Robotica umanoide, protesi robotiche, genomica e tecnologie a Rna, nanomedicina e microscopia avanzata sono i temi illustrati oggi nel Padiglione Italia ad Expo Osaka in Giappone durante il workshop “Health Technologies: How Science is Transforming Healthcare” organizzato dall’Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) in occasione della settimana dedicata alla salute e moderato dal giornalista scientifico Akihiko Mori. L’evento ha riunito gli scienziati dell’Iit e gli esperti di istituti di ricerca ed aziende Italiane e giapponesi con cui l’Istituto collabora nell’ambito delle tecnologie per la medicina del futuro, tra cui la Nikon Instruments, il Riken, la Kanazawa University e Bracco. L’incontro è stato aperto dai saluti di Mario Andrea Vattani, Commissario generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka, a cui è seguito un dibattito sul futuro della robotica umanoide in una società che invecchia tra il direttore scientifico dell’Iit Giorgio Metta e Hiroshi Ishiguro, professore all’Università di Osaka e creatore di una delle tre aree tematiche dell’Expo.
L’evento è stato organizzato nel contesto di un protocollo di intesa firmato dall’Iit e dal Commissariato generale per l’Italia ad Expo 2025 Osaka per la valorizzazione della ricerca e della tecnologia made in Italy.
Il tema principale di Expo Osaka 2025 è “Progettare la Società Futura per le Nostre Vite” (Designing Future Society for Our Lives), con un focus importante sull’invecchiamento della popolazione mondiale. Secondo l’Oms, la popolazione con età superiore ai 60 anni passerà da 1,1 miliardi nel 2023 a 1,4 miliardi entro il 2030, con importanti implicazioni per la salute pubblica, come l’aumento delle malattie croniche, delle disabilità funzionali e dei costi sanitari. Italia e Giappone, in particolare, condividono la condizione di essere tra i paesi più anziani al mondo: l’Italia è il Paese più anziano d’Europa e il secondo più anziano al mondo, mentre il Giappone è il più anziano in assoluto, con oltre una persona su dieci che ha 80 anni o più.
Il workshop dell’Iit ha mostrato come la scienza e la tecnologia giocano un ruolo cruciale nell’identificare soluzioni importanti, sia per la diagnosi precoce e il trattamento efficace delle malattie da invecchiamento, che per fare fronte alle sfide economiche connesse, come la carenza di manodopera e calo della produttività.
Nel dibattito con il prof. Hiroshi Ishiguro, noto in Italia e nel mondo per avere creato un robot a sua somiglianza, il direttore scientifico dell’Iit Giorgio Metta ha mostrato gli sviluppi della robotica umanoide, dalla nascita di iCub fino al più recente ergoCub per l’assistenza in contesti di lavoro, evidenziando come il settore continua a progredire, sviluppando umanoidi capaci di interagire con l’essere umano, lavorare al nostro fianco ed essere impiegati in clinica per percorsi terapeutici per persone con autismo. L’Italia e il Giappone condividono il primato di essere all’avanguardia nel settore, testimoniato anche dagli accordi di ricerca tra l’Iit e lo stesso Ishiguro, oltre che con altre università e aziende nipponiche.
La missione di trasferimento tecnologico dell’Iit è stata evidenziata anche attraverso la collaborazione pluriennale con Nikon Instruments nell’ambito della microscopia ottica. Giuseppe Vicidomini, Principal Investigator of Molecular Microscopy and Spectroscopy Laboratory dell’Iit e Ryu Nakamura, NNP Designing Department Technology Solution Sector Healthcare Business Unit di Nikon, hanno illustrato come dalla ricerca di avanguardia è stato possibile ottenere uno strumento per l’osservazione delle cellule che ha avuto un impatto nella biologia medica.
Al centro delle collaborazioni scientifiche tra l’Iit e il Giappone vi sono anche le tecnologie più rivoluzionarie nella comprensione delle malattie a livello genetico e nella definizione di trattamenti personalizzati. Hazuki Takahashi, ricercatrice al Riken, e Stefano Gustincich, direttore del Rna Lab dell’Iit, hanno raccontato il progetto Fantom dedicato all’individuazione di tecnologie a base di Rna; nanomedicine e nanoparticelle per terapie di precisione sono state l’argomento presentato da Satoshi Arai, professore alla Kanazawa University, e Gianni Ciofani, Principal Investigator del laboratorio di Smart Bio-Interfaces dell’Iit.
L’expertise italiana nel settore ha trovato un ulteriore esempio nella collaborazione che l’Iit ha in corso con Bracco. Durante l’evento Alessandro Maiocchi Innovation Hub Director di Bracco ha presentato Ippocrate, una piattaforma digitale per la ricerca clinica collaborativa basata su intelligenza artificiale (IA) che l’azienda sta sviluppando in collaborazione con l’Iit. Il progetto promuove una governance armonizzata di dati federati e la democratizzazione dell’uso dell’IA in ambito medico.
Il workshop si è concluso con la presentazione di alcuni casi di successo del trasferimento tecnologico dell’IIT nel settore della salute, introdotta da Fabrizio Tubertini, Head of Industrial Innovation della Direzione Trasferimento Tecnologico.
Laura Cancedda, Principal Investigator del Brain Development and Disease lab dell’Iit ha portato la testimonianza di Iama Therapeutics, la start-up fondata per sviluppare un nuovo farmaco per le malattie del neurosviluppo; Luca Berdondini, Principal Investigator del Microtechnology for Neuroelectronics Lab dell’Iit ha mostrato l’evoluzione di microtecnologie per il cervello nel prodotto della start-up Corticale; Matteo Laffranchi, a capo del laboratorio congiunto Iit-Inail Rehab Technologies, ha illustrato il funzionamento di due protesi robotiche, Hannes per l’arto superiore e Omnia per l’arto inferiore, progettati e realizzati insieme ai pazienti per migliorare la qualità della loro vita che prossimamente saranno oggetto di trasferimento al mercato grazie a una startup in fase di lancio.
«In un mondo che invecchia rapidamente, la robotica, la genomica, le nanotecnologie e le neuroscienze rappresentano una risposta concreta per migliorare la qualità della vita delle persone. Le nostre tecnologie nascono per questo. A partire dal lavoro dei 2000 ricercatori e ricercatrici da tutto il mondo che popolano i nostri centri sul territorio nazionale, trasformiamo la scienza in tecnologia per il bene comune e la collaborazione con un Paese così avanzato come il Giappone ci permette di accelerare la realizzazione di questa visione», commenta il direttore scientifico Iit Giorgio Metta a margine dell’evento.
«Temi come la robotica umanoide, la nanomedicina, le tecnologie a RNA e la microscopia avanzata sono sempre più centrali per Italia e Giappone che condividono le sfide legate all’invecchiamento della popolazione – ha dichiarato il Commissario Generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka, Mario Vattani – Grazie al supporto di partner come l’Istituto Italiano di Tecnologia, Bracco e ai preziosi interventi di esperti come il Professor Hiroshi Ishiguro, dell’Università di Osaka, e di Giorgio Metta, Direttore Scientifico dell’Iit, il Padiglione Italia a Expo 2025 Osaka é sempre più uno strumento prezioso per la diplomazia scientifica».
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link