Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Trasparenza e sostenibilità: la digitalizzazione per l’economia circolare


Micol Vialetto di GS1 Italy al Talk di Loop Research Center

Il flusso di informazioni lungo la supply chain rappresenta una delle maggiori sfide per la concretizzazione delle filiere sostenibili. Dell’argomento si è parlato nel convegno “Trasparenza nella supply chain: un futuro per l’economia circolare?”, organizzato da Loop Research Center del Dipartimento di Management dell’Università di Verona. L’evento ha avuto l’obiettivo di presentare alle aziende i risultati di alcune ricerche del Centro, oltre a testimonianze di imprese che offrono strumenti per la tracciabilità digitale delle informazioni. Tutto ciò a dimostrazione di come l’implementazione di strategie e pratiche legate a modelli circolari, supportate dalla digitalizzazione, possa favorire la realizzazione di filiere trasparenti e sostenibili.

Assistenza e consulenza

per acquisto in asta

 

Ricerche e strumenti per la trasparenza

Il professor Lapo Mola e la dott.ssa Alessia Zoppelletto, di Loop Research Center, hanno presentato i risultati della ricerca “Gestione dei processi aziendali e trasparenza nella supply chain: il ruolo chiave dell’Ecosystem Architect”. I soggetti coinvolti sono Feelera, società specializzata nella creazione di piattaforme digitali per garantire trasparenza e tracciabilità lungo tutta la filiera produttiva, e Brun Gelmino, una rete di imprese attive nella filiera agroalimentare. L’obiettivo raggiunto è consistito nella creazione di una piattaforma per calcolare un punteggio di sostenibilità aggregato per l’intera rete di imprese, a partire dai punteggi delle singole aziende. La presenza di un’architettura digitale e di una figura professionale che faccia da regia è necessaria per la gestione delle dinamiche organizzative interne, per promuovere valori e obiettivi condivisi, analizzare scenari possibili e gestire le tensioni.

La dott.ssa Benedetta Baldi, sempre all’interno di Loop, ha condotto la ricerca: “Trasparenza lungo la supply chain: impatto sulla partecipazione ai programmi take-back”, nella quale si è invece chiesta quanto la trasparenza lungo la filiera incida sulla partecipazione dei consumatori a iniziative di take-back (cioè di ritiro di prodotti usati). Fornendo a quattro gruppi di consumatori l’accesso dal sito dell’azienda a livelli di informazioni sulla filiera differenti, si è osservato che più elevata è la trasparenza maggiore risulta l’intenzione dei consumatori a partecipare a progetti di take-back (che prevedono il ritiro di un prodotto usato per riciclarlo, oppure ricostruirlo e riassemblarlo, ndr).

Il regolamento UE ESPR e il passaporto digitale

GS1 Italy è stata chiamata a intervenire per spiegare come i propri standard rappresentano degli strumenti già a disposizione delle aziende per supportarle nell’attuazione di modelli di economia circolare e nella sostenibilità. In particolare Micol Vialetto, standard specialist di GS1 Italy, ha fatto il punto sullo stato di avanzamento del Regolamento UE ESPR (Ecodesign for Sustainable Products Regulation), entrato in vigore a giugno 2024, che stabilisce i requisiti di progettazione ecocompatibile per prodotti sostenibili e introduce il passaporto digitale di prodotto per il quale si attendono gli atti esecutivi. Le informazioni specifiche saranno personalizzate per tipologia di prodotto. Nell’attesa di avere i dettagli definitivi, sono state sviluppate delle demo che mostrano come possono essere applicati gli standard GS1 alla realizzazione del passaporto digitale: le demo sono disponibili sul sito di GS1 Germany.

Tra gli standard GS1 utili per la realizzazione del passaporto digitale il GS1 GTIN (Global Trade Item Number), utile per identificare a livello globale  le referenze. A esso è inoltre possibile aggiungere un numero seriale per andare a identificare degli esemplari specifici. Per rendere disponibili ai vari target le informazioni, così come indicato dal Regolamento europeo, è funzionale il GS1 Digital Link: un URL con una struttura standard contenente una chiave GS1, per esempio il GTIN, che – che può essere rappresentato da un QR code utile sia per accedere a pagine web via smartphone ma che in un prossimo futuro potrà essere letto anche alle casse, andando a sostituire il tradizionale codice a barre GS1 lineare. Questo link può essere lo strumento anche per accedere al passaporto digitale del prodotto.
E ancora nel Regolamento si parla di identificazione degli operatori economici per la quale è disponibile il GS1 GLN (Global Location Number) per identificare luoghi fisici e digitali.

Le informazioni del passaporto digitale andranno conservate dagli operatori economici o dai solution provider (non si sa ancora per quanto tempo) e una parte di queste dovrà essere caricata nel Registro della Commissione europea che provvederà a realizzare anche un portale web per la consultazione di tutti i passaporti digitali dei prodotti commercializzati all’interno dell’Unione europea.

 

Mutuo casa veloce

Mutuo fino al 100%

 

Aspettative e sfide del passaporto digitale

Infine la dottoressa Valentina Mazzoli di Loop ha presentato i risultati preliminari della ricerca “Passaporto digitale di prodotto: opportunità e incertezze percepite da consumatori e retailer” in cui si analizzano le attese rispetto a questo strumento nel settore fashion. Dai primi dati emerge la preoccupazione dei retailer per eventuali complessità nell’implementazione della tecnologia e per un numero troppo elevato di dati che il consumatore potrebbe non voler leggere. Lato consumatori, emerge che le informazioni di maggiore interesse che si aspettano sono relative ai materiali e ai processi di produzione, seguite da quelle sull’impatto ambientale e sulla riciclabilità, altrettanto utili per focalizzare l’attenzione sulla sostenibilità fin dal momento dell’acquisto. Si chiedono però informazioni non troppo lunghe, certificate e di facile accesso.

Jessika  Pini

Jessika Pini

Giornalista pubblicista con una consolidata esperienza di redazione e inchieste nella stampa B2B. Esperta di comunicazione e transizione sostenibile d’impresa. Scrive di agroalimentare, packaging, retail e Ho.Re.Ca., industria 4.0 e sostenibilità.


Tutti i contributi di Jessika Pini



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

Source link

Opportunità unica

partecipa alle aste immobiliari.