Regione Lombardia è in campo per valorizzare le eccellenze economiche dei territori e proseguire nella strategia di sostegno al mondo produttivo, agevolando le sinergie tra imprese, istituzioni, università, istituti di formazione e ricerca, hub di innovazione e istituti di credito. L’obiettivo è ‘fare sistema’ affinchè la Lombardia possa consolidare la propria competitività nel contesto internazionale. Il tour istituzionale ‘Lombardia Protagonista. Qui Puoi’, promosso dal governatore Attilio Fontana e dall’assessore allo Sviluppo economico Guido Guidesi, va nella direzione di intensificare e portare sui territori il dialogo con aziende e stakeholder, con la finalità di rafforzare le filiere e gli ‘ecosistemi’ economici locali.
A Monza si è svolta l’ottava tappa che ha avuto come focus il Distretto brianzolo del Legno-Arredo. In mattinata Fontana e Guidesi hanno incontrato in Villa Reale i protagonisti del settore nel corso di un tavolo istituzionale, per poi visitare nel primo pomeriggio alcune aziende del comparto.
“Il settore del Legno-Arredo in Brianza – ha evidenziato Fontana – è un vanto per la Lombardia a livello mondiale e un tratto distintivo e identitario per questo territorio. Come Regione siamo a disposizione per costruire, insieme alle imprese e agli stakeholder, un percorso in grado di agevolare un ulteriore sviluppo del comparto. Da un lato mettiamo in campo bandi e misure a sostegno degli investimenti delle aziende, dall’altro attiviamo iniziative come questa in grado di favorire la connessione tra soggetti diversi puntando sul concetto di ‘filiera allargata’: le interazioni tra istituzioni, mondo produttivo, mondo accademico e scientifico e istituti formativi sono sempre più importanti per restare competitivi”.
“La Lombardia è la prima Regione manifatturiera d’Europa – ha sottolineato Guidesi – anche grazie allo straordinario contributo della Brianza e della sua cultura del lavoro e dell’impresa. Il comparto del Legno-Arredo è il frutto di una tradizione economica che questo territorio deve preservare e implementare. La strategia della Regione è dare forza alle peculiarità economiche dei singoli territori, favorendo la connessione tra i ‘know how’ di cui disponiamo e la creazione di reti tra i soggetti coinvolti in un determinato settore economico”.
Il tavolo odierno è stata l’occasione per presentare agli stakeholders le Zone di Innovazione e Sviluppo (ZIS), un modello sperimentale di azione pubblica che Regione Lombardia attiverà ispirandosi all’esempio di MIND. L’idea è quella di sostenere aggregazioni spontanee di soggetti pubblici e privati – localizzati in un determinato territorio – che condividano una vocazione produttiva ed economica ben definita. L’obiettivo delle ZIS è promuovere la cultura dell’innovazione, i flussi di conoscenza tra università, centri di ricerca, aziende e mercati, nonché la competitività delle imprese e dei territori su scala globale e costruire nuove esperienze di sviluppo del tessuto economico-produttivo locale.
“Non vogliamo adottare un approccio uniforme a livello istituzionale, ma costruire risposte mirate, calibrate sulle esigenze specifiche dei singoli settori, soprattutto in un contesto in cui le contingenze economiche evolvono con grande rapidità. Le ZIS si inseriscono proprio in questa logica. Vogliamo continuare a creare le condizioni perché fare impresa in Lombardia sia, oggi più che mai, una scelta conveniente”, ha affermato l’assessore Guidesi.
Alla base ci sarà una mappatura dettagliata che permetterà di individuare gli attori da coinvolgere in ciascuna ZIS, con la possibilità di includere anche soggetti strategici esterni all’area geografica di riferimento. L’istituzione delle ZIS avverrà su proposta dei territori, attraverso un bando regionale per manifestazioni d’interesse. I criteri premieranno le iniziative capaci di attivare sinergie pubblico-private, attrarre talenti e capitali, promuovere formazione e generare partnership a livello locale, nazionale e internazionale. Ogni ZIS sarà valutata anche in termini di impatto economico e sociale. “Da parte nostra – ha proseguito Guidesi – saremo pronti a mettere in campo, oltre alle misure economiche già attivate e che a oggi a vario titolo sfiorano i 100 milioni di euro, strumenti specifici dedicati a ogni singola Zona di Innovazione e Sviluppo”.
