Questa mattina nello Spazio Viterbi del Palazzo della Provincia si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del “Patto territoriale per le competenze e l’occupazione filiera del turismo”.
Cosa sono i Patti territoriali
I “Patti territoriali per le competenze e l’occupazione” sono una misura emanata da Regione Lombardia nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e del Piano di attuazione regionale del Programma GOL; uno strumento di anticipazione e indirizzo dell’offerta formativa, da realizzare tramite partenariati composti da soggetti pubblici e privati di un determinato territorio, settore e/o filiera. La finalità dei Patti è promuovere una maggiore interconnessione tra servizi per il lavoro, filiera formativa e filiera produttiva per favorire l’occupabilità e l’occupazione dei cittadini insieme alla competitività delle imprese, favorendo per entrambi la partecipazione attiva alle transizioni del mercato del lavoro e il superamento del problema del “mismatch” tra domanda e offerta di lavoro.
Per raggiungere questi obiettivi, i Patti prevedono tre linee di intervento:
- LINEA A: analisi approfondita del fabbisogno di competenze del territorio;
- LINEA B: attivazione di percorsi formativi per diminuire il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro;
- LINEA C: azioni di orientamento, comunicazione, accompagnamento al lavoro per favorire l’attrattività del settore.
Il Patto territoriale nella filiera del turismo
Nell’aprile 2024 la Provincia di Bergamo ha presentato in qualità di capofila una proposta progettuale dedicata alla filiera del turismo: la scelta del turismo come settore prioritario di intervento è motivata dalla crescente rilevanza che questo ambito ha assunto nella provincia di Bergamo, anche grazie all’evento “Bergamo-Brescia Capitale della Cultura 2023” e alle prossime Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026.
Il progetto si svolgerà tra ottobre 2024 e marzo 2026, sulle 3 linee di azione indicate dalla Regione.
Il partenariato è composto da 21 soggetti del territorio (compresa la Provincia capofila) in rete con altri 11 a sostegno dell’iniziativa.
I partner sono:
- la Camera di Commercio di Bergamo, le Associazioni di categoria del settore Confcommercio, Confesercenti, Coldiretti,
- gli enti di ricerca Fondazione ADAPT e ADAPT servizi, Università degli studi di Bergamo,
- gli enti accreditati alla formazione, al lavoro e agenzie per il lavoro: Azienda Bergamasca Formazione, Atena, Fondazione Enaip Lombardia, Cat Ascom, Cescot Confesercenti, Cesvip, IAL, Scuola d’arte applicata Andrea Fantoni, Sacra Famiglia, AxL Agenzia e AxL Formazione, Samsic HR Italia, Maw.
I soggetti che compongono la rete di supporto sono le associazioni sindacali CGIL, CISL e UIL, Confcooperative, Confindustria, Bergamo Sviluppo, l’ente bilaterale del settore alberghiero e pubblici esercizi, AGSG, Mestieri Lombardia, Fondazione ITS mobilità sostenibile e Fondazione Maddalena di Canossa.
LINEA A: analisi del contesto e delle nuove competenze
Lo studio è stato realizzato da ADAPT e dall’Università degli Studi di Bergamo e i suoi contenuti sono stati presentati per la prima volta questa mattina. L’analisi si è basata su un’indagine di tipo quali-quantitativo in un orizzonte a medio-lungo termine utilizzando strumenti della ricerca qualitativa, statistica e sociale tramite sistemi di Labour Market Intelligence e skills intelligence, anche mediante il coinvolgimento in focus group degli imprenditori del settore e del partenariato.
La ricerca evidenzia il turismo come un settore in espansione, che contribuisce in modo determinante all’alto tasso di occupazione che colloca Bergamo al di sopra della media nazionale; un settore estremamente dinamico sia per quanto riguarda l’occupazione (volumi consistenti di assunzioni e cessazioni, con un saldo quasi sempre positivo) sia per quanto riguarda il numero di imprese, che nel 2024 hanno superato le 11.000 unità.
In questo grado l’analisi evidenzia un disallineamento tra domanda e offerta di lavoro dovuto soprattutto alla necessità di nuove competenze professionali, di tipo linguistico e relazione, ma anche alle sfide della transizione digitale e green, due ambiti che sono ormai divenuti indispensabili per un’offerta turistica all’avanguardia e attenta alla qualità e al rispetto del territorio.
LINEA B: percorsi formativi
Sono 11 i percorsi di formazione organizzati in base a quanto emerso dall’analisi sulle competenze più richieste nel settore turistico e che si collocano nei diversi comparti della filiera del turismo (accoglienza, ristorazione, eventistica, mobilità).
