Con l’intelligenza artificiale dentro il sistema operativo e dentro il pc non si può più fare a meno di affrontare le opportunità, i problemi e i rischi legati all’uso della GenAI nel lavoro in azienda.
La svolta è vicina: il prossimo autunno finisce l’assistenza a Windows10 e molte aziende completeranno o dovranno accelerare la transizione a Windows 11. Contemporaneamente aumenta l’offerta di personal computer AI native, che di fatto saranno in grado di supportare la nuova ondata di applicazioni AI con potenza di calcolo neurale distribuita.
Sbaglierebbe chi pensasse che si tratta semplicemente di un aggiornamento tecnico: siamo all’inizio di una vera e propria trasformazione del digital workplace, dove l’intelligenza artificiale (AI) riveste un ruolo fondamentale. In questa fase le aziende si trovano di fronte a tante opzioni proposte dal mercato e alla necessità di compiere scelte importanti con effetti nel tempo. Per questo è fondamentale avere il giusto orientamento e una guida pragmatica.
“Questo è il momento della cautela ma anche della concretezza”, osserva Max Bulling, partner di Asystel, società specializzata in digital transformation che in partnership con Lenovo e Microsoft, sta accompagnando le aziende in questo passaggio verso Windows 11 con un approccio strategico. “Un buon partner tecnologico non solo facilita l’adozione del nuovo sistema operativo, ma aiuta le imprese a integrare soluzioni hardware avanzate, come i PC Lenovo dotati di AI, che sono progettati per sfruttare al massimo le potenzialità di Windows 11”, spiega Max Bulling,
Sull’impatto dell’intelligenza artificiale sul digital workplace Asystel ha organizzato una tavola rotonda che ha permesso l’ascolto e il confronto fra 11 aziende di diverse industry, tutte impegnate a comprendere le scelte tecnologiche migliori all’interno di una visione strategica e di business.
La migrazione a Windows 11 con la GenAI integrata
Con il 2025 se ne andrà anche Windows 10, il sistema operativo che esattamente per 10 anni ha accompagnato milioni di utenti nel mondo. Non ci saranno più aggiornamenti, finirà l’assistenza e chi non l’ha ancora fatto migrerà al nuovo sistema operativo Windows 11.
Non sarà una semplice sostituzione: con il nuovo sistema operativo si entra in una nuova era in cui l’intelligenza artificiale diventa parte integrante (quasi invisibile) delle soluzioni aziendali. “La migrazione a Windows 11 con Copilot AI integrato offre una piattaforma che non solo migliora le prestazioni e la sicurezza, ma permette di rendere i dispositivi veri e propri strumenti di collaborazione intelligente”, sottolinea Paolo Bianchini, Senior Partner Development Manager di Microsoft Italia.
L’integrazione di AI, attraverso strumenti come Copilot, cambia il modo di lavorare: attività quotidiane come la gestione delle email, la programmazione di appuntamenti o la creazione di contenuti possono essere semplificate, liberando tempo e risorse per compiti a maggiore valore aggiunto.
L’uso dell’AI in azienda: qualche dato
L’adozione dell’intelligenza artificiale nelle aziende sta crescendo rapidamente, ma non senza incertezze e preoccupazioni. Secondo i dati dell’Osservatorio HR Innovation Practice del Politecnico di Milano, il 60% delle aziende ha già investito in AI per supportare le attività lavorative, mentre il 7% ha investito in nuovi strumenti digitali, ma non sa se siano effettivamente AI-enabled. Questo evidenzia una certa confusione e incertezza nel mercato riguardo alle reali applicazioni dell’AI.
Le motivazioni principali per cui le aziende investono in AI includono il miglioramento della produttività, la riduzione delle attività ripetitive e l’automazione dei flussi di lavoro. Tuttavia, non tutte le aziende sono pronte a implementare in modo strutturato l’AI.
La governance è una delle principali sfide: il 45% delle aziende effettua un’analisi dei rischi legati all’AI oltre la compliance, ma solo il 40% ha redatto policy e linee guida chiare. “Le aziende stanno cercando di capire come l’AI possa essere davvero utile, ma c’è ancora molta confusione su come gestire correttamente questi strumenti”, osserva Martina Mauri, Direttrice dell’Osservatorio HR Innovation Practice che ha svolto la ricerca. “La sfida per molte organizzazioni è non solo adottare l’AI, ma farlo in modo strutturato e sostenibile, con una governance che garantisca non solo i benefici economici, ma anche la sicurezza dei dati e il benessere dei dipendenti.”
Come affrontare le sfide del lavoro con la GenAI
Di fronte a questa nuova disponibilità di tecnologie così potenti, spesso usate autonomamente dalle persone senza alcun controllo, è comprensibile il disorientamento e l’incertezza delle aziende che devono garantire il rispetto di norme, processi e responsabilità.
