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Lavoro: allarmante aumento delle morti sul lavoro in Toscana, ad Arezzo impennata delle malattie professionali


Per celebrare la Festa del Lavoro, ANMIL (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati ed Invalidi del Lavoro) pubblica il focus “Più ispezioni per la sicurezza nei luoghi di lavoro, perché questa giornata diventi davvero la festa dei lavoratori”, predisposto per l’occasione dal Coordinatore dei Servizi Statistico-Informativi ANMIL, Prof. Franco D’Amico, che intende sottolineare l’importanza dell’azione di ispezione e controllo del lavoro, che si rivela assolutamente necessaria per la verifica della correttezza, da parte delle aziende, nell’adozione delle misure e dei dispositivi di sicurezza previsti dalle normative vigenti e per l’accertamento della presenza di eventuali irregolarità di natura amministrativa o addirittura penale.

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Come si evince dai dati pubblicati dall’INAIL, nel 2024 in Italia vi sono stati ben 589.571 infortuni sul lavoro totali (+0,7% se paragonati al 2023), mentre i casi mortali hanno coinvolto ben 1.090 lavoratori (+4,7% rispetto all’anno precedente). Per quanto riguarda, poi, le malattie professionali, si sono registrate nello stesso periodo 88.499 denunce (che sono aumentate del 21,6% rispetto al 2023).

“Nonostante l’apprezzabile impegno comunicato lo scorso mese dal Direttore dell’INL (Ispettorato Nazionale del Lavoro) Danilo Papa – che ha previsto per l’anno in corso nuove unità ispettive che aumentano del 59% rispetto all’anno precedente – e che rappresenta, certamente, una prima risposta alle istanze dell’ANMIL, tuttavia riteniamo che il potenziamento non risulti ancora sufficiente a vigilare sui circa 5 milioni di aziende sparse su tutto il territorio nazionale e a soddisfare l’effettiva tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, garantendo la conformità ai requisiti tecnico-normativi necessari”, dichiara il Presidente territoriale ANMIL Arezzo, Stefano Vasai.

“L’augurio che porgo in questa giornata, come Presidente dell’Associazione che rappresenta le vittime del lavoro e i loro familiari, è la ricorrenza di oggi sia un nuovo punto di partenza, affinché questo Primo Maggio diventi nel tempo davvero la Festa del Lavoro”, conclude Vasai.

Denunce infortuni e malattie professionali (dati ANMIL-INAIL aggiornati a dicembre 2024 e febbraio 2025)

I dati evidenziano una situazione complessa. In Toscana, il numero totale di infortuni sul lavoro nel 2024 è sostanzialmente stabile (+0,7%), ma è allarmante l’aumento delle morti sul lavoro, passate da 51 a 68 in un solo anno. Arezzo registra invece un calo degli infortuni totali (-3,6%) e un leggero miglioramento nei decessi (da 4 a 3), ma questi numeri restano comunque tragici.

Ancora più preoccupante è l’impennata delle malattie professionali, cresciute del 21% in Toscana e addirittura del 31% in provincia di Arezzo nel 2024. Un trend confermato anche nei primi due mesi del 2025, dove Arezzo registra un incremento del 45,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un dato che suggerisce sia una maggiore incidenza, sia una maggiore capacità di rilevazione e denuncia dei casi.

Nel complesso, i numeri segnalano l’urgenza di investimenti concreti sulla prevenzione, sulla formazione, e su un più capillare controllo delle condizioni di lavoro. Le imprese devono essere accompagnate verso un modello produttivo che metta davvero al centro la sicurezza dei lavoratori, e le istituzioni – a tutti i livelli – devono considerare la salute nei luoghi di lavoro non come una voce accessoria, ma come una priorità strutturale.
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📊 DATI ANNUALI 2024 – TOSCANA E AREZZO
Infortuni totali denunciati (gen-dic 2024)
Toscana: 47.246 casi (+0,7% rispetto al 2023)
Arezzo: 4.029 casi (-3,6% rispetto al 2023)
Infortuni mortali denunciati (gen-dic 2024)
Toscana: 68 morti sul lavoro (+33,3% rispetto al 2023, che ne registrava 51)
Arezzo: 3 decessi (in lieve calo rispetto ai 4 del 2023)
Malattie professionali denunciate (gen-dic 2024)
Toscana: 13.714 (+21,0%)
Arezzo: 1.310 (+31,1%)

📊 DATI BIMESTRALI 2025 – TENDENZA GEN-FEB
Infortuni totali denunciati (gen-feb 2025)
Toscana: 6.924 (-7,3% rispetto allo stesso periodo del 2024)
Arezzo: 596 (-6,3%)
Infortuni mortali denunciati (gen-feb 2025)
Toscana: 12 (in aumento rispetto ai 7 del 2024)
Arezzo: 0 (invariato rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente)
Malattie professionali denunciate (gen-feb 2025)
Toscana: 2.325 (+4,5%)
Arezzo: 258 (+45,8%)

ANMIL PRESENTA IL FOCUS “PIÙ ISPEZIONI PER LA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO, PERCHÉ QUESTA GIORNATA DIVENTI DAVVERO LA FESTA DEI LAVORATORI” IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO 2025

(di Franco D’Amico, coordinatore dei Servizi Statistico-Informativi ANMIL)

Il 31 marzo scorso è stato pubblicato il “Rapporto annuale sulle attività di vigilanza” dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) che riporta i risultati delle attività ispettive e di controllo svolte nel corso dell’anno 2024.