I corsi sono organizzati dagli enti formativi che fanno parte del partenariato e sono rivolti a persone disoccupate, lavoratori e lavoratrici a rischio povertà, persone occupate e sospese in CIGS di età compresa tra i 18 e i 64 anni, residenti o domiciliati in Regione Lombardia, con particolare, attenzione alle donne e ai giovani NEET. Sulle locandine sono indicati i recapiti per iscriversi ai singoli corsi; per informazioni è possibile scrivere a segreteria.pattiterritoriali@provincia.bergamo.it
Questi titoli degli 11 corsi:
- Esperto in customer care e qualità del servizio
- Comunicare con i passeggeri stranieri: inglese e spagnolo per un’accoglienza di qualità
- Tecnico esperto in esperienze turistiche digitali
- Effettuare la predisposizione di menù di ristorante
- Esperto nella gestione del processo di produzione del mosto
- Dalla terra alla tavola: tecniche di preparazione e vendita dei prodotti dell’agriturismo
- Esperto nella comunicazione di eventi
- Web tourist expert
- Effettuare la predisposizione di menù di ristorante (edizione 2)
- Professionista nell’ospitalità agrituristica: competenze chiave per un’accoglienza di qualità
- Esperto nella produzione artigianale delle birre
Per ogni corso di formazione è previsto un evento di presentazione (denominato kick-off) condotto dall’Ente formativo che lo eroga, durante il quale verranno anticipati tutti i dettagli del corso e le modalità di svolgimento. Tutti gli approfondimenti sono disponibili sul sito web del Patto Turismo e sul dépliant (allegato in cartella stampa).
LINEA C: eventi e comunicazione
Infine il Patto prevede l’organizzazione di eventi informativi e orientativi distribuiti sul territorio per potenziare il capitale umano, favorire l’attrattività del settore e migliorare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.
Sono in programma 6 grandi eventi di divulgazione degli esiti dell’azione di analisi e di incontro domanda-offerta di lavoro. Si tratterà di iniziative di orientamento e Recruiting day organizzati dai partner del patto in collaborazione con i Centri per l’Impiego. Gli eventi saranno differenziati per i diversi comparti del turismo (accoglienza, ristorazione, eventistica, mobilità, etc.) e diffusi su tutto il territorio provinciale; si svolgeranno tra maggio 2025 e aprile 2026 e si concluderanno con un evento finale di restituzione al territorio degli esiti complessivi del Progetto.
Durante i Job Day si potranno ascoltare le presentazioni delle realtà aziendali di quel settore e delle figure professionali ricercate, svolgere colloqui diretti con gli imprenditori e conoscere le opportunità formative del Patto Territoriale del Turismo.
Il primo appuntamento, dedicato in particolare al settore della ristorazione, si è svolto giovedì 8 maggio a Bergamo c/o lo spazio Daste ed ha visto la partecipazione di attività ristorative del territorio (rappresentate dalle Associazioni datoriali Confcommercio Imprese per l’Italia – Bergamo e Confesercenti Bergamo) e la presenza di oltre 300 candidati.
Questi i prossimi Job day, rispetto ai quali maggiori dettagli verranno divulgati in seguito:
- Commercio, ristorazione e hotellerie a Lovere (in via di definizione)
- Mobilità a settembre a Bergamo
- Turismo di montagna e turismo bianco a Clusone a ottobre
- Convegnistica a Treviglio in autunno
- Agriturismo in Val Brembana a febbraio 2026
Per quanto riguarda la comunicazione delle azioni del Patto, sono stati realizzati un sito web dedicato e un logo da parte degli studenti della Scuola d’Arte Fantoni di Bergamo.
In particolare il sito web è stato realizzato col supporto degli alunni della classe 4° B del corso di Tecnico grafico, coordinati dal professor Fabrizio Parodi.
Per approfondimenti:
“Stiamo compiendo uno sforzo significativo per realizzare nel modo migliore e più efficace possibile lo strumento del Patto territoriale, che ci chiama a un cambio di prospettiva rispetto al modo di affrontare le criticità occupazionali, in questo caso riferite al turismo, nell’ottica della collaborazione attraverso iniziative puntuali e mirate alle effettive necessità – commenta la Consigliera delegata al lavoro Giorgia Gandossi – Un ringraziamento va a alla dott.ssa Donati e a tutto il personale del settore Politiche del lavoro, ma anche a tutti i partner che collaborano mettendo a disposizione professionalità e dedizione per dare slancio a un ambito strategico per il nostro territorio”.