“In un mercato tecnologico sempre più affollato e caratterizzato da una rapida evoluzione, le aziende si trovano di fronte a sfide considerevoli, soprattutto quando si tratta di adottare tecnologie complesse come la Generative AI. La varietà di soluzioni disponibili, unita all’incertezza sui benefici concreti, può generare confusione e indecisione, rallentando l’adozione”, spiega Max Bulling, che aggiunge:
“Questa è un’opportunità di innovazione, di trasformazione del digital workplace ma per migliorare l’efficienza senza trascurare la sicurezza è necessario un approccio olistico. Per questo lavoriamo per garantirne l’integrazione armoniosa con l’infrastruttura esistente, riducendo il rischio di errori e massimizzando il ritorno sugli investimenti. Così facendo, le aziende possono concentrarsi sull’innovazione e sulla crescita, senza doversi preoccupare della complessità tecnica.”
“La nostra esperienza consente di chiarire i dubbi legati all’adozione dell’AI e di tradurre la teoria in applicazioni pratiche, offrendo alle aziende soluzioni personalizzate che rispondono alle loro specifiche esigenze. Il nostro ruolo di partner è quello di rendere il processo di adozione dell’AI più comprensibile, strutturato e strategico, dando alle aziende la fiducia necessaria per affrontare le sfide del futuro.”
Il Digital Workplace potenziato: l’impatto di Copilot e PC con AI Integrata
Il passaggio a Windows 11 con Copilot AI integrato non riguarda solo il software, ma anche l’hardware. I PC Lenovo con capacità AI, ad esempio, sono progettati per lavorare senza interruzioni con Windows 11, offrendo agli utenti una piattaforma potente per aumentare la produttività e migliorare l’esperienza lavorativa.
Con la potenza dell’AI integrata, le aziende possono automatizzare numerose attività quotidiane, risparmiando tempo e riducendo gli errori. Ad esempio, la gestione automatica delle email, la generazione di report e la creazione di contenuti possono essere gestite più rapidamente, con la possibilità di dedicare più tempo a compiti strategici e creativi.
“Parliamo di automazione di processo con una nuova interfaccia, il linguaggio naturale, che ci permette di poter interrogare il pc”, spiega Alessandro Gabrielli, Mid Market Italy Leader di Lenovo. “Cambierà tutta l’esperienza utente e l’impatto non è ancora misurabile. Ma adesso è il momento di porsi il problema e di darsi un metodo per essere pronti al cambiamento”.
Le barriere per il digital workplace potenziato dall’AI
Nonostante i benefici, non mancano gli ostacoli all’adozione di soluzioni AI native. Le barriere economiche sono un fattore determinante: molte aziende devono affrontare il costo dell’aggiornamento dell’hardware, soprattutto per quanto riguarda i dispositivi che devono essere AI-ready. E il costo delle licenze per strumenti di AI scoraggia, soprattutto quando non sono chiari i KPI dell’investimento e i benefici che se ne avranno.
Non manca poi una più generale resistenza culturale all’adozione di nuove tecnologie e di nuovi modelli operativi. ”La vera sfida per molte aziende è superare la paura e la resistenza al cambiamento”, ricorda Paolo Bianchini. “L’adozione dell’AI richiede una gestione attenta delle risorse e un cambiamento nelle competenze dei dipendenti, ma i benefici a lungo termine sono enormi”.
Il Futuro del Digital Workplace
Il futuro del digital workplace è inevitabilmente legato all’intelligenza artificiale, che diventerà sempre più un elemento centrale nelle operazioni aziendali quotidiane. Con Windows 11 e tutte le soluzioni AI-integrate, le aziende potranno trasformare l’esperienza lavorativa, migliorare la collaborazione tra i team e adottare modelli organizzativi più agili e flessibili.
L’adozione di AI permetterà alle aziende di sviluppare una forza lavoro più produttiva e creativa, dove le tecnologie non sostituiscono l’uomo, ma lo potenziano. Il cambiamento nelle competenze richieste ai dipendenti, da tecniche a cognitive, sarà fondamentale per trarre il massimo beneficio da queste soluzioni.
Con una pianificazione accurata e una governance chiara, le aziende possono trarre vantaggio da queste tecnologie per rimanere competitive nel panorama digitale. “La transizione a Windows 11 con AI integrata è una mossa strategica che apre nuove opportunità per l’innovazione e l’efficienza”, conclude Max Bulling. “Le aziende che affrontano adesso con il corretto approccio e la giusta consapevolezza questo cambiamento avranno importanti vantaggi nel futuro prossimo”.
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