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Investimenti sostenibili 4.0: domande e requisiti PMI


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La domanda per i nuovi contributi per gli investimenti sostenibili 4.0 potrà essere presentata a breve. L’agevolazione è destinata alle PMI del Mezzogiorno

La misura “Investimenti sostenibili 4.0”, promossa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, è in partenza.

Le piccole e medie imprese del Mezzogiorno potranno presentare domanda per le agevolazioni a partire dal 20 maggio 2025.

La misura ha come scopo quello di favorire gli investimenti a supporto della trasformazione tecnologica e digitale, della competitività e della crescita sostenibile. Lo strumento è pensato per incentivare programmi di investimento che facciano ampio uso delle tecnologie digitali, in linea con quanto previsto dal Piano Transizione 4.0.

Nel complesso, le risorse a disposizione si attestano a circa 300 milioni di euro.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

Le istanze dovranno essere presentate attraverso l’apposita procedura gestita tramite il portale di Invitalia.

Investimenti sostenibili 4.0: a chi è rivolta l’agevolazione e in cosa consiste

Destinatarie delle agevolazioni promosse dal MIMIT sono le micro imprese e le PMI. Le stesse devono essere situate nelle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna.

Al momento della domanda i soggetti devono rispettare i seguenti requisiti:

  • essere regolarmente costituiti, iscritti e “attivi” nel Registro delle imprese;
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie;
  • essere in regime di contabilità ordinaria e avere almeno due bilanci approvati e depositati presso il Registro delle imprese o aver presentato (nel caso di imprese individuali e società di persone) almeno due dichiarazioni dei redditi;
  • essere in regola con la normativa edilizia e urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente e con gli obblighi contributivi;
  • aver restituito eventuali somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero;
  • non aver effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento in relazione al quale vengono richieste le agevolazioni di cui al presente decreto (e non farlo per i due anni successivi al completamento dell’investimento agevolabile);
  • non trovarsi in una delle situazioni di esclusione previste dall’art. 5, comma 2, del DM 22 novembre 2024.

Le agevolazioni che rientrano in “Investimenti sostenibili 4.0” consistono in un contributo in conto impianti e in un finanziamento agevolato.

Le misure possono coprire fino al 75% delle spese ammissibili:

  • il contributo in conto impianti può arrivare al 35% dell’importo;
  • il finanziamento agevolato può arrivare al 40% delle spese.

Per il finanziamento agevolato non sono previsti interessi: lo stesso deve essere restituito dall’impresa a partire dalla data di erogazione dell’ultima quota a saldo delle agevolazioni. Il piano di ammortamento prevede rate semestrali con scadenza prevista al 31 maggio e al 30 novembre di ogni anno, per la durata massima di sette anni.

I programmi di investimento delle imprese devono essere finanziati con risorse proprie o finanziamento esterno (senza finanziamento pubblico) per almeno il 25% delle spese ammissibili.

Non è prevista la possibilità di cumulo con altre agevolazioni pubbliche, con l’eccezione di quelle ottenute sotto forma di benefici fiscali e di garanzia. Devono in ogni caso essere rispettati i limiti previsti in materia di aiuti di Stato.

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Investimenti sostenibili 4.0: progetti agevolabili e spese ammissibili

Le agevolazioni che rientrano in “Investimenti sostenibili 4.0” hanno lo scopo di finanziare investimenti innovativi, sostenibili, con elevato contenuto tecnologico, in linea con il piano nazionale Transizione 4.0.

Il programma di investimento per accedere all’incentivo deve:

  • offrire un contributo al raggiungimento degli obiettivi climatici e ambientali;
  • rendere il processo produttivo sostenibile e circolare;
  • migliorare la sostenibilità e il risparmio energetico dell’impresa;
  • favorire la transizione tecnologica e digitale dell’azienda.

L’obiettivo del programma dovrà essere raggiunto impiegando tecnologie abilitanti, quali:

  • l’intelligenza artificiale;
  • la blockchain;
  • l’internet of things e l’industrial internet;
  • il cloud;
  • la cybersecurity;
  • i big data e analytics;
  • le soluzioni di advanced manufacturing;
  • la manifattura additiva;
  • la simulazione e la realtà aumentata.

Hanno priorità i progetti che permettono il raggiungimento di obiettivi di sostenibilità, ad esempio attraverso processi di produzione rispettosi dell’ambiente e l’utilizzo efficiente delle risorse. Non ultimo i programmi per la promozione dell’efficienza energetica delle imprese.

Nello specifico:

  • programmi che contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici;
  • programmi che prevedono soluzioni per la transizione dell’impresa verso l’economia circolare;
  • programmi per la promozione dell’efficienza energetica delle imprese, con risparmio energetico all’interno dell’unità produttiva interessata dall’intervento non inferiore al 5% rispetto ai consumi dell’anno precedente alla data di presentazione della domanda.

I progetti devono riguardare le seguenti attività economiche:

  • attività manifatturiere, ad eccezione dei divieti e limitazioni relativi al settore siderurgico, del carbone, della costruzione navale, delle fibre sintetiche, dei trasporti e delle relative infrastrutture, nonché della produzione e distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche;
  • attività di servizi alle imprese.

I progetti devono rispettare determinate caratteristiche. Le spese ammissibili non possono essere inferiori a 750.000 euro e superiori a 5 milioni di euro (e, comunque, al 70% del fatturato dell’ultimo bilancio approvato e depositato o dell’ultima dichiarazione dei redditi nel caso di imprese individuali e società di persone).

