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Rassegna stampa aumentata ESG/ 412


In questo numero: Esrs, anche l’Econ valuta la semplificazione – Csddd, la Germania chiede l’abolizione – Ue, nell’Omnibus le regole ambientali per l’agricoltura – Rischi climatici, Basilea resiste alle pressioni Usa – Impegni Esg, i Dem Usa bacchettano i ceo della finanza – Lseg: l’adattamento climatico vale oltre mille miliardi

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La “Rassegna stampa aumentata ESG” di ETicaNews, è un resoconto di analisi e commenti, principalmente orientato a livello internazionale, che punta la lente su alcuni dei principali snodi dell’informazione sui temi di sostenibilità negli ultimi sette giorni. Dando la precedenza agli argomenti su cui l’attenzione di ETicaNews è costante.

esrs, anche l’econ valuta la semplificazione

  • OGGETTO – L’Econ sta valutando una revisione sostanziale degli obblighi di rendicontazione previsti dagli European Sustainability Reporting Standards
  • DATA – 15 maggio 2025
  • FONTE – EU lawmakers consider limiting mandatory ESRS datapoints to 100
  • PAROLE CHIAVE: Econ, Parlamento europeo, Esrs, Csrd, Csddd, Janusz Lewandowski , Efrag, Tassonomia, Commissione europea

La Commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento europeo (Econ) sta valutando una revisione sostanziale degli obblighi di rendicontazione previsti dagli European Sustainability Reporting Standards (Esrs). Nello specifico, l’Econ ha elaborato un emendamento per ridurre il numero di datapoint obbligatori a un massimo di 100 e quelli volontari a 50. La bozza, presentata dall’eurodeputato polacco Janusz Lewandowski appartenente al Partito Popolare Europeo, propone anche di alzare la soglia per l’applicazione della Corporate Sustainability Reporting Directive (Csrd) e della Corporate Sustainability Due Diligence Directive (Csddd), da mille a tremila dipendenti. Inoltre, la proposta prevede anche il reintegro delle linee guida settoriali, la semplificazione della Tassonomia Ue, la rendicontazione facoltativa su alcune voci e la protezione di informazioni sensibili. La bozza di revisione è stata preparata mentre l’Efrag sta rivedendo gli standard, su mandato della Commissione europea che lo prevede entro la fine di ottobre. La proposta dovrà essere votata prima di essere adottata come parere ufficiale dell’Econ.

csddd, la Germania chiede l’abolizione

Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha chiesto all’Unione europea di abolire la Corporate Sustainability Due Diligence Directive (Csddd), poiché ritenuta troppo onerosa per le imprese europee. La richiesta è avvenuta durante una conferenza stampa a Bruxelles, alla presenza della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, nel corso della sua prima visita ufficiale da cancelliere. Merz ha anche ribadito l’impegno del suo governo, insediato ad aprile, di abrogare la legge nazionale equivalente, il Supply Chain Act, destinata a essere sostituita dalla Csddd. La direttiva Ue, che obbligherà le imprese del blocco a monitorare e mitigare gli impatti negativi su diritti umani e ambiente lungo le loro catene del valore, è stata adottata nel 2024 dopo diverse revisioni per limitarne l’ambito applicativo e ritardarne le tempistiche di attuazione. Al momento, la Commissione europea ha inserito la normativa nel processo di revisione Omnibus per semplificare e ridurre gli obblighi di rendicontazione per le aziende.

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Ue, nell’omnibus anche le regole ambientali per l’agricoltura

  • OGGETTO – La Commissione europea ha proposto un’ulteriore riduzione delle condizioni ambientali legate alla Politica Agricola Comune nell’ambito del pacchetto di semplificazione “Omnibus”
  • DATA – 14 maggio 2025
  • FONTE – EU proposes curbing more green rules on farming subsidies
  • PAROLE CHIAVE: Commissione europea, Pac, agricoltura, pacchetto Omnibus, clima

Il 14 maggio la Commissione europea ha proposto un’ulteriore riduzione delle condizioni ambientali legate alla Politica Agricola Comune (Pac). La Pac vale circa 387 miliardi di euro in sussidi all’agricoltura, pari a circa un terzo del bilancio totale dell’Ue per il periodo 2021-2027. La proposta rientra nel pacchetto di semplificazione “Omnibus” e mira ad alleggerire gli oneri burocratici e regolatori per gli agricoltori, anche alla luce delle proteste del 2023 contro le normative Ue e le importazioni a basso costo. Le modifiche proposte includono esenzioni per i piccoli agricoltori dagli obblighi ambientali di base, l’aumento dei contributi forfettari fino a 2.500 euro e la riduzione delle ispezioni annuali. Sarà inoltre possibile convertire il 10% dei pascoli permanenti (rispetto al 5% attuale) e ottenere sussidi per la tutela di torbiere e zone umide. Gli attivisti hanno criticato l’iniziativa, sostenendo che queste modifiche comprometteranno la resilienza climatica. Le proposte devono ora essere approvate dal Parlamento e dai Paesi dell’Ue.

