con gli obiettivi del Piano Transizione 5.0.

Le risorse complessivamente stanziate a disposizione dei soggetti beneficiari ammontano a 1.300.000 euro.

BENEFICIARI

Possono accedere al bando le micro, piccole e medie imprese con sede legale o almeno un’unità locale nella circoscrizione territoriale della Camera di Commercio di Treviso-Belluno.

Nel caso in cui l’investimento riguardi anche sedi o unità operative situate al di fuori del territorio camerale, il contributo sarà proporzionato al numero di sedi coinvolte presenti nella circoscrizione di competenza.

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Alla data di presentazione della domanda, le imprese devono:

  • Essere attive e in regola con il pagamento del diritto camerale fino all’annualità 2024. È ammessa la regolarizzazione del 2025 entro la liquidazione del contributo;

  • Avere rappresentanti, amministratori e soci non soggetti a cause di interdizione o sospensione legate alla normativa antimafia;

  • Non essere in stato di difficoltà, secondo la normativa europea sugli aiuti di Stato;

  • Essere in regola con gli obblighi previdenziali, assistenziali e assicurativi. In caso di irregolarità contributiva al momento dell’erogazione, la Camera attiverà il meccanismo dell’intervento sostitutivo;

  • Rispettare l’obbligo previsto dalla normativa nazionale sulla trasparenza, come specificato nel bando.

Non possono accedere al contributo:

  • I soggetti che, dalla presentazione della domanda fino all’erogazione, abbiano forniture attive con la Camera di Commercio di Treviso-Belluno.

  • Le imprese che abbiano, nella compagine sociale o negli organi di amministrazione, persone in carica presso la Giunta camerale, oppure dipendenti o collaboratori della Camera di Commercio.

  • Le imprese che hanno già beneficiato dei contributi nell’ambito del bando “Digitalizzazione I4.0” edizione 2024.

CONTRIBUTI

Il bando prevede la concessione di un contributo a fondo perduto che copre il 50% delle spese ammissibili.

È previsto un aumento del 5% dell’intensità dell’aiuto per le imprese in possesso di:

Il contributo massimo per impresa è di 40.000 euro, nei seguenti limiti:

  • Per l’acquisto di beni strumentali: spesa minima di € 5.000 e contributo massimo di € 30.000 (Misura 1).

  • Per l’acquisto di servizi di consulenza su tecnologie 4.0: spesa minima di € 1.200 e contributo massimo di € 5.000 (Misura 2a).

  • Per servizi di consulenza o formazione in tema di transizione ecologica: spesa minima di € 1.200 e contributo massimo di € 5.000 (Misura 2b).

È possibile presentare una sola domanda per la Misura 1 o congiuntamente per Misura 1 e 2, ma i servizi della Misura 2a sono finanziabili solo se direttamente collegati all’acquisto dei beni della Misura 1.

Il contributo verrà determinato sulla base delle spese ammissibili effettivamente sostenute e rendicontate nei tempi previsti.
Per i servizi di consulenza si applica la ritenuta d’acconto del 4%, salvo esenzioni.

Gli aiuti di cui al presente Bando sono concessi in regime “de minimis”, a seconda del settore di attività.

 

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La Camera di Commercio potrà:

  • Chiudere anticipatamente il bando in caso di esaurimento delle risorse;

  • Riaprire i termini se rimangono fondi disponibili;

  • Rifinanziare il bando con nuovi stanziamenti;

  • Creare una lista di attesa di imprese ammesse ma non finanziabili a causa dell’esaurimento delle risorse disponibili.

Le imprese interessate potranno, comunque, procedere alla presentazione delle domande di contributo, che costituiranno una lista di attesa, fino al raggiungimento di un importo aggiuntivo indicativamente pari al 20% della dotazione finanziaria.