L’attività di controllo rappresenta il passo conclusivo di quel percorso molto complesso costituito dalle azioni di informazione, formazione e prevenzione finalizzate al pieno raggiungimento della diffusione della cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro. In questo percorso, l’azione di ispezione e controllo si rivela assolutamente necessaria per la verifica della correttezza nell’adozione, da parte delle aziende, delle misure e dei dispositivi di sicurezza previsti dalle normative vigenti e per l’accertamento della presenza di eventuali irregolarità di natura amministrativa o addirittura penale.

Dal Rapporto emerge che la consistenza di ispettori in forza al 31 dicembre 2024 è pari a 4.585 unità di cui: 3.160 ispettori dell’INL, 761 ispettori dell’INPS, 182 ispettori dell’INAIL e 482 militari dell’Arma dei Carabinieri del Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro. Nel corso del 2025 sono previste, inoltre, l’assunzione di un ulteriore contingente di 1.000 unità ispettive INL da adibire in particolare alla vigilanza in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, l’assunzione di un ulteriore contingente di circa 450 unità ispettive INPS e INAIL e l’integrazione di ulteriori 50 unità di personale militare dell’Arma dei Carabinieri.

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Pur in cronica carenza di personale, gli Ispettori INL sono sempre riusciti, nel corso degli anni, a fornire un contributo sempre più importante alla causa della sicurezza sul lavoro, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo.

Gli accessi in azienda da parte del personale ispettivo nel corso del 2024, infatti, sono stati 158.069, in crescita del 42% rispetto a quelli effettuati nell’anno precedente (che erano stati 111.281).

I settori di attività in cui si è registrato l’incremento più elevato di attività ispettive sono, nell’ordine: Edilizia (+73% rispetto al 2023), Industria (+69%), Terziario (+49%) e Agricoltura (+ 8%).

I risultati conseguiti nell’anno 2024 confermano la sempre più intensa attenzione dedicata all’azione di intelligence che ha consentito di individuare un numero ancora maggiore di aziende risultate non in regola con la normativa vigente. Sono stati accertati, infatti, 80.245 illeciti, con un tasso di irregolarità pari al 74%, con un incremento di 2 punti percentuali rispetto all’anno precedente.

Sono state rilevate, inoltre, 120.442 violazioni riguardanti i singoli lavoratori, di queste 19.008 per lavoro nero e 13.458 per interposizioni fittizia di manodopera e 1.226 per caporalato; ed inoltre 83.330 violazioni della normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro, con un aumento di ben il 127% rispetto al 2023.

Sono state effettuate 15.002 sospensioni di attività imprenditoriale, di queste il 37% (circa 5.500) per violazioni della sicurezza sul luogo di lavoro e 12.521 revoche delle attività risultate irregolari

Sul versante economico, nel corso dell’attività di vigilanza svolta nel 2024, sono stati accertati contributi previdenziali non versati per un importo di oltre 200 milioni di euro (in aumento del 36% rispetto ai circa 147 del 2023) e premi assicurativi non versati per circa 20 milioni di euro.

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Ma a oltre a queste forme di repressione delle irregolarità, sono state attivate, da parte dell’Ispettorato, anche metodi di approccio più concilianti e proattivi, consistenti in iniziative di sensibilizzazione e di promozione della cultura della legalità attraverso incontri diretti presso enti, datori di lavoro ed associazioni (ai sensi dell’art. 8 del D.lgs. n. 124/2004). Nel corso del 2024, infatti, sono stati realizzati 955 incontri (nel 2023 ne erano stati organizzati 753 con un incremento del 27%) mirati ad illustrare le principali novità in campo normativo ed interpretativo in materia di sicurezza sul lavoro, con approfondimento anche di rilevanti questioni aventi carattere generale, connesse ai rispettivi profili operativi in ambito di lavoro e di legislazione sociale. Tale attività ha raggiunto quasi 80.000 destinatari (+44% rispetto al 2023).

Per quanto riguarda l’innovazione rappresentata da queste importanti iniziative di sensibilizzazione, il direttore dell’Ispettorato del lavoro Danilo Papa ha ritenuto opportuno precisare: “Nel 2025 l’Ispettorato prevede un impegno ancor maggiore per queste tipologie di attività; soprattutto in ambito della salute e della sicurezza sul lavoro saranno incrementate le iniziative di sensibilizzazione sui rischi connessi agli infortuni e alle malattie professionali, nonché le campagne informative per promuovere i vantaggi del lavoro regolare e per contrastare il lavoro sommerso”.



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