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da MareNostrum ad ALIA, strategia 2025


MareNostrum è il nome di punta di tutto l’ecosistema spagnolo dell’intelligenza artificiale, un nome identitario che nel corso di migliaia di anni, dall’impero romano a oggi, ha assunto un simbolismo espressione di forza militare, di influenza culturale e religiosa di un popolo su un altro, fino ad arrivare all’attuale significato geopolitico, un ibrido tra area di cooperazione tra le due sponde del Mediterraneo e leva di attrattività o autonomia tecnologica di questo Paese nello scenario globale.

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MareNostrum: il cuore dell’intelligenza artificiale spagnola

Dalla legge di Moore a quella di Huang, MareNostrum ha avuto diverse “epoche” innovative: il modello numero 1 nasce nel 2004, grazie a un accordo tra il governo spagnolo e IBM per costruire il computer più robusto al mondo, con una velocità di calcolo pari a 42,35 trilioni di operazioni al secondo. Ne sono seguite ulteriori 4 versioni con una potenza computazionale via via sempre più crescente.

Nel 2022, la Spagna si aggiudica il finanziamento europeo dal programma AI Factory della Commissione europea, per installare MareNostrum 4, individuato come infrastruttura aperta di supporto a tutta la comunità scientifica del vecchio continente e a partire dal 2023, il Centro Nacional de Supercomputación (BSC-CNS) di Barcellona, mette in funzione MareNostrum 5, il 7° supercomputer più potente in Europa e l’11° al mondo, due posizioni dietro il Leonardo italiano, con prestazioni di calcolo exascale, la cui accelerazione dalle unità grafiche a più nodi è garantita da GPU NDIVIA H10064GB, e una velocità di trasmissione dati di 400 Gbps-NDR- e di operazioni pari a 314.000 trilioni di calcoli al secondo.

ALIA e ECAT: le infrastrutture complementari dell’IA spagnola

Lo stack dell’IA spagnolo comprende altre punte di diamante per tutto il mercato europeo: l’ALIA 40B (https://alia.gob.es/), coordinato anche questo dal BSC, e L’ECAT – Centro europeo per la trasparenza algoritmica (), sotto l’egida del Joint European Center di Siviglia (https://algorithmic-transparency.ec.europa.eu/index_en).

ALIA, nasce da uno dei sei pilastri della strategia nazionale per l’IA, denominata ENIA, e rappresenta la prima infrastruttura pubblica di riferimento open source del Paese per la costruzione di modelli fondazionali multilingua, lingue ufficiali europee e altre nazionali, come il catalano.

La piattaforma è accessibile a sviluppatori indipendenti, start-up, pubblica amministrazione e PMI, ALIA KIT è sviluppato per applicazioni commerciali, educative e scientifiche customizzate per territori. Completamente finanziato da risorse pubbliche di Next Generation EU e del governo spagnolo.

 

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ALIA è addestrato dal supercomputer MareNostrum 5 con 40 miliardi di parametri, la cui versione finale prevede l’utilizzo di 9,2 miliardi di token (testi o frammenti di testi). L’allineamento agli standard di trasparenza e robustezza stabiliti dall’AI ACT è affidato all’agenzia spagnola AESIA. L’AESIA svolge un ruolo risolutivo nello sviluppo di sandbox di IA, definendo e applicando linee guida di conformità dei sistemi di IA ad alto rischio prima della loro implementazione, in diversi ambiti, dall’uso di dati biometrici al monitoraggio dei processi elettorali.

La Spagna ospita anche il Centro europeo per la trasparenza algoritmica (ECAT), all’interno del Joint Research Center di Siviglia, un istituto nato per fornire le competenze scientifiche e tecnologiche in grado di favorire l’adozione del Digital Services Act. I talenti che vi operano sono impegnati a studiare l’equità e l’impatto sociale che i sistemi algoritmici basati su piattaforme online o motori di ricerca di grandi dimensioni, quindi sia su VLOP che su VLOSE, determinano sulla collettività. Recentemente l’ECAT ha pubblicato un report sulla correlazione tra le architetture di queste piattaforme e i disturbi comportamentali e i danni fisici sui minori.

La strategia nazionale spagnola per l’IA: obiettivi e investimenti

Sul fronte programmatico, la Strategia Nazionale dell’IA è datata 2020 e rientra nel framework Agenda Digitale 2025. Parte con una dotazione iniziale di 600 milioni di Euro, suddivisi su 6 assi strategici di implementazione e 30 azioni target che insieme disegnano l’azione governativa sull’IA di tipo generativo. Gli obiettivi focalizzano 6 diversi campi di intervento pubblico-privato, comuni ad altre strategie dei Paesi membri dell’Unione europea.

