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Rassegna Stampa assicurativa 19 giugno 2025 Assinews.it


Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Carlo Messina e Philippe Donnet sono stati indicati come migliori ceo d’Europa per le categorie banche e assicurazioni del vecchio continente nella classifica annuale di Extel, rivista specializzata e società di ricerca indipendente nell’ambito della finanza internazionale. Dopo il riconoscimento quale banchiere europeo 2024 ricevuto dall’associazione di giornalisti economico-finanziari internazionali The Group20+1, Messina – consigliere delegato e ceo di Intesa Sanpaolo – è stato votato miglior chief executive officer tra le banche europee nella classifica 2025 di Extel. Tra gli altri riconoscimenti andati a Ca’ de Sass spiccano quello al cda, che si conferma al primo posto tra quelli delle banche europee per il quarto anno consecutivo. Luca Bocca, nominato cfo ad aprile 2024, viene indicato come il miglior chief financial officer. Marco Delfrate è primo tra gli investor relation professional per l’ottavo anno consecutivo e il team di investor relation, guidato da Marco Delfrate e Andrea Tamagnini, primeggia tra quelli delle banche europee per l’ottavo anno. Intesa Sanpaolo si conferma anche al primo posto tra le banche europee per gli aspetti Esg per il sesto anno consecutivo.
Consap, la concessionaria dei servizi assicurativi pubblici presieduta da Sistino Giacomoni e guidata dall’amministratore delegato Vincenzo Sanasi d’Arpe, è pronta a scendere in campo per contribuire alla realizzazione del Piano Casa presentato nei giorni scorsi da Confindustria al governo. Consap ha poi proposto l’estensione dell’assicurazione per le calamità obbligatoria delle imprese anche alle abitazioni. Non solo quelle che hanno beneficiato del Superbonus, come già previsto dalla finanziaria 2024, ma di qualunque forma di aiuto da parte dello Stato, ha aggiunto Giacomoni, che ha lanciato l’idea di un consorzio pubblico-privato per i danni dalle calamità naturali con Sace che offre garanzie alle imprese e Consap disposta a farlo per i privati. Consap è poi divenuta stazione appaltante per la ricostruzione post alluvione in Emilia Romagna, Toscana e Marche, ha ricordato Sanasi D’Arpe. Ruolo che sarà presto esteso anche alla ricostruzione dei danni subito da Ischia.
Per uno sviluppo economico duraturo ed equo nonché per riuscire a contenere il debito pubblico l’Italia dovrà contrastare tre «problematiche strutturali: la denatalità, l’invecchiamento della popolazione e lo spopolamento territoriale». Lo ha sottolineato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nel corso dell’audizione in Commissione parlamentare di inchiesta sugli effetti della transizione demografica. In particolare se continueranno a nascere sempre meno italiani la popolazione tricolore si ridurrà dell’1,1 per mille in media all’anno fino al 2030, del 3,3 per mille fino al 2050 e poi del 5,8 per mille fino al 2080. Le regioni del Mezzogiorno soffrirebbero particolarmente, acuendo i divari già esistenti. Nel breve termine, spiega il titolare del Mef, «si prevede un lieve incremento di popolazione nel Nord Italia (+1,5 per mille annuo), un lieve calo al Centro (-0,9) e un più marcato decremento nel Mezzogiorno (-4,8)». Nel medio e lungo periodo il calo sarà poi generalizzato «ma ben più sostenuto nelle regioni meridionali dove la popolazione potrebbe calare di 3,4 milioni di abitanti entro il 2050 e di ben 7,9 milioni entro il 2080».
Corre la ricchezza globale e aumentano anche i milionari in Italia, che sono adesso 1,3 milioni. È quanto emerge dal Global Wealth Report 2025 di Ubs, che segnala come nel 2024 la ricchezza globale sia cresciuta del 4,6% in dollari americani, dopo il +4,2% del 2023. A trascinare la crescita della ricchezza personale sono le Americhe, dove è aumentata dell’11,35%, mentre nell’area Emea è rimasta al palo (+0,44%). Negli ultimi 25 anni si è assistito ad una crescita marcata e costante della ricchezza a livello globale, sia complessivamente che nelle principali regioni. La ricchezza totale è salita a un tasso di annuale composto del 3,4% dal 2000.
Lo scandalo globale legato agli airbag difettosi prodotti dalla giapponese Takata torna a scuotere Stellantis e, in particolare, il marchio Citroën. A far riaccendere i fari sulla vicenda, che aveva colpito l’industria automobilistica mondiale negli scorsi anni e coinvolto il marchio francese soprattutto lo scorso anno, è stata la morte di una donna a Reims, in Francia, a seguito dell’esplosione del dispositivo di sicurezza installato sulla sua Citroën C3. Dopo l’incidente il ministro dei Trasporti francese, Philippe Tabarot, ha richiesto ufficialmente il ritiro dalla circolazione di tutte le Citroën C3 e DS3 interessate dal richiamo sugli airbag Takata. Stellantis ha così annunciato il blocco immediato di 441 mila veicoli in tutta Europa. Di questi, 82 mila si trovano in Francia, mentre il numero in Italia sarebbe molto più basso, perché il gruppo avrebbe già completato la maggior parte dei richiami partiti già l’anno scorso
Una copertura catastrofi naturali per le imprese, una polizza salute rimborso spese mediche e una polizza sanitaria integrativa, tutte dedicate alle società clienti di Sermetra Holding. È il frutto di una partnership tra Go Assicurazioni (ex Sermetra Assistance) e Unipol, coperture che saranno commercializzate con il doppio brand Go!-Unipol
Risultati in crescita per Optima Italia che ora guarda anche al settore assicurativo e all’offerta di servizi it. La digital company, attiva nei settori dell’energia e delle telecomunicazioni, ha chiuso il 2024 con ricavi pari a 368,6 milioni, in crescita del 33% rispetto al 2023, un ebitda salito a 73,1 milioni di euro (+44%) e utile netto a 4,3 milioni (+126%) raggiungendo per la prima volta mezzo milione di utenze. Una crescita che è proseguita nella prima parte del 2025 con i clienti arrivati a 700 mila, i ricavi del primo trimestre aumentati a 120 milioni (+39%) e l’ebitda salito da 17 a 22 milioni, spiega Giancarlo Gargiulo, co-ceo e cfo della società fondata a Napoli, nel 1999, da Danilo Caruso e Alessio Matrone, con l’obiettivo di semplificare concretamente la vita dei clienti proponendo più servizi integrati.

