L’Istituto centrale per il catalogo e la documentazione (ICCD) insieme all’Istituto centrale per la digitalizzazione del patrimonio culturale – Digital Library presentano Cat-IA (dall’unione di ‘Catalogo’ e ‘Intelligenza Artificiale’), chatbot basato sull’intelligenza artificiale generativa, progettato in via sperimentale per migliorare l’esperienza di ricerca e consultazione all’interno del portale del Catalogo generale dei beni culturali .
Con oltre 3,7 milioni di visite e 2,8 milioni di visitatori unici registrati negli ultimi 12 mesi, il Catalogo si conferma un riferimento fondamentale per l’accesso alle informazioni sul patrimonio culturale italiano. Per questo, l’integrazione di un agente conversazionale all’interno del portale rappresenta un ulteriore passo avanti nel percorso di innovazione tecnologica volto a garantire una fruizione più efficace e intuitiva delle risorse digitali presenti.
Il sito del Catalogo generale dei beni culturali, nato nel 2021 e gestito dall’ICCD, raccoglie oggi circa 3 milioni di schede provenienti dal sistema SIGECWeb e dalle banche dati regionali, offrendo un accesso immediato alle informazioni sui beni culturali italiani. Il portale adotta tecnologie avanzate, tra cui i Linked Open Data, garantendo una fruizione organica delle risorse. L’introduzione di Cat-IA nasce, dunque, dall’esigenza di rendere ancora più semplice l’esplorazione di questo vasto patrimonio informativo.
L’agente conversazionale è realizzata dall’ICCD grazie ai servizi abilitanti di Ecomic – Ecosistema digitale per la cultura, utilizzando le tecnologie della piattaforma laboratorio DPaaS – Data Product as a Service, implementata dalla Digital Library nell’ambito dell’investimento PNRR M1C3 1.1. “Strategie e piattaforme digitali per il patrimonio culturale”. Cat-IA adotta un approccio ibrido, combinando funzionalità avanzate di interazione: è in grado di suggerire percorsi di ricerca personalizzati sulla base degli interessi e dell’interlocuzione con l’utente, oltre a fornire risposte dettagliate, usando un linguaggio semplice, sui contenuti presenti nel portale. Grazie alla sua capacità di comprendere il contesto e di adattarsi dinamicamente alle esigenze dell’utente, questo strumento innovativo facilita la navigazione nel vasto patrimonio informativo del Catalogo.
Gli utenti possono esplorare i beni culturali attraverso aggregazioni tematiche per autori e luoghi della cultura, accedere a informazioni di contesto e approfondire la conoscenza grazie a innumerevoli collegamenti.
Cat-IA si configura come uno dei prodotti ad alto valore aggiunto realizzati nell’ambito del sub- investimento M1C3 1.1.12 “Piattaforma di servizi digitali per sviluppatori e imprese culturali”, promosso dalla Digital Library. Il sub-investimento nasce con l’obiettivo di stimolare l’innovazione e la co-creazione di servizi digitali per la valorizzazione del patrimonio culturale, favorendo l’incontro.
La realizzazione di Cat-IA è stata resa possibile dalla piattaforma DPaaS, concepita per abilitare la creazione di servizi digitali avanzati fondati sull’elaborazione e la valorizzazione dei dati culturali.
Secondo Carlo Birrozzi, direttore dell’Istituto centrale per il catalogo e la documentazione: “Cat-IA è uno strumento in evoluzione, destinato a migliorare nei prossimi rilasci. La sua implementazione
all’interno del Catalogo rappresenta un ulteriore passo avanti nella missione dell’ICCD di promuovere l’accessibilità, la condivisione e la valorizzazione del patrimonio culturale attraverso le più avanzate tecnologie digitali. Questa innovazione si inserisce in un più ampio processo di rinnovamento che comprende anche il lancio del nuovo Sistema del Catalogo Clio, destinato a sostituire il Sigec-web. Cat-IA e Clio segnano un passaggio significativo verso un ecosistema digitale più integrato, intelligente e al servizio di una fruizione sempre più inclusiva ed efficiente del patrimonio culturale italiano.”
