TERAMO – Il magnifico rettore Christian Corsi ha ricevuto oggi in visita istituzionale l’ambasciatrice della Repubblica Slovacca Karla Wursterová, a chiusura di un primo ciclo di incontri di rilancio della cooperazione accademica che ha visto la presenza in Ateneo nelle scorse settimane del vice ambasciatore tedesco Benjamin Hanna e dell’ambasciatore del Brasile Renato Mosca de Souza.
«Ancora prima di qualsiasi legame istituzionale ed economico – ha dichiarato il magnifico rettore Christian Corsi – i nostri due Paesi condividono la stessa visione sulla centralità e l’importanza delle istituzioni democratiche e la stessa fiducia nelle possibilità e nell’impegno comune all’interno dell’Unione Europea. Se l’Italia rappresenta un ponte naturale verso il Mediterraneo, la Slovacchia, con la sua posizione strategica nel cuore dell’Europa centro-orientale, è un hub essenziale per i corridoi paneuropei che attraversano il continente».
«L’incontro odierno – ha aggiunto il Rettore – dà seguito alla volontà del nostro Ateneo di approfondire i rapporti già in essere di cooperazione culturale e accademica, a partire ad esempio dalla collaborazione con i diversi istituti superiori bilingue presenti in Slovacchia dove viene studiata la lingua italiana. Come Ateneo riteniamo strategico stringere nuove alleanze e intendiamo mettere queste relazioni a disposizione di tutto il territorio: il flusso di competenze e innovazione può e deve essere stimolo per la crescita economica, culturale e sociale della nostra comunità, attirando investimenti e rafforzando l’attrattività e lo sviluppo di un territorio sempre più aperto e competitivo».
«Ho accolto con molto entusiasmo – ha dichiarato l’ambasciatrice Karla Wursterová – l’invito del Rettore a visitare il Campus e a conoscere da vicino l’Università degli Studi di Teramo, centro di eccellenza europeo in diversi ambiti, tra cui quello delle scienze veterinarie, delle bioscienze, delle biotecnologie o delle tecnologie agroalimentari ambientali, che hanno trovato interesse da parte delle università slovacche con le quali, spero, a stretto giro, approfondirete il partenariato. La cooperazione universitaria è uno degli strumenti chiave per sviluppare la cooperazione bilaterale tra i nostri Paesi e, durante la mia missione in Italia, io e il mio team vi stiamo dedicando particolare attenzione».
«Viviamo in un’epoca difficile – ha aggiunto l’ambasciatrice – e sono profondamente convinta che un’istruzione di alta qualità, nonché solidi principi e valori morali, di cui le università sono portatrici, rappresentino il pilastro della formazione delle nuove generazioni e dei futuri leader. Sono molto lieta che la cooperazione tra Slovacchia e Italia in ambito accademico e scientifico sia già ben avviata e siamo pronti a organizzare la visita di una delegazione accademica slovacca a Teramo».
Prosegue la serie di incontri strategici dell’Università degli Studi di Teramo, per potenziare l’azione di internazionalizzazione e la cooperazione accademica internazionale. Dopo la visita istituzionale dell’ambasciatore brasiliano, solo pochi giorni fa, questa mattina in Ateneo il magnifico rettore Christian Corsi ha accolto l’ambasciatrice della Repubblica Slovacca Karla Wursterová. Questo il discorso tenuto da Corsi nel Palazzo del Rettorato di Unite:
È un grande onore per me e per tutti noi oggi ospitare l’Ambasciatrice della Repubblica Slovacca, Karla Wursterová alla quale rivolgo il più caloroso benvenuto nel nostro Ateneo e nella nostra regione. Voglio ringraziarla molto per la sua disponibilità e per essere qui all’Università degli Studi di Teramo. Un ringraziamento che estendo anche all’intera Ambasciata della Repubblica Slovacca e all’Associazione “Guido Carli”, in particolare al Presidente Federico Carli che ha collaborato alla creazione di questa opportunità.
Ancora prima di qualsiasi legame istituzionale ed economico, i nostri due Paesi condividono la stessa visione sulla centralità e l’importanza delle istituzioni democratiche e la stessa fiducia nelle possibilità e nell’impegno comune all’interno dell’Unione Europea. Profondi e sinceri vincoli di amicizia uniscono i nostri popoli, come è stato ribadito nella maniera più alta durate la visita ufficiale in Repubblica Slovacca del nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel 2023 in occasione del trentesimo anniversario delle relazioni bilaterali tra i nostri Stati. Tale legame è stato rinsaldato dal recente incontro a Palazzo Chigi tra il Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni e il Primo Ministro della Repubblica Slovacca Robert Fico.