La Brianza è uno dei principali poli italiani e internazionali nella lavorazione del legno e nella produzione di mobili di alta qualità, con una tradizione che risale al XIX secolo. Il distretto del ‘Mobile della Brianza’, riconosciuto da Regione Lombardia, comprende 36 Comuni, di cui 20 nella provincia di Monza e Brianza e 16 in quella di Como, con un centro nevralgico a Lissone. Questo territorio si distingue per la fusione di una forte cultura artigianale con l’innovazione tecnologica, grazie anche alla presenza di scuole specializzate come l’Artwood Academy di Lentate sul Seveso. Nel 2024 la provincia di Monza e Brianza conta complessivamente 1.627 imprese attive nella filiera legno-arredo, con 11.934 addetti. Di queste, 1.231 imprese operano nel settore del mobile, pari al 30,4% del totale lombardo, mentre gli addetti del comparto mobili sono 9.696, rappresentando il 35,4% della forza lavoro regionale, come attestano i dati del Centro Studi FederlegnoArredo.
Il settore è fortemente orientato all’export, con esportazioni per 1,06 miliardi di euro, che coprono il 32,7% del totale lombardo del comparto. I principali mercati di destinazione sono gli Stati Uniti (159 milioni di euro esportati), la Francia (con un aumento dell’1,4% rispetto al 2023) e la Cina. In crescita le esportazioni verso gli Emirati Arabi Uniti (+17,6%). Dal punto di vista artigianale, Monza Brianza resta il principale polo in Lombardia, con 905 imprese artigiane attive nel comparto legno-arredo, pari al 4,2% delle imprese artigiane provinciali e al 32,2% del totale regionale del settore.
A gennaio 2025 è stato lanciato un Patto Territoriale per le Competenze e l’Occupazione nella Manifattura del Mobile e dell’Arredo, promosso da Regione Lombardia e Provincia di Monza e Brianza, con la partecipazione di FederlegnoArredo e altri enti. Il progetto mira a implementare i percorsi di formazione pratica in falegnameria, montaggio mobili, tappezzeria e cucito. Il primo corso, in collaborazione con l’Artwood Academy, coinvolgerà almeno 25 persone entro aprile 2026, formando figure professionali come falegnami, operatori CNC, progettisti, disegnatori, prototipisti, tappezzieri e cucitori.
Un elemento chiave per il successo del distretto è proprio la formazione: l’Artwood Academy, fondata nel 2013, offre percorsi dalla scuola media fino all’alta formazione post-diploma, coinvolgendo circa 250 studenti all’anno. Tra le principali sfide future figurano la sostenibilità ambientale, con la necessità di adottare materiali certificati e processi a basso impatto ecologico, e l’innovazione tecnologica, con l’uso crescente di intelligenza artificiale, domotica ed eco-design. Dal punto di vista occupazionale, si prevede un aumento della domanda di profili tecnici e professionali qualificati, che richiede investimenti in formazione continua. In un contesto internazionale complesso, la Brianza del legno e del mobile per mantenere competitività deve consolidare le proprie eccellenze e puntare a conquistare nuovi mercati esteri. La giornata di lavoro in Brianza ha incluso alcune visite istituzionali nelle aziende, finalizzate a intensificare il dialogo col mondo produttivo. Dopo l’incontro con gli stakeholder in Villa Reale, Fontana e Guidesi hanno infatti visitato nel pomeriggio la Caimi Brevetti S.p.A. di Nova Milanese e la Giorgetti S.p.A. di Meda.
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