“Il PNRR sta trasformando il potenziale della digitalizzazione del patrimonio culturale in realtà, e strumenti come Cat-IA ne sono una testimonianza concreta. Grazie all’intelligenza artificiale e alla sinergia tra Istituti centrali del Ministero, il patrimonio culturale è sempre più accessibile ai cittadini. Cat-IA nasce da un percorso di co-progettazione in cui la conoscenza di dominio e le tecnologie abilitanti si integrano per dare vita a soluzioni innovative al servizio della collettività”, dichiara Angelantonio Orlando, direttore generale dell’Unità di missione per l’attuazione del PNRR del Ministero della Cultura.
Cat-IA è al momento disponibile solo da computer fisso. Per ulteriori informazioni, visitare il portale del Catalogo generale dei beni culturali: https://catalogo.beniculturali.it.
ICCD – Istituto centrale per il catalogo e la documentazione | Area catalogazione
L’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD) è un istituto del MiC che si occupa della gestione del Catalogo generale del patrimonio archeologico, architettonico, storico artistico ed etnoantropologico nazionale. L’attività di catalogazione rappresenta una procedura significativa e articolata che consente di identificare e censire in modo omogeneo e universalmente riconosciuto beni culturali di particolare interesse presenti nel nostro Paese. Tali attività sono assicurate dallo Stato con il concorso delle Regioni e degli altri enti territoriali. Il Catalogo generale del patrimonio culturale raccoglie i risultati delle attività di catalogazione, e risponde alle finalità di tutela e di valorizzazione dei beni culturali attraverso la conoscenza dei beni nel loro contesto. I dati oggi presenti nel Catalogo generale del patrimonio culturale sono forniti dal SIGECweb – Sistema informativo generale del catalogo, realizzato con l’obiettivo di unificare e ottimizzare i processi connessi alla catalogazione del patrimonio culturale, assicurando la qualità dei dati prodotti e la loro rispondenza agli standard nazionali; l’omogeneità delle informazioni è, infatti, il presupposto indispensabile per la loro immediata disponibilità, il corretto utilizzo e la condivisione. Un nuovo sistema, Clio, sostituirà il SIGECweb nell’autunno 2025.
Alla base della pubblicazione dei dati del Catalogo vi sono le ontologie di ArCo – Architettura della conoscenza, modelli concettuali che mirano a esprimere la complessa semantica sottesa alle normative catalografiche, rilasciati dall’ICCD insieme all’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione (ISTC) del CNR tra il 2018 e il 2020 per la strutturazione della conoscenza per i beni culturali.
Istituto centrale per la digitalizzazione del patrimonio culturale – Digital Library
L’Istituto centrale per la digitalizzazione del patrimonio culturale – Digital Library ha l’obiettivo di coordinare e promuovere i programmi di digitalizzazione del patrimonio culturale del Ministero della Cultura. Compito della Digital Library è definire la cornice di riferimento all’interno della quale ogni istituzione e luogo della cultura potrà disegnare il proprio percorso di cambiamento, per migliorare la gestione dei beni conservati, ridisegnare le modalità di interazione con il patrimonio culturale, sviluppare nuovi modelli di creazione del valore in una logica di ecosistema. L’istituto ha elaborato il PND, un documento dinamico e partecipato, che costituisce la visione strategica con la quale il Ministero ha inteso organizzare il processo di trasformazione digitale nel quinquennio 2022-2026 nei diversi settori dell’ecosistema culturale, rivolgendosi in prima istanza ai musei, agli archivi, alle biblioteche, alle soprintendenze, agli istituti e ai luoghi della cultura pubblici che conservano, tutelano, gestiscono e/o valorizzano beni culturali; per questo costituisce anche il contesto strategico, intellettuale e tecnico di riferimento per la realizzazione degli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). In coerenza con gli obiettivi del PNRR, nell’ambito della Missione 1 “Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo”, Componente 3 “Turismo e Cultura 4.0” il Ministero della Cultura ha previsto uno specifico investimento denominato “Strategie e piattaforme digitali per il patrimonio culturale”, con lo scopo di attuare un progetto organico e strutturato.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link