Convegno sull’apprendistato in Veneto. Il report di Confartigianato Imprese Veneto e Veneto Lavoro | Bellunopress

In Veneto 63.000 apprendisti, di cui quasi 20.000 in aziende artigiane

1 contratto di apprendistato su 4 è stipulato da un’impresa artigiana
Il 56,5% delle imprese ad oggi ha in forza un apprendista
il 30% dei contratti di apprendistato si trasforma in contratto a tempo indeterminato, mentre il 60% dei contratti di risolve perchè l’apprendista, formato, trova occupazione in un’altra impresa
a 5 anni di distanza i contratti attivi iniziati con apprendistato sono 3 su 4
i contratti di apprendistato sono in crescita (+4,5%)
a distanza di 12 anni un apprendista su 10 ha aperto partita Iva

L’apprendistato torna protagonista in Veneto come leva cruciale per l’occupazione giovanile e la trasmissione delle competenze nei settori chiave dell’economia regionale. Confartigianato Imprese Veneto e Veneto Lavoro hanno presentato ieri all’Auditorium Sant’Artemio di Treviso un report che fa luce sullo stato dell’arte dell’apprendistato nella nostra regione, tra numeri, esperienze e traiettorie possibili con un focus specifico sul mondo artigiano.

Un’indagine a doppio sguardo per capire meglio il presente e progettare il futuro.
Il report si compone di due ricerche, una quantitativa, condotto su base regionale che analizza l’andamento dei contratti di apprendistato, la distribuzione territoriale, i settori di maggior impiego e gli esiti occupazionali a medio termine; una qualitativa che raccoglie voci e testimonianze di imprenditori, tutor e giovani apprendisti, mettendo in luce le potenzialità ma anche le criticità del sistema attuale.

I dati
Negli ultimi anni l’apprendistato, in particolare quello professionalizzante, ha fatto registrare un trend di crescita significativo all’interno del mercato del lavoro veneto, interrotto solo nell’ultimo biennio. Anche in virtù della sua valenza formativa, a fare ricorso a tale strumento contrattuale sono soprattutto le imprese artigiane, dove si concentra un quarto del totale delle assunzioni in apprendistato registrato in Veneto.

Nel 2024 le assunzioni con contratto di apprendistato effettuate in Veneto sono state complessivamente 43.200, di cui 9.700 nelle imprese artigiane. Si tratta di un risultato leggermente inferiore al picco massimo raggiunto nel 2022 (48.500), ma che si mantiene comunque su livelli particolarmente elevati. Nelle imprese artigiane, il peso dell’assunzioni in apprendistato supera il 15% del totale, a fronte del 6% registrato per il totale delle aziende venete

I contratti in essere al 31 dicembre 2024 sono 63 mila, il 27% dei quali attivati presso imprese artigiane. Nella maggior parte dei casi i rapporti di lavoro interessano l’ambito industriale, soprattutto costruzioni, metalmeccanico e alcuni comparti del made in italy quali legno mobilio e industrie alimentari, e, nel terziario, i servizi alla persona.
L’apprendistato professionalizzante rappresenta di gran lunga la tipologia contrattuale più diffusa, con 61.000 rapporti di lavoro attivi, di cui oltre 16 mila nelle imprese artigiane, e 41.500 nuove assunzioni nel corso del 2024.

Quasi la metà dei rapporti di lavoro in apprendistato risulta confermato a tempo indeterminato entro i 5 anni successivi all’assunzione. Nelle aziende artigiane, i tre quarti dei rapporti di lavoro confermati risultano ancora aperti a 5 anni dall’avvio dell’apprendistato, una quota superiore al dato medio rilevato per il totale delle imprese. La principale causa di conclusione dei rapporti in apprendistato prima della loro conferma a tempo indeterminato sono le dimissioni da parte del lavoratore, cui molto spesso segue l’attivazione di un rapporto di lavoro presso un’altra azienda, artigiana o non.

Un impegno congiunto per rilanciare il modello
L’apprendistato si conferma un contratto centrale per il comparto artigiano veneto: oltre il 72% delle imprese intervistate ha avuto esperienze recenti con questa tipologia contrattuale. Più della metà (56,5%) ha apprendisti attualmente in forza, segno di un orientamento strategico verso l’investimento nel capitale umano e nel ricambio generazionale. Il dato conferma anche l’importanza dell’apprendistato quale modalità coerente con le esigenze formative e operative del tessuto artigiano regionale.
L’indagine ha rilevato che il 70% non ha terminato il contratto di apprendistato: molti ragazzi vengono confermati prima, molti trovano impiego in altre aziende artigiane forti delle competenze acquisite, mentre altri fattori sono legati al mismatch tra aspettative e realtà lavorativa e scarsa motivazione da parte dei ragazzi.

Confartigianato Imprese Veneto e Veneto Lavoro, con queste ricerche, pongono le basi per un’azione condivisa tra istituzioni, imprese e mondo della formazione. L’obiettivo è duplice: rendere l’apprendistato più attrattivo per i giovani e più accessibile per le imprese, attraverso semplificazioni, incentivi mirati e una regia territoriale efficace. La ricerca ha inoltre evidenziato l’opportunità di rafforzare il ruolo del tutor aziendale così come avviene in molti altri paesi Europei.

Dichiarazioni
Valeria Mantovan, Assessore Istruzione, Formazione e Lavoro, Regione Veneto
“L’apprendistato è un pilastro delle nostre politiche per il lavoro e la formazione: è una forma di lavoro che coniuga istruzione e impresa, valorizzando la trasmissione del sapere tra generazioni, in particolare nei settori dell’artigianato e della manifattura, che costituiscono l’identità economica del Veneto. I dati presentati oggi confermano che l’apprendistato, quando ben progettato e accompagnato, funziona: crea occupazione stabile, favorisce il ricambio generazionale e innalza la qualità del lavoro. Per questo continueremo a investire in politiche che ne incentivino la diffusione e ne rafforzino l’efficacia, anche attraverso un dialogo strutturato tra istituzioni, mondo della formazione e imprese. È così che il Veneto costruisce il futuro”

Tiziano Barone, Direttore Veneto Lavoro: “L’apprendistato è oggi più che mai uno strumento strategico per accompagnare i giovani nella fase di ingresso nel mercato del lavoro. Come evidenzia anche questo report realizzato in collaborazione con Confartigianato Imprese Veneto, la sua capacità di coniugare formazione e lavoro consente alle imprese, soprattutto artigiane, di formare professionalità coerenti con le proprie specifiche esigenze, ottenendo così un duplice obiettivo: valorizzare il patrimonio di competenze che rappresenta il cuore della manifattura veneta e prendersi cura del capitale umano, trattenendo talenti che, in un mercato del lavoro segnato dall’invecchiamento demografico, diventano risorsa strategica. L’apprendistato è anche questo: un patto generazionale tra chi ha costruito un’impresa e chi si prepara a raccoglierne il testimone”.

Roberto Boschetto, Presidente Confartigianato Imprese Veneto: l’apprendistato non è un’alternativa al lavoro ‘vero’. È lavoro vero con valore aggiunto: la formazione integrata. Per il sistema produttivo veneto, che si fonda sul capitale umano e sul saper fare, è la via maestra per garantire il ricambio generazionale e mantenere alta la qualità delle produzioni. Concludiamo questa giornata con una certezza: l’apprendistato non è una formula del passato, ma una leva strategica per il futuro delle nostre imprese, è lo strumento che meglio coniuga formazione e lavoro, teoria e pratica, scuola e bottega. Le imprese hanno bisogno di giovani preparati, sì, ma soprattutto formati sul campo.

Tiziana Pettenuzzo, Direttore Confartigianato Imprese Veneto
A distanza di 12 anni 1 apprendista su 10 ha aperto partita Iva, 1 su 2 ha un contratto a tempo indeterminato dopo 5 anni, questi numeri rivelano il grande valore dell’apprendistato. I giovani oggi apprendono e fanno esperienza, raggiungono obbiettivi e se ne pongono di nuovi per il futuro, anche per questo molti contratti di apprendistato non sono portati a termine, perché i ragazzi mettono in pratica quando hanno imparato velocemente e altrettanto velocemente entrano in azienda con dei ruoli. Per noi è cruciale la Riforma dell’apprendistato per allinearci con gli altri paesi Europei e tornare ad offrire ai giovani prospettive in linea con le loro aspettative.

Armando Sartori, Presidente Confartigianato Marca Trevigiana
L’apprendistato diventa, in questo senso, uno strumento privilegiato per allacciare rapporti virtuosi tra studenti e impresa. Esso rappresenta un passaggio cruciale di una battaglia culturale che Confartigianato rivendica con orgoglio: il riconoscimento del valore educativo dell’impresa artigiana.
Il laboratorio artigiano è in questo senso un ambiente ideale per assimilare competenze plurime anche in materia di sicurezza sul lavoro. I giovani sono un investimento per l’impresa, ma un giovane formato al lavoro è un bene prezioso per l’intera comunità.