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Guardia di Finanza del comando provinciale di Chieti, bilancio operativo dal 1 Gennaio al 31 maggio


Microcredito

per le aziende

 

Impegno a tutto campo dei finanzieri contro la criminalità a tutela di cittadini e imprese

 Sono 2.157 gli interventi ispettivi conclusi dai Reparti della Guardia di finanza di Chieti nel periodo compreso tra gennaio 2024 e maggio 2025. Le indagini delegate dalla Magistratura ordinaria e contabile, nel medesimo periodo, sono state 1.309 (1.235 quelle concluse). Cifre, queste, che danno il senso di una pronunciata intensificazione delle attività del Corpo contro i più gravi fenomeni di illegalità economico-finanziaria attraverso interventi mirati, indirizzati nei confronti di target accuratamente selezionati grazie ad attività di intelligence, al controllo economico del territorio ed a mirate analisi di rischio. LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE ED ALLE FRODI FISCALI. Le attività ispettive condotte dalle Fiamme Gialle teatine hanno permesso di segnalare all’Autorità Giudiziaria 114 soggetti per reati fiscali. La maggiore base imponibile accertata è stata di circa 87 milioni di euro per le imposte dirette e oltre 15 milioni di euro per l’IVA, un dato molto rilevante per questa Provincia. Nel contrasto all’economia sommersa sono stati individuati 70 soggetti sconosciuti al Fisco (evasori totali), che hanno evaso complessivamente € 11.110.963 di IVA e constatata una maggiore base imponibile netta per € 50.598.544. Inoltre, sono stati verbalizzati 37 datori di lavoro per aver impiegato 231 lavoratori in “nero” o irregolari. 7 le indagini finanziarie eseguite, recuperando a tassazione oltre 1 milione di euro. Il valore delle proposte di sequestri patrimoniali per reati fiscali ammonta a quasi 135 milioni di euro. Nel settore dei giochi e delle scommesse illegali, i controlli eseguiti sono stati 32 con 63 soggetti verbalizzati. Su 853 controlli telematici 241 sono risultati irregolari con un’incidenza pari al 28,25%. 69 sono stati i controlli eseguiti che hanno permesso di accertare l’indebita compensazione relativamente ai crediti d’imposta per un valore pari ad €. 27.770.968, segnalate sospensioni delle deleghe di pagamento (mod. F24) per un importo di quasi 28 milioni di euro. CONTRASTO AGLI ILLECITI NEL SETTORE DELLA TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA. L’attività della Guardia di finanza nel comparto della tutela della spesa pubblica è orientata a vigilare sul corretto utilizzo delle risorse dell’Unione europea e nazionali, per la realizzazione di interventi a sostegno di imprese e famiglie. Le direttive impartite mirano, in via prioritaria, al presidio dei progetti e degli investimenti finanziati con risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. In tale ambito, le Fiamme Gialle teatine hanno eseguito 105 interventi, orientati a verificare la spettanza a cittadini e imprese di crediti d’imposta, di contributi e finanziamenti, oltreché la corretta esecuzione delle opere e dei servizi oggetto di appalti pubblici. Sono stati controllati oltre 60 milioni di euro ed eseguiti provvedimenti cautelari reali per quasi 72 milioni di euro, denunciando all’A.G. 55 persone. Sul fronte della spesa pubblica nazionale, nello stesso periodo, sono stati effettuati 120 interventi, di cui 44 con rilievi di irregolarità, in tema di reddito di cittadinanza e di nuove misure di inclusione e di supporto per la formazione e il lavoro, che hanno portato alla denuncia alla Procura della Repubblica di 31 soggetti, per aver indebitamente percepito oltre 600 mila euro. Sul versante dei danni erariali sono state segnalate condotte illecite alla Magistratura contabile per 2 milioni di euro, a carico di 11 soggetti. Nell’ambito della collaborazione sul territorio con la Procura europea, il Corpo ha sviluppato un’indagine che ha portato alla denuncia di 1 responsabile per essersi reso responsabile di danni agli interessi dell’U.E. per 300.000 euro. CONTRASTO ALLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA ED ECONOMICO-FINANZIARIA. Sul fronte del contrasto alla criminalità economico-finanziaria, sono state 740 le attività ispettive condotte allo scopo di individuare le diverse forme di infiltrazione e gli interessi finanziari, economici e imprenditoriali della criminalità, anche attraverso l’approfondimento delle segnalazioni di operazioni sospette (119), che hanno portato ad accertare quasi 85 milioni di euro di riciclaggio ed al sequestro di più di 4 milioni. Nel periodo in esame, i Reparti teatini hanno sequestrato, in territorio regionale e nazionale, circa 1.491 gr di sostanze stupefacenti, in prevalenza costituite da cocaina (circa 113 gr), hashish (oltre 872 gr), marijuana (circa 500 gr) nonché droghe sintetiche in polvere (circa 4 gr), denunciando alla Magistratura ordinaria 33 soggetti (di cui 8 in stato di arresto) e segnalandone 42 all’Autorità prefettizia. Sul versante della tutela del mercato dei beni e dei servizi, sono stati eseguiti 83 interventi, con la denuncia di 22 soggetti. A seguito di tali attività sono stati sottoposti a sequestro oltre 47.000 articoli tra prodotti contraffatti e non sicuri. Il contrasto ai traffici illeciti, in generale, viene assicurato anche nell’ambito del Servizio “117”, oggetto di recenti interventi in campo operativo, addestrativo e tecnico-logistico, finalizzati a incrementare la prontezza operativa e l’efficacia d’intervento delle pattuglie sul territorio e dei mezzi navali, a riscontro delle segnalazioni del cittadino. A titolo meramente conoscitivo si evidenzia che 249 sono state le segnalazioni pervenute al numero di pubblica utilità e che hanno riguardato i settori economici più svariati; il comparto fiscale conta 241 segnalazioni mentre quello extra tributario 8. 