rischi climatici, basilea resiste alle pressioni usa

  • OGGETTO – Il Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria ha respinto la proposta, sostenuta dagli Stati Uniti, per sciogliere la Task Force on Climate-related Financial Risks
  • DATA – 16 maggio 2025
  • FONTE – Basel Committee Resists US Pressure to Downplay Climate Risk
  • PAROLE CHIAVE: Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria, Stati Uniti, Task Force on Climate-related Financial Risks, rischi climatici, Bce, Basilea III

Il Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria ha respinto la proposta, sostenuta dagli Stati Uniti, per sciogliere la Task Force on Climate-related Financial Risks (Tfcr), l’organo incaricato di integrare i rischi climatici nella regolazione finanziaria globale. La decisione, presa il 13 maggio durante una riunione a porte chiuse dal gruppo dei Governatori delle Banche centrali e dei capi della Vigilanza, segna una rara opposizione alle pressioni degli Stati Uniti, che da tempo spingono per minimizzare l’attenzione ai rischi climatici nelle regole bancarie internazionali. Si tratta dell’ultimo in una lunga sfilza di disaccordi all’interno del Comitato di Basilea su come gestire il rischio climatico, tra le autorità di regolamentazione statunitensi e la Banca centrale europea, che invece sostiene standard più severi in ambito climatico. Sebbene la Tfcr sia stata mantenuta, il suo futuro resta incerto. Il rischio è che il suo scioglimento diventi ora oggetto di negoziazione nei colloqui sul recepimento del pacchetto di riforme Basilea III da parte degli Stati Uniti, che devono devono ancora adottare le riforme, a differenza di altri Paesi che lo hanno già fatto nel 2023.

impegni esg, i dem usa bacchettano i ceo della finanza

  • OGGETTO – Un gruppo di parlamentari democratici degli Stati Uniti ha criticato duramente i vertici delle grandi istituzioni finanziarie per il disimpegno da attività Esg e climatiche
  • DATA – 16 maggio 2025
  • FONTE – U.S. finance CEOs challenged for leaving climate pacts by Democratic lawmakers
  • PAROLE CHIAVE: Stati Uniti, democratici, repubblicani, ceo, istituzioni finanziarie, impegni climatici, Net Zero Banking Alliance, Climate Action 100+, emissioni, Esg, BlackRock, JPMorgan, Morgan Stanley, Citigroup, Bank of America, Wells Fargo, Goldman Sachs, State Street, Invesco

Il 15 maggio un gruppo di parlamentari democratici degli Stati Uniti ha criticato duramente i vertici delle grandi istituzioni finanziarie per il ritiro dalle alleanze globali contro il cambiamento climatico, come la Net Zero Banking Alliance e la Climate Action 100+. Il gruppo è guidato da Maxine Waters, deputata della California e Ranking Democrat alla US House Financial Services Committee, e Sean Casten, deputato dell’Illinois. I legislatori hanno inviato una lettera ai ceo, accusando le società di aver ceduto alla pressione politica dei repubblicani e aver abbandonato il proprio ruolo di leadership nella lotta ai cambiamenti climatici. La lettera chiede chiarimenti sull’impegno attuale verso la riduzione delle emissioni di gas serra ed esorta i ceo a mantenere gli impegni precedenti. Inoltre, i deputati chiedono i verbali delle comunicazioni avute con l’amministrazione Trump riguardo al disimpegno da attività ambientali, sociali e di governance (Esg). Tra le società coinvolte nell’iniziativa ci sono Blackrock, Jp Morgan, Morgan Stanley, Citigroup, Bank of America, Wells Fargo, Goldman Sachs, State Street e Invesco.

lseg: l’adattamento climatico vale oltre mille miliardi

  • OGGETTO – Secondo uno studio del London Stock Exchange Group, le società che rispondono ai rischi fisici associati al cambiamento climatico stanno riscontrando un beneficio finanziario misurabile
  • DATA – 12 maggio 2025
  • FONTE – LSE Group Study Finds $1 Trillion Industry in Climate Adaptation
  • PAROLE CHIAVE: London Stock Exchange Group, rischi fisici, cambiamento climatico, adattamento, aziende, green economy, investitori

Secondo uno studio pubblicato il 12 maggio dal London Stock Exchange Group (Lseg), le società che rispondono ai rischi fisici associati al cambiamento climatico stanno riscontrando un beneficio finanziario misurabile. Si tratta della sesta valutazione annuale del genere condotta dall’operatore di Borsa e ha coinvolto oltre 20mila imprese a livello globale. In particolare, l’analisi ha riscontrato che oltre 2.100 aziende sono riuscite a generare oltre mille miliardi di dollari di ricavi complessivi da prodotti e servizi che contribuiscono all’adattamento climatico. Si tratta di un valore pari a circa un quinto del valore della green economy globale, stimata a circa cinquemila miliardi. Lo studio ha identificato nei settori delle costruzioni ecocompatibili e delle infrastrutture idriche i principali motori di crescita. Lseg sottolinea che l’adattamento sta diventando una leva economica importante e, alla luce dei flussi finanziari, sta attirando l’interesse di investitori e fondi sovrani. Dall’analisi risulta che attualmente sono poche le aziende che puntano interamente all’adattamento, ma molte hanno una parte di fatturato che deriva da queste attività.

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