Il percorso di attuazione della riforma fiscale italiana prosegue con decisione. Nella riunione del Consiglio dei Ministri del 22 luglio 2025, è stato approvato, in via preliminare, un nuovo decreto legislativo che dà seguito alla legge delega per la revisione del sistema tributario (legge 9 agosto 2023, n. 111).
Questo intervento normativo amplia e precisa il quadro fiscale in diversi ambiti chiave: Terzo settore, disciplina della crisi d’impresa, sport dilettantistico e imposta sul valore aggiunto.
Riforma fiscale per il Terzo Settore: semplificazioni in vista del 2026
Uno degli assi portanti del decreto riguarda il Terzo settore. L’intervento arriva a pochi mesi dall’entrata in vigore, prevista per il 1° gennaio 2026, delle nuove regole fiscali dedicate agli enti non profit.
L’obiettivo principale è quello di sciogliere alcune criticità operative segnalate da chi lavora in questo comparto, attraverso una riorganizzazione normativa improntata a maggiore chiarezza e semplicità.
Una delle modifiche più significative si concentra sul trattamento delle attività classificate attualmente come commerciali, ma che, in base all’articolo 79 del Codice del Terzo Settore (D.lgs. 117/2017), potrebbero essere ricondotte nel novero delle attività non commerciali. Tale riconsiderazione, si legge nel comunicato del Consiglio dei Ministri, può generare delle plusvalenze “virtuali”, cioè non realizzate concretamente, ma solo teoriche. In tali casi, il nuovo decreto prevede che l’imposizione fiscale non avvenga subito, bensì venga rinviata al momento in cui il bene verrà effettivamente ceduto o ne cambierà la destinazione.
Sport dilettantistico: equiparazione tra ASD e SSD
Il provvedimento legislativo introduce inoltre un’importante estensione del regime agevolato disciplinato dalla legge 16 dicembre 1991, n. 398, già applicabile alle Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD). In base al nuovo testo, anche le Società Sportive Dilettantistiche (SSD) potranno beneficiare di tale regime fiscale favorevole.
Questo ampliamento segna un passo importante nella parificazione del trattamento fiscale tra le due tipologie di organizzazione, riconoscendo il ruolo delle SSD nella promozione dell’attività sportiva sul territorio e consentendo loro di accedere a regimi semplificati già consolidati per le ASD.
Crisi d’impresa: misure fiscali a supporto dei percorsi di risanamento
Il decreto tocca anche il delicato ambito della gestione delle crisi aziendali, intervenendo sugli strumenti previsti dal Codice della crisi. In particolare, viene ampliata la casistica in cui si applica la non imponibilità dei proventi straordinari derivanti da riduzioni dei debiti, andando oltre le situazioni già normate.
Grazie alla nuova disciplina, anche le imprese che intraprendono percorsi di risoluzione quali la liquidazione giudiziale, il concordato minore o il concordato semplificato potranno beneficiare dell’esclusione da imposizione per tali proventi. La misura rappresenta un importante sostegno fiscale per le realtà imprenditoriali che, pur attraversando fasi di difficoltà, scelgono di ricorrere agli strumenti di risanamento previsti dalla legge.
IVA: nella riforma fiscale semplificazione degli adempimenti e chiarimenti applicativi
Nel pacchetto normativo sono comprese anche alcune disposizioni inerenti l’imposta sul valore aggiunto. Queste misure sono principalmente volte a semplificare le procedure a carico dei contribuenti e a chiarire aspetti interpretativi che negli anni hanno generato incertezze operative.
Le nuove regole, vanno, quindi nella direzione di rendere più agevole l’applicazione dell’IVA, limitando i margini di ambiguità normativa e razionalizzando gli adempimenti, con un impatto positivo sia per le imprese sia per l’amministrazione fiscale.
Registro e tributi indiretti: arriva il nuovo Testo Unico
Accanto al decreto approvato in esame preliminare, il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera, in esame definitivo, a un ulteriore decreto legislativo che istituisce il nuovo Testo Unico relativo all’imposta di registro e ad altri tributi indiretti.
Il documento rappresenta un’importante operazione di sistematizzazione normativa. È stato redatto tenendo conto dei contributi provenienti sia dalla Conferenza unificata sia dalle Commissioni parlamentari competenti. Il risultato è un corpus normativo aggiornato e più organico, che consente di raccogliere in un unico testo disposizioni prima frammentate, migliorandone la fruibilità da parte di operatori e professionisti del settore.
Riforma fiscale: altro passo deciso verso un fisco più moderno
Il decreto legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri si inserisce in un disegno di riforma più ampio e ambizioso, che mira a rinnovare il sistema fiscale italiano rendendolo più equo, semplice e funzionale. Gli interventi su Terzo settore, sport, crisi d’impresa e IVA testimoniano l’attenzione del legislatore alle esigenze concrete di cittadini, enti e imprese.
L’adozione definitiva di queste misure, prevista nei prossimi mesi, rappresenterà un tassello fondamentale nel processo di modernizzazione dell’apparato tributario nazionale, ponendo le basi per una gestione più efficiente, trasparente e orientata alla crescita sostenibile.
Riassumendo
- Approvato altro decreto legislativo per attuare la riforma fiscale prevista dalla legge delega 2023.
- Semplificazioni fiscali per il Terzo settore, con rinvio tassazione su plusvalenze figurative.
- Esteso il regime agevolato della legge 398/1991 anche alle Società Sportive Dilettantistiche.
- Nuove agevolazioni per imprese in crisi: esclusione imposizione su proventi straordinari.
- Interventi sull’IVA per chiarire dubbi applicativi e ridurre gli adempimenti burocratici.
- Introdotto Testo Unico per imposta di registro e tributi indiretti, più chiaro e sistematizzato.
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