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sprint con la Zes unica


Approda per la prima volta la Zes unica nell’annuale analisi dell’economia della Campania di Banca d’Italia, presentata ieri nella sede di Napoli e riferita al 2024. E non è una new entry trascurabile dal momento che il suo impatto (pari a più di 2 miliardi) sull’aumento sia pur contenuto degli investimenti nell’anno permette alla regione di mantenere un trend di crescita più alto della media italiana e del Mezzogiorno (+1,2% l’incremento complessivo del Pil). Non è un dato di poco conto se si considera che la manifattura campana continua a incidere meno dei servizi; che l’export deve fare i conti con la crisi dell’automotive, frenando dopo tre anni di spinta continua; e che il contributo del capitale privato, al netto della Zona economica speciale, appare ancora molto meno rilevante degli incentivi pubblici.

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Se la Campania riesce a mantenersi allineata al trend nazionale, registrando anzi primati importanti, dal Pil alla crescita dell’occupazione (+2,3% quest’ultima rispetto al +2,2 del Mezzogiorno e al +1,5% della media Italia, nonostante la distanza di circa 17 punti rispetto al tasso di occupazione medio nazionale) non ha senso parlare di miracoli. La verità di fondo è che la struttura economica della regione si è consolidata attorno alle sue eccellenze (a partire dalla ricerca pubblica), sfruttando opportunità strategiche come quelle offerte dal Pnrr, decisivo nel sostenere un settore altrettanto fondamentale come le costruzioni. Non è un caso che nell’accurato e approfondito dossier di Banca d’Italia, forse il più completo degli ultimi anni (illustrato nel dettaglio da Luigi Leva), si legge che «la quota di imprese che ha conseguito risultati reddituali positivi o in pareggio è rimasta elevata, prossima ai livelli del biennio precedente. Nel confronto storico, sono inoltre ampie le riserve di liquidità a disposizione delle aziende, anche per quelle di dimensioni minori». Si spiega anche così perché «la quota di imprese dell’industria e dei servizi che ha aumentato la spesa per investimenti» continua a prevalere su quella che l’ha ridotta, pur dovendo registrare una certa diminuzione.

Lo scenario

Si ha insomma la sensazione che l’inevitabile rallentamento dopo due anni di forte spinta, condizionato anche da ben noti fattori geoeconomici, non debba «necessariamente» preludere ad una progressiva regressione dell’economia campana. Anzi, pur senza dimenticare «il peso del divario accumulatosi negli anni pre-Covid rispetto ad altre aree del Paese», come osserva puntualmente la direttrice della sede napoletana della Banca, Daniela Palumbo, le premesse perché la crescita resti positiva anche nel prossimo futuro restano consistenti (e non solo per effetto di eventi internazionali come l’America’s Cup 2027). Spingono ad un realistico ottimismo la Campania del turismo, alimentato soprattutto dalle presenze straniere che fanno lievitare il movimento passeggeri negli scali di Capodichino e ora anche di Salerno-Costa d’Amalfi. Ma anche la Campania della produttività, cresciuta dell’1% nel 2024 ma con punte dell’8% (ore lavorate) nei cantieri dell’edilizia. La Campania del credito, con il ritorno alla crescita nel 2024 dei depositi bancari di famiglie e imprese. E quella, come detto, che guarda al futuro: il livello di digitalizzazione post pandemia è migliorato, osserva Bankitalia, pur restando al di sotto dei valori nazionali mentre la presenza di start up innovative rimane cospicua (2.400 in 13 anni, con la Campania ai vertici della classifica per regioni), e con un impatto in termini di brevetti in costante ascesa, grazie al sostegno delle università (un terzo dei brevetti campani viene dall’accademia contro un decimo in Italia).

La Campania e la trasformazione digitale

I dati

Il 2025 dovrebbe però soprattutto consolidare l’effetto del Pnrr sull’economia regionale, oltre che quello della Zes unica che proprio in Campania ha i suoi investimenti più consistenti dal punto di vista numerico (più della metà del totale). Secondo i dati di Banca d’Italia, in ordine al Piano di ripresa e resilienza «alla data del 9 aprile 2025 risultavano assegnati 15,5 miliardi per interventi da realizzare in Campania o a favore di soggetti privati con sede in regione, il 10,8 per cento del totale nazionale. In rapporto alla popolazione le risorse assegnate erano superiori alla media italiana (2.782 euro pro capite contro 2.428). Poco meno della metà delle risorse è concentrata nei progetti dedicati alle infrastrutture per la mobilità sostenibile e alla rivoluzione verde». Ai Comuni è riconducibile il 23 per cento dell’importo dei lavori messi a bando (30 per cento in Italia) mentre la quota di quelli banditi dalle Amministrazioni centrali raggiunge il 58 per cento (più della media del Mezzogiorno e nazionale). Per le due categorie di enti, rispettivamente il 73 e il 94 per cento degli importi messi a bando è riferibile a gare superiori a 1 milione di euro.

«Alla fine del 2024 le gare aggiudicate riguardanti opere pubbliche ammontavano a 4,6 miliardi di euro, il 77 per cento del valore complessivo bandito (inferiore alla media delle regioni del Mezzogiorno e del Paese). I tassi di aggiudicazione erano più elevati per i Comuni, la Regione, le Province e la Città metropolitana». Secondo dati Bankitalia, «tra novembre 2021 e dicembre 2024 sono stati avviati o conclusi lavori pari al 50 per cento delle gare aggiudicate, un valore di poco inferiore sia al Mezzogiorno sia all’Italia». Il dossier campano presenta peraltro non poche novità anche su alcuni profili specifici, come la crescita della spesa per interventi sulle infrastrutture idriche, e un ragionamento tutt’altro che irrilevante sull’impatto dell’Intelligenza artificiale sull’occupazione della regione. «Il 53% degli occupati campani scrive l’Istituto è esposto all’IA (in linea con la media italiana), di cui il 33% con mansioni complementari, il 20% con mansioni sostituibili. L’esposizione è elevata soprattutto nei servizi (in particolare nel commercio e nel settore pubblico)», con un peso più rilevante almeno potenzialmente su categorie come la sanità e l’istruzione.





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