 

INTERVENTI AGEVOLABILI

Il bando finanzia, tramite contributi a fondo perduto, progetti relativi a investimenti e servizi di consulenza e formazione finalizzati alla transizione digitale e alla sostenibilità energetica, articolati in due Misure:

Misura 1 – Acquisto di beni strumentali
Rientrano gli investimenti in beni elencati negli allegati A e B della legge 11 dicembre 2016, n. 232, funzionali alla trasformazione tecnologica, digitale e alla sostenibilità ambientale, strettamente connessi al progetto di digitalizzazione aziendale ed efficientamento energetico, in coerenza con il modello Impresa 5.0.

Sono ammissibili anche:

  • Software, sistemi, piattaforme o applicazioni per il monitoraggio dei consumi energetici e dell’energia autoprodotta/autoconsumata, o per introdurre meccanismi di efficienza energetica tramite raccolta e analisi dati (es. Energy Dashboarding).

  • Software per la gestione d’impresa solo se acquistati insieme ai software o sistemi indicati sopra.

Non sono ammissibili, invece, software gestionali generici (es. amministrazione, contabilità, CRM, project management, ecc.) se non acquistati contestualmente e integrati in un progetto di efficientamento energetico.

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Misura 2 – Servizi di consulenza e formazione

a) Servizi di consulenza per tecnologie Impresa 4.0 – Finalizzati all’introduzione o implementazione di tecnologie digitali abilitanti, inclusa la pianificazione o progettazione degli interventi. Finanziabili solo se collegati direttamente e in via esclusiva all’acquisto di beni strumentali di cui alla Misura 1.

b) Servizi di consulenza e formazione per la transizione ecologica – Finalizzati a razionalizzare l’uso dell’energia e ridurre i consumi e le emissioni, ammessi se erogati da fornitori accreditati.

 

Gli investimenti di cui alla Misura 1 e le consulenze di cui alla Misura 2 lett. a) devono necessariamente riferirsi ad uno o più dei seguenti ambiti tecnologici abilitanti Impresa 4.0:

  • Soluzioni per la manifattura avanzata;

  • Manifattura additiva;

  • Realtà aumentata e realtà virtuale;

  • Simulazione;

  • Integrazione verticale e orizzontale;

  • Internet delle cose e delle macchine;

  • Cloud;

  • Cybersecurity;

  • Big data e analytics;

  • Intelligenza artificiale;

  • Blockchain;

  • Soluzioni tecnologiche digitali di filiera per l’ottimizzazione della catena di distribuzione;

  • Soluzioni tecnologiche per la gestione e il coordinamento dei processi aziendali con elevate caratteristiche di integrazione delle attività.

 

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I servizi di consulenza di cui alla Misura 2 lett. b) devono necessariamente riferirsi a:

  • Audit energetici;

  • Analisi dei contratti di fornitura;

  • Progettazione di sistemi di raccolta e monitoraggio dati energetici;

  • Sviluppo di piani di miglioramento energetico;

  • Implementazione di sistemi di gestione (es. ISO 50001, 50005, 50009);

  • Studi di fattibilità per riqualificazione energetica o Comunità Energetiche Rinnovabili (CER);

  • Documentazione tecnica e giuridica per costituzione o adesione a una CER;

  • Servizio temporaneo esterno di Energy Manager;

  • Formazione per la qualifica di Energy Manager interno, con almeno 40 ore di durata;

 

SPESE AMMISSIBILI

Nell’ambito della Misura 2, fermo restando che l’acquisizione di servizi di consulenza di cui alla lett. a) può essere finanziata unicamente se direttamente ed esclusivamente collegata all’acquisto di beni strumentali di cui alla Misura 1, sono ammissibili solo i costi direttamente
riguardanti la fornitura dei servizi di consulenza previsti.

Sono ammissibili inoltre i costi di consulenza per la predisposizione del Piano di Innovazione digitale dell’impresa e i costi della perizia tecnica giurata.