Non è più solo l’organismo pagatore degli aiuti per il settore agricolo, ma un modello operativo che attraverso il rafforzamento e l’efficientamento interno, l’informazione, l’integrazione dei sistemi digitali, l’aumento dei controlli anche in sinergia con le forze dell’ordine, lavora per rafforzare la competitività, la legalità e la sostenibilità del comparto agricolo italiano. Lo rivelano i dati dell’attività dell’Agea, l’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura, raccolti per la prima volta in modo organico in un report annuale presentato ieri, a Roma, dal direttore Fabio Vitale, alla presenza del ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida. Nel 2024 sono stati oltre 8 i miliardi di euro erogati ad agricoltori, allevatori, enti locali e soggetti collettivi, di cui il 53% (pari a 4,2 mld), è transitato da Agea anche per conto di regioni prive di un Organismo pagatore autonomo, a testimonianza del ruolo centrale dell’ente nella gestione degli aiuti Pac. Più di 76 mln sono stati destinati ai giovani agricoltori mentre è di 111 mln il sostegno alimentare ai vulnerabili.
Pensioni da 200 o 300 euro per la maggior parte delle colf. Una professione che, come tutto il lavoro domestico, presenta ancora molte zone grigie, almeno dal punto di vista previdenziale. In totale, i lavoratori con almeno un contributo versato nel comparto sono 817.403, in calo del 3% in un anno. È quanto emerge dal report presentato ieri dall’Inps durante l’evento «Il lavoro domestico in Italia: una risorsa strategica per il welfare e l’economia». Lavoratori in calo. Nel 2024, quindi, i lavoratori domestici con almeno un contributo versato all’Inps sono stati 817.403, in flessione per il terzo anno consecutivo (-3% rispetto al 2023). Dopo gli incrementi registrati nel biennio 2020-2021, dovuti alla regolarizzazione spontanea legata al lockdown e al decreto sull’emersione di rapporti di lavoro irregolari (dl 34/2020 – decreto «Rilancio»), si registra tra il 2021 e il 2024 una perdita di circa 158mila lavoratori. Il trend è più marcato tra i maschi (-7%) rispetto alle femmine (-2%).

Oltre il 70% degli italiani riconosce un ruolo fondamentale alle assicurazioni nell’affrontare le sfide dell’invecchiamento e della longevità. È quanto emerge da un’indagine Swg per conto di Zurich Italia

In un Paese in cui le badanti superano le colf, non stupisce l’allarme sullo «spopolamento drammatico» lanciato dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. La fotografia emersa dalla sua audizione alla Commissione parlamentare sulla transizione demografica è nitida: l’Italia invecchia, si svuota, si frammenta. Il Sud arretra, le aree interne si spengono, i giovani emigrano. E i numeri, definiti «spietati», raccontano una trasformazione che incide già su conti pubblici, crescita, sanità, pensioni. «Tutti conoscono il problema, ma la politica lo ha accantonato», accusa Giorgetti. Segno eloquente, per la prima volta nel 2024 le badanti superano le colf. Lo dice l’Inps: 50,5% contro 49,5% su 817.403 lavoratori regolari, in calo del 3% rispetto al 2023. Dal 2021 si sono persi, o finiti in nero, 158mila occupati. E quelli attuali invecchiano pure loro: il 44,3% ha più di 55 anni, uno su quattro supera i 60. Le donne sono l’89%, gli stranieri il 69%.

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I 13.944 ricorsi ricevuti dall’Arbitro bancario finanziario (Abf), l’organismo che risolve in via extragiudiziale le controversie tra cittadini e istituti bancari, hanno visto una riduzione delle liti per estinzioni anticipate dei finanziamenti contro cessione del quinto dello stipendio o della pensione (Cqs, una materia che per alcuni anni ha quasi monopolizzato l’attività dell’Arbitro), per servizi e per strumenti di pagamento e per i buoni fruttiferi postali (Bfp). Dalla relazione presentata ieri da Bankitalia emerge invece che è aumentato il contenzioso relativo al conto corrente, mentre si sono ridotti i ricorsi riguardanti utilizzi fraudolenti di carte, bonifici e conti correnti. Oltre alla relazione sull’attività dell’Abf, la Banca d’Italia ha presentato anche il consuntivo degli esposti ricevuti.



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