Presente e futuro di Campione d’Italia, con al centro ovviamente il Casinò, che resta cuore pulsante dell’economia dell’enclave in terra svizzera. Su tutto questo facciamo il punto con i consiglieri comunali di opposizione del gruppo Campione 2.0, Simone Verda e Gianluca Marchesini.
Come vedete il paese?
“Campione d’Italia sta vivendo un’enorme emorragia di persone verso il Canton Ticino ma almeno si sta popolando di società in tutti i ben amministrati condomini porteranno economia vera al paese. Oggi la spaccatura tra il territorio dell’enclave e il Campione Aire è netta . Un dato che deve far pensare non solo sotto l’aspetto politico ma anche sociale è che oggi gli aventi diritto al voto sul territorio sono solo 1.177, mentre all’Aire (anagrafe italiana residenti all’estero Ndr) sono decisamente molti ma molti di più. Un paese che vive con una mentalità conservatrice per poi accorgersi che è il più globalizzato d’Europa, con russi, ucraini, rumeni e altri che sono ormai parte del tessuto sociale ed economico.”
Nel frattempo che cosa accade nell’enclave?
“Come gruppo di minoranza Campione 2.0, con le istituzioni italiane e svizzere ci proponiamo il mantenimento del sistema sanitario tanto caro ai cittadini campionesi. Crediamo molto che questa opportunità possa essere salvaguardata, però con chiarezza e certezza per il futuro. Poi vogliamo capire come il Comune potrebbe riuscire a pagare i creditori privilegiati e i pensionati, cioè i debiti del dissesto finanziario del 2018. E stiamo studiando regolamenti che ripristinino alcune agevolazioni finanziarie per i pensionati, per il corpo docente e per chi necessita di aiuto. Inoltre discutiamo con le competenti istituzioni una revisione se non addirittura l’abolizione della tassa locale Ilcci (imposta locale sul consumo di Campione d’Italia) che riteniamo in netto contrasto con il privilegio dell’esclusione dal campo di applicazione dell’Iva. Oggi l’Ilcci è chiaramente un’Iva svizzera mascherata visto che lo Stato l’ha adeguata da 7,7 a 8,1 quando è cambiata l’aliquota elvetica.
Se un vantaggio lo Stato italiano lo ha dato lo dobbiamo difendere ma non cercando di creare un’anologia con la Svizzera quando esistono dei problemi incredibili a livello doganale.”
E per quanto riguarda il Casinò?
“Anzitutto speriamo di uscire dal concordato nel migliore dei modi per ripartire con soluzioni strategiche anche con nuove partnership del settore, come nel passato, così da garantire ai cittadini e ai giovani il lavoro e al paese il Casinò che tutta Europa si aspetta.
Oggi comunque il consiglio di amministrazione ha approvato un utile di 12 milioni di euro per l’anno 2024. Vediamo assumere con bandi di 14 croupier alla volta , interinali che vengono impiegati durante i tornei di poker sia nella vigilanza che nel gioco, di fatto ad oggi una situazione che pare idilliaca e siamo felici che tutto funzioni meglio del passato. Vuol dire che il passato ha insegnato che da situazioni negative e terribili si è potuto ritornare a navigare a gonfie vele con il vento in poppa.”
Ci sono altri temi di rilievo?
“L’amministrazione comunale in carica non ha affrontato in questi anni i temi fondamentali per il rilancio del territorio. Ricordiamo la sanità, lo smaltimento di inerti per cui il paese a livello immobiliare non si sviluppa, la situazione di degrado, le strade, le facciate del Casinò sbrecciate, la rete fognaria. Bisogna tornare ad investire sul territorio, sono ormai vent’anni, per dire, che la fontana all’Arco è spenta. Le luci del territorio sono in buona percentuale spente, il nuovo sistema di raccolta rifiuti crea grande disagio ai cittadini visto il posizionamento dei contenitori in certi casi incomprensibile e una discarica che non permette di scaricare il verde alle ditte locali. Serve un progetto di rilancio immobiliare, serve un piano sociale che faccia tornare le famiglie a vivere qui, per cui la sicurezza è prioritaria. Nonostante le nostre numerose segnalazioni nulla è stato fatto per la sicurezza. Partendo dalla rapina al Casinò (il colpo da 750mila franchi fu messo a segno il 28 marzo 2018, Ndr) fino ai recenti fatti di risse e botte in piazza. In un paese con la casa da gioco aperta fino alle 5 del mattino e tanti esercizi pubblici che chiudono solo a notte fonda la sicurezza non può essere sottovalutata e stiamo infatti vagliando, discutendone con le autorità competenti, il modo di potenziare il controllo del territorio così da tranquillizzare la cittadinanza.
Non ultima l’occasione persa della bocciatura della nostra mozione in consiglio comunale dell’entrata del Comune nell’Autorità di bacino ormai sancita dalla Giunta regionale che ha approvato la legge. Perdiamo contributi regionali per la manutenzione delle rive, del demanio, eccetera. Poi, c’è stata la bocciatura della mozione dell’elenco delle piccole e medie imprese locali per agevolare nella legalità gli appalti, un elenco, a detta dell’assessore competente, di natura illegale. Non si capisce oltretutto che fine hanno fatto le tanto sbandierate vendite di Villa Mimosa , di Sant’Evasio e ora della zona Tennis (T4)”.
Si direbbe che il vostro sia un programma elettorale…
“Manca un anno alle elezioni comunali, intanto vogliamo portare a termine il mandato nel migliore dei modi rispettando chi ha creduto in noi, poi cercare di capire se candidarci di nuovo oppure no. Anche se qualcuno la campagna elettorale la ha già iniziata, anche se un candidato sindaco è sicuro e già in corsa, è ancora presto, stiamo valutando se ci possono essere le condizioni per un concreto sviluppo del paese con gli aiuti della politica e degli imprenditori. Importante è che Campione d’Italia esca da questo periodo che riteniamo totalmente negativo per guardare al futuro conservando intatte le peculiarità dell’enclave, ma anche con nuovi progetti per il suo rilancio.
Più passa il tempo e più però le peculiarità si stanno perdendo. È appena arrivata la lettera dell’autorità di circolazione del Canton Ticino che sancisce per sempre la fine delle targhe ticinesi per i residenti a Campione.
Incredibile invece come i natanti abbiano mantenuto lo stato precedente senza alcun problema mentre le automobili assolutamente no.
Una nota positiva è che la politica a tutti i livelli e le istituzioni ci degnano della loro attenzione nell’interesse del territorio politico e sociale e di questo siamo grati, vista la complessità della situazione che Campione ha vissuto e sta vivendo.
Campione ha un gran potenziale per essere la perla italiana all’estero, siamo convinti che sia possibile ma inevitabile che sia opportuno un cambio di marcia.”
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