Oggi, 23 Giugno 2025, Fastweb + Vodafone ha annunciato di aver realizzato, in collaborazione con l’Università degli Studi di Palermo, il primo Smart Campus italiano dotato di rete privata ibrida MPN 5G, già attiva presso alcune aule dell’Ateneo.
L’iniziativa, dal valore complessivo di 6,5 milioni di euro, rientra nell’ambito del programma “5G 4 A Smart Sicilian Academic Campus“ ed è sostenuta dal Connecting Europe Facility (CEF) dell’Unione Europea, con un finanziamento di 4 milioni di euro provenienti dai fondi europei.
Il progetto, supportato inoltre dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy e dalla Regione Siciliana, è stato presentato oggi, 23 Giugno 2025, alla Sala Magna del Complesso Monumentale dello Steri, sede del Rettorato dell’Università degli Studi di Palermo.
Il Campus 5G, ha spiegato l’operatore italiano del Gruppo Swisscom, si sviluppa nelle aree dell’Ateneo palermitano, incluso il Polo Territoriale di Trapani, e del Policlinico Universitario Paolo Giaccone, sede della Scuola di Medicina e Chirurgia.
L’obiettivo principale è abilitare, attraverso la rete mobile di quinta generazione, nuovi modelli didattici, di ricerca e sanitari, sfruttando i vantaggi offerti dalla tecnologia, tra cui maggiore velocità di trasmissione dati, a detta di Fastweb + Vodafone fino a 100 volte superiore a quella attuale, riduzione dei consumi energetici e latenza significativamente più bassa, da 30 a 50 volte secondo l’operatore.
Di seguito, le parole di Massimo Midiri, Rettore dell’Università degli Studi di Palermo, che ha dichiarato:
Con l’attivazione della rete privata 5G il nostro Ateneo si afferma come apripista al livello nazionale nell’integrazione tra infrastrutture digitali avanzate, ricerca scientifica e innovazione nei modelli di didattica e dei servizi per il territorio.
Essere pionieri in questo ambito significa non solo adottare tecnologie d’avanguardia, ma soprattutto anticipare scenari futuri, sperimentando oggi soluzioni che domani potranno diventare standard per il sistema universitario e sanitario italiano ed europeo.
Questo progetto rafforza la vocazione del nostro Ateneo a essere un laboratorio vivo di trasformazione digitale al servizio del territorio.
Questa, invece, la dichiarazione di Alessandro Magnino, Chief Strategy & Transformation Officer di Fastweb + Vodafone, che ha affermato:
La collaborazione con l’Università degli Studi di Palermo è un esempio di come la nostra tecnologia di rete possa concretamente abilitare l’innovazione in ambito sanitario e della formazione.
Grazie alle caratteristiche distintive del 5G, velocità, latenza ridottissima e sicurezza di dati e dispositivi connessi, docenti e studenti potranno accedere a strumenti immersivi e collaborare in tempo reale anche da sedi diverse.
In ambito scientifico sanitario si aprono nuove opportunità per la sperimentazione di ricerca e sviluppo di servizi avanzati di telemedicina supportati dall’intelligenza artificiale.
Questa collaborazione dimostra che, quando università, aziende e istituzioni uniscono le forze creano un ecosistema capace di realizzare soluzioni con un reale impatto sulla ricerca, sulla salute, sui territori e sulla vita delle persone.
Daniela Faraoni, Assessore Regionale alla Salute, ha inoltre commentato:
È un progetto che rafforza il legame tra la nostra Regione e il resto d’Europa. Questo finanziamento rappresenta un chiaro segnale di fiducia dell’Unione Europea nei confronti della Sicilia. La Regione, guidata dal presidente Schifani, si sta muovendo con grande rapidità verso traguardi ambiziosi dimostrando la capacità di tenere il passo con i tempi.
Nei prossimi anni, il progetto del primo campus smart con tecnologia 5G sarà oggetto di diverse implementazioni riconosciute dalla comunità scientifica come iniziative di valore e che consentiranno molteplici applicazioni, tra queste la presa in carico a distanza del paziente in ambito dell’assistenza sanitaria.
Infine, Roberto Lagalla, Sindaco di Palermo, ha affermato:
È motivo di orgoglio per la città avere nella nostra Università il primo campus con la dotazione del 5G. Questa introduzione infrastrutturale porterà a un impulso sui fronti della ricerca e dell’innovazione che si tradurrà in un beneficio per lo sviluppo del territorio.
L’amministrazione comunale sta puntando molto sull’infrastrutturazione digitale di Palermo e questa azione sta già portando a evidenti risultati in termini di attrattività della città, senza dimenticare la stretta collaborazione tra Comune e Ateneo, rinnovata con un recente protocollo d’intesa che punta a far diventare Palermo un crocevia dell’innovazione.
Come spiegato da Fastweb + Vodafone, la rete MPN 5G realizzata presso l’Università di Palermo è già attiva con copertura outdoor e indoor nel Campus di Viale delle Scienze, e si estenderà progressivamente a tutti gli edifici coinvolti nel progetto.
Il sistema, in particolare, si basa su una local core installata in loco, che consente una gestione efficiente del traffico dati con latenza end to end ridotta.
La rete privata realizzata è integrata con la rete mobile pubblica di Vodafone Italia, configurandosi in questo modo come una soluzione ibrida, al fine di offrire una copertura 5G sia per le attività accademiche e cliniche, all’interno dell’Università, che per la comunità locale, tramite la rete pubblica.
Con questa realizzazione, secondo quanto affermato da Fastweb + Vodafone, l’Università degli Studi di Palermo diventa così uno dei primi Smart Campus 5G in Europa.
Da questo punto di vista, per l’operatore, il progetto rappresenta un punto di svolta per lo sviluppo di servizi smart in ambito education e sanità, con ricadute attese anche su altri settori strategici del territorio.
Tra i principali casi d’uso già attivi presso l’Ateneo, Fastweb + Vodafone ha riportato di aule universitarie trasformate in ambienti immersivi, la possibilità di visualizzare ricostruzioni 3D interattive di organi anatomici e monumenti architettonici, nonché l’impiego di manichini intelligenti per simulazioni cliniche avanzate.
Gli studenti, in particolare quelli iscritti ai corsi di Medicina e Chirurgia, Architettura e Scienze Psicologiche, Pedagogiche, dell’Esercizio Fisico e della Formazione, stanno già sperimentando queste soluzioni di didattica aumentata in spazi dotati di tecnologie XR e sistemi di mirroring, che permettono la condivisione delle esperienze anche a chi è connesso da remoto o non indossa visori.
In parallelo, è in fase di sviluppo un Centro di Simulazione Clinica Avanzata per l’addestramento pratico degli studenti nel campo delle pratiche cliniche e chirurgiche, oltre che una piattaforma cloud per il teleconsulto medico, in grado di connettere un team di specialisti e un algoritmo di Intelligenza Artificiale. Quest’ultima tecnologia è stata progettata dal team di ricerca dell’Università di Palermo ed è attualmente in fase di test.
Editing Mattia Castro
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