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Irem SpA e la scelta di guardare all’ambiente


Il managing director Giovanni Musso: “La sostenibilità è importante. La sostenibilità e il rispetto del benessere sociale e della buona governance fattori fondamentali anche nella valutazione delle aziende”

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Sguardo puntato al contesto internazionale e cuore che batte in Sicilia per dare un contributo concreto al miglioramento della qualità della vita della comunità siracusana, partendo dalla sostenibilità ambientale delle proprie azioni. É la filosofia di Irem Spa, industria leader nel settore dell’impiantistica industriale per la produzione di energia tradizionale e green.

«Il modo di gestire le aziende – evidenzia Giovanni Musso (nel riquadro), managing director di Irem – è ormai cambiato non è basato solo sul profitto ma anche sull’impatto che l’azienda ha nel territorio dove è inserita ovvero sul sociale e sull’ambiente. Attualmente stiamo procedendo per raggiungere gli step che consentono di ottenere la certificazione Esg (Environmental, social and governance). Ritengo che la sostenibilità sia importante ed il rispetto dell’ambiente del benessere sociale e della buona governance diventeranno fattori fondamentali anche nella valutazione delle aziende». I risultati di questa pratica quotidiana già sono evidenti: il 10 aprile 2024 Irem ha ricevuto il premio “Legalità & Profitto Award 2024” al Senato dal viceministro al Made in Italy Valentino Valentini e dal viceministro alla Giustizia Paolo Sisto. Un riconoscimento esclusivo dedicato alle 100 imprese meritevoli in tutta Italia che lavorano sul mercato da protagoniste e senza apporre deroghe al più rigoroso rispetto delle leggi anche in tema di sicurezza e qualità.

«Irem – spiega ancora il Md Musso – sta già partecipando alla transizione energetica che sta avvenendo in tutta Europa spostandosi dalla costruzione di impianti tradizionali per la produzione di energia ad impianti green. Stiamo realizzando parte della costruzione di una acciaieria verde in Svezia (nella foto) a Boden. Si tratta di un grossissimo progetto da circa 6 miliardi di euro finanziato da tutte le banche europee e dai fondi di next generation Eu per decarbonizzare le industrie hard-to-abate, iniziando con la produzione di acciaio con emissioni di Co2 inferiori fino al 95% rispetto all’acciaio realizzato con altiforni tradizionali alimentati a coke. Queste acciaierie verdi sono alimentate da impianti eolici e fotovoltaici. In Germania stiamo lavorando alla costruzione di una acciaieria sempre alimentata ad idrogeno verde e stiamo anche testando un prototipo di una pala eolica offshore per una possibile realizzazione di parchi eolici».

Nel futuro di Irem c’è il territorio siracusano: «Dopo aver ricevuto le autorizzazioni dagli enti competenti inizieremo la costruzione di un impianto per la produzione di idrogeno rinnovabile a Priolo Gargallo. Il progetto ‘H2-Sr’ prevede la ristrutturazione di un’area industriale dismessa di Priolo Gargallo. Il cuore dell’impianto è l’elettrolizzatore, apparecchiatura che riceve in input energia elettrica e acqua, e restituisce come output idrogeno e ossigeno. Con questo progetto, finanziato tutto da fondi Pnrr, si prevede di produrre circa 170 ton/anno di idrogeno rinnovabile tramite l’energia elettrica generata da un impianto fotovoltaico dedicato di circa 5 Mw di potenza. La produzione di energia elettrica da fotovoltaico assicura che anche l’energia elettrica utilizzata sia totalmente rinnovabile».Quale il bilancio di questi anni di lavoro sul fronte internazionale? «Il know how acquisito in tanti anni di lavoro – aggiunge Musso – ci ha consentito di collocarci fra i più apprezzati nomi del settore a livello internazionale con un riposizionamento sul mercato non più come semplice subappaltatore ma ora partner di grandi player internazionali per la realizzazione di grandi progetti ad alto contenuto tecnologico in giro per il mondo. Il nostro business si è spostato da costruzioni di impianti tradizionali a impianti green e questo siamo riusciti a farlo grazie alle professionalità dei nostri manager e delle persone che si impegnano sempre più».