Le spese per beni immateriali di cui all’allegato B sono ammissibili solo se gli stessi sono acquistati con licenza a tempo indeterminato o con licenza di durata tale da consentire il loro mantenimento nei tre anni successivi all’erogazione del contributo.
Eventuali costi di installazione, montaggio e allacciamento sono ammissibili entro il limite massimo del 10% del valore dei beni acquistati.

Gli investimenti devono essere strettamente coerenti e correlati con l’attività esercitata dall’impresa.

I beni devono essere nuovi e regolarmente iscritti nella contabilità aziendale nelle categorie immobilizzazioni materiali o immateriali dell’attivo dello stato patrimoniale dell’impresa.

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Sono ammissibili gli interventi avviati nonché le spese sostenute dal 01.01.2025 fino alla data di presentazione della domanda di contributo.

Eventuali costi per canoni periodici per l’utilizzo di beni immateriali rientrano nella misura 2 lett. a) e sono ammissibili ove collegati all’acquisto di beni materiali di cui alla misura 1 e limitatamente alla quota del canone ricadente nel periodo di vigenza del Bando e, comunque, non oltre la data di presentazione della domanda di contributo.

Tutte le spese ammissibili devono riguardare interventi realizzati esclusivamente presso la sede dell’impresa o la/le eventuale/i unità locale/i ubicata/e nella circoscrizione territoriale di Treviso e Belluno.

 

FORNITORI

Per la Misura 2, lettera a) – Consulenza su Impresa 4.0

L’impresa può rivolgersi esclusivamente a uno o più tra i seguenti soggetti:

  • Centri di ricerca, trasferimento tecnologico, Competence Center, Digital Innovation Hub, Tecnopoli, cluster e strutture analoghe, riconosciuti a livello regionale o nazionale.

  • Incubatori certificati (ai sensi del DL 179/2012) e incubatori regionali accreditati.

  • FABLAB conformi alla FabLab Charter internazionale.

  • Centri di trasferimento tecnologico riconosciuti dal DM 22/5/2017.

  • Start-up innovative e PMI innovative (ai sensi dei DL 179/2012 e DL 3/2015).

  • Altri fornitori con almeno 3 consulenze negli ultimi 3 anni sulle tecnologie di cui all’art. 2, comma 2, del Bando. È richiesta autocertificazione.

La consulenza deve essere direttamente collegata all’acquisto di beni strumentali (Misura 1).

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Per la Misura 2, lettera b) – Consulenza su transizione ecologica

Sono ammessi come fornitori:

  • EGE certificati UNI CEI 11339.

  • ESCO certificate UNI CEI 11352.

  • Società/Enti iscritti al Registro Imprese o REA e specializzati in sostenibilità ambientale ed efficienza energetica.

  • Energy Manager o esperti con almeno 3 consulenze triennali per servizi coerenti con la Misura 2 lett. b).

  • Per la formazione:

    • Soggetti accreditati alla formazione presso Regione o Provincia autonoma.

    • Enti accreditati presso Fondi interprofessionali (reg. CE 68/01).

    • Enti certificati UNI EN ISO 9001 settore EA 37.

La formazione deve durare almeno 40 ore. Anche in questo caso è necessaria autocertificazione del fornitore.ù

 

Restrizioni e incompatibilità

  • I fornitori non possono essere beneficiari del contributo del bando.

  • Sono esclusi fornitori collegati all’impresa richiedente da assetti proprietari simili o legami familiari.

  • Vietata la fornitura da parte di soggetti in rapporti di parentela o affinità entro il secondo grado con i titolari o rappresentanti dell’impresa richiedente.

  • Esclusi anche i fornitori con soci o amministratori che siano dipendenti o membri della Giunta della Camera di Commercio di Treviso-Belluno.

 

 

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PRESENTAZIONE E VALUTAZIONE DOMANDE

Le richieste di contributo devono essere trasmesse esclusivamente in modalità telematica, dalle ore 09:00 del 21.5.2025 fino al momento in cui risulteranno esaurite le risorse stanziate e, comunque, entro e non oltre le ore 23:59 del 3.10.2025.

Valutazione a sportello.



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