In questa occasione la Slovacchia ha manifestato il proprio pieno sostegno alle iniziative promosse dal Governo italiano, riconoscendone il valore strategico in settori chiave per l’economia slovacca, quali l’industria automobilistica e quella siderurgica. Tale convergenza è un segnale importante della volontà condivisa di consolidare la cooperazione tra i nostri Paesi nel quadro di una visione comune per una crescita sostenibile e competitiva dell’Unione Europea. Posizioni comuni dei nostri Paesi sono emerse anche nell’ambito del dialogo in corso sul Quadro Finanziario Pluriennale dell’Unione Europea, sul quale Italia e Slovacchia hanno condiviso la necessità di garantire finanziamenti sufficienti per riflettere le priorità strategiche dell’Unione, preservare una forte politica di coesione e rafforzare la Politica Agricola Comune.
Italia e Slovacchia condividono anche una visione pragmatica e realistica in materia di politica industriale, favorita dalla comune vocazione manifatturiera. L’Italia è il settimo mercato di destinazione dell’export slovacco e il nono fornitore della Slovacchia, che si attesta al trentaduesimo posto come mercato di destinazione dell’export italiano. Radicata anche la presenza imprenditoriale italiana nel Paese, con 252 imprese italiane che operano in Slovacchia. Se l’Italia rappresenta un ponte naturale verso il Mediterraneo, la Slovacchia, con la sua posizione strategica nel cuore dell’Europa centro-orientale, è un hub essenziale per i corridoi paneuropei che attraversano il continente e per il commercio globale, in particolare verso i mercati dell’Est.
A oltre vent’anni dal suo ingresso nell’Unione Europea, la Slovacchia rappresenta un modello riuscito di transizione economica e integrazione europea e il suo apporto si manifesta non solo in termini economici e industriali, ma anche nella partecipazione costruttiva al progetto politico europeo. La Slovacchia si dimostra un Paese dinamico e in crescita con una grande capacità di sfruttare con efficacia i fondi strutturali europei.
L’incontro odierno si inserisce nel solco di questi rapporti e fa seguito alla volontà del nostro Ateneo di approfondire i rapporti già in essere di cooperazione culturale e accademica, a partire ad esempio dalla collaborazione con i diversi istituti superiori bilingue presenti in Slovacchia dove viene studiata la lingua italiana.
L’internazionalizzazione è uno dei temi centrali del mio mandato alla guida dell’Ateneo che si sta caratterizzando per una profonda riorganizzazione e per la volontà di rilancio della nostra vocazione di comunità che pone al centro le persone e si fonda sui valori di innovazione, inclusione e sostenibilità. Lavoriamo ogni giorno per rendere questa università non solo un luogo di eccellenza accademica, ma anche un punto di riferimento per lo sviluppo culturale, sociale ed economico dell’intero territorio.
La nostra Università accoglie ed è animata da una numerosa popolazione studentesca ed è un punto di riferimento regionale e non solo per la ricerca, con particolare attenzione ai settori agroalimentare, veterinario, delle scienze sociali, giuridiche e comunicative e delle scienze applicate, con numerosi progetti finanziati a livello nazionale e internazionale. L’Ateneo si distingue nel panorama degli atenei abruzzesi per la presenza di due poli scientifici: il polo giuridico-politico-comunicativo e l’altro nell’ambito agro-bio-veterinario. Nel complesso l’Ateneo è strutturato in 5 Dipartimenti e ha un’offerta formativa di 24 corsi di laurea, 17 master e 7 scuole di specializzazione, 7 corsi di dottorato nei nostri Dipartimenti, uno interateneo, 4 di interesse nazionale e uno di carattere europeo. Nel complesso l’Ateneo può vantare una comunità dottorale di 132 dottorandi e ha conferito negli ultimi tre anni accademici una media di 50 titoli di dottorato per anno, intercettando risorse competitive. I nostri corsi di dottorato hanno consolidato negli ultimi anni la loro vocazione internazionale e la capacità attrattiva rispetto all’intercettazione di risorse esterne: è aumentata l’attrattività di studenti stranieri, è stata consolidata la mobilità internazionale con un forte incremento delle convenzioni con istituzioni estere e si è consolidata la mobilità in uscita dei dottori di ricerca che ha interessato dal 2020 al 2024 oltre uno su quattro tra loro. All’attuale offerta, si aggiungono, inoltre, anche le 12 borse di dottorato finanziate nell’ambito della Scuola di Alta Formazione Regionale per l’Innovazione in One Health, nata dalla collaborazione scientifica tra l’Università e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise, con un approccio intersettoriale alle Biotecnologie cellulari e molecolari, alle Scienze degli alimenti e alle Scienze mediche veterinarie, sanità pubblica e benessere animale. Il nostro Ateneo è impegnato nella realizzazione di 3 importanti progetti strategici, finanziati finora con oltre 60 milioni di euro, che prevedono il raddoppio della sede di Medicina Veterinaria, la realizzazione del Centro Europeo di ricerca Agro-BioSERV e la realizzazione della Cittadella della Cultura.