“La nostra Academy punta alla formazione”

Scommettere sulla formazione di eccellenza per fare la differenza sul mercato del lavoro creando personale specializzato e continuamente aggiornato. Un obiettivo tanto ambizioso quanto irrinunciabile per Irem che ha creato una vera e propria Academy capace di superare il gap tra domanda ed offerta di lavoro. «La mancanza delle competenze, l’assenza di candidati – sottolinea Giovanni Musso, managing director di Irem – sono figli della pandemia prima, dell’inserimento del reddito di cittadinanza senza obiettivi, dei modelli di lavoro pubblicizzati dai media dal guadagno facile e di un disallineamento formativo che ha origine nel sistema educativo. Per superare questo gap, secondo me, occorre da un lato puntare ad una formazione continua sia per i giovani in cerca di lavoro sia per gli adulti che necessitano di aggiornare le proprie competenze lavorative e sociali, dall’altro migliorare il dialogo tra scuola e impresa. Occorre impegnarsi a costruire percorsi formativi».

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per le aziende

 

L’Academy permanente rappresenta per questo concept di base un punto di svolta per il settore e per Irem. «Negli ultimi due anni abbiamo avviato corsi gratuiti di formazione per planner, ufficio tecnico e saldatori e oltre la metà dei corsisti, circa 30 persone, sono stati impiegati nelle nostre business unit in Italia e all’estero. L’Academy di Irem combina lezioni pratiche e corsi avanzati per affrontare le nuove sfide del mercato, come la decarbonizzazione, l’efficienza energetica e l’utilizzo di materiali innovativi. Gli allievi potranno acquisire competenze che spaziano dalla manutenzione industriale alla progettazione di soluzioni green, con un’attenzione particolare alla sicurezza sul lavoro, elemento imprescindibile per Irem, che opera in contesti complessi e strategici. La formazione è un investimento importante per l’azienda, e le risorse umane sono un asset aziendale che assicura ad Irem una continuità ed uno sviluppo produttivo nei mercati di riferimento».

“Green economy” è il futuro sempre più presente ovunque

“Green economy” protagonista dello sviluppo economico siciliano. I numeri parlano chiaro: il numero di imprese che puntano a realizzare nei fatti la transizione ecologica cresce ogni giorno di più. Fare impresa diventa, quindi, una scommessa non soltanto dal punto di vista del posizionamento di successo sul mercato. A fare la differenza è, adesso, anche il sapere imprimere, con la propria azione imprenditoriale, un cambiamento virtuoso nella realtà circostante che partendo dall’ambiente arriva a cambiare le condizioni di vita generali. In Sicilia si diffonde sempre più e con rapidità crescente, proprio per queste ragioni, una nuova consapevolezza sul valore dell’ambiente che parte, ad esempio, dall’uso sempre più convinto delle energie rinnovabili, mentre aumenta il numero delle aziende al lavoro per garantire una gestione sempre più efficiente delle risorse, che passa anche da una concreta riduzione degli sprechi. Parole come biodiversità e rispetto dell’ambiente trovano nel tessuto imprenditoriale dell’Isola una collocazione di primo piano per realizzare un futuro sostenibile e realmente vantaggioso a 360 gradi. Per realizzare l’obiettivo sostenibilità ed essere al passo con i tempi, la vivacità del tessuto imprenditoriale siciliano non ha avuto dubbi nel decidere, anche, di puntare sulla formazione specifica nel settore per avere sempre a disposizione professionisti in grado di governare il cambiamento.

In Sicilia, ad esempio, si è già dimostrato di riuscire a sfruttare in maniera responsabile e sostenibile una risorsa già esistente sul territorio, ovvero l’energia, sfruttando le possibilità alternative e rinnovabili naturalmente offerte da vento e sole arrivando, in alcuni casi anche a garantire l’autosufficienza. Le energie tradizionali vengono, invece, trattate guardando prima all’impatto ambientale partendo, per questo, da pianificazioni attente in grado di garantire elevate prestazioni. Responsabilità sociale diventa così il principio dell’impresa del futuro che nel “Green” sa di trovare la giusta chiave di sviluppo collettivo facendosi garanti al tempo stesso non soltanto della qualità nella produzione ma anche della sicurezza e della salute dei siciliani. La valorizzazione e il recupero del territorio hanno dato nuovo impulso all’agricoltura: naturale custode della biodiversità, capace di ricreare le condizioni di nuova vita e valorizzazione per le culture autoctone attraverso anche progetti di ripiantumazione che valorizzano conoscenze e tradizioni antichissime che portano nuovo benessere comune. Il “Green” diventa quindi il naturale motore, il necessario collante per un’imprenditorialità nuova, competitiva, dal futuro garantito per tutti.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA





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