Scf. Innovazione strutturale e sostenibilità ambientale nel nuovo quartiere di Roma

Nel quadrante nord‑occidentale di Roma, all’interno del Piano di Zona B44, prende forma Torresina 2: un complesso residenziale e commerciale che rappresenta una sintesi avanzata tra efficienza costruttiva, attenzione paesaggistica e innovazione tecnologica.
Il progetto, affidato allo Studio Kpf dell’ingegnere Vincenzo Iaquinta, si sviluppa su due lotti contigui, uno destinato a nuova edificazione e l’altro interessato da un intervento di demolizione e ricostruzione di un manufatto in stato di abbandono.
Il sito, situato in via Angela Sorgato, si colloca in un contesto urbanistico vincolato, dove il rispetto delle visuali panoramiche e la tutela del patrimonio archeologico – garantita da specifiche campagne di scavo coordinate dalla Soprintendenza – hanno rappresentato vincoli progettuali imprescindibili.

Parametri urbanistici e volumetria del progetto Torresina 2

L’area, destinata all’espansione residenziale, è progettata per accogliere circa 2.400 abitanti, articolandosi su una volumetria complessiva pari a 73.590 metri cubi. Di questi, oltre 44.000 sono destinati a edilizia abitativa, mentre una quota significativa, pari a 13.200 metri cubi, ospiterà attività commerciali di vicinato e media distribuzione.
A completare il quadro, circa 16.000 metri cubi derivano dall’intervento di rigenerazione urbana, a testimonianza di un approccio che integra nuova costruzione e recupero edilizio.

Obiettivi progettuali: flessibilità, sicurezza e classe energetica A++++

Alla base della progettazione si colloca una visione condivisa tra committenza e team tecnico, fondata su cinque direttrici fondamentali: flessibilità nella distribuzione interna degli spazi, ottenuta eliminando gli elementi portanti verticali; sicurezza sismica garantita senza sacrificare la volumetria utile; massima efficienza energetica, con l’obiettivo ambizioso della classe A++++; rapidità costruttiva essenziale per un progetto di vasta scala; e infine un’elevata resistenza al fuoco concepita in un’ottica di sicurezza integrata.

Sistema Scf per luci libere e isolamento

Questi obiettivi sono stati resi concreti attraverso l’adozione del sistema costruttivo Scf, che combina travi Ser e solai Plastbau Metal e Cube a doppia orditura.
La soluzione ha consentito il superamento dei limiti dimensionali tradizionali del calcestruzzo armato, raggiungendo luci libere fino a 12 metri per gli spazi commerciali e 6‑7 metri per quelli residenziali, senza necessità di travi sporgenti e mantenendo spessori strutturali contenuti entro i 34 centimetri.
Il sistema integra parzialmente l’isolamento orizzontale all’interno dei pacchetti di solaio, contribuendo al raggiungimento della classe energetica più elevata e contenendo tempi e costi di cantiere.

Sicurezza antincendio e resistenza Rei 120

In termini di sicurezza antincendio, le strutture garantiscono una resistenza certificata Rei120, ottenuta grazie all’impiego di controsoffitti in cartongesso montati su lamierini zincati.
Questo dettaglio si inserisce in un più ampio sistema di protezione passiva che non compromette l’estetica né l’efficienza del complesso.

Gestione del dislivello e accessi multilivello per flussi separati

Una delle sfide più significative affrontate in fase progettuale è stata la complessa morfologia del sito, caratterizzato da forti dislivelli altimetrici.
Il progetto ha trasformato questa criticità in un’opportunità funzionale e architettonica, articolando gli accessi su più livelli.
L’ingresso all’area commerciale è stato posizionato su via Paolo Rosi, mentre le residenze sono accessibili da via Marcello Palmisano e via Angela Sorgato.
Questa distinzione tra flussi pedonali e carrabili ha permesso una fruizione più ordinata del complesso, valorizzando gli spazi pubblici e aperti.
I balconi, in aggetto fino a 3,5 metri, svolgono anche un ruolo compositivo, fungendo da filtro tra la destinazione residenziale e quella commerciale senza interferire con la pulizia strutturale.

Cantiere integrato: programmazione, montaggio e continuità operativa

Uno degli elementi chiave per il successo dell’intervento è stato l’approccio integrato tra progettazione, impresa e team tecnico Scf, che ha permesso una programmazione accurata delle forniture e delle lavorazioni in cantiere.
L’approvvigionamento, organizzato con cadenza mensile, ha garantito la continuità operativa evitando interruzioni e rallentamenti.
Le travi Ser, completamente preassemblate in officina, sono state consegnate pronte per la posa in opera, riducendo drasticamente le tempistiche e il fabbisogno di manodopera specializzata.

I solai Plastbau Metal e Cube, grazie alla loro parziale autoportanza, hanno consentito di limitare le opere provvisionali.
Fondamentale è risultato anche il piano di montaggio dettagliato fornito da Scf, che ha guidato ogni fase esecutiva con precisione, riducendo il margine d’errore e migliorando l’efficienza complessiva.

Libertà impiantistica e adattabilità strutturale in cantiere

Non solo il cantiere, ma anche la progettazione impiantistica ha beneficiato della flessibilità offerta dal sistema Scf.
L’alleggerimento in Eps delle travi e dei solai ha reso possibile il passaggio degli impianti verticali nei punti desiderati, senza compromettere la statica dell’edificio.
Anche in presenza di varianti impiantistiche in corso d’opera, le eventuali forature supplementari sono state effettuate in piena sicurezza grazie alla documentazione tecnica fornita in fase preliminare, evitando l’intercettazione accidentale di travetti.

Un modello di edilizia integrata e sostenibile

Torresina 2 si afferma come un esempio virtuoso di edilizia integrata, dove il dialogo tra architettura, struttura e impiantistica trova un equilibrio solido e affidabile.
Il sistema Scf, oltre a rappresentare una soluzione tecnica avanzata, si è dimostrato una piattaforma operativa in grado di coniugare precisione progettuale, rapidità esecutiva e versatilità costruttiva.