Siamo un Ateneo proiettato verso il futuro e crediamo che il futuro passi anche attraverso una rinnovata capacità di usare l’internazionalizzazione come leva per stimolare la crescita degli studenti, della ricerca e del sistema accademico nel suo complesso. Come università rappresentiamo un nodo strategico in una rete globale della conoscenza e per questo riteniamo fondamentale come Ateneo coltivare e stringere nuove relazioni e alleanze che possano creare opportunità e sviluppo comune.
Per gli studenti, l’internazionalizzazione è un’occasione di arricchimento personale e professionale: consente di confrontarsi con sistemi accademici diversi, acquisire competenze linguistiche e trasversali e costruire un profilo competitivo in un mercato del lavoro sempre più globale. Per la ricerca, significa accesso a reti scientifiche internazionali, finanziamenti europei, laboratori condivisi e sinergie progettuali capaci di affrontare le sfide globali con strumenti interdisciplinari e collaborativi.
Nel contesto contemporaneo, gli atenei non sono più solo luoghi di trasmissione del sapere, ma spazi di connessione tra culture, territori e generazioni. Saper cogliere e potenziare le opportunità offerte dall’internazionalizzazione è oggi una condizione imprescindibile per ogni università che voglia essere protagonista dell’innovazione, dell’eccellenza e della trasformazione sociale ed economica, a partire dal territorio nel quale ha sede e per il quale auspichiamo una sempre più forte identità e vocazione verso la cultura e la ricerca. Questo incontro è dunque un’occasione per il nostro Ateneo che mettiamo a disposizione di tutto il territorio qui rappresentato da Autorità, vertici accademici e ospiti del mondo istituzionale ed economico.
In conclusione, l’incontro di oggi rappresenta un momento significativo per riaffermare il valore del dialogo tra istituzioni accademiche e diplomatiche come fondamento per nuove prospettive di cooperazione e di sviluppo comune. La presenza dell’ambasciatrice Karla Wursterová nel nostro Ateneo non solo ci onora, ma rafforza il nostro impegno a essere un ponte tra culture, saperi e opportunità. Siamo convinti che, attraverso un’intensificazione dei rapporti con il sistema universitario e produttivo slovacco potremo generare benefici concreti per i nostri studenti, per la ricerca e per il territorio. Auspichiamo che questo sia solo l’inizio di un cammino comune ancora più intenso, all’insegna della crescita dei nostri studenti, ricercatori, della nostra città e della nostra regione, all’insegna dell’innovazione, dell’inclusione e dello sviluppo condiviso.
Siamo lieti di proseguire questo incontro con una visita nel campus di Ateneo che toccherà:
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Il laboratorio di Microbiologia Alimentare (AgriBioSERV), impegnato nella ricerca su microorganismi alimentari, per il miglioramento della qualità degli alimenti, lo sviluppo di nuovi alimenti funzionali e bevande fermentate e nella riduzione dell’impatto dei patogeni negli alimenti. Comprende:
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un’area comune per la caratterizzazione molecolare (genetica e fisiologica) di batteri lattici e lieviti e di agenti patogeni;
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un’area per la fermentazione con particolare riferimento allo studio di interazioni degli alimenti con l’organismo umano mediante l’uso di sistemi innovativi ex-vivo (GutModel);
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una terza area per lo studio di tecnologie ed approcci innovativi a basso impatto ambientale per la riduzione dell’insorgenza di patogeni negli alimenti (molecole antimicrobiche, fotoplasma, ozonizzazione etc.).
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Il laboratorio di Medicina traslazionale (AgriBioSERV), è impegnato nella ricerca nel settore biomedicale con lo scopo di velocizzare la scoperta di nuovi trattamenti e strumenti diagnostici utilizzando un approccio multidisciplinare e la collaborazione fra esperti di biologia cellulare, molecolare, genetisti e imaging. La finalità del laboratorio è quella di sviluppare nuove terapie e procedure biomediche attraverso approcci diagnostici e terapeutici innovativi che combinano derivati da cellule staminali isolate da tessuti sani o tumorali con approcci sperimentali complessi.
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