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Come anticipato, i progetti devono essere realizzati in una unità produttiva (o prevedere la realizzazione di una nuova unità produttiva) situata nelle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna.

La finalità dei progetti deve essere anche l’ampliamento della capacità produttiva, la diversificazione della produzione funzionale per ottenere prodotti mai fabbricati in precedenza o il cambiamento fondamentale del processo di produzione.

Tali progetti devono essere avviati dopo la presentazione della domanda e terminare entro 18 mesi dalla data di adozione del provvedimento di concessione delle agevolazioni.

Tra le spese ammissibili rientrano:

  • macchinari, impianti e attrezzature;
  • opere murarie, nei limiti del 40% dei costi ammissibili;
  • programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali riferibili a macchinari, impianti e attrezzature;
  • acquisizione di certificazioni ambientali.

Sono inoltre ammesse spese per i servizi di consulenza. Nello specifico sono finanziabili servizi di consulenza specialistica sulle tecnologie abilitanti. Tali spese devono rappresentare al massimo il 5% delle spese ammissibili complessive.

Possono inoltre rientrare nell’agevolazione le spese per consulenze specialistiche finalizzate alla definizione della diagnosi energetica, in questo caso nel limite del 3% dell’importo complessivo delle spese ammissibili (per i soli programmi finalizzati alla promozione dell’efficienza energetica).

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La diagnosi energetica non deve però costituire un adempimento obbligatorio per l’impresa, sulla base di quanto previsto dalla normativa di riferimento.

Investimenti sostenibili 4.0: come presentare la domanda dal 20 maggio

Le domande per ottenere le agevolazioni di “Investimenti sostenibili 4.0” possono essere presentate a partire dalle ore 10.00 del 20 maggio 2025.

È però già possibile compilare le istanze, anche prima dell’apertura della finestra di invio.

La compilazione e la presentazione della domanda deve avvenire attraverso la “Nuova Piattaforma Incentivi” di Invitalia. La richiesta può essere trasmessa dal legale rappresentante, che potrà accedere attraverso le credenziali:

  • Identità Digitale SPID;
  • Smart Card CNS (Carta Nazionale dei Servizi);
  • Carta d’Identità Elettronica (CIE).

Si dovranno poi seguire gli specifici passaggi della procedura, tenendo conto che ciascuna impresa potrà presentare un’unica domanda, che potrà essere ripresentata in caso di rigetto.

Per presentare l’istanza i soggetti sono chiamati a:

  • redigere la domanda esclusivamente in lingua italiana;
  • presentare una sola domanda;
  • essere in possesso di un’identità digitale (SPID, CNS, CIE);
  • disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC);
  • utilizzare la nuova area riservata per compilare direttamente online la domanda;
  • inviare la documentazione da allegare alla domanda;
  • conservare il codice associato alla domanda che viene rilasciato al termine della compilazione.

La documentazione da allegare alla domanda è indicata nel seguente elenco:

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  • modulo di domanda;
  • piano di investimento;
  • dichiarazione sostitutiva d’atto notorio con i dati relativi agli ultimi due esercizi contabili chiusi e approvati alla data di presentazione della domanda di agevolazione;
  • dichiarazioni in merito ai dati necessari per la richiesta delle informazioni antimafia per i soggetti sottoposti alla verifica di cui all’articolo 85 del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159;
  • dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà resa in ottemperanza alle disposizioni in materia di antiriciclaggio (di cui al decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231 ed alle successive disposizioni attuative emesse dalla Banca d’Italia);
  • prospetto recante i dati per il calcolo della dimensione d’impresa;
  • delega in presenza di soggetti delegati al potere di rappresentanza per la presentazione delle domande di accesso alle agevolazioni.

Qualora previsti, devono essere presentati anche i seguenti documenti:

  • preventivi relativi alle spese da sostenere;
  • computo metrico estimativo delle opere murarie ed assimilate redatto da un tecnico abilitato;
  • relazione tecnica del programma di investimento redatta da un tecnico abilitato nella forma di perizia giurata, contenente le informazioni necessarie a verificare il risparmio energetico conseguibile attraverso il programma di investimento (per i programmi di promozione dell’efficienza energetica dell’impresa);
  • diagnosi energetica in corso di validità di o copia della certificazione di conformità ad un sistema di gestione in corso di validità (per le imprese energivore e in presenza di un programma alla promozione dell’efficienza energetica dell’impresa);
  • perizia giurata, rilasciata da tecnico abilitato, attestante la capacità del programma di investimento di contribuire al raggiungimento di uno o entrambi gli obiettivi climatici “mitigazione dei cambiamenti climatici” e “adattamento ai cambiamenti climatici” (per i programmi che contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi climatici fissati dall’Unione europea);
  • copia delle certificazioni ambientali eventualmente possedute alla data di presentazione della domanda, accompagnata dalla dichiarazione di impegno da parte dell’impresa proponente al relativo mantenimento per un periodo non inferiore a 3 anni dalla predetta data;
  • copia della certificazione della parità di genere eventualmente posseduta alla data di presentazione della domanda e conseguita almeno a decorrere dal 31 dicembre 2024.

Una volta presentata la domanda, le agevolazioni sono riconosciute “a sportello”. Per prima cosa viene valutata l’ammissibilità alla fase istruttoria. Successivamente le valutazioni sono effettuate nel rispetto dell’ordine cronologico di presentazione dell’istanza o della graduatoria di merito.

Le risorse verranno assegnate fino a esaurimento fondi. Le domande presentate nell’ultimo giorno utile saranno ammesse all’istruttoria sulla base della loro posizione in graduatoria.



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