Spiega Elisabetta Donati, dirigente del Settore Politiche del Lavoro della Provincia: “I patti territoriali e, in particolare quello dedicato alla filiera del turismo, hanno coronato il ruolo strategico dei Centri per l’Impiego della Provincia di Bergamo quale soggetto autorevole in grado di dar vita ad una rinnovata sinergia tra gli Enti e le Istituzioni del territorio bergamasco che collaborano in rete per migliorare l’occupabilità e l’occupazione dei cittadini con azioni concrete di reclutamento e formazione. In particolare rivolgo il mio vivo ringraziamento alla Fondazione Adapt che, insieme all’Università di Bergamo, ha realizzato lo studio sulle competenze della Linea A, alle Associazioni datoriali e di categoria con le quali abbiamo stretto una proficua relazione istituzionale e al ricco partenariato di Istituzioni Formative e Agenzie per il Lavoro del territorio”.
Commenta Elena Gotti, referente dei Patti territoriali presso Università di Bergamo: “Questo progetto si inserisce nell’importante rete di collaborazioni che l’Università vuole portare avanti con il territorio, in una logica di filiera, focalizzando la tematica del turismo”. “Infatti – prosegue la professoressa Federica Burini – il Patto Territoriale del turismo è un progetto strategico che consente di creare una importante interconnessione tra servizi per il lavoro, filiera formativa e filiera produttiva per favorire l’occupabilità e l’occupazione dei cittadini in un ambito strategico per il territorio bergamasco, andando ad agire in particolare sulla formazione di competenze utili a valorizzare i paesaggi e i territori, le produzioni locali, nel rispetto delle comunità, con un turismo attento e responsabile in tutte le stagioni“.
“L’esperienza dei patti territoriali è una sfida altissima che stiamo compiendo come sistema territoriale in esito alla proposta di Regione Lombardia – ha sottolineato Maria Paola Esposito, Segretario Generale della Camera di Commercio di Bergamo – La provincia di Bergamo ha risposto in modo straordinario con sei aggregazioni progettuali che coprono la gran parte dei settori. Questo fatto è indicativo non solo di una spiccata capacità di fare rete, ma anche del grande fabbisogno di risorse umane che le nostre imprese esprimono da tempo. Il nostro è un territorio con un tasso di disoccupazione frizionale e un altissimo tasso di occupazione ma continua ad avere vitale bisogno di risorse umane formate adeguatamente secondo i bisogni delle imprese. Il settore del turismo soffre da tempo di questo mismatch e il patto territoriale su cui stiamo lavorando contribuirà almeno parzialmente ai suoi bisogni”.
Oscar Fusini, direttore Confcommercio Bergamo: “I dati confermano quanto il turismo rappresenti il settore a maggior crescita nel nostro territorio e abbia contribuito negli ultimi anni ad attrarre manodopera fuoriuscita da altri settori. Ora è necessario sviluppare azioni condivise per la crescita delle competenze degli addetti del turismo, verificando quali possano essere i fabbisogni non coperti e i percorsi necessari ad attivare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro”.
Antonio Terzi, Presidente di Confesercenti Bergamo: “Le prime sperimentazioni a cui come Confesercenti abbiamo preso parte, promuovendo servizi e opportunità ai nostri associati, ci fanno intuire che stiamo andando nella giusta direzione. Il Patto del Turismo, questa filiera virtuosa che persegue l’obiettivo di agevolare l’incontro tra domanda e offerta di risorse umane in un settore in grande espansione e valorizzazione sul nostro territorio, sta dando risposte concrete agli imprenditori. Lo capiamo dal riscontro ricevuto in occasione dei primi Job Day, ma non solo; lo misuriamo nel rinnovato impegno di cui tutta la filiera si sente investita. Come Confesercenti continueremo ad essere parte attiva nel favorire il dialogo e la collaborazione all’interno di questa alleanza tra imprese, enti e istituzioni del territorio, portando soluzioni e proposte concrete che rendano la crescita di tutto il sistema turistico economicamente e socialmente sostenibile“.
Il presidente di Coldiretti Bergamo, Gabriele Borella: “Il turismo e l’agricoltura sono due anime profondamente connesse del nostro territorio, soprattutto nelle aree interne e montane. Con questo Patto territoriale abbiamo l’opportunità concreta di rafforzare la sinergia tra il mondo agricolo e il comparto turistico, valorizzando le produzioni locali, le imprese multifunzionali – come gli agriturismi – e il ruolo sociale dell’agricoltura. Le aziende agricole non sono solo produttrici di cibo, ma sono anche custodi del paesaggio, protagoniste dell’accoglienza rurale e ambasciatrici della cultura enogastronomica locale. Coldiretti sostiene con convinzione questo progetto, perché promuovere competenze nuove, formare giovani e creare occupazione in un’ottica territoriale integrata significa dare prospettiva e futuro alle nostre comunità”.
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