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LA DIMENSIONE SUBACQUEA, UNA FRONTIERA STRATEGICA DA ESPLORARE – Agipress – Agenzia di stampa nazionale


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AGIPRESS – Napoli, 12 maggio 2025. Oltre l’80% del fondo marino è inesplorato e solo il 2% di quello abissale è stato mappato con precisione. Quello dell’underwater è un settore cruciale per l’autonomia tecnologica del nostro Paese. Basti pensare che il 99% delle telecomunicazioni digitali viaggia attraverso dorsali marine, con 552 cavi sottomarini per un totale di 1,4 milioni di chilometri. Risulta essenziale ridurre la dipendenza dalle tecnologie estere e sviluppare soluzioni nazionali per garantire la sicurezza e l’innovazione del settore. Sono i temi di cui si è discusso oggi, 12 maggio 2025, nel corso dell’evento “Il Polo Nazionale della Dimensione Subacquea, promotore di innovazione tecnologica e opportunità per PMI, Centri di Ricerca e Università”, organizzato dal Polo Nazionale della dimensione Subacquea (PNS) in collaborazione con la Stazione Zoologica Anton Dohrn, tenutosi presso il Museo Darwin-Dohrn. Rappresentanti istituzionali, esperti del settore e protagonisti dell’ecosistema industriale e della ricerca si sono confrontati sul ruolo strategico rivestito dalla dimensione subacquea e sul suo futuro, promuovendo un approccio integrato tra ricerca scientifica, innovazione tecnologica e sviluppo industriale. Al centro il coinvolgimento delle PMI, soprattutto quelle del sud Italia. Durante l’incontro, in particolare, sono stati illustrati i bandi di ricerca, per un volume economico di 50 milioni di euro (di cui il 50% in co-finanziamento), che saranno emanati dal PNS entro fine mese. Un’occasione concreta per sostenere l’innovazione tecnologica in un settore strategico per la sicurezza, la sostenibilità e la competitività nazionale. “Questo appuntamento – spiega Valeria Fascione, assessore alla Ricerca, Innovazione e Startup della Regione Campania –  è fortemente strategico per il nostro territorio. Il PNS arriva a Napoli e presenta le linee di un importante programma che vede coinvolti diversi Ministeri, università, Centri di Ricerca, grandi aziende, ma anche startup e Pmi, insieme per sviluppare le nuove frontiere della subacquea. Tante opportunità in ambiti diversi, dall’energia marina, alle scienze della vita, ai nuovi nutrimenti che vengono dalla risorsa mare, ma anche connettività. Come Regione Campania siamo pronti a dare il nostro contributo per far sì che questo progetto nazionale venga arricchito dalle realtà del territorio.” “Oggi siamo qui per offrire un prezioso supporto a questa importante realtà – sottolinea Massimo Cavaliere, Direttore Generale della Stazione Zoologica e Coordinatore del sotto-comitato per le traiettorie tecnologiche del PNS – “C’è una rete locale di competenze che ruota attorno ad aziende, Università, enti di ricerca che è necessario intercettare e coinvolgere nei progetti strategici che il Polo sta portando avanti. Come Stazione Zoologica ci impegneremo per raggiungere questo risultato, nella consapevolezza  che lo sviluppo dell’under water sia strategico non solo nel mondo della ricerca ma a tutti i livelli”. Il Polo Nazionale della Dimensione Subacquea, istituito nel dicembre del 2023 e inaugurato presso le strutture del Centro di Supporto e Sperimentazione Navale della Marina Militare con sede a La Spezia, rappresenta un innovativo modello di “Sistema Paese”, pensato per mettere in rete le migliori competenze italiane – pubbliche e private – nel campo della tecnologia e dell’esplorazione subacquea. Il Polo promuove ricerca tecnico-scientifica, armonizzazione normativa, sperimentazione e cooperazione, coinvolgendo istituzioni, Marina Militare, università, centri di ricerca, grandi aziende, PMI e start-up. Il suo modello di governance multilivello, a forte vocazione interministeriale ed interdisciplinare, mira alla valorizzazione strategica della dimensione subacquea dell’Italia sia a livello nazionale che internazionale. “Oggi conosciamo meglio la superficie della Luna, di Marte e di Giove rispetto ai fondali marini ed ancora più per quelli abissali  – afferma l’Amm. Isp. Cristiano NERVI,  Direttore della Struttura Operativa PNS – Il che ci dovrebbe fare riflettere. Il Polo Nazionale della dimensione Subacquea è nato per sviluppare le tecnologie che servono alla nazione per operare sott’acqua. Significa poter difendere le infrastrutture strategiche e accedere a risorse attualmente non raggiungibili perché celate negli abissi. In questo contesto svolgono un ruolo fondamentale le Piccole Medie Imprese, soprattutto del Mezzogiorno, che vorremmo coinvolgere in questo progetto per fornire un prezioso contributo tecnologico al Polo Nazionale”. Per l’Amm. Sq. Salvatore VITIELLO, Comandante del Comando Logistico e del Presidio Marina Militare di Napoli:  “Il Comando Logistico che ho l’onore di rappresentare, ha sempre supportato la Stazione Zoologica di Napoli, sia in termini logistici, sia condividendo diverse iniziative, anche grazie ad accordi di collaborazione che oggi si stanno arricchendo di nuovi dettagli per valorizzare sempre di più la risorsa mare in tutte le sue dimensioni: scientifica, ambientale e culturale. Napoli, crocevia millenario di culture, dove tradizione e modernità si intrecciano, offre un contesto unico per approfondire il tema della dimensione subacquea che rappresenta, oggi più che mai, un dominio cruciale per la sicurezza, la sovranità e la prosperità del nostro Paese”. La dimensione subacquea non è solo tecnologia e sicurezza, ma è anche conoscenza. In questo contesto, la Stazione Zoologica Anton Dohrn si conferma all’avanguardia. L’Istituto, infatti, si è dotato di nuove infrastrutture per l’esplorazione del Mar Mediterraneo.  Tra queste, il batiscafo Triton 3300/3 MKII, capace di ospitare un pilota e due ricercatori e portarli fino ad una profondità di 1000 metri, e il veicolo autonomo subacqueo (AUV) Kongsberg Hugin 3000, un sofisticato siluro lungo cinque metri, capace di operare fino a 3000 metri di profondità, contribuendo a fare di SZN un hub di eccellenza L’acquisto dei veicoli è avvenuto grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e svolgeranno un ruolo fondamentale nell’ambito del progetto EMBRC-UP – coordinato da Massimo Cavaliere, direttore generale della stazione Anton Dohrn- che ha per scopo il rafforzamento delle infrastrutture di ricerca esistenti e la creazione di nuovi strumenti per la ricerca  scientifica in Europa. Agipress



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