Conferma delle borse di studio e dei contributi per i libri di testo, impegno di almeno 2,25 milioni di euro per il trasporto scolastico, risorse per sostenere l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità. E ancora, misure stabili e strutturali per i centri estivi e sperimentazione di modelli di “Scuola Aperta” che consentano l’estensione dell’orario scolastico, l’apertura pomeridiana, serale o estiva degli edifici scolastici come presìdi civici ed educativi.
Sono alcuni dei punti previsti dagli indirizzi regionali per il diritto allo studio scolastico per il triennio 2025-2027 presentati questa mattina in Commissione Scuola dall’assessora a Scuola e Welfare, Isabella Conti, e che nelle prossime settimane arriveranno in Assemblea legislativa.
Per il prossimo triennio la Regione intende contrastare la dispersione scolastica e l’abbandono precoce, sostenere gli studenti nei percorsi d’istruzione e formazione, rivolgere più attenzione alle famiglie in difficoltà e agli studenti in condizioni di fragilità.
“La nostra Regione- sottolinea l’assessora alla Scuola, Isabella Conti- è impegnata a garantire il pieno accesso a un sistema educativo di qualità. L’istruzione è un motore di crescita personale e di comunità. La programmazione regionale per il diritto allo studio 2025–2027 si inserisce pienamente nel solco tracciato: costruire un’Emilia-Romagna più giusta, coesa e capace di offrire pari opportunità a tutte le ragazze e i ragazzi, indipendentemente dal contesto sociale, economico o territoriale in cui crescono. La nostra è una visione che guarda alla scuola come infrastruttura democratica fondamentale per il futuro della nostra società: un luogo aperto, sicuro, capace di formare persone consapevoli, libere e responsabili”.
I risultati del precedente triennio
Nell’ultimo triennio la Regione ha stanziato 8.283.000 di euro di risorse proprie per 39.561 beneficiari di borse di studio. In particolare, dall’anno scolastico 2021-2022 a quello 2023-2024, è aumentato di quasi il 26% del numero di studenti idonei e la Regione, per confermare il beneficio garantendo lo stesso importo unitario ogni anno, ha incrementato le risorse di 582mila euro. Nell’anno scolastico 2024-2025, nonostante un lieve calo degli studenti idonei rispetto all’anno precedente, la Regione ha deciso di confermare lo stanziamento di 2,7 milioni di euro rendendo così possibile l’aumento dell’importo della borsa di studio (190 euro).
Quanto ai contributi per i libri di testo, i fondi regionali sono stati pari a 6.225.000 euro.
Due le azioni principali a sostegno delle autonomie scolastiche per il contrasto alle povertà educative. Per il progetto “Scuola Attiva kids per l’Emilia-Romagna inclusiva”, grazie a una convenzione con Sport e salute S.p.A. e il coinvolgimento dell’Ufficio Scolastico Regionale, nell’anno scolastico 2024-2025 l’investimento regionale è stato di quasi 800mila euro a valere sul PR FSE+ 2021-2027. Nell’integrazione tra risorse nazionali e regionali hanno aderito al progetto 382 scuole primarie, statali e paritarie, per complessive 3.659 classi e 73.180 alunni per l’educazione motoria realizzata da tutor sportivi in compresenza con il docente titolare. Per la scuola dell’infanzia, a valere unicamente sull’investimento regionale, sono state coinvolte 109 scuole e 6.260 bambine e bambini. Invece, per i percorsi di educazione musicale rivolti agli studenti e alle studentesse delle scuole di ogni ordine e grado e degli Istituti per la formazione professionale, nell’anno scolastico 2024-2025 l’offerta formativa realizzata da 60 scuole di musica ha visto il coinvolgimento di 235 istituzioni scolastiche/enti di tutto il territorio regionale e destinata a 7.200 studenti grazie a oltre 2,3 milioni di euro sul Programma regionale FSE+ 2021/2027.
Cosa prevedono gli indirizzi regionali per il diritto allo studio scolastico 2025-2027
Quanto alle borse di studio, per il triennio 2025-2027 la Regione si impegna a garantire il beneficio a tutti gli studenti idonei appartenenti sia alla fascia Isee 1 (da 0 a 10.632,94 euro) sia alla fascia Isee 2 (da 10.632,95 a 15.748,78 euro), per importi non inferiori a quelli dell’anno scolastico 2024-2025 (190 euro importo “base” e 237,50 euro importo “maggiorato” per merito o condizioni certificate).
Così come i contributi per i libri di testo, destinati agli studenti in difficili condizioni economiche iscritti alla scuola secondaria di primo e secondo grado, statali e paritarie, la Regione si impegna a garantire il beneficio a tutti gli idonei per un importo non inferiore all’anno scolastico 2024-2025 (174 euro per la fascia Isee 1 da 0 a 10.632,94 euro e 110 euro per la fascia Isee 2 da 10.632,95 a 15.748,78 euro).
Inoltre, nei prossimi tre anni, l’obiettivo è confermare un impegno finanziario pari ad almeno 2.250.000 euro all’anno per il trasporto scolastico. Nell’assegnazione delle risorse a Province e Città Metropolitana di Bologna, si darà priorità alla copertura delle spese di trasporto per gli studenti con disabilità. L’investimento regionale per gli anni scolastici dal 2021-2022 al 2024-2025 è stato complessivamente di 9 milioni di euro.
Quanto all’inclusione scolastica, la Regione conferma il proprio impegno a sostenere i Comuni e le Unioni di Comuni, integrando le risorse statali con fondi regionali, per garantire servizi qualificati e continui, capaci di rispondere in modo puntuale e personalizzato ai bisogni educativi degli studenti con disabilità. Nel 2025 sono state stanziate a favore dei Comuni risorse regionali per 18 milioni di euro.
Nel corso del 2025, la Regione Emilia-Romagna ha stanziato 10 milioni di euro per finanziare i centri estivi, consentendo a migliaia di bambine e bambini di accedere a esperienze educative di qualità anche nei mesi di sospensione scolastica. La Regione intende rendere stabili e strutturali le misure a sostegno dei centri estivi, promuovendo la loro gratuità e qualità educativa, in collaborazione con i Comuni, le istituzioni scolastiche e il terzo settore. Al tempo stesso, sarà promossa la sperimentazione di modelli di “Scuola Aperta” che consentano l’estensione dell’orario scolastico, l’apertura pomeridiana, serale o estiva degli edifici scolastici come presìdi civici ed educativi nei territori, soprattutto quelli più fragili.
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