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Com. stampa – Le infrastrutture al centro dello sviluppo: progetti e prspettive per Valsugana e Nuova strada del Santo. Confapi Padova: “Investire ora per non perdere competitività”


(AGENPARL) – Roma, 16 Giugno 2025

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(AGENPARL) – Mon 16 June 2025 COMUNICATO STAMPA
16 GIUGNO 2025
LE INFRASTRUTTURE AL CENTRO DELLO SVILUPPO:
PROGETTI E PROSPETTIVE
PER VALSUGANA E NUOVA STRADA DEL SANTO
CONFAPI PADOVA: «INVESTIRE ORA
PER NON PERDERE COMPETITIVITÀ»
Grande partecipazione al convegno su SR 47 e SR 308 promosso da Confapi Padova e ospitato dalla
Sala Consiliare di Piazzola sul Brenta: a confronto i protagonisti di capoluogo, Provincia e Regione. Il
presidente Marco Trevisan: «Ci facciamo portavoce di un’istanza che parte dalle imprese ma guarda
al bene dell’intero territorio. Servono visione, progettualità e decisioni coraggiose: le infrastrutture
non possono più essere considerate un costo, ma un investimento strategico».
Investire in infrastrutture per migliorare la mobilità e favorire la competitività delle imprese. È il
messaggio che ha animato il convegno “Alta Padovana: le strade che creano sviluppo”, promosso
da Confapi Padova e ospitato dalla Sala Consiliare di Piazzola sul Brenta. Un’occasione preziosa per
fare il punto sui progetti di potenziamento della viabilità lungo le direttrici SR 47 Valsugana e SR 308
(la Nuova Strada del Santo), infrastrutture strategiche per la crescita dell’intero sistema produttivo
dell’Alta Padovana e del Veneto. All’incontro, aperto dal “padrone di casa” Valter Milani, sindaco di
Piazzola sul Brenta, hanno preso parte numerosi rappresentanti delle istituzioni regionali e locali,
tecnici e esponenti del mondo produttivo, dando vita a un dibattito serrato ma costruttivo sulle
esigenze infrastrutturali del territorio.
«Alla base c’è un obiettivo condiviso: rafforzare la competitività del tessuto imprenditoriale
attraverso una rete viaria moderna, sicura ed efficiente, in grado di sostenere i flussi logistici e
favorire l’integrazione con i grandi assi viari regionali», ha rimarcato il presidente di Confapi Padova
Marco Trevisan, affiancato da Antonia Perozzo, presidente di ConfapiD e delegata dell’Associazione
per lo sviluppo dell’Alta Padovana, dal vicepresidente Luigi Bazzolo, nel suo ruolo di coordinatore
relazioni industriali, e dal vicepresidente Franco Pasqualetti, coordinatore sviluppo istituzionale. «Il
nostro compito», ha aggiunto Trevisan, «è quello di farci portavoce di un’istanza che parte dalle
imprese ma guarda al bene dell’intero territorio. Servono visione, progettualità e soprattutto
decisioni coraggiose: le infrastrutture non possono più essere considerate un costo, ma un
investimento strategico. Il rischio, come emerso più volte nel corso del dibattito, è che la mancanza
di infrastrutture adeguate penalizzi la produttività e l’attrattività del territorio, proprio nel momento
in cui il Veneto si gioca partite decisive su innovazione e internazionalizzazione. Non dimentichiamo
che Padova è parte del Corridoio Mediterraneo della rete TEN-T, un asse vitale che collega Spagna,
Francia e Italia, che facilita il commercio europeo. Essere ben collegata è essenziale per sfruttare
questa posizione strategica, ma, senza adeguamenti, Padova rischia di perdere flussi di traffico a
favore di altre città come Verona o quelle lungo la Pedemontana. Questo potrebbe ridurre la
competitività di Padova, con perdite economiche per le imprese locali e una diminuzione della sua
attrattività per nuovi investimenti. Ecco perché gli imprenditori non possono che dare il proprio
pieno sostegno a interventi rapidi e strutturali».
Come sottolineato durante il convegno, la SR 47 e la SR 308 rappresentano due assi cruciali non solo
per il collegamento tra il capoluogo e l’area pedemontana, ma anche per garantire un accesso
competitivo alle aree industriali, riducendo tempi e costi di trasporto per le imprese. La SR 308 vede
il transito di circa 45 mila veicoli al giorno, con proiezioni fino a 80 mila in caso di mancato shift
modale. 40 mila i veicoli al giorno che gravano sulla SR 47. Tra gli interventi più attesi, quelli dei
tecnici, Marco D’Elia – direttore Infrastrutture e Trasporti, Regione del Veneto, e Marco Pettene direzione Area Tecnica, Provincia di Padova, che hanno illustrato lo stato di avanzamento dei