2.215 sono state le pattuglie complessivamente impiegate per il servizio di pubblica utilità “117” e per il contrasto ai traffici illeciti in genere. CONCORSO NEI SERVIZI DI ORDINE E SICUREZZA PUBBLICA. Il Corpo attua, in sinergia con le altre FF.OO., piani straordinari di controllo del territorio predisposti dalla Prefettura di Chieti. 355 sono state le pattuglie impiegate in servizi di ordine pubblico localmente disposti. Nell’ultimo anno e mezzo, possiamo citare alcune delle operazioni più significative, considerando l’impatto sull’opinione pubblica, la risonanza mediatica e la specificità dei servizi, condotte da ciascuno dei nostri Reparti: • Nucleo di Polizia Economico Finanziaria Chieti: palazzi, sequestro da 2 milioni, dopo i primi sigilli sul lungomare di Francavilla. Indebita percezione di finanziamenti garantiti da Mediocredito Centrale (Invitalia), erogati da Istituti di credito a favore di due società, per un ammontare complessivo di euro 3.280.000, ottenuti mediante la presentazione di bilanci e rendiconti finanziari falsificati, e per i quali è stato richiesto il sequestro preventivo e l’applicazione di misure personali cautelari a carico di 5 indagati. La distrazione di una considerevole parte dei suddetti finanziamenti – destinati a finalità diverse da quelle previste per la concessione degli stessi, quali spese personali, l’acquisto di immobili, viaggi, soggiorni, gioielli e altri oggetti di elevato valore – è stata perpetrata dalle società beneficiarie per conto dell’amministratore di fatto delle stesse. Giugno 2025. • Gruppo Chieti: stroncato un sodalizio criminale con a capo un imprenditore occulto. denunciate tre persone. I proventi di un’attività commerciale, confluiti nel patrimonio delle società “paravento”, venivano poi “prelevati” mediante il ricorso a false fatturazioni emesse, in particolare, da un’altra società cooperativa, per poi essere in parte impiegati nell’acquisto di opere d’arte, monete da collezione e vini pregiati, beni, questi, individuati e sottoposti a sequestro preventivo, del valore di 300.000 euro, nel corso dell’attività investigativa. Marzo 2024. • Compagnia Vasto: operazione “bonus scam”. Sequestrati oltre 10 milioni di euro, 8 persone indagate e 2 società coinvolte in una maxi truffa. In un complesso residenziale (composto da tre edifici e circa 160 unità abitative) – oggetto di ripristino e ammodernamento rientrante nel cd. Bonus 110% – i lavori sarebbero stati in alcuni casi solamente avviati, ma non portati a termine ed in altri completamente inesistenti. Alcuni degli indagati, ognuno in relazione al proprio incarico, hanno orchestrato un articolato sistema che consisteva nella generazione di crediti fiscali fittizi – successivamente ceduti a terzi ed in parte utilizzati in compensazione per il pagamento delle imposte – sulla piattaforma dell’Agenzia delle Entrate. I reati ipotizzati, a vario titolo, sono quelli di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falsità ideologica e dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici. Giugno 2025. • Compagnia Lanciano: illecita somministrazione di manodopera. Sequestro preventivo per oltre 3,3 milioni di euro. E’ stato accertato e ricostruito un sofisticato sistema di frode perpetrato da un’azienda – operante nel settore della macellazione e commercio di carni – che sistematicamente si è servita di maestranze fornite da una cooperativa e da due società a responsabilità limitata, beneficiando di fatture rivelatesi inesistenti. Su tale ultimo aspetto, sono risultate coinvolte anche le società fornitrici dei servizi di manodopera che hanno metodicamente omesso gli adempimenti di natura fiscale e contributiva per un ammontare di circa 5 milioni di euro. Giugno 2025. • Tenenza Ortona: smascherato un sofisticato sistema di frode bancaria con conti correnti intestati a ignari cittadini. Responsabili, in accordo tra loro, attraverso il reato di sostituzione di persona, accendevano on line, presso vari istituti di credito, numerosi conti correnti a nome di inconsapevoli titolari dei quali avevano illecitamente acquisito copia dei documenti di riconoscimento e degli indirizzi mail grazie a contratti di telefonia mobile stipulati in un centro commerciale nel comune di Chieti. Le certificazioni estrapolate e la successiva generazione di numeri di telefono fittizi, permetteva al sodalizio criminale di accendere diversi conti correnti online, nei quali confluivano, con l’indicazione “stipendi ed emolumenti”, bonifici bancari a favore degli ignari correntisti. Tale flusso finanziario, tipico di un’attività lavorativa, ha determinato l’indispensabile presupposto per richiedere – all’insaputa dei titolari dei rapporti finanziari – carte di credito/debito utilizzate poi al fine di prelevare, fino ad esaurimento del plafond, tutto denaro contante del conto corrente. Per ottenere le carte di pagamento elettronico, i truffatori utilizzavano indirizzi di cassette postali site in zone turistiche della costa abruzzese (notoriamente poco frequentate nei periodi di bassa stagione), intestandole ai soliti malcapitati e, attraverso la compilazione degli avvisi di mancata consegna e di giacenza ivi recapitati, si recavano direttamente presso gli uffici postali per il ritiro della missiva contenente le tessere magnetiche emesse. Gli accertamenti hanno permesso di risalire al nominativo di 27 vittime e a 21 carte di credito utilizzate illecitamente generando una frode accertata di 50.000 euro ai danni di un istituto di credito. Le indagini, ancora in corso, hanno permesso finora di segnalare all’Autorità Giudiziaria Teatina, due soggetti.



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