  • Sostenere l’eccellenza della ricerca scientifica, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione nell’IA.
  • Aumentare le capacità digitali del capitale umano, aumentare i talenti nazionali e attrarre competenze globali verso la Spagna nel campo dell’IA.
  • Costruire infrastrutture di dati e piattaforme tecnologiche a supporto dell’IA, avendo cura della protezione e l’uso della lingua spagnola.
  • Integrare l’IA nelle catene del valore per guidare la trasformazione del tessuto economico.
  • Migliorare l’uso dell’IA nell’amministrazione pubblica, nelle grandi sfide epocali e nelle missioni strategiche nazionali.
  • Stabilire un quadro etico e normativo che definisca la tutela dei diritti individuali e collettivi crei un ambiente di fiducia, inclusione e benessere sociale.

Implementazione della strategia: risultati concreti dell’IA spagnola

Dei 30 obiettivi di azione, quasi tutti calendarizzati al 2025, la Spagna ne ha centrati la maggior parte. MareNostrum 5 rappresenta il centro nazionale, disegnato come set di dati, piattaforma di modelli, algoritmi, motori di inferenza, per lo sviluppo tecnologico in campi multidisciplinari, identificato con le azioni 4, 6 e 7 e 12-16.

La rete spagnola di eccellenza in IA, costituita nel 2023, atta a mettere in campo piani di formazione interdisciplinari, programmi di ricerca e meccanismi per attrarre e trattenere i talenti, è complementare alle azioni 1-8 e di supporto al Centro Spagnolo di Sviluppo Industriale -CDTI- e lo Spanish Talent HUB, per sostenere la residenzialità delle competenze nei maggiori centri universitari, Madrid e Barcellona, e promuovere una maggiore coesione territoriale tra questi e i centri minori, come Aragona, Valencia, Malaga, Granada, Bilbao, La Coruña. Un ulteriore effetto leva sul capitale umano è determinato dal programma SpAIn Talent Hub e il fondo ICEX Invest in Spain e dal riconoscimento, ancora in fase di ultimazione, di un sistema di riconoscimento di titoli accademici internazionali sulle professioni dell’IA.

I DIH e Next TECH dovrebbero invece contribuire alla concretizzazione dei risultati delle azioni 17-20, focalizzati sull’adozione dei sistemi di IA nei processi produttivi. Fond-ICO Next TECH è una iniziativa pubblica privata, a supporto delle start up che vogliono scalare modelli di IA per portarli sul mercato come beni e/o servizi; ha una dotazione di 4 miliardi di euro e il contributo ai beneficiari varia da 15.000 a 1.500.000 di Euro.

Sul lato della pubblica amministrazione, azioni 21-25 – premettendo che l’AI reporting framework dell’OCSE rimane il modello di riferimento per l’armonizzazione dei sistemi di IA a livello europeo – sviluppo e applicazioni di IA per il settore pubblico sono stati promossi dal GobTechLab e da un programma di formazione per i dipendenti pubblici e i quadri governativi, focalizzato sull’uso dei dati per la gestione della domanda di servizio e le modalità di distribuzione di ogni altro bene pubblico economico.

Infine, l’aspetto legislativo, racchiuso nelle azioni 26-30: l’impegno del governo spagnolo è concentrato sul rispetto dei diritti fondamentali già costituzionalmente garantiti nel mondo analogico, a garantire un accesso equo e a prevenire la discriminazione. Gli atti emanati, tra cui la Carta dei Diritti Digitali, o i processi di partecipazione dei cittadini al dialogo sul futuro dell’IA, sono coerenti con la regolamentazione europea e i principi etici definiti dalle istituzioni internazionali come l’OCSE e la GPAI- Partenariato Globale sull’IA-.

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Il modello spagnolo per il futuro dell’intelligenza artificiale

L’atlante spagnolo dell’IA ripercorre il carattere inclusivo, concentrato sulle persone e sulla politica di questo Paese, proprio di un socialismo moderno dove non c’è distinzione tra cultura e mondo contemporaneo.

Il modello gestionale di Mare Nostrum e ancor più di ALIA rappresenta la prospettiva scelta dal governo nel modellare la relazione futura della civitas con l’intelligenza artificiale, distribuendo in modo equo ciò che la tecnologia determina.



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