progetti in corso e le prospettive per i prossimi anni. Al centro della successiva tavola rotonda gli
interventi del consigliere regionale Luciano Sandonà, del vicepresidente vicario della Provincia di
Padova con delega alla pianificazione territoriale e urbanistica Daniele Canella, e del vicesindaco di
Padova, con delega a lavori pubblici e infrastrutture Andrea Micalizzi, coordinati dal direttore di
Confapi Padova Davide D’Onofrio.
«Padova conta su una posizione baricentrica in Veneto. Da qui passano tutti i collegamenti stradali e
ferroviari. E l’Alta Padovana, in particolare, collegandosi alla città e alla sua zona industriale, e
avendo poi sbocco sulla Pedemontana Veneta, presenta un asse Est-Ovest di importanza
fondamentale per la mobilità del territorio, incuneandosi tra le province di Treviso e Vicenza», ha
sottolineato Sandonà. «La Pedemontana è diventate uno sbocco imprescindibile per Padova e per
l’Alta, ma, in queste condizioni, è difficile che i collegamenti siano fluidi. La Valsugana, progettata
decenni fa, non risponde più alle esigenze attuali di mobilità: va messa maggiormente in sicurezza e
velocizzata. La Statale 308, conosciuta come Nuova Strada del Santo, l’arteria strategica che collega
Padova a Treviso, è soggetta a problemi in parte analoghi, sia pure in una situazione diversa.
Interventi strutturali più ampi possono garantire una viabilità più efficiente e sicura. È importante
che se ne dibatta».
«Occorre una programmazione a breve, medio e lungo termine, considerando sia le arterie principali
sia la rete di distribuzione locale, che comprende le strade provinciali essenziali per il traffico. E
occorre farlo attraverso una sinergia a 360 gradi tra comuni, Provincia e Regione, aspetto
essenziale», ha aggiunto Canella, che è anche sindaco del Comune di San Giorgio delle Pertiche,
portando il sostegno della Provincia. «La 308 è una strada a scorrimento veloce con basi solide per
un rafforzamento, e il suo raddoppio è discusso da anni, anche nell’ottica del nuovo ospedale di
Padova. Per la Valsugana, almeno fino a Campo San Martino, la difficoltà principale è l’assenza di
tracciati alternativi: servono investimenti per migliorare attraversamenti e velocizzare il percorso.
Nel tratto da Campo San Martino a Padova, invece, il contesto urbano rende difficile immaginare
nuove strade. Fino a Paviola, si dovrebbe intervenire con sottopassaggi, rotonde, cavalcavia e altre
opere per velocizzare il percorso tenendo conto del contesto idrogeologico peculiare del territorio».
Per Micalizzi, «Alta Padovana e città sono un pezzo fondamentale delle infrastrutture del Veneto. In
questo senso, il problema della Pedemontana è che non serve uno snodo centrale della regione
come quello padovano: collegarlo alla Pademontana è una priorità, senza questo collegamento la
Pedemontana è zoppa. Per quanto concerne la 308, il suo potenzialmente è prioritario sia per il
collegamento con l’Interporto, nodo intermodale strategico per il Nord Est, sia in previsione della
presenza del nuovo ospedale a Padova Est. Un polo ospedaliero, si sa, è un grande attrattore di
traffico, per questo bisogna arrivare pronti con delle soluzioni già in atto. Oltre alla questione
Valsugana e 308, occorre dire che l’accesso a nord della città è diventato un dramma, un tema che
stiamo affrontando assieme ai comuni di Cadoneghe, Vigodarzere e Limena. L’intermodalità è
fondamentale e contempla i collegamenti con sistema ferroviario e tram».
All’incontro hanno preso parte numerosi sindaci dell’Alta, tra cui, oltre a Valter Milani per Piazzola
sul Brenta, i primi cittadini di Cittadella Luca Pierobon, Villafranca Padovana Luciano Salvò, Campo
San Martino Dario Luigi Tardivo, Fontaniva Alberto Trento e Vigodarzere Adolfo Zordan. Confapi
Padova ha rimarcato la necessità di accelerare gli iter progettuali e autorizzativi, valorizzando il ruolo
delle infrastrutture come leve fondamentali per attrarre investimenti, migliorare la qualità della vita
e dare impulso a uno sviluppo territoriale sostenibile e condiviso. Proprio con questo obiettivo, dopo
l’incontro di Piazzola sul Brenta, nei prossimi mesi faranno seguito nuovi appuntamenti focalizzati
sulle esigenze delle altre aree del territorio padovano.
Nelle foto alcuni momenti del convegno
Diego Zilio
Ufficio Stampa Confapi Padova



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