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Confartigianato: “Subito un confronto sulle priorità che bloccano lo sviluppo di Taranto”


Il Segretario generale di Confartigianato Taranto Fabio Paolillo auspica un impegno concreto a favore dello sviluppo del territorio e delle imprese, con una visione strategica

Con il completamento della squadra di governo dell’Amministrazione comunale – dichiara il Segretario generale di Confartigianato Taranto Fabio Paolillo – si può ora procedere con la pianificazione delle attività e la gestione di tutte quelle problematiche, molte delle quali ancestrali, che costringono Taranto ad una condizione assai complessa e difficile, mettendo costantemente in pericolo la tenuta sociale ed economica della comunità tarantina. Iniziamo col fare gli auguri a tutti i componenti della Giunta comunale, chiamati dal Sindaco Bitetti ad un impegno ricco di sfide importanti e cruciali per la crescita della città. In un momento dove tutta l’attenzione politica e mediatica è concentrata (come ormai accade da oltre 15 anni) sulle incerte sorti di quello che fu la “grande fabbrica”, come organizzazione più rappresentativa non solo dell’artigianato ma dell’intero sistema della piccola impresa ionica, sentiamo forte la responsabilità di dover portare la comunità a fare i conti con la realtà, con i problemi quotidiani che ostacolano la sopravvivenza e lo sviluppo di diverse migliaia di attività, che con il siderurgico non hanno niente a che fare. La crisi dell’EX ILVA – continua Fabio Paolillo – non è la madre di tutte le battaglie, è sicuramente importante ma non è vero che con un ridimensionamento dell’acciaieria Taranto muore, per niente proprio, credeteci. C’è tutto un mondo, quello dell’artigianato, del commercio, dei servizi, del turismo vacanziero (balneare, culturale, enogastronomico ed esperienziale), della blue economy, della produzione agricola ed enogastronomica, con potenzialità economiche ed occupazionali eccezionali che viene trascurato, offuscato, frenato e soprattutto penalizzato da quel modello socio economico legato ancora alla monocultura dell’industria pesante, dal quale sembra nei fatti non ci si voglia staccare. Occorre quindi evitare di perseverare in finti percorsi di riconversione economica “a chiacchr” di un territorio che è invece oggetto di strumenti e cospicui impegni e risorse finanziare, sia a livello nazionale che regionale, che hanno l’obiettivo di favorire la crescita, la coesione e la transizione verso modelli produttivi più sostenibili, che non può prescindere da quella bonifica ambientale necessaria per tutelare la salute e l’ambiente a Taranto, mirando a risanare il territorio ed a consentire e promuovere uno sviluppo economico più sostenibile e diverso, verso nuove direzioni concretamente raggiungibili. Ebbene – aggiunge Paolillo – siccome si prospetta all’orizzonte un ennesimo autunno davvero complicato e pieno di incognite, come Confartigianato auspichiamo si possa procedere con decisione verso un impegno concreto a favore dello sviluppo e delle imprese, con una visione strategica che abbia come filo conduttore semplificazione, sostenibilità e rilancio dell’economia di vicinato, fissando però un cronoprogramma con delle priorità d’intervento, tra le tante, che vedano nell’immediato:
– chiarezza sullo sviluppo urbanistico, con la necessità che il Pug sia flessibile ed orientato alla rigenerazione urbana e non al consumo di ulteriore suolo, vista la concreta possibilità che la città e gli interessi economici si spostino verso l’area del nuovo ospedale. Occorre invece procedere ad un piano complessivo di valorizzazione della Città Vecchia e del Borgo, gli strumenti ci sono, occorre procedere; – un intervento costante sul decoro urbano, pulizia e sicurezza in tutte le strade della città, per riportare dignità e rispetto per coloro che vivono e popolano le nostre strade e per chi ci lavora;
– una revisione immediata della mobilità urbana e dei parcheggi che faciliti l’accesso e la circolazione in città riportando la cittadinanza, e non solo, a frequentare le nostre strade anche negli acquisiti;
– riduzione del peso e lentezza della burocrazia e revisione delle tariffe della fiscalità locale, TARI su tutte, ai massimi consentiti con un servizio assai approssimativo (non si offenda nessuno) nonostante l’introduzione (farsa??) della differenziata, sulla quale attendiamo tutti di capirci qualcosa;
– incentivazione reale e tangibile per le imprese già attive e per le nuove attività che intendono aprire nel tessuto urbano, attraverso una completa revisione del pessimo Piano strategico del commercio approvato dalla precedente amministrazione, che testimonia un completo disimpegno (basta leggerlo) nei confronti dei mercati e delle attività di vicinato;
– impegno vero sul contrasto alle attività svolte in modo abusivo ed illegale nei settori dell’artigianato e del commercio, per riportare alla legalità importanti settori economici che sono davvero stremati dalla concorrenza sleale. In questo anche i vigili urbani hanno dalla legge un importante ruolo di intervento che devono intensificare il più possibile.
– sviluppo del turismo: ci crediamo, la città deve crederci, ci sono tantissime altre realtà in Italia e nel mondo che hanno nemmeno un terzo delle risorse turistiche naturali e culturali di Taranto e si sostengono esclusivamente dal turismo. Ed allora con il mare, le città d’arte, i nostri parchi e gravine, gli eventi culturali, quelli sportivi e le crociere, con una riqualificazione delle località marine, in sinergia con tutti gli altri comuni della provincia, perché non provare a mettere a sistema le varie forme di turismo che possiamo offrire per dare ai nostri giovani ed ai nostri imprenditori una possibile alternativa economica su cui investire e lavorare.
Al cospetto della vertenza ex Ilva possono sembrare argomenti banali, niente di più sbagliato: se ci si riflette un attimo sono problemi importantissimi e di priorità ce ne sono tante altre, silenti, mai considerate, ma ora dobbiamo darci da fare perché così diamo slancio all’economia cittadina. Crediamo – conclude Paolillo – che la parola d’ordine debba essere CONCERTAZIONE, confronto continuo tra chi è stato demandato alla gestione ed amministrazione della cosa pubblica e chi rappresenta e tutela (però davvero) gli interessi della pluralità di un settore economico. Purtroppo spesso ci si continua ancora ad imbattere in riunioni (specie in questi ultimi periodi) dove quando si prova a rappresentare obiettivi il NOI si trasforma subito nell’IO, non va bene. Noi come Confartigianato siamo pronti e disponibili, anche a luglio ad agosto, non c’è tempo da perdere, anzi occorre recuperare molta strada persa. Siamo disponibili al confronto con tutte le istituzioni, a dare una mano ed a metterci la faccia come sempre. Attendiamo quindi che il Sindaco Bitetti, che sappiamo essere uomo del fare, e la sua Giunta, coinvolga le maggiori organizzazioni di categoria (auspicando tavoli snelli e realmente rappresentativi) per avviare celermente il